Italiani d'Egitto, un documentario per scoprirne la storia

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EGIZIA72
00sabato 25 febbraio 2012 17:31
Mario Rossi, architetto romano nato alla fine dell'Ottocento che in Egitto approdo' come semplice assistente decoratore del grande Ernesto Verrucci e che divento' poi "l'architetto delle moschee". Sono "Gli Italiani d'Egitto", nomi ormai dimenticati, ma che hanno lasciato una grande impronta nel Paese. A rispolverarli in un documentario presentato ieri sera all'Accademia d'Egitto, il regista Sherif Fathy Salem. Per realizzare la pellicola insieme a Ramona Di Marco, racconta Salem, ''ho impiegato due anni''. Di certo non deve essere stato facile andare a ritrovare le famiglie di questi artisti, industriali o architetti le cui opere a tutt'oggi fanno parte del patrimonio culturale dell'Egitto. ''Nel mio lavoro - spiega il regista - presento sette storie diverse, raccontate da alcuni dei protagonisti di quegli anni, rimasti ancora in vita o da persone a essi vicine, in grado di ricordare il loro importante contributo''. In tutto ottanta minuti di interviste. ''Il piu' giovane dei miei protagonisti ha oggi 70 anni'', fa notare Salem, che prima di studiare cinematografia e diventare documentarista ha compiuto gli studi di architettura. Tutti loro, prosegue, ''hanno vissuto vite avvincenti, su cui si potrebbero scrivere decine di romanzi o realizzare numerosi film''. Vite immerse in un Egitto cosmopolita, dove viveva una foltissima comunita' di stranieri che in parte lasciarono frettolosamente il Paese. Spesso si dice che il momento piu' difficile per gli stranieri fu quello della presa del potere di Nasser e la nazionalizzazione del Canale di Suez. ''Non e' cosi''', replica, Salem. ''La Storia e i numeri ci dicono fu quello della seconda guerra mondiale il periodo piu' duro. Prima dello scoppio del conflitto, c'erano 70 mila stranieri, dopo il conflitto la comunita' si ridusse a 25 mila persone''. A internare per ritorsione gli italiani d'Egitto nei campi di prigionia furono gli inglesi, ricorda Salem. Storie cadute nel dimenticatoio, come quella dell'architetto Rossi, che nel 1929 vinse un concorso divenentando il responsabile della progettazione di tutte le moschee d'Egitto.

Tra le piu' importanti, quelle di Abu el-Abbas el-Mursi e di Al-Kaed Ibrahim ad Alessandria, quelle di Port-Said, Quenah, e il Cairo (al-Tabakh e al-Akhwan el-Muslimin). Un uomo che seppe introdurre elementi di modernita' originali e audaci, ancora oggi studiati dagli allievi disegnatori di tutto il mondo. Il messaggio della pellicola - coprodotta da Al Jazeera Documentary - e' chiaro. ''Ci fa vedere che la convivenza tra diverse culture da' frutti molto importanti e che mostra come la coesistenza travalichi la cultura e la religione''. L'opera di Mario Rossi, conclude Salem, ne e' un grande esempio. ''Lui, un cattolico, italiano, ha modernizzato l'architettura delle moschee d'Egitto''. (ANSAmed).


ansamed.ansa.it/ansamed/it/notizie/rubriche/cultura/2012/02/24/visualizza_new.html_103451...

Dubhe_Aivlis
00sabato 25 febbraio 2012 19:32
Che bello!!! Mi piacerebbe vederlo... *_*
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