Italia, terra di grandi cronomen

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Alberto Ferraris
00domenica 19 giugno 2005 20:49
Guerra, Coppi, Baldini, Adorni, Gimondi, Moser. Una grandissima tradizione. Resiste ancora? Provate a dare un'occhiata all'elenco dei partenti della cronosquadre di Eindhoven. Un fallimento. In generale (non ci sono Armstrong, Ullrich, Kloden, Savoldelli e compagnia), anche perché troppo a ridosso del Tour. Gli unici elementi di buon livello al via sono Basso, Dekker, Pereiro e Popovych. Sigh. Anche gli italiani, soprattutto gli italiani, hanno snobbato la prova: a parte Basso, i nostri migliori al via sono Petito, Bossoni, Bortolami e Sironi. Ahimè.
simone
00lunedì 20 giugno 2005 03:24
O si eliminano tutte le corse che stanno tra giro e tour( e forse anche il giro) o dobbiamo abituarci al fatto che tutte le suddette siano in qualche modo subordinate al gigante idrovoro... le tour
83pirata
00lunedì 20 giugno 2005 15:03
Come detto in altri post: in Italia manca la cultura della cronometro. Per fortuna Basso è andato alla CSC, che lo hanno preparato a dovere nelle prove contro il tempo.
christian
00lunedì 20 giugno 2005 15:40
Gli ultimi percorsi al giro sono stati nettamente pro-scalatori, in piu' non vi sono stati grandissimi cronomen poi in grando di tenere in salite, gente tipo simoni,garzelli,savoldelli sanno che possono farsi belli con il pubblico italiano facendo il giro ed evitando il tour dove contano le crono anche piu' delle salite, percio' tra i nostri uomini da corse a tappe e' difficile che vi sia la cultura delle crono ora come ora, l'unico che ci sta provando e' proprio chi per tre anni ha fatto il tour invece del giro.
Alberto Ferraris
00lunedì 20 giugno 2005 18:13
Bisogna preparare il terreno
Sì, ma se non coltiva il terreno, mai si raccoglieranno le messi. Non vedete che anche nelle corse a tappe per Elite e U23 mancano le cronometro? All'estero qualsiasi piccola corsa a tappe ha un prologo ed una cronometro. In Italia, niente: l'importante è succhiare le ruote, far poca fatica e poi sparare tutto negli ultimi 25 km. E' questa la cultura da cambiare!
profpivo
00lunedì 20 giugno 2005 18:55
Umiltà e voglia di faticare
Il caso di Basso dimostra che migliorare a cronometro è solo una questione di volontà e di mettersi a imparare con un po' di umiltà, cosa che i vari Simoni e Garzelli non hanno mai avuto preferendo crogiolarsi sui successi del Giro. Non credo che uno come Garzelli, qualche anno fa, avesse meno doti di Basso a cronometro, solo è mancata la volontà di investire tempo ed allenamenti per migliorare.
Poi sono d'accordo con Ferraris, nelle piccole corse a tappe come la Tirreno Adriatico deve essere inserita una cronometro, all'estero lo fanno tutti, ed anche educare a questo tipo di esercizio fin dalle categorie giovanili. La cronometro non sarà il massimo dello spettacolo ma un corridore completo da corse a tappe deve sapersi difendere dignitosamente su tutti i terreni, a meno che non si chiami Pantani e faccia sfracelli in salita. Ma di Pantani in giro non ne vedo molti...[SM=g27813]
Alberto Ferraris
00lunedì 20 giugno 2005 19:50
Ok
Bravo, Tommy. D'accordissimo al 100%.
simone
00martedì 21 giugno 2005 00:35
Aspettiamo conferme prima di dire che basso va forte a cronometro, visto che non più di un anno fa senza le cronometro basso avrebbe probabilmente vinto il tour mentre invece ha rischiato di perdere il podio. Se non sbaglio anche simoni( nel 2003?) fece una grande cronometro al giro dove si mise alle spalle molti spacialisti. Secondo me oltre alle doti atletiche e all' allenamento conta molto anche la preparazione del percirso
profpivo
00martedì 21 giugno 2005 09:19
Basso è andato più forte di Gonchar, che certamente non è più quello di 2-3 anni fa a cronometro, ma non è certamente fermo a cronometro. Ha fatto meglio anche di Savoldelli che a cronometro si è sempre ben difeso. Quindi rispetto all'anno scorso è certamente migliorato, per non parlare poi di quando correva nella Fassa Bortolo, dove prendeva almeno 5 minuti da Armstrong. Quest'anno ritengo che possa limitare i danni a 2 minuti nella crono lunga.
andreaocapp
00venerdì 24 giugno 2005 01:05
e intanto il dottor Pinotti è campione d'Italia a cronometro. In realtà me l'aspettavo, aveva fatto bene anche nell'ultima crono al giro e si è preparato scrupolosamente per il campionato italiano.
profpivo
00venerdì 24 giugno 2005 10:02
Campionato italiano
Già il campionato italiano è il sintomo dei problemi che abbiamo a cronometro. Quanti professionisti vi hanno preso parte? Non so quest'anno, ma gli anni scorsi erano sempre 15-20. Questo lo trovo scandaloso ed anche poco rispettoso.
Massimo rispetto per Pinotti, è un discreto cronomen che ha avuto il merito di impeganrsi e prepararsi per questa corsa e ha vinto meritatamente, ma mi vengono i brividi a pensare che sia campione italiano! Se va al Tour fatica ad arrivare nei 30 nelle crono. E' possibile che un movimento ciclistico come il nostro non riesca ad esprimere almeno uno specialista di buon livello internazionale?[SM=g27826]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:21.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com