Italia nell'incubo del terrorismo A Milano blitz dei Cc: 142 arresti

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CARMINE84
00sabato 9 luglio 2005 14:56
Tensione anche a Roma

Allarme subito rientrato all'aeroporto di Fiumicino per un bagaglio abbandonato nel terminal. A Milano i Cc arrestano 142 persone sospette. Italia minacciata di attacchi. Il ministro dell'Interno Pisanu: "I nostri esperti di antiterrorismo sono riuniti in forma permanente, è stata allertata la rete degli obiettivi sensibili". Allerta anche in Vaticano, dove però le misure di sicurezza sono già al massimo.


Londra, allarme anche in Italia
A milano arrestati 142 sospetti

Tensione alle stelle anche in Italia dopo gli attentati di Londra. A Milano i carabinieri hanno dato il via ad un maxi-blitz, arrestando 142 persone sospettate di affiancare i gruppi del terrorismo islamico. 52 sono stati immediatamente espulsi. Iniziano così a prendere corpo le misure anti terrorismo annunciate dal ministro degli Interni Pisanu. Maggiori controlli sono previsti nei punti sensibili delle grandi città.
Perquisizioni e controlli

Oltre 2000 carabinieri sono stati impegnati nelle ultime 48 ore in tutto il territorio della Lombardia per un maxi-controllo sul fronte della sicurezza, con particolare attenzione alla metropoli meneghina. I militari hanno arrestato per vari reati 142 persone, delle quali 83 sono immigrati extracomunitari. Sono stati adottati 52 provvedimenti di espulsione. Controllate stazioni ferroviarie, metropolitana, aree dismesse e obiettivi sensibili che, come rileva il Comando Regione Lombardia dei Carabinieri, sono "peraltro già oggetto di vigilanza particolare come artificieri con metal detector e rilevatori di esplosivi, unità cinofile e pattuglie mimetizzate tra la gente, per controllare con discrezione movimenti e atteggiamenti sospetti.

Tensione anche a Roma dove un terminal dell'aeroporto di Fiumicino è stato fatto evacuare in seguito al ritrovamento di una borsa sospetta. L'allarme è durato pochi minuti, il tempo per la polizia di scoprire che il bagaglio era stato semplicemente dimenticato.

Intanto continua il lavoro di forze dell'ordine e autorità di governo per la gestione dell'allarme terrorismo. Dopo la lunga riunione del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico svoltasi al Viminale il governo ha delineato i provvedimenti presi e quelli allo studio per fronteggiare la minaccia di un attacco. Nel corso del Comitato, investigatori e 007 hanno analizzato ogni possibile scenario disegnato dalle bombe nella capitale londinese, partendo dal fatto che dopo gli Stati Uniti, la Spagna e la Gran Bretagna, non si può escludere che l'Italia sia o possa essere il prossimo obiettivo dei terroristi.

La strategia
Attenzione massima e monitoraggio costante degli ambienti islamici più a rischio, senza escludere la possibilità di effettuare controlli di interi fabbricati, blitz anticlandestini ed espulsioni mirate; studio di nuove misure legislative antiterrorismo che consentano una più ampia libertà di manovra alle forze dell'ordine, e il possibile impiego dei militari con compiti di pubblica sicurezza. E ancora messa a punto del piano di intervento in caso di attentato, con particolare attenzione al coordinamento di tutte le forze in campo in modo da ridurre al minimo ritardi, duplicazioni e inefficienze nei soccorsi.

Esercitazioni per fronteggiare le emergenze
Il lavoro degli esperti si è soffermatosulla necessità di far funzionare in maniera ottimale la macchina dei soccorsi in caso non si riuscisse a prevenire ed evitare un attacco terroristico. Quindi previsione di esercitazioni che interessino tutto il sistema di difesa civile.

Misure operative
Per quanto riguarda le misure operative vere e proprie, è stata passata al setaccio la lunga lista degli obiettivi sensibili, per ridistribuire meglio sul territorio le forze (18mila appartenenti alle forze dell'ordine e 2.500 militari, numero destinato a crescere) chiamate a controllare oltre 13mila target tra cui ambasciate e sedi diplomatiche, basi militari e strutture per le telecomunicazioni, porti, aeroporti e stazioni, ospedali, scuole e strutture pubbliche, industrie a rischio e luoghi di aggregazione. L'attenzione si è concentrata sulle città ritenute più a rischio, Roma (è allo studio la possibilità di dotare la capitale di un sistema di telefonia mobile in grado di reggere anche in caso di attentati) come capitale della cristianità ma anche Milano. Sono ritenuti possibili bersagli per i terroristi anche Firenze e Torino.

Misure legislative
Il comitato ha anche ragionato sulla possibilità di eventuali nuove misure legislative antiterrorismo come assegnare alle forze armate compiti di pubblica sicurezza e ripristinare i procedimenti che consentano il controllo e la perquisizione di interi fabbricati.

Attività investigative
L'impegno maggiore, per il momento, rimane dunque quello delle forze in campo: investigatori e 007 chiamati a tenere costantemente sotto controllo gli ambienti più a rischio, nella consapevolezza che l'efficacia dell'attività di prevenzione è l'arma in più contro i terroristi. In quest'ottica personale di polizia e carabinieri è stato "dirottato" esclusivamente su attività di prevenzione.
Asgeir Mickelson
00domenica 10 luglio 2005 23:13
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