Italia, minacce da brigate Al Masri

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CARMINE84
00lunedì 18 luglio 2005 12:50
"Un mese per il ritiro da Iraq"

Le brigate Al-Masri, l'organizzazione che ha rivendicato gli attentati di Londra, lanciano un ultimatum all'Italia. I terroristi danno un mese di tempo per il ritiro dei soldati stranieri dall'Iraq, "dopo di che - scrivono - agiremo direttamente toccando il cuore dell'Europa e dando origine ad una guerra cruenta e sanguinosa". Per gli esperti il messaggio rientra nell'ambito di una strategia mediatica.

Nel messaggio di minaccia ai "paesi crociati", apparso nelle ultime ore su un sito web, le brigate Al Masri scrivono che la missiva è rivolta "ai Paesi europei dopo gli attacchi che hanno colpito Londra e riguarderanno altre città crociate i cui soldati sono ancora in Iraq. Rinnoviamo l'ultimatum che vi abbiamo precedentemente inviato dandovi un mese di tempo per rivedere le vostre posizioni nei confronti dell'Islam e del popolo musulmano. Con un altro ultimatum vi diffidiamo a rivedere i vostri rapporti di alleanza con l'America ed i sionisti per far terminare il bagno di sangue che attualmente è in corso in Iraq, Afghanistan e Palestina".

Il messaggio ripropone quindi alcuni dei temi spesso toccati dalle organizzazioni terroristiche: "Noi siamo uomini che aspirano alla morte come voi aspirate alla vita e quindi la jihad sulla strada di Allah verrà condotta fino al giorno del giudizio". E poi, le minacce esplicite: "colpiamo le citta' dell'Europa a difesa del popolo musulmano in reazione alle terribili condizioni in cui esso vive dal Golfo arabo al Marocco. I mujahidin non smetteranno di combattere finché l'Islam non potrà affrancarsi dall'oppressione e dalla mortificazione".

Questo messaggio, concludono le brigate Abu Hafs Al-Masri "è l'ultimo che trasmettiamo ai paesi crociati: concediamo un mese di tempo per il ritiro dei vostri soldati dall' Iraq dopodiché non vi saranno altri avvertimenti ed agiremo direttamente toccando il cuore dell' Europa e dando origine ad una guerra cruenta e sanguinosa".

In un passaggio del messaggio, inoltre, vengono indicati esplicitamente i destinatari della minaccia: "i crociati, tuttora presenti in Iraq, con particolare riguardo alla Danimarca, alla Gran Bretagna, all' Italia e ad altri Paesi che hanno ancora i loro eserciti sul territorio iracheno. Noi vi giuriamo che queste sono le nostre ultime parole. Dopo di ciò i mujahidin si faranno sentire nelle vostre capitali".
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