Articolo interessante e largamente condivisibile.
E' curioso comunque come in Italia, nonostante treni che viaggiano lenti come decine d'anni fa, ritardi all'ordine del giorno (e non di rado al di sopra della mezz'ora), treni soppressi, autobus che viaggiano perennemente in ritardo e in condizioni di riempimento spesso al limite della tollerabilità (talvolta oltre questo limite), nonostante tutto ciò, gli italiani continuino a percorrere molti km sul mezzo pubblico:
Per l'esattezza li usiamo per 6,4 chilometri al giorno a testa - calcola con precisione millimetrica la statistica comunitaria - distanza che ci mette di un pezzo sopra la media di 5,4 km.
Forse se negli altri paesi avanzati europei esistessero le stesse condizioni che in Italia, la gente farebbe delle gran leve al mezzo pubblico.
Un altro fattore che potrebbe essere interessante analizzare è il costo per mantenere un'auto. Ho avuto l'impressione, ripeto, solo l'impressione, che in altri paesi sia meno oneroso possedere un'auto. Faccio un esempio: in Francia tanti tanti studenti hanno un'auto di proprietà, intestata a loro nome. In Italia se sei giovane e devi assicurare l'auto, ti devi svenare; forse in Francia non è così, visto il numero di studenti che possiedono un'auto.
Se questa mia teoria fosse confermata, sarebbe ancora più interessante il dato del maggior numero di auto su 1000 abitanti, perché si verrebbe a creare uno scenario abbastanza contraddittorio: nonostante il costo di mantenere un'auto in Italia sia più elevato, abbiamo il maggior numero di auto in circolazione.
Se ciò venisse applicato all'estero, sempre supponendo questa ipotesi come vera, diminuirebbe ulteriormente il numero di auto, distanziandoci ancor di più dal resto dell'Europa.
Nella mia visione di mondo ideale, l'auto dovrebbe man mano diminuire drasticamente, lasciando spazio a un trasporto pubblico che raggiungere anche i piccoli abitati centri fornendo un'offerta di mobilità che varia dall'orario cadenzato ogni X minuti (sulla base della grandezza dell'abitato) fino ad arrivare ad un orario concentrato nelle ore di punta e adattato il più possibile alle esigenze dei pendolari e degli studenti (di scuole e università di tutti i gradi). A fianco al trasporto pubblico, si sviluppa una servizio di recapito a casa gratuito della spesa al supermercato suddiviso per quartieri/paesi/frazioni al raggiungimento di un certo numero di ordini. Infine un servizio di car-sharing a prezzi ragionevoli che permette:
1. a chi abita nei posti sperduti di arrivare al paese più grandicello per prendere il mezzo pubblico
2. a chi, per esigenze personali, deve spostarsi in auto
In questo mio scenario l'auto privata rimarrebbe utilizzata in maniera molto più esigua rispetto ad oggi