forzapc80
00giovedì 31 marzo 2005 08:48
L'Italia sperimentale di Lippi non va oltre uno scialbo 0-0, nell'amichevole contro l'Islanda, disputata all'"Euganeo" di Padova, città che non ospitava la nazionale da 80 anni. Difficile pretendere di più da un gruppo "troppo nuovo" per poter imbastire manovre convincenti, nonostante l'impegno. Sono 5 i giocatori del Palermo al fischio d'inizio del lussemburghese Hammer. Il primo tiro è di De Rossi al 3', ma è debole e Arason non ha difficoltà a bloccare a terra. Al 5' c'è l'unica occasione di tutta la gara per l'Islanda: un errore di Barzagli favorisce l'inserimento sulla sinistra di I.Sigurdsson, ma Roma lo blocca in uscita. Gli spazi sono molto stretti, e gli azzurri insistono sugli esterni, Grosso e De Rossi sfornano cross per la testa di Toni, che all'11' impegna di destro Arason, che devia in angolo. L'Italia fa la partita, c'è impegno ma non ordine nella manovra, che è spesso approssimativa. Si attacca per vie centrali, con De Rossi che verticalizza per Toni che guadagna diversi calci di punizione, tutti senza esito. Al 30' Langella crossa per l'ariete rosanero che di testa la mette dentro: l'arbitro annulla per un presunto fallo dell'attaccante, episodio dubbio. Dopo 2 minuti ancora un gol annullato, ma stavolta non ci sono dubbi: sul tiro di De Rossi 2 azzurri in fuorigioco disturbano il portiere ospite. Esposito imperversa sugli esterni, mettendo in seria difficoltà la retroguardia ospite.
Nella ripresa entrano De Sanctis, Cassetti, Iaquinta e Di Michele, e l'Italia parte in quarta cercando il vantaggio: i due esterni offensivi, Esposito e Di Michele, impegnano più volte la retroguardia islandese. Azzurri più dinamici, ma che non riescono a sfondare il muro ospite, ben organizzato e basato sull'agonismo. Fiammata ospite al 58' con un sinistro di Einarsson dal limite, deviato in angolo. Al 60' occasione per Cassetti, che sfrutta un angolo di Di Michele per deviare in porta di testa, ma K.Sigurdsson salva sulla linea. Al 66' punizione di De Rossi dalla sinistra, Diana corregge di testa ma Arason blocca a terra. Gli azzurri s'impegnano e cingono d'assedio l'area ospite, ma non vanno oltre qualche mischia disordinata. Affiora la stanchezza, e oltre un lungo cross di Cassetti, che rischia di ingannare l'estremo difensore ospite, non succede più nulla.
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