Invitare familiari inattivi che praticavano il peccato

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erevnitis
00mercoledì 8 maggio 2019 21:45
Come la vedete voi?!!

Mio cugino nel suo matrimonio che deve avvenire con il consenso di mio zio (ambedue testimoni di Geova) non hanno invitato mia cugina sul fatto che è testimone di Geova raffredata che conviveva per tanti anni ma che adesso da più anni comunque ha regolarizzato la sua situazione sposandosi.

Mia cugina deve sempre essere considerata come una sorella oppure come una scomunicata dato che ha avuto una vita non conforme al popolo di Geova?

Non si rischia agendo cosi di allonttanarla maggiormente dal popolo di Geova e di dare una cattiva testimonianza agli altri familiari?

L'esempio di Saul con Davide puo essere considerato valido in questa situazione?

Si puo non invitarla sul fatto che è (oppure era) una cattiva compagnia?
erevnitis
00mercoledì 8 maggio 2019 21:46
Claudio dice:

Caro erev

Difficile dare un giudizio dall'esterno ma talvolta essere troppo duri non 'e' ne'producente né amorevole. Tuo cugino e tuo zio hanno valutato la situazione e hanno preso questa decisione che da esterno rispetto perché ognuno è libero di decidere chi invitare o non invitare. Ma se lei desiderava essere invitata e stare in compagnia della famiglia forse negargli questa opportunità può farla sentire delusa e respinta e questo non aiuta anche se rimanere nel popolo di Geova non può e non deve dipendere da un mancato invito di matrimonio
barnabino
10mercoledì 8 maggio 2019 22:05
Credo che non esiste una risposta, ciascuno agisce in base alle proprie circostanze e sensibilità. Per quanto mi riguarda non amo inviti e cerimonie dunque sarei pure contento a non essere invitato da parenti che conosco poco.

Shalom
erevnitis
00mercoledì 8 maggio 2019 22:13
Caro barnabino

Quali sono i principi implicati?

Puo dire questo mio familiare che non si invita una nipote testimone di Geova a motivo del fatto che anche se non è stata disassociata la situazione è la stessa?

Va considerata questa nipote ancora come una sorella inattiva? oppure come una scomunicata anche se non lo è?
barnabino
10mercoledì 8 maggio 2019 22:31
Legalmente direi che non essendo stata disassociata e avendo regolato la situazione è libera di frequentare chiunque, ma la sensibilità personale può avere reazioni differenti su cui non entrerei in merito proprio perché molto intime.

Shalom
erevnitis
00mercoledì 8 maggio 2019 22:36
Re:
Caro barnabino


Legalmente direi che non essendo stata disassociata e avendo regolato la situazione è libera di frequentare chiunque,



E se viveva ancora non sposata la cosa sarebbe stata diversa nel senso che fratelli non gli devono dare familiarità oppure anche qui dipende dalla sensibilità?

barnabino
10mercoledì 8 maggio 2019 23:33
Se era una sorella e viveva da fornicatrice i parenti avevano la responsabilità cristiana di aiutarla a uscire da uan condizione disapprovata davanti a Dio... mi pare che di fronte ad una pratica di peccato grave l'aspetto frivolo dell'invito ad un banchetto nuziale passi decisamente in secondo piano. Forse queste persone dovrebbero rimettere a posto la scala di valori cristiani... si preoccupano di un invito a pranzo ma non della posizione di questa donna davanti a Dio? Attenzione a non scolare il moscerino e inghiottire il cammello!

Shalom
erevnitis
00giovedì 9 maggio 2019 13:24
Re:
Caro barnabino


Se era una sorella e viveva da fornicatrice i parenti avevano la responsabilità cristiana di aiutarla a uscire da uan condizione disapprovata davanti a Dio...



Ma lei non voleva



mi pare che di fronte ad una pratica di peccato grave l'aspetto frivolo dell'invito ad un banchetto nuziale passi decisamente in secondo piano. Forse queste persone dovrebbero rimettere a posto la scala di valori cristiani... si preoccupano di un invito a pranzo ma non della posizione di questa donna davanti a Dio?



Il punto non è cosi frivolo per questa nipote e anche per altri familiari quindi sorge la domanda anche se non è stata disassociata è lecito considerarla come se lo fosse?



barnabino
00giovedì 9 maggio 2019 13:38
Caro Erev,


Ma lei non voleva



A che cosa ti riferisci?


Il punto non è cosi frivolo per questa nipote e anche per altri familiari quindi sorge la domanda anche se non è stata disassociata è lecito considerarla come se lo fosse?



Quello che volevo dire che l'importante non è l'invito ma la sua condizione spirituale, questa sorella dovrebbe regolarizzare con gli anziani la sua attuale posizione ma non tanto per la questione invito ma per coerenza e per il suo benessere spirituale. I parenti mi fa specie che si siano attivati solo ora, se sapevano di una situazione grave avrebbero dovuto parlare prima con lei e poi con gli anziani, possibile che in tnati anni nessuno si sia mai posto il problema, soprattutto gli anziani se sapevano? E' una situazione alquanto anomala...

Shalom [SM=g2037509]
Seabiscuit
00giovedì 9 maggio 2019 13:59
Non vorrei dire una sciocchezza, ma non è che tuo cugino e zio (e forse anche la congregazione) la considerano "segnata"?
erevnitis
00giovedì 9 maggio 2019 18:24
Re:
Caro barnabino


A che cosa ti riferisci?



Mi riferisco al fatto che lei con l'andare del tempo è diventata innativa poi si è messa a convivere ma non voleva cambiare la sua situazione e non gli importava più nulla della bibbia.



Quello che volevo dire che l'importante non è l'invito ma la sua condizione spirituale, questa sorella dovrebbe regolarizzare con gli anziani la sua attuale posizione ma non tanto per la questione invito ma per coerenza e per il suo benessere spirituale.



Lei non gli importa il suo benessere spirituale



I parenti mi fa specie che si siano attivati solo ora, se sapevano di una situazione grave avrebbero dovuto parlare prima con lei e poi con gli anziani, possibile che in tnati anni nessuno si sia mai posto il problema, soprattutto gli anziani se sapevano? E' una situazione alquanto anomala...



Il discorso degli anziani a quanto mi risulta era questo: lei era diventata innativa poi si è trasferita abitando in un altra zona sono passati dieci anni, si è messa a convivere , non rappresentando più nessun pericolo per la congregazione e dato che nessuno parlava di lei, gli anziani hanno lasciato perdere.

Il punto è come va considerata questa cugina? Va sempre considerata come una sorella?







barnabino
00giovedì 9 maggio 2019 21:03
Caro Erev,


Mi riferisco al fatto che lei con l'andare del tempo è diventata innativa poi si è messa a convivere ma non voleva cambiare la sua situazione e non gli importava più nulla della bibbia



In quel caso doveva essere disassociata.


Il discorso degli anziani a quanto mi risulta era questo: lei era diventata innativa poi si è trasferita abitando in un altra zona sono passati dieci anni, si è messa a convivere , non rappresentando più nessun pericolo per la congregazione e dato che nessuno parlava di lei, gli anziani hanno lasciato perdere



Questo potrebbe essere corretto, ma è possibile che nessun parente testimone di Geova abbia mai pensato di riferire agli anziani che la sorella stava convivendo, diventando di fatto complici del suo peccato? In ogni caso, visto che ora i rapporti con la congregazione ci sono la sorella dovrebbe chiarire la sua posizione davanti agli anziani, ovvero se vuole restare almeno formalmente un componente della congregazione dei testimone di Geova oppure se non gli importa più nulla della Bibbia e in quel caso la congregazione valuterà il da farsi, questo chiarirebbe la situazione invero ambigua.

Shalom
erevnitis
00giovedì 9 maggio 2019 21:46
Re:
Caro barnabino



Questo potrebbe essere corretto, ma è possibile che nessun parente testimone di Geova abbia mai pensato di riferire agli anziani che la sorella stava convivendo, diventando di fatto complici del suo peccato?



Certo che è stato riferito ma abitando in un altra zona e non essendo un pericolo per gli altri e dato che in congregazione nessuno ne parlava, gli anziani hanno lasciato le cose in questo modo.



In ogni caso, visto che ora i rapporti con la congregazione ci sono la sorella dovrebbe chiarire la sua posizione davanti agli anziani, ovvero se vuole restare almeno formalmente un componente della congregazione dei testimone di Geova oppure se non gli importa più nulla della Bibbia e in quel caso la congregazione valuterà il da farsi, questo chiarirebbe la situazione invero ambigua.



Non ha nessun rapporto con la congregazione e non ha intenzione di riprendere. Il punto è come va considerata ? sempre come una sorella anche se lei è molto indifferente?






(SimonLeBon)
00giovedì 9 maggio 2019 22:07
Re:
erevnitis, 08/05/2019 21:45:

Come la vedete voi?!!

Mio cugino nel suo matrimonio che deve avvenire con il consenso di mio zio (ambedue testimoni di Geova) non hanno invitato mia cugina sul fatto che è testimone di Geova raffredata che conviveva per tanti anni ma che adesso da più anni comunque ha regolarizzato la sua situazione sposandosi.

Mia cugina deve sempre essere considerata come una sorella oppure come una scomunicata dato che ha avuto una vita non conforme al popolo di Geova?

Non si rischia agendo cosi di allonttanarla maggiormente dal popolo di Geova e di dare una cattiva testimonianza agli altri familiari?

L'esempio di Saul con Davide puo essere considerato valido in questa situazione?

Si puo non invitarla sul fatto che è (oppure era) una cattiva compagnia?



Caro Erev,

Poni problemi mica semplici tu (perchè la nostra vita non è semplice)!
Lascerei la valutazione alle persone implicate direttamente, perchè ogni loro scelta potrebbe essere opinabile e criticabile.

Simon
barnabino
00giovedì 9 maggio 2019 22:25
Caro Erev,


Certo che è stato riferito ma abitando in un altra zona e non essendo un pericolo per gli altri e dato che in congregazione nessuno ne parlava, gli anziani hanno lasciato le cose in questo modo



Secondo me hanno sbagliato e agito con un po' leggerezza, avrebbero dovuto comunque chiarire la situazione con lei o comunque, se era lontana, comunicare la situazione con gli anziani di quella zona... non hanno fatto il bene di nessuno agendo così.


Il punto è come va considerata ? sempre come una sorella anche se lei è molto indifferente?



Tecnicamente al momento resta una sorella, ma dovrebbe chiarire con gli anziani la sua posizione, cioè se vuole restarlo o no. I parenti dovrebbero incoraggaire a farlo, perché se volesse dissociarsi dovrebbero prenderne atto.

Shalom
erevnitis
00giovedì 9 maggio 2019 22:25
Francamente non saprei ha ragione mio zio dicendo che anche se non è stata disassociata va considerata quasi come tale poiché avrebbe dovuto esserlo oppure vale il principio di Saul che sebbene rigettato da Geova sin quando la cosa non era ufficiale Davide agiva di conseguenza e quindi questa nipote va sempre considerata come una testimone di Geova ma inattiva sperando che un giorno possa riprendersi.

Non è Geova che dirige le cose e se per il momento non è stata disassociata e perché Geova vuole che sia cosi ed il Giorno che la vorrebbe rigettare dal suo popolo non mancherà di farlo anche se le modalità le conosce solo lui.

barnabino
00giovedì 9 maggio 2019 22:34
Qui il problema per me è stato un modoun po' superficiale di gestire la questione... anche se era lontana e in congregazione nessuno conosceva la cosa gli anziani dovevano intervenire, forse c'erano margini per aiutare la sorella e se non c'erano la situazione andava comunque chiarita subito. Invitarla o no comunque resta una scelta personale al di là del fatto che la congregazione abbia affrontato o meno il problema, lei comunque non ha colpa se all'epoca non venne aiutata, non sappiamo se con il dovuto aiuto e disciplina non avrebbe cambiato condotta.

Shalom
erevnitis
00giovedì 9 maggio 2019 22:46
Re:
Caro barnabino


Qui il problema per me è stato un modoun po' superficiale di gestire la questione...




Ma se gli anziani hanno agito in questo modo penso che ci sarà una circolare che lo spieghi, che se un fratello inattivo dopo tanti anni che ne so poi si sposa in chiesa per esempio in un altra zona non essendo nessun pericolo per gli altri e nessuno in congregazione ne parli la cosa per il momento puo essere lasciata cosi!!!



Invitarla o no comunque resta una scelta personale al di là del fatto che la congregazione abbia affrontato o meno il problema, lei comunque non ha colpa se all'epoca non venne aiutata, non sappiamo se con il dovuto aiuto e disciplina non avrebbe cambiato condotta.



Lei non voleva essere aiutata mentre era da sola figuriamoci quando aveva trovato un uomo che amava volendo convivere con lui. Da parte sua lei non prenderà nessuna iniziativa per parlare con anziani e a quanto pare preferisce restare in questo modo sapendo cosa comportano le misure disciplinari quando ci si dissocia.





barnabino
00giovedì 9 maggio 2019 22:58
Caro Erev,


Ma se gli anziani hanno agito in questo modo penso che ci sarà una circolare che lo spieghi, che se un fratello inattivo dopo tanti anni che ne so poi si sposa in chiesa per esempio in un altra zona non essendo nessun pericolo per gli altri e nessuno in congregazione ne parli la cosa per il momento puo essere lasciata cosi!!!



In realtà qui la situazione era conosciuta dai parenti e dagli anziani, che mi paiono numerosi, dunque non si tratta di una sorella di cui nessuno sapeva più nulla e il peccato è emerso dopo molti anni. Gli anziani così facendo non hanno aiutato quella sorella lascindola vivere nel peccato. Se erano al corrente era loro responsabilità aiutarla, può darsi che con il loro aiuto la sorella cambiasse condotta, l'essere inattivi da anni non autorizza gli anziani ad omettere di aiutare spirituale una pecora del gregge.


Lei non voleva essere aiutata mentre era da sola figuriamoci quando aveva trovato un uomo che amava volendo convivere con lui



Ma poiché nessuno è intervenuto questa è solo una supposizione, non possiamo sapere se una visita amorevole non poteva far cambiare attitudine alla sorella o viceversa farle decidere di prendere le distanze dall'organizzazione. Così non è chiara la sua posizione.


Da parte sua lei non prenderà nessuna iniziativa per parlare con anziani e a quanto pare preferisce restare in questo modo sapendo cosa comportano le misure disciplinari quando ci si dissocia



Gli anziani a questo punto, essendosi creato il problema, devono prendersi la responsabilità di visitare la sorella per accertare se vuol sempre essere considerata testimone di Geova o no. Se dice di voler essere considerata testimone di Geova e non ci sono peccati al momento lascieranno a lei la responsabilità davanti a Geova.

Shalom
erevnitis
00giovedì 9 maggio 2019 23:11
Re:
Caro barnabino


In realtà qui la situazione era conosciuta dai parenti e dagli anziani, che mi paiono numerosi, dunque non si tratta di una sorella di cui nessuno sapeva più nulla e il peccato è emerso dopo molti anni. Gli anziani così facendo non hanno aiutato quella sorella lascindola vivere nel peccato. Se erano al corrente era loro responsabilità aiutarla, può darsi che con il loro aiuto la sorella cambiasse condotta, l'essere inattivi da anni non autorizza gli anziani ad omettere di aiutare spirituale una pecora del gregge.



Lei non voleva nessuna visita e anche se gli anziani sarebbero andati a trovarla, la visita non era gradita oppure non si sarebbe fatta trovare a casa. Cosa avviene in questo caso?!!!



Ma poiché nessuno è intervenuto questa è solo una supposizione, non possiamo sapere se una visita amorevole non poteva far cambiare attitudine alla sorella o viceversa farle decidere di prendere le distanze dall'organizzazione. Così non è chiara la sua posizione.



Se lei voleva continuare a convivere oppure ogni volta che gli anziani gli facevano una visita non si faceva trovare. Cosa fare in questo caso?



Gli anziani a questo punto, essendosi creato il problema, devono prendersi la responsabilità di visitare la sorella per accertare se vuol sempre essere considerata testimone di Geova o no. Se dice di voler essere considerata testimone di Geova e non ci sono peccati al momento lascieranno a lei la responsabilità davanti a Geova.



E se dice che peccati ci sono stati ma adesso sono sposata e non vuole prendere nessuna iniziattiva, cosa avviene?



barnabino
00giovedì 9 maggio 2019 23:28
Caro Ever,


Lei non voleva nessuna visita e anche se gli anziani sarebbero andati a trovarla, la visita non era gradita oppure non si sarebbe fatta trovare a casa. Cosa avviene in questo caso?!!!



Beh, in quel caso il peccato è flagrante e se la sorella dopo ripetuti inviti rifiuta l'aiuto della congregazione direi che viene disassociata.


E se dice che peccati ci sono stati ma adesso sono sposata e non vuole prendere nessuna iniziattiva, cosa avviene?



Lei agli anziani deve comunque chiarire se vuol essere ancora considerata associata alla congregazione cristiana dei testimoni di Geova o no e anche se prova un certo grado di pentimento per quello che ha fatto, comunque non ci sarà un comitato in quel caso, ma potrebbe essere disposto che qualcuno comunque gli dia assistenza spirituale se vuole tornare. Diciamo che lei dovrebbe capire che è davanti a Dio che soprattutto dovrebbe chiarire la sua posizione. Ma cosa la lega ancora ai testimoni di Geova se nessuno la conosce come tale? Se è solo perché vuol essere invitata al matrimonio... beh, dovrebbe far riflettere, con tutto il bene che posso volere ad una parente però l'impressione è che agisca in modo molto immaturo.

Shalom
frida18
00venerdì 10 maggio 2019 17:20
Re: Re:
[QUOTE:136662113=erevnitis, 09/05/2019 13.24



Il punto non è cosi frivolo per questa nipote e anche per altri familiari quindi sorge la domanda anche se non è stata disassociata è lecito considerarla come se lo fosse?







E perché no? anzi potreste suggerire agli anziani della sua zona
un bel comitato e dissociazione con effetto retroattivo

Non dovremmo stare attenti a non giudicare con severità noi stessi o gli altri .… ?L’apostolo Paolo scrisse: “Chi sei tu da giudicare il domestico di un altro?
Egli sta in piedi o cade al suo proprio signore”. (Rom. 14:4)
.......dovremmo ricordare che “ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio”. (Rom. 14:12; Gal. 6:4, 5)

Ma con un atteggiamento del genere può venire mai la voglia di riavvicinarsi? BOH
erevnitis
00venerdì 10 maggio 2019 22:20
Re:
Caro barnabino


comunque non ci sarà un comitato in quel caso,



E se festeggia natale e i compleanni?


Diciamo che lei dovrebbe capire che è davanti a Dio che soprattutto dovrebbe chiarire la sua posizione.



Concordo


Ma cosa la lega ancora ai testimoni di Geova se nessuno la conosce come tale?



Tutti la conoscono come tale lei si era trasferita ma non cosi lontano


Se è solo perché vuol essere invitata al matrimonio...



Penso che sarà offesa di non essere invitata a motivo dei legami famigliari, sai i sicilani...



beh, dovrebbe far riflettere, con tutto il bene che posso volere ad una parente però l'impressione è che agisca in modo molto immaturo.



Credo di capire che lei rimane pur sempre una testimone di Geova e va considerata come tale sono più da sollecitare gli anziani che hanno agito con leggerezza ma anche i familiari se sappiamo che festeggia i compleanni e capodanno. Lei sembra che abbia dimenticato tutto dalla bibbia.



barnabino
00venerdì 10 maggio 2019 22:50
Caro Erev,


E se festeggia natale e i compleanni?



Beh, dovrebbe cessare la condotta peccaminosa e chiedere aiuto agli anziani. Lei è ancora testimone di Geova ma il punto è se vuol restarlo perché ha fede in Dio o solo perché non vuole subire la disciplina (tristezza verso Dio o tristezza verso l'uomo).


Credo di capire che lei rimane pur sempre una testimone di Geova e va considerata come tale sono più da sollecitare gli anziani che hanno agito con leggerezza ma anche i familiari se sappiamo che festeggia i compleanni e capodanno. Lei sembra che abbia dimenticato tutto dalla bibbia



Diciamo che gli anziani hanno certamente pasticciato la cosa, oggi sembra quasi anacronistico disassociare una persona del genere che non ricorda nulla della Bibbia, ma di fatto non si riconosce più nei testimoni di Geova e dunque non può essere più considerata come tale solo perché "si offende". Giustamente se non pretendesse di essere invitata da parenti testimoni di Geova che conoscono tutta la questione, e dunque non possono far finta di nulla, nessuno sarebbe andata a cercarla. Diciamo che forse questo episodia ha finamelmente fatto uscire allo scoperto la sua vera attitudine verso Dio. Certamente gli anziani rispetto al fatto che si è creata questa situazione devono prenderla in mano e affrontarla in base ai principi biblici, per il bene e la pace di tutti.

Shalom
erevnitis
00venerdì 10 maggio 2019 23:10
Caro barnabino

Ma i parenti e giusto che non la invitano a motivo della sua condotta oppure la devono considerare una famigliare come tutte le altre dato che sono passati tanti anni e non ricorda più nulla di come si comporta una testimone di Geova?

Il caso di Saul con Davide non potrebbe servire di monito? Davide rispettava Saul sin quando ufficialmente Saul non era allontanato?

Puo entrare il pricinpio delle cattive compagnie ma in questo caso nel matrimonio non ci sono altre cattive compagnie?
barnabino
00venerdì 10 maggio 2019 23:34
Caro Erev,


Ma i parenti e giusto che non la invitano a motivo della sua condotta oppure la devono considerare una famigliare come tutte le altre dato che sono passati tanti anni e non ricorda più nulla di come si comporta una testimone di Geova?



Come detto senbra anacronistico, ma lei si era battezzata e non può ignorare che ha delle responsabilità davanti a Dio e davanti alla congregazione. Di fatto lei ha peccato quando era cosciente di farlo e non pare essersi pentita, questo significa che non vuol più essere testimone di Geova, parlo di "lei" al di là di quello che possano pensare i parenti o gli anziani. Di fatto lei ha già deciso di dissociarsi, e sarebbe scorretto non prenderne atto, prima di tutto le lei.


Il caso di Saul con Davide non potrebbe servire di monito? Davide rispettava Saul sin quando ufficialmente Saul non era allontanato?



Saul non era stato detronato da nessuna autorità, dunque i parenti possono invitarla se formalmente gli anziani non prendono provvedimenti. Certo, qui abbiamo una sorella che pare rinnengare la fede senza alcun pentimento, dunque la coscienza di alcunipotrebbe essere turabata. Ma io penso anche a lei, ha parzialmente responsabilità, nonostante appaia come donna superficiale e un po' arrogante, perché nessuno l'ha mai aiutata a capire che stava sbagliando. Da qui il pasticcio.

Shalom
erevnitis
00domenica 12 maggio 2019 23:00
Re:
Caro barnabino


Beh, dovrebbe cessare la condotta peccaminosa e chiedere aiuto agli anziani. Lei è ancora testimone di Geova ma il punto è se vuol restarlo perché ha fede in Dio o solo perché non vuole subire la disciplina (tristezza verso Dio o tristezza verso l'uomo).



Penso che hai centrato il punto, lo vuole restare perché non vuole subire la disciplina ma non gli frega più nente a quanto pare essere testimone di Geova.

Che fare? Lei ha fatto la sua scelta e a questo punto non pensi che abbia ragione da un punto di vista umano dato che preserva almeno la sua relazione con la famiglia con chi è testimone di Geova?

Se mi metto dalla parte sua la posso anche capire!!
barnabino
00domenica 12 maggio 2019 23:14
Caro Erev,


Se mi metto dalla parte sua la posso anche capire!!



Si umanamente è comprensibile, ma come cristiani non possiamo valutare le cose da un punto di vista umano ma dobbiamo vedere il punto di visto divino, lo scopo della disciplina è convincere del peccato. Agendo in modo sentimentalista non facciamo il suo bene, il messaggio che implicitamente inviamo è che il peccato che ha commesso (e che commette) non è poi così grave e non deve assumersi alcuna responsabilità verso Dio... insomma, non le diamo la possibilità di ravvedersi e questo, per un cristiano, può significare abbandonarla alla morte.

Dunque tecnicamente può essere invitata, è una sorella, ma se guardiamo al suo bene questo invito deve essere accompagnato da un accorato invito a prendersi le proprie responsabilità, così non va da nessuna parte, spiritualmente parlando intendo. Detto questo sono un po' di parte perché da come la descrivi mi sta antipatica anche se non la conosco... lo steriotipo dell'ipocrosia che spesso combatto, dunque forse il mio giudizio non è proprio del tutto imparziale.

Shalom

erevnitis
00lunedì 13 maggio 2019 00:34
Re:
Caro barnabino



Dunque tecnicamente può essere invitata, è una sorella, ma se guardiamo al suo bene questo invito deve essere accompagnato da un accorato invito a prendersi le proprie responsabilità,



Ma prendersi le responsabilità per lei vorrebbe dire suicidarsi da un punto di vista sociale con i suoi familiari, per quale motivo dovrebbe prendere questa decisione dato che non gli frega niente il punto di vista spirituale?

Il discorso che fai mi sembra valido per chi ha sensibilità cristiana se non c'è l'hai per lei è stupidità. Chi vorrebbe smettere i suoi rapporti con i cugini che ama tanto per motivi che non hanno più senso per lei?

barnabino
00lunedì 13 maggio 2019 14:32
Caro Erev,


Ma prendersi le responsabilità per lei vorrebbe dire suicidarsi da un punto di vista sociale con i suoi familiari, per quale motivo dovrebbe prendere questa decisione dato che non gli frega niente il punto di vista spirituale?



Per correttezza verso Dio e la congregazione alla quale implicitamente dice di non voler rinunciare di appartenere ma verso la quale non vuole prendersi alcuna responsabilità. Se non gli frega più nulla e continua a vivere senza tener conto delle norme divine allora è giusto che venga espulsa dalla congregazione. Ma ripeto. non sono imparziale per come la descrivi questa donna per me riflette il tipico atteggiamento opportunista e ipocrita contro cui mi batto.


Il discorso che fai mi sembra valido per chi ha sensibilità cristiana se non c'è l'hai per lei è stupidità. Chi vorrebbe smettere i suoi rapporti con i cugini che ama tanto per motivi che non hanno più senso per lei?



Beh, hanno senso per i suoi cugini e per Dio... Forse toccarla laddove è sensibile può aiutarla a capire che non può sfuggire alle sue responsabilità (che si era presa solennemente) e magari ridare senso a significato di vero cristianesimo. Geova disciplina colui ch ama, forse meglio la disciplina che l'indifferenza colpevole che gli anziani hanno avuto finora dando il messaggio che tutto sommato anche per loro il peccato non era poi cosa così grave.

Shalom


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