Intervista datata 2004 trovata in rete:le letture di Minghi

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MINGHI1980
00venerdì 18 gennaio 2008 15:12
DAL LINK http://www.wuz.it/archivio/cafeletterario.it/343/cafecons.htm

Amedeo Minghi

Tra i cantautori più apprezzati e conosciuti non solo in Italia ma in tutto il mondo, Amedeo Minghi si considera un “ottimo lettore”. Scopriamo i suoi gusti e le preferenze, dove acquista i libri, quali gli regalano gli amici e i titoli che ha in questo momento sul comodino.


Quali libri hai letto da bambino che ti sono rimasti impressi?

Ricordo i libri di Mark Twain che leggevo moltissimo e trovavo molto divertenti.
Ti consideri un buon lettore?

Sono un ottimo lettore.

Qual è il tuo genere preferito?

Come nella musica penso che non ci sia un genere preferito. L’arte è tutta bella e io penso che la letteratura appartenga all’arte: ci sono libri belli e altri brutti. Non leggo soltanto un tipo di libro, ma certamente non leggo testi tecnici... in particolare preferisco la narrativa e i libri di storia.
Cosa stai leggendo adesso?

Oggi no. Da giovane leggevo molto volentieri Cesare Pavese. Oggi vado ad istinto scegliendo direttamente nelle librerie cittadine, o meglio in quelle degli aeroporti perché non ho più tempo per andare nelle librerie tradizionali. Però devo dire che le librerie degli aeroporti sono molto attrezzate da qualche anno a questa parte, pur proponendo prevalentemente best seller o comunque novità.
E come ti orienti?

Scelgo libri che mi sono affini, che parlano della vita, della società sempre con qualche aggancio alla storia, argomento che mi piace particolarmente.
Quindi preferisci autori italiani?

Sicuramente sì. Mi piace poco la letteratura straniera.
Regali e ti fai regalare libri?

Si, mi piace regalare libri, pensando alla persona a cui sono destinati, e mi piace anche molto riceverli. Penso che il libro debba assomigliare a chi lo stai regalando. A volte si fanno delle scelte che non sono sufficientemente personalizzate.
C’è un libro che ti hanno regalato e che è stata una piacevole sorpresa?

Ultimamente proprio a causa del mio lavoro e del fatto che ho lavorato a un musical e a una fiction su Anita Garibaldi, mi hanno regalato prevalentemente testi “garibaldini”. Ho ricevuto moltissimi libri che riguardano la vita di Anita e di Giuseppe Garibaldi. Uno in particolare di Carlotta Martinelli Le onde e la luna. Molto spesso mi regalano libri che hanno a che fare con il mio lavoro. Ad esempio ho pubblicato un album che si intitola L’altra faccia della luna ed ecco che mi arrivano raccolte di poesie... Un altro libro che ho molto apprezzato è quello di Lorenzo Del Boca Maledetti i Savoia
C’è un libro che ti ha ispirato un testo o una musica?

Certo, I lavoratori del mare di Victor Hugo mi ha ispirato alcuni brani, tra i quali uno molto apprezzato dal pubblico che mi segue da vicino che si intitola Saint Michel: una canzone ispirata da un racconto del grande scrittore francese che parla di due ragazzi sorpresi dalla marea di Saint Michel che condiziona il loro amore. Devo dire che spesso mi è capitato di ispirarmi a Victor Hugo di cui ho letto praticamente tutto.

Di Piera Passalacqua


24 settembre 2004


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CAGLIARI26(Andrea)
00venerdì 18 gennaio 2008 23:09
Grazie per questa curiosa intervista... [SM=g27823]
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