Inizio d'anno di sangue a Napoli:due agguati e 3 morti in poche ore

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CARMINE84
00lunedì 3 gennaio 2005 15:30
Prime vittime della Camorra del 2005

Nel giorno in cui il presidente Ciampi invita Napoli ad uscire dalla spirale di morte, la Camorra torna ad uccidere. Crescenzo Marino, pregiudicato ed esponente del clan di Lauro, è stato freddato davanti alla sua abitazione. L'uomo è il padre di Gennaro Marino, uno dei capi degli "Scissionisti". L'altra vittima è Salvatore Barra, alleato dei Di Lauro. E' morto anche un innocente: Francesco Rossi, ferito per errore in un agguato.


Capodanno di sangue a Napoli
La camorra torna ad uccidere: 3 morti
Dopo un "armistizio" per le Feste, la faida tra clan a Napoli è riesplosa il 2 gennaio, con due agguati che hanno fatto tre morti. La prima vittima è Crescenzo Marino, pregiudicato 70enne, padre di esponenti del clan degli Scissionisti. Sotto i colpi dei sicari è finito anche Salvatore Barra, alleato alla cosca dei Di Lauro. Alle prime vittime si aggiunge Francesco Rossi, un innocente rimasto ferito per errore il 28 dicembre.


Gli ultimi due episodi sono avvenuti proprio nel giorno in cui il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in visita privata nel capoluogo partenopeo, ha esortato i napoletani ad uscire dalla spirale di morte.

Il primo omicidio è avvenuto nel pomeriggio di domenica a Secondigliano: Crescenzo Marino, pregiudicato 70enne padre di due esponenti di primo piano del clan degli Scissionisti, è stato il primo ucciso dalla camorra nel 2005. Il settantenne era il padre di Gaetano Marino, arrestato a dicembre dopo essere stato sorpreso in un albergo di Nerano, sulla Costiera amalfitana, dove si era rifugiato insieme a un guardaspalle per tentare di sfuggire alla giustizia: l'uomo aveva con sé 20.000 euro, una macchina sportiva di lusso comprata da poco, 500 grammi di cocaina e cinque telefonini. Un loro parente, Massimo Marino, anch'egli ritenuto affiliato agli Scissionisti, è stato invece ucciso a dicembre, sempre a Secondigliano: i presunti responsabili, Santolo Spasiano e Giovanni de Luise, legati al clan Di Lauro, sono stati arrestati dai carabinieri.

Nel secondo agguato è rimasto ucciso Salvatore Barra, pregiudicato di 30 anni. L'uomo sarebbe legato al clan degli Scissionisti, il gruppo che si contrappone al clan Di Lauro. Barra è stato ucciso all'interno di un bar a Casavatore. Alle prime due vittime del 2005 si aggiunge Francesco Rossi, 60enne incensurato rimasto gravemente ferito per errore il 28 dicembre. I morti nella faida napoletana salgono così a 43.
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