Infiltrazioni di luce o altro?

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rolleimax
00mercoledì 29 febbraio 2012 22:35
Come già anticipato in altro topic, posto due foto di un rullo fatto con Rollei Retro 400S scattate con Ikonta 521.
Come si vede bene, sul negativo sono impressi i numeri stampati sulla carta di protezione.
Ho pensato alle seguenti cause:

- infiltrazione luce da finestrella rossa influenzata dalla elevata sensibilità della pellicola e l'estesa sensibilità nel rosso

- velatura raggi-x, il bagaglio a mano con la pellicola ha subito 7 controlli di sicurezza in aeroporti vari

- velatura durante caricamento - scaricamento rullo


[IMG]http://i43.tinypic.com/4q2a02.jpg[/IMG]

[IMG]http://i40.tinypic.com/33vj6dk.jpg[/IMG]

Una curiosità, la carta di protezione della Rollei Retro 400S è in tutto e per tutto simile a quella della Efke:

[IMG]http://i41.tinypic.com/2luyozt.jpg[/IMG]

Voi cosa ne pensate?


impressionando
00mercoledì 29 febbraio 2012 23:02
Nulla di nuovo.
E' uno dei motivi per cui non acquisto più Pellicole Rollei. Efke, Adox oltre al fatto che i marchi di cui sopra utilizzano supporti che si arricciano per secoli.
La carta protettiva non protegge nulla... la luce passa attraverso di essa e impressiona la pellicola. I danni maggiori però solitamente sono sui bordi. Nulla a che fare con raggi X o altro.... semplice raggio di sole.
softstudio2
00mercoledì 29 febbraio 2012 23:23
Beh, contrariamente da quanto da me riportato in altra discussione (sulla questione della differenza di prezzo tra pellicole) questo, se confermato, mi pare un ottimo motivo (di cui non conoscevo l'esistenza), per NON preferire alcune pellicole più "economiche" alle più blasonate e costose.

Mi auguro che Rolleimax avesse "altre marche" da impressionare, dietro, in occasione di quel viaggio.

Sennò, sai che rosicata!!!!
[SM=g7497]
Aconcagua
00mercoledì 29 febbraio 2012 23:31
Non vorrei sembrare originale ma ......
Perchè non continuare ad usare le care e vecchie Ilford FP4 - HP5 - Delta 100 - Delta 400 ???

Caro Massimiliano, ho imparato a mie spese; le Rollei le ho regalate a gente cui volevo male (tu quoque?).
Le Efke le ho prestate e mai più chieste di ritorno.
Le Foma non le ho mai provate ma ... adesso che lo so.

Fortunatamente resistono Ilford, Fuji, Kodak.
Mai lasciare la strada vecchia ...

[SM=g7413]
rolleimax
00giovedì 1 marzo 2012 00:16
Ho avuto poco tempo purtroppo per fotografare durante quel viaggio e avevo dietro una piccola scorta non omogenea di pellicole Ilford e Foma oltre ad un rullo di Portra.

Il rullo di Retro 400S era parte della scorta come campione di pellicole che ho voluto provare, devo dire che la resa mi è piaciuta, particolare e piacevole per alcuni soggetti per via della sensibilità estesa nel rosso.

Non sono dell'idea che si debba economizzare sulla pellicola, si usa quella che si ritiene più adatta o con cui si ha più feeling specie in accoppiata con il nostro rivelatore preferito.
Le mie pellicole standard sono le Delta, HP5+ e FP4+

Però trovo uniche le Efke, finora non ho avuto particolari problemi di infiltrazione di luce, di certo hanno un supporto che non si spiana agevolmente e che oltretutto sembra un ottimo conduttore di luce.

Le Fomapan 100 e 400 le sto provando ultimamente, hanno un supporto abbastanza antipatico, come resa la 100 mi sembra onesta, la 400 direi che ha una sensibilità nominale visibilmente inferiore e entrambe necessitano di qualche aggiustamento sviluppate in Xtol che è il "mio" rivelatore

Dalle Rollei mi tiene a distanza il fatto che sotto questo marchio vengano messe in commercio "nuove" emulsioni con una frequenza che non si lega bene con il mio modo di lavorare con pellicola
ivan-78
00giovedì 1 marzo 2012 08:53
Nulla di nuovo.
E' uno dei motivi per cui non acquisto più Pellicole Rollei. Efke, Adox oltre al fatto che i marchi di cui sopra utilizzano supporti che si arricciano per secoli.
La carta protettiva non protegge nulla... la luce passa attraverso di essa e impressiona la pellicola. I danni maggiori però solitamente sono sui bordi. Nulla a che fare con raggi X o altro.... semplice raggio di sole.

TUTTO VERO PURTROPPO
gianlucab81
00lunedì 5 marzo 2012 18:57
confermo il problema con le efke!
Hologon
00martedì 6 marzo 2012 10:43
Probabilmente sono un uomo fortunato, perché non ho mai avuto problemi né con le Efke, né con le Rollei. Vero è che di Efke non ne ho usate centinaia, ma di Rollei sì. Sempre utilizzando le precauzioni del caso, invero nulla di eccezionale.
Mi è capitato qualche piccolo distacco dell'emulsione con le Efke, ma in proporzioni non distanti da quanto mi è capitato con le Ilford, soprattutto piane e 120. Quanto a Kodak, non le uso più dagli anni '90, quando, a seconda del lotto, mi pareva di avere a che fare con pellicole diverse.
Se devo essere sincero, mi pare che le ultime Ilford siano differenti dalle pellicole a cui ero abituato. Se devo essere altrettanto sincero, mi pare che RolleiIMaco/ex Agfa sia la realtà più stimolante quanto a offerta di pellicole presenti attualmente sul mercato.
Invece un problema grosso è proprio quello degli aeroporti: negli ultimi anni, tutte le pellicole che ho trasportato mi hanno dato, chi più, chi meno, problemi: non c'è nulla da fare, le radiazioni sono aumentate, il controllo manuale non sempre è praticabile, i sacchetti di piombo non sempre sono tollerati... L'unica è portarsi dietro materiale poco sensibile, cosa che in viaggio non sempre è possibile.

Andrea
rolleimax
00martedì 6 marzo 2012 22:04
Re:
Hologon, 06/03/2012 10.43:

...Invece un problema grosso è proprio quello degli aeroporti: negli ultimi anni, tutte le pellicole che ho trasportato mi hanno dato, chi più, chi meno, problemi: non c'è nulla da fare, le radiazioni sono aumentate, il controllo manuale non sempre è praticabile, i sacchetti di piombo non sempre sono tollerati... L'unica è portarsi dietro materiale poco sensibile, cosa che in viaggio non sempre è possibile.

Andrea



Concordo, come ho scritto sopra, la pellicola delle foto in questo post ha subito sette passaggi tra europa e stati uniti, aeroporti piccoli, medi e grandi, il controllo manuale mi è stato sempre rifiutato e considerando che al gate si ha sempre fretta, non ho mai insistito più di tanto.

Una cosa assolutamente da evitare è imbarcare le pellicole con il bagaglio in stiva, visto che le macchine che fanno la scansione dei bagagli irraggiano con dosi molto più massicce di quelle ai cancelli d'imbarco
nicola a.
00mercoledì 7 marzo 2012 08:36
Re: Re:
rolleimax, 06/03/2012 22.04:



Concordo, come ho scritto sopra, la pellicola delle foto in questo post ha subito sette passaggi tra europa e stati uniti, aeroporti piccoli, medi e grandi, il controllo manuale mi è stato sempre rifiutato e considerando che al gate si ha sempre fretta, non ho mai insistito più di tanto.

Una cosa assolutamente da evitare è imbarcare le pellicole con il bagaglio in stiva, visto che le macchine che fanno la scansione dei bagagli irraggiano con dosi molto più massicce di quelle ai cancelli d'imbarco




Quindi che cosa consigliate per il trasporto delle pellicole in aereo?

rolleimax
00mercoledì 7 marzo 2012 11:18
Re: Re: Re:
nicola a., 07/03/2012 08.36:




Quindi che cosa consigliate per il trasporto delle pellicole in aereo?




Le pellicole devono viaggiare in cabina con il bagaglio a mano.
Ti consiglio di tenerle in un sacchetto e chiedere l'ispezione a mano che ti verrà regolarmente rifiutata, perchè "le macchine sono film safe per pellicole fino a 1000 iso", ma se non c'è troppo affollamento e insisti, forse alla fine ti sarà concessa.
Come già detto da Andrea, per ogni viaggio dovresti portarti solo le pellicole strettamente necessarie perchè comunque le radiazioni si cumulano e tra l'altro, anche durante il volo si assorbono radiazioni, anche se non sono 100% sicuro queste siano del tipo adatte a velare la pellicola




Hologon
00mercoledì 7 marzo 2012 11:34
L'ispezione manuale è prassi nei paesi civili. Negli USA non ti guardano come un marziano se la chiedi: in Italia e in Francia sì.
Mai trasportare fotocamere cariche: possono fare aprire i dorsi, e fanno bene, visto che al JFK hanno trovato esplosivo in una fotocamera.
Il sacchetto piombato serve a poco, perché chiedono di aprirlo e capita che ti facciano comunque passare le pellicole sotto lo scanner, e non serve a nulla incazzarsi: per poco a Parigi mi arrestavano, per una discussione su come trattavano i miei rulli.
In ogni caso non ho mai avuto problemi fino a circa cinque-sei anni fa: regolarmente dopo un viaggio in aereo qualche problema ce l'ho sempre.

Andrea

p.s.: Mi sembra ovvio, ma è bene rimarcarlo: stiamo parlando di radiazioni degli scanner del controllo passeggeri e bagaglio a mano. In stiva non va mandato il materiale sensibile. In ogni caso una volta mi sono rimasti dei rulli vergini in valigia e paradossalmente non ho avuto alcun problema.
=Tomash=
00mercoledì 7 marzo 2012 12:58
Io non uso i sacchetti, uso i contenitori di piombo.
Con questi, il controllo a mano è assicurato, l'agente infatti vede una scatola nera impenetrabile e chiede di aprirla.
fino ad ora mi è sempre andata fatta bene, anche in aeroporti "critici" come quello di Tel Aviv.
Una volta aperta la scatola di piombo e scoperto che contiene pellicole si sono sempre accontentati.
Ricordo che a Boston, un agente, visti i rullini, mise in atto una procedura da chimico per controllarli senza farli passare sotto i raggi X, non so se cercasse esplosivo o droga.

Negli aeroporti è un prenderci, probabilmente dipende anche dal personale in servizio al momento.
rolleimax
00mercoledì 7 marzo 2012 13:10
Purtroppo Andrea non ho avuto la stessa esperienza posiitiva all'aeroporto di Atlanta lo scorso Novembre, ispezione a mano rifiutata.
Tra l'altro è un aeroporto dove il controlli di sicurezza viene fatto per ben due volte.
La penso come Tomaso, tutto dipende dalla situazione di affollamento e dal personale, e lo stesso, a mio avviso, vale per la dose di irraggiamento, macchine differenti avranno tarature e manutenzione diverse.

Sul sacchetto di piombo ho letto esperienze diverse, mi fa piacere Tomaso che la tua sia stata positiva e mi fai venire voglia di provarlo la prossima volta.

Paco4747
00domenica 11 marzo 2012 20:17
Uno dei motivi per cui Salgado è passato al digitale (vedi intervista su Reponses Photo no 10) è quello dei controlli ai raggi X negli aroporti. Per noi comuni mortali ci potrebero rovinare i film delle vacanze, per lui probabilmete un'intera sessione durata anche un paio di mesi.
softstudio2
00lunedì 12 marzo 2012 00:23
Re:
impressionando, 29/02/2012 23.02:

Nulla di nuovo.
E' uno dei motivi per cui non acquisto più Pellicole Rollei. Efke, Adox oltre al fatto che i marchi di cui sopra utilizzano supporti che si arricciano per secoli.
La carta protettiva non protegge nulla... la luce passa attraverso di essa e impressiona la pellicola. I danni maggiori però solitamente sono sui bordi. Nulla a che fare con raggi X o altro.... semplice raggio di sole.




Oggi sono andato fuori Roma con la 3,5F ... ed un rulino ROLLEI RETRO 400S!!

Lo ho impressionato a 200. Scene dentro un borgo antico, con una giornata di sole limpido (quindi forti contrasti e grandi zono d'ombra sotto alte luci). Stando molto attendo ad esporre per le ombre...

Nel pomeriggio, ho impiegato più di un ora per scegliere il rivelatore, il tempo e le modalità di agitazione, tra bugiardi bugiardi, dichiarazioni ufficiali e non, "ciacole" da forum....

Poi ho fatto la mia scelta.
RODINAL 1:50 [22' a 20°] trasformati in [16'] per la temperatura (22°) e per il recupero dell'N-1

.....

Il negativo è buono.
Buon microcontrasto ed ottimo recupero delle ombre. Pulito, chiaro. Buona acutanza. Notevoli i dettagli (delle pietre, dei sampietrini...)
Forse il migliore che sia riuscito a sviluppare sin ad ora

[SM=g7364] [SM=g7364] [SM=g7364]

TUTTO VANIFICATO PER UNA CA..O di infiltrazione di luce ai bordi (più evidente negli ultimi scatti, quindi "beccata in fase di estrazione) evidentemente dovuta ad una cattiva tenuta in arrotolamento!!!!
[SM=g7354] [SM=g7354] [SM=g7354]



Hologon
00lunedì 12 marzo 2012 17:34
Un vero peccato!

In ogni caso, SEMPRE con tutti i rollfilm, siano più o meno economici, uso la precauzione di caricarli e scaricarli in luce attenuata e li tengo in mano non per le estremità del rocchetto -pessima abitudine che molti hanno- ma premendo con le dita -o con un dito- in mezzo al rollfilm stesso. Mentre carico il rollfilm tirando manualmente la carta di protezione, tengo sempre una certa pressione con il dito in mezzo al rollfilm. In questo modo evito le infiltrazioni di luce.
Ho appreso questa 'attenzione' quando utilizzavo il 220 -riposi in pace- e questa procedura è OBBLIGATORIA utilizzando rollfilm con supporto in PET.

Andrea

p.s.: Apro un thread apposito, visto che il problema periodicamente si ripresenta.
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