Il ministro della Giustizia Clemente Mastella è indagato nell'ambito dell'inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere su un presunto giro di affari e favori.
Il guardasigilli si era dimesso stamattina in seguito agli arresti domiciliari per sua moglie, Sandra Lonardo, presidente del Consiglio regionale della Campania, accusata di tentata concussione.
Il Gip ha emesso 23 ordinanze di custodia - quattro in carcere e 19 domiciliari - e tre sospensioni contro politici e amministratori regionali. Tra i destinatari, due assessori della Regione Campania, alcuni consiglieri dell'Udeur, il sindaco e il prefetto di Benevento, il consuocero dei Mastella.
Alla Lonardo si contesterebbe una nomina nell'ospedale di Caserta. Mastella aveva annunciato le dimissioni - poi confermate, nonostante che Prodi, ringraziato per la fiducia, le avesse respinte - parlando alla Camera.
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti, riferendo al Senato, gli ha espresso la solidarietà di tutto il governo. Solidarietà pressoché unanime anche da maggioranza e opposizione.
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