Ad es. Flora, in questa poesia, essendo breve, ciò che richiama l'attenzione, come un suono ripetuto, è quell'alternarsi e ripetersi di "te" e "me",
se trovassi un'altro modo per dire le stesse sensazioni, che male ci sarebbe? In fondo il concetto non cambierebbe!
Ho tracce
di te nella mia mente.
Sento le tue mani su
di me
appropriarsi delle mie intimità.
La tua bocca segna ogni centimetro
della mia pelle
come per marcare
il suo territorio.
Fiorisco, muoio e rinasco
al desiderio
di te...
E tu vivi
dentro
di me.
Il resto invece mi è piaciuto! Ma sarò strana io!
Rosanna