www.altravoce.net/2006/11/10/travaglio.html
Travaglio-show alla Casa dello studente
con gli onorevoli pregiudicati
di Michele Fioraso
Forse è stato involontario, però Marco Travaglio che parla di "Onorevoli Wanted" con una tivù locale davanti alle sbarre (di un cancello) è lo spot perfetto per un libro sui pregiudicati del Parlamento italiano. Mercoledì sera a Cagliari, alla Casa dello studente di Sa Duchessa, il giornalista torinese ha riempito la sala Cosseddu con una folla di centinaia di persone, stipate per la presentazione di un corposo tomo di 726 pagine.
Tanti seduti per terra, grovigli di gambe, temperatura da autobus coi finestrini chiusi in estate. Il pubblico è formato in prevalenza da studenti universitari, con un'altissima percentuale di ragazzi quasi imberbi che sembrano cloni da lotta proletaria anni settanta. Il moderatore Vito Biolchini scherza: "Non si vedeva tanta gente dai tempi di Economia 1 del 1993/94".
Travaglio si fa largo tra gli applausi, prende posto, ascolta diligentemente l'introduzione e poi parte come un turbo, tanto che spesso il moderatore fa fatica a inserirsi per porre qualche domanda.
L'autore di "Onorevoli Wanted" è un fiume in piena: snocciola cifre, imputazioni, aneddoti, retroscena, battute, dettagli incredibili ma veri di un mondo politico in cui il 10% dei parlamentari è oggetto di inchieste giudiziarie, ha processi in corso, ha subito condanne o se l'è cavata con la prescrizione.
"Da luglio 2006, quando il libro è uscito, a oggi - osserva Travaglio - il numero di onorevoli che ha guai con la giustizia è salito da 82 a 84: dovremo fare le dispense di aggiornamento". Non c'è nessun parlamentare sardo, fa notare Biolchini: "La Sardegna seleziona la sua classe politica in base all'onestà", sogghigna. Il pubblico coglie e parte coi buuuuuh.
Nella speciale hit parade da codice penale, in testa troviamo Forza Italia con 29 inquisiti (manco a dirlo, trascinata dal leader Berlusconi), seguita da Alleanza nazionale con 14 e dall'Udc con 10: un exploit, quest'ultimo, davvero rilevante, fa notare Travaglio, perché si tratta di un "partito piccolo, che ha solo il 5% dei voti: va apprezzato lo sforzo di Casini". Il centrosinistra si ferma a 17 imputati, "ma sta recuperando alla grande", precisa subito il giornalista.
Tutta gente che in galera non è mai finita, comunque, grazie al voto costantemente negativo del Parlamento stesso: l'ultimo via libera all'arresto fu dato trent'anni fa per il deputato dell'allora Msi Sandro Saccucci, accusato di omicidio, cospirazione politica e istigazione all'insurrezione armata. Ma erano davvero altri tempi.
Il catalogo dei reati è ricchissimo: si va dalle consuete magagne politiche come il finanziamento illecito ai partiti, la corruzione o l'abuso d'ufficio per scendere via via a reati più comuni come la resistenza a pubblico ufficiale, le lesioni, la truffa.
Poi ci sono le chicche, se così vogliamo definirle: lo "sfavillio di fantasia", secondo l'autore, cioè l'incendio aggravato (il mitico leghista Mario Borghezio) o la violazione dei diritti d'autore (Giuseppe Consolo, An, accusato di aver copiato due saggi per un concorso da docente all'Università di Cagliari), fino alla banda armata e al concorso in omicido (Sergio D'Elia, Rosa nel pugno).
Il pubblico è attentissimo, non perde una parola, e Travaglio è abile nel tenere viva l'attenzione e nel dosare le battute e i racconti, sempre pronto a piazzare la zampata caustica che fa scoppiare una risata o strappa un applauso (molti dedicati a Berlusconi e alle sue sfaccettate avventure giudiziarie).
L'assemblea viene sciolta che sono appena passate le otto e mezza di sera, dopo una sequela impareggiabile di episodi che, in un paese davvero normale, neanche nelle scadenti fiction tv sarebbero credibili. Poi inizia il rito degli autografi e delle dediche sul libro, tra pacche sulle spalle, foto ricordo e complimenti assortiti per il lavoro da antico annalista di Travaglio, ormai riammesso anche nelle tv nazionali. Tanto poi, alle prossime elezioni, le facce da votare saranno sempre le stesse.