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Pronuncia il suo nome ed Egli vivrà in eterno"
E' con profondo e sincero cordoglio che vi do comunicazione della scomparsa del Dr. Roberto Zacco, avvenuta lo scorso 23 maggio.
Una notizia che ho avuto modo di apprendere soltanto qualche giorno fa, grazie a Riccardo Bugliosi, webmaster del sito dedicato al Dr. Zacco (www.robertozacco.com), che si era attivato per rintracciarmi già nelle settimane immediatamente successive.
Il romanzo di chiusura della trilogia Egizia, "
Dove guarda la Sfinge" era in libreria soltanto da qualche mese, quando il suo Autore ha dovuto congedarsi da questa vita.
Il suo nome resterà indelebilmente scolpito nel cuore di tutti coloro che hanno letto e apprezzato i suoi romanzi. Romanzi che hanno contribuito a far innamorare dell'Antico Egitto chi vi si è accostato con semplice curiosità e ad amplificare ulteriormente questo sentimento di attrazione, tra quanti già ne coltivavano la passione.
Mi resta il rammarico di non aver potuto incontrare di persona il Dr. Zacco, per ringraziarlo e per potergli riferire a voce ciò che ho scritto più volte qui, su EgiTToPhiLìa. L'aver saputo che probabilmente le mie parole lo hanno raggiunto ugualmente, tuttavia mi rende felice.
Ora, però, mi riesce particolarmente difficile trovare parole atte ad esprimere la gratitudine che gli riserbo per aver scritto "
Le braccia del Sole", quindi attingerò ad una mail che ho scritto soltanto due giorni fa, a colei che più di chiunque altro gli è stata vicina:
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...I sentimenti che ha riversato nelle pagine dei suoi libri ci hanno concesso di poter immaginare, senza sforzo alcuno, Nefertiti prima e Akhenaton poi intenti a compilare le loro memorie. Il merito che va a suo marito è quello di avergli restituito vita, gioie e dolori, facendo di entrambi ben altro che non una statua, un rilievo scolpito su pietra o due nomi e nulla più su un libro di storia."
Rinnovo un grazie a Riccardo, non solo per avermi contattata, ma soprattutto per avermi dato modo di incontrare virtualmente una persona che possiede una forza d'animo così grande da meritare tutta la mia stima e la mia più profonda ammirazione.
Quale omaggio a colui che reputo un grande scrittore, ho voluto "confezionare" la foto che lo ritrae, insieme alle copertine dei Romanzi della trilogia Egizia, riportando in coda una citazione tratta da "Gli occhi della Luna", nel rispetto di una preferenza espressa. E' Akhenaton che parla. Ma ora quelle stesse parole esprimono più che mai l'essenza di colui che le partorì.
Per la foto ringrazio colei che ne detiene i diritti e che ci ha concesso di pubblicarla. In nome della tutela della privacy, come dovuto, non ne pubblicherò il nome, ma queste sono le parole che ci ha rivolto:
Ho sempre desiderato ringraziarla anche da parte di Roberto per le belle parole, da lei scritte , che abbiamo trovato in rete.
Abbiamo apprezzato i suoi commenti profondi , sinceri e sensibili. Lei ha colto la verità , compreso l’Autore e il suo pensiero.
Roberto era un medico, un grande medico, che ha svolto per quarant’anni la professione a Milano. Fin da ragazzo ha nutrito il desiderio di scrivere e, appassionato di storia, ed in particolare di storia egizia, ha letto moltissimo e per molti anni ha coltivato solo la passione della lettura. Nel 1986 ha pubblicato il suo primo romanzo al quale è seguita la trilogia egizia. Benché molto preparato in materia, era lontano dal considerarsi un egittologo e, come lei ha ben compreso, i romanzi ambientati nell’antico Egitto non hanno lo scopo di ricostruire la realtà storica , anche se ben documentati, ma hanno l’ambizione di cogliere l’universale. Restano nel cassetto molti altri scritti che purtroppo non saranno pubblicati.
Il desiderio di Roberto era di trovare buoni lettori come lei che lo comprendessero e mi auguro che ce ne siano molti.
Roberto ci ha lasciati nel maggio scorso e a noi restano le sue bellissime parole .
Semplicemente grazie.