Imam italiani: in chiesa con i cattolici. Bagnasco: così si isolano i terroristi

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(SimonLeBon)
00sabato 30 luglio 2016 10:48
Le comunità islamiche a Roma, Milano, Genova, Palermo: segno di solidarietà.
Le comunità islamiche a Roma, Milano, Genova, Palermo: segno di solidarietà. I vescovi: “Un rifiuto del fanatismo, la prova che non c’è una guerra tra religioni”

domenico agasso jr
ROMA

Il cardinale Bagnasco non ha dubbi: è un «chiaro rifiuto del fanatismo che porta al terrorismo e alla barbarie omicida». È «un sostegno cruciale» per isolare i terroristi, perché «testimonia senza ambiguità che non è in atto una guerra tra religioni». Il Presidente della Conferenza episcopale italiana commenta così l’appello ai musulmani lanciato dalla Comunità religiosa islamica italiana (Coreis) ad andare nelle chiese oggi e domani come gesto di fratellanza con i cattolici. Nel nostro Paese come in Francia. Ieri infatti l’Associazione ha deciso di «dare seguito all’iniziativa di fratellanza spirituale» lanciata dall’Istituto di alti Studi islamici per esprimere «solidarietà e compassione» ai cristiani e a padre Jacques Hamel, il prete massacrato martedì 26 luglio da due terroristi islamici nella sua chiesa parrocchiale di Saint-Etienne-du-Rouvray, vicino a Rouen.

Così, oggi e domani, prima della celebrazione eucaristica, delegati della Coreis porteranno il saluto in chiesa al vescovo e al parroco a Roma, Milano, Novara, Genova, Verona, Sondrio, Ventimiglia, Brescia, Vicenza, Fermo, Siena, Piacenza, Brindisi, Palermo, Agrigento e Torino. «Ci sembra fondamentale», spiega il presidente Yahya Pallavicini, che incontrerà il Vicariato della Capitale, «in questo momento drammatico dare con questo saluto dei musulmani d’Italia un segno concreto di profondo rispetto della sacralità dei riti, dei ministri e dei luoghi di culto del cristianesimo dove i fedeli e i cittadini ricevono le benedizioni della comunione spirituale».


Uno dei primi imam a intervenire sarà quello di Agrigento, ’Abd al Hady Yusuf Dispoto, responsabile Coreis della Sicilia: «Domani il cardinale arcivescovo Francesco Montenegro mi darà uno spazio all’inizio della messa che presiederà nella frazione Villaseta, durante il quale manifesterò la nostra fratellanza con i cattolici». Per Dispoto l’iniziativa «è un atto tangibile e concreto di vicinanza ai fratelli cristiani dopo le violenze subite, ma anche a difesa dei loro luoghi di culto, sacralità e preghiera».

Dalla Giornata mondiale della Gioventù di Cracovia, Bagnasco definisce quello del Coreis un «gesto enorme» che «rappresenta il modo migliore per reagire dopo i tragici atti terroristici di queste ultime settimane, in particolare dopo il tremendo assassinio di padre Hamel». È un «chiaro, alto e profondo rifiuto del fanatismo che porta al terrorismo e alla barbarie omicida». Per il Porporato potrà essere efficace «per condannare con chiarezza e senza equivoci queste atrocità», e sarà «un sostegno cruciale» per isolare i terroristi, perché «testimonia senza ambiguità che, come dice papa Francesco, non è in atto una guerra tra religioni».


«Non esiste - esclama - alcun conflitto tra fedi». Inoltre, la presenza dei musulmani nelle chiese potrà «avvicinare tutte le religioni intorno a un valore universale: la pace».

Per i vescovi italiani l’appello islamico «mette fuori gioco chi vuole dividere». L’importante è «che si esca dal silenzio che rischia di essere equivocato», soprattutto con «l’incontro, come quello annunciato per domenica». In particolare, per monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, teologo e presidente della commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, si tratta di «un segno bello, che aspettavamo, e conferma come i credenti di tutte le religioni, in particolare cristiani e musulmani, condannino la violenza in nome di Dio, considerandola contraria a ogni ispirazione religiosa».
(SimonLeBon)
00sabato 30 luglio 2016 10:48
Re: Le comunità islamiche a Roma, Milano, Genova, Palermo: segno di solidarietà.
Il rifiuto del fanatismo è sempre una cosa buona.


Simon
(SimonLeBon)
00sabato 30 luglio 2016 14:25
Rouen: Bagnasco, grati risposta islamici
Presidente Cei, non vedo motivi per militarizzare Chiese

(ANSA) - ROMA, 30 LUG - "Siamo molto grati per questa risposta pronta, tempestiva e chiara". Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha espresso apprezzamento per l'iniziativa annunciata dal mondo islamico di solidarietà alla chiesa cattolica dopo i fatti di Rouen. "Spero - ha commentato - che facciano sentire la loro voce in modo unitario al di là delle differenze presenti nella loro realtà. Se continuano su questa strada si potrà creare un vero isolamento attorno a questi fanatici omicidi". Secondo l'arcivescovo di Genova, quello che sta accadendo in Europa, "non è una guerra di religione, perche' l'Islam ha dimensione moderata. Esistono poi frange omicide, che devono essere condannate dallo stesso mondo musulmano, perché quello che l'Occidente può fare è meno efficace, la voce più importante è quella musulmana". Bagnasco si è detto quindi contrario alla militarizzazione delle chiese: "Naturalmente non si può abbassare la guardia" ma "non bisogna avere paura, perché altrimenti si fa il gioco", di questi fanatici.
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Antonio977
00sabato 30 luglio 2016 17:57
Hanno trovato il modo per riempire le chiese
dom@
00martedì 2 agosto 2016 02:58
In 20 anni le chiese si convertano in moscheee ;)
StanleyClarke
00martedì 2 agosto 2016 09:20
Secondo me inasprirà ancora di più l'odio verso gli occidentali.
Uno dei dettami del Corano, che l'isis e gli integralisti/terroristi
adoperano come "scusa" per compiere stragi e seminare il terrore, è
quello di non associarsi agli apostati e i Cristiani da un punto di
vista islamico lo sono, anche se andrebbe mostrata loro misericordia in quanto fuorviati dall'errore..quindi da un punto di vista islamico/integralista, musulmani e cristiani che pregano assieme è una grave offesa a Dio punibile con la morte.

E questo, come ci arrivo io a capirlo, ci arrivano anche i vescovi e il papa, sembra quasi fatta apposta! Se la Bibbia ti dice di non
mischiarti con la politica e di non aggiogarti spiritualmente con increduli o con altre confessioni religiose, ci sarà una ragione?

Ho torto? Il vostro pensiero per me è importante.





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