Madil
00lunedì 19 gennaio 2004 17:00
Si svegliò, aprì gli occhi. La stanza gli diceva poco o niente, profondamente immerso com'era nel non-essere da cui era appena affiorato. Se l'energia di accertare la propria collocazione nel tempo e nello spazio gli mancava, gliene mancava anche il desiderio. Sapeva soltanto di esistere, d'avere attraversato vaste regioni per ritornare dal nulla; c'era, al centro della sua coscienza, la certezza di una tristezza infinita e al tempo stesso rassicurante, poiché era la sola ad essergli familiare. Non aveva bisogno di ulteriore consolazione.
Paul Bowles, Il tè nel deserto
ephrem
00martedì 20 gennaio 2004 22:22
...
erikaluna
00venerdì 13 agosto 2004 09:03
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folgorata dal film...e dalla locandina ;)
azz caterina...ci ci incontriamo in cammino fra le pagine ^_^
ephrem
00venerdì 13 agosto 2004 11:34
eheheheheh...
Grazie Eri!
che bello... mi vien voglia di rivederlo e di rileggere il libro...
eMi :))
erikaluna
00venerdì 13 agosto 2004 11:44
....
e di dipingerlo....
dipingere il deserto è affascinante....:)
Ora...spiaggia ;)
buona giornata
eri