Il tempo che scorre

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KETTY
00mercoledì 14 novembre 2012 10:51
Care amiche, questo è un periodo dell'anno molto strano, le vetrine dei negozi si stanno addobbando a festa i supermercati sono tutti pieni di oggetti natalizzi ed io spaccherei tutto. Una volta adoravo il natale era il periodo dell'anno che preferivo ma da quando non c'è più Sofia nulla ha più valore, l'anno scorso non ho fatto nulla in casa ne albero ne presepe ne luci nulla di nulla, ma quest'anno devo avere la forza di far finta di nulla e preparare un bel natale per la mia piccola Aurora, io e Giuseppe ci siamo detti che quando crescerà come tutti i bimbi anche lei dovrà avere foto e ricordi belli del suo primo natale in famiglia, desideriamo che lei non abbia mai il peso del nostro dolore per la perdita della piccola Sofia eppure il mio cuore ancora non è pronto per tutto questo.
Ilaria
00mercoledì 14 novembre 2012 13:35
Carissima Ketty, alla mia Linda dedicai una campanellina bianca da appendere sull'albero, per il primo natale senza di lei, poi l'anno dopo lo festeggiai con in collo la Siria, ma tutti gli anni quando faccio l'albero, il suono della campanella vibra ancora nel cuore e mi procura sempre una fitta, ma sono consapevole che lei il Natale con noi l'ha sempre festeggiato!
Aurora merita tutta la felicità di questo giorno, ma non per il consumismo e i regali, ma perchè ha riempito quella culla nella mangiatoia, che prima era vuota...
Godetevi questo Natale perchè Sofia vi è vicino [SM=g7799] e Aurora è tra le vostre braccia e credimi che sono davvero un bellissimo dono entrambe le tue figlie, anche se in modo diverso!
[SM=g9433] [SM=g9433] [SM=g9433]
Ilaria
Giovanna
00giovedì 15 novembre 2012 14:49


Carissima Ketty,
anche per me i preparativi del Natale continuano ad essere una fitta al cuore: vedere montare le luminarie, i primi carillon con le canzoncine del Natale…per non parlare delle recite di Emanuele a scuola, sempre accompagnate da lucciconi. E non sono tano quelli di commozione per la dolcissima scena di bimbi che dicono poesie e che cantano, ma per il vuoto che sento in quei momenti. Nella nostra tradizione natalizia napoletana, prima di sederci a tavola per la cena della vigilia facciamo un processione cantando “Tu scendi dalle stelle” e il più piccolo della famiglia (mio figlio Emanuele) mette nella mangiatoia Gesù Bambino. Mia madre fa una preghiera ad alta voce, ricordando Emma a protezione della nostra famiglia. E’ quel momento il mio Natale, quello in cui –anche per soli pochi secondi – ci siamo proprio tutti, sotto la protezione del mio primo grandissimo amore.
Rimane agrodolce il Natale, anche a distanza di 7 anni, ma è la nascita di Gesù, venuto per annunciarci la cosa più importante per superare il nostro dolore….che verrà il giorno in cui ci sarà l’abbraccio senza fine e solo Amore, famiglie non più divise tra cielo e terra.
Un abbraccio
[SM=g9433]
Giovanna
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