Il sogno del Faraone

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EGIZIA72
00mercoledì 24 giugno 2009 14:29
L'episodio del sogno del Faraone riportato dalla Bibbia nella Genesi è uno dei più antichi esempi di interpretazione dei sogni di tipo profetico.



Uno dei più antichi episodi di interpretazione dei sogni viene riportato nell’Antico testamento con il sogno del Faraone d’Egitto che sarà interpretato da Giuseppe.

Giuseppe figlio di Giacobbe, venduto come schiavo dai fratelli invidiosi, si fece una reputazione nelle carceri egiziane come interprete di sogni, così da esser interpellato quando il Faraone fece due sogni simili di cui non riusciva a comprendere il significato e che lo angosciavano alquanto.

Nel primo il Faraone sognava di essere in riva al Nilo…

” ed ecco salire dal fiume sette vacche, di bell’aspetto e grasse, e mettersi a pascolare tra i giunchi. Dopo quelle, ecco salire dal fiume altre sette vacche brutte di aspetto e scarne, e fermarsi accanto alle prime sulla riva del fiume. Ora le vacche brutte di aspetto e scarne divorarono le sette vacche di bell’aspetto e grasse. Quindi il Faraone si svegliò.” (Genesi 41,2-4)

Nel secondo sogno il Faraone vide sette belle spighe di grano che spuntavano da un unico stelo, ma altre sette spighe vuote e arse dal vento d’oriente crescevano dopo quelle e se le divoravano.

Giuseppe così interpretò i sogni del Faraone:

“I sogni del Faraone sono uno stesso sogno. DIO ha mostrato al Faraone quello che sta per fare. Le sette vacche belle sono sette anni, e le sette spighe belle sono sette anni; è uno stesso sogno. Anche le sette vacche magre e brutte, che salivano dopo di quelle, sono sette anni; come pure le sette spighe vuote e arse dal vento orientale sono sette anni di carestia. Questo è quello che ho detto al Faraone: DIO ha mostrato al Faraone quello che sta per fare. Ecco, stanno per venire sette anni di grande abbondanza in tutto il paese di Egitto; ma dopo questi verranno sette anni di carestia, e tutta quell’abbondanza sarà dimenticata nel paese d’Egitto; e la carestia consumerà il paese. E nel paese non si ricorderà più la precedente abbondanza, a motivo della carestia che seguirà, perché questa sarà molto dura.” (Genesi 41,25-31)

Giuseppe non si limitò ad interpretare i sogni e a rivelarne il messaggio divino a lui accessibile, ma suggerì al Faraone anche come difendersi e rimediare a ciò che sarebbe accaduto:

” Or dunque cerchi il Faraone un uomo intelligente e savio e lo stabilisca sul paese d’Egitto. Il Faraone faccia così: costituisca sul paese dei soprintendenti per prelevare il quinto dei prodotti del paese d’Egitto, durante i sette anni di abbondanza. Radunino essi tutti i viveri di queste annate buone che stanno per venire e ammassino il grano sotto l’autorità del Faraone, e lo conservino per l’approvvigionamento delle città. Questi viveri saranno una riserva per il paese, in vista dei sette anni di carestia che verranno nel paese d’Egitto; così il paese non perirà per la carestia.” (Genesi 41,33-36)

L’interpretazione del sogno del Faraone fece la fortuna di Giuseppe che ne conquistò la fiducia.. la profezia del sogno destinata ad avverarsi rendeva indispensabile seguire le sue indicazioni. Sarà lui “l’uomo intelligente” che verrà nominato capo di tutti i sovrintendenti, capo del paese e a ai cui ordini si schiererà tutto il suo popolo.

Il sogno del Faraone resta come testimonianza di una interpretazione di tipo profetico pervasa di messaggi divini che fu in auge sia nell‘antico Egitto che fra i Sumeri che nell’opera di Artemidoro di Daldi e nelle antiche civiltà del bacino Meditteraneo.
guide.supereva.it/sogni/interventi/2009/06/il-sogno-del...
antonio crasto
00giovedì 25 giugno 2009 08:29
Giuseppe arrivò in Egitto alla fine del Medio Regno o agli inizi del 2° Periodo Intermedio. Quanto narrato dalla Bibbia lascia intendere che vi furono gravi carestie in Egitto e in tutta la vicina Asia.
L'incontro di Giacobbe col sovrano d'Egitto è misterioso, in quanto il testo ci parla di una particolare opposizione del faraone verso gli allevatori di ovini, elemento in contrasto con la rappresentazione d'ariete del dio Amen / Amon. Giuseppe fa dire al padre di essere stati ed essere allevatori di bovini, quasi a voler allinearsi col culto del Toro di Menfi.
Io ritengo che questa citazione, non compresa dai biblisti, possa lasciar intravvedere un inizio di secessione dei nomi del Delta.
Giuseppe e Giacobbe sarebbero stati cioè in contatto con un nomarca che, vista la situazione di crisi economica generalizzata, preferì staccarsi e opporsi al legittimo faraone.
In pratica la Bibbia ci dice che il 2° Periodo Intermedio iniziò a causa della crisi economica e della secessione del Basso Egitto.
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