Il saluto di Sandro Santoro ai tifosi giallorossi

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reed70.
00mercoledì 20 giugno 2012 11:38
Carissimi tutti,
siete stati unici in tutto quello che avete fatto. La vostra passione, il vostro affetto e la vostra costante partecipazione hanno trovato la sintesi in quelle bellissime "coreografie" che riempivano il PalAlberti di colori nuovi e sempre più originali ... cose che fanno bene al nostro sport. Mi mancherete tutti, uno per uno, e vi seguirò con gli strumenti più a voi usuali ma con l'emozione che ha sempre contraddistinto ogni vostra iniziativa. Ci sono cose che ti gratificano a prescindere da tutto e voi siete stati una componente importante del mio periodo a Barcellona. Coninuate ad essere quello che siete ... continuate a credere nel sogno di poter conquistare la serie A perchè è ad un passo ... parlate con la città e spiegate quanto sia bello questo sport, prendete tutti per mano ed accompagnateli nella vostra casa del basket per trovare ... entusiasmo, affetto, calore e tanto altro. Sono proprio queste le cose che mi accompagneranno in ogni attimo della mia vita sportiva e privata ... e le ho imparate stando li con voi.
Un abbraccio a tutti ... Sandro Santoro



reed70.
00mercoledì 20 giugno 2012 11:40
penso che questo messaggio meriti una discussione ad hoc, visto che è stato scritto da una persona che ha dato un grande contributo al basket barcellonese e che dimostra, anche con queste parole, di avere sempre a cuore quella che è anche una sua creatura
per il resto, mi esimo da commenti che peccherebbero sicuramente di faziosità, riguardando un amico VERO.
posso solo augurarmi che il suo sia un arrivederci
Cavallo_Pazzo
00mercoledì 20 giugno 2012 11:49
Re:
reed70., 20/06/2012 11.38:

Carissimi tutti,
siete stati unici in tutto quello che avete fatto. La vostra passione, il vostro affetto e la vostra costante partecipazione hanno trovato la sintesi in quelle bellissime "coreografie" che riempivano il PalAlberti di colori nuovi e sempre più originali ... cose che fanno bene al nostro sport. Mi mancherete tutti, uno per uno, e vi seguirò con gli strumenti più a voi usuali ma con l'emozione che ha sempre contraddistinto ogni vostra iniziativa. Ci sono cose che ti gratificano a prescindere da tutto e voi siete stati una componente importante del mio periodo a Barcellona. Coninuate ad essere quello che siete ... continuate a credere nel sogno di poter conquistare la serie A perchè è ad un passo ... parlate con la città e spiegate quanto sia bello questo sport, prendete tutti per mano ed accompagnateli nella vostra casa del basket per trovare ... entusiasmo, affetto, calore e tanto altro. Sono proprio queste le cose che mi accompagneranno in ogni attimo della mia vita sportiva e privata ... e le ho imparate stando li con voi.
Un abbraccio a tutti ... Sandro Santoro






davvero delle belle parole...
un augurio di buona fortuna per il suo futuro, sia umano che professionale...

Gimmi91
00mercoledì 20 giugno 2012 12:36
io sn stato tra i + critici verso santoro x la costruzione della squadra di quest anno ma voglio sottolineare ke non ne ho mai discusso l impegno e le qualita' umane. dobbiamo ringraziarlo di cuore x quant'ha fatto in questi 5 anni nel complesso molto buoni.le sue parole di commiato sono davvero bellissime e significative.purtroppo nell'annata appena trascorsa nn e' stato molto fortunato ed efficace nelle scelte.1 stagione storta puo' capitare a tutti.sicuramente fara' meglio il prox anno. buona fortuna!
Show_
00mercoledì 20 giugno 2012 12:46

Hai detto bene: "stagione storta".

E' questo il termine corretto e non quell'inutile e fuori luogo "disfatta".

E' stata una stagione che è andata non come doveva, ma da qui al disastro che si è dipinto e che Bonina ha fatto emergere, ce ne passa.

Milano ha speso una barca di soldi ed ha perso il campionato, subito fuori dall'Eurolega, un pugno di mosche in Coppa Italia...e sono anni che Armani investe e butta soldi.
Ma il prossimo anno sono già proiettati a vincere...

Signori, lo sport è così. Si vince e si perde...serve fortuna in tutto ciò.
Se poi non crei armonia nei giocatori, il risultato non potrà essere positivo..
Tequila.
00mercoledì 20 giugno 2012 12:51
Santoro era la persona da cui ripartire.
mamba67
00mercoledì 20 giugno 2012 15:03
Re:
Tequila., 20/06/2012 12.51:

Santoro era la persona da cui ripartire.




d'accordo con te

purtroppo per noi, per qualcuno il basket a Barcellona è il "più grande spettacolo dopo il week end".

Sidun.
00mercoledì 20 giugno 2012 17:41
Grazie a te, Direttore...
Ci vediamo presto in qualche palazzetto d'Italia, in cui potrai riabbracciare i tuoi ormai concittadini BARCELLONESI


Barcellona, il "grazie" di Sandro Santoro



- La Gazzetta del Sud -

20/06/2012 11:55 - Tra le cose dette da Immacolato Bonina durante la conferenza stampa di lunedì sul futuro del basket a Barcellona, quella che ha forse colpito di più riguarda la separazione con il general manager Sandro Santoro, uno degli artefici del "miracolo" sportivo che in soli quattro anni ha portato la città del Longano ad accarezzare il sogno della Serie A. Un addio al quale lo storico capitano della Viola risponde con parole toccanti e certamente - come è nello stile del personaggio - sentite. «Sono trascorsi quattro anni dal quel 22 agosto, quando ebbi il primo incontro con il presidente Bonina ed il dottor Fedele Genovese - ricorda S antoro -. Mi accorsi subito di quella euforia che parlava di un progetto che avrebbe potuto restituire al basket barcellonese il posto che gli compete ed anche qualcosa in più. La testimonianza di quanto dico sta nei fatti e nei risultati che abbiamo conseguito in questi quattro anni, che mi auguro possano ancora migliorare mettendo quella ciliegina sulla torta quale premio sacrosanto del lavoro e del sacrificio di tutti noi e di un'intera città». - Il tuo arrivo ha coinciso con il rilancio delle ambizioni. «Abbiamo costruito un progetto vincente che è passato attraverso momenti belli e meno belli, cercando di offrire un prodotto di cui la tifoseria deve sentirsi orgoglio- sa. Benché la partecipazione in tutti questi anni sia stata costante anche negli allenamenti, non si può immaginare quanti siano i problemi da affrontare e risolvere e quanta armonia serva, soprattutto all'interno, nella gestione di una squadra sportiva professionistica. A tal proposito, sento il piacere di ringraziare il presidente Bonina per avermi dato i mezzi per poter esercitare il mio lavoro e quello di tutti i componenti dell'area tecnica di cui ho avuto l'onore ed il piacere di assumere la responsabilità». - Le tue parole nei confronti di Bonina non sono quelle di un... fresco divorziato. «Con il presidente Bonina non c'è stato un semplice rapporto professionale. È nata un'amicizia, condita di affetto, rispetto e stima reciproci, che ha reso questa mia esperienza a Barcellona un grande periodo nella mia vita di persona. Lo avevo chiamato per svincolarci dall'imbarazzo che avrebbe condizionato le nostre scelte. Abbiamo convenuto che si era chiuso un ciclo, fatto di grandi successi e soddisfazioni raccolte con grande rapidità rispetto ai tempi normali di questo sport. Se avessimo raggiunto la promozione quest'anno staremmo parlando di un autentico miracolo sportivo che, comunque, si può realizzare in un immediato futuro». - Perché quest'anno non si è raggiunto l'obiettivo? «Dare un profilo alto al progetto, probabilmente, è stato il nostro più grande nemico di quest'ultima stagione e, in ottica futura, il suo opportuno ridimensionamento ridurrà pressioni ed aspettative che non potranno altro che migliorare gli apprezzabili risultati sportivi ottenuti fino ad oggi. Per questo sono convinto che Bonina vada aiutato e supportato, per riaccendere il suo entusiasmo quale vero motore dell'intera comunità sportiva barcellonese ed oltre. Molto spesso manifestare un interesse maggiore, ai suoi occhi, rappresenta un gesto di gratitudine rispetto ai sacrifici che compie per offrire a tutti noi un grande spettacolo sportivo». - Parallelamente alla scalata sul parquet, c'è stata una crescita dietro la scrivania peraltro ancora non completata. «Abbiamo lavorato sodo per costruire una struttura pronta ad affrontare qualsiasi sfida e la crescita di Mauro Saja, ragazzo di grandi qualità, rappresenta per me un motivo di grande orgoglio perché frutto del prodotto barcellonese a conferma delle grandi potenzialità del territorio. Con lui anche Benedetto Orti Tulio, Anna Maria Imondi, Cristina Grasso e tutti gli altri, che ringrazio e con i quali mi scuso se in alcuni momenti ho dovuto essere duro; ma è stato nel puro ed esclusivo interesse della società che me ne ha dato le specifiche responsabilità. Ringrazio tutti gli allenatori, giocatori, preparatori fisici, lo staff medico e tutti i responsabili dell'attività giovanile con cui abbiamo vissuto questa grande esperienza, con la consapevolezza che si poteva fare meglio ma con la certezza che abbiamo fatto tanto. Un "grazie" a tutti i giornalisti il cui lavoro è risultato l'amplificatore più potente, che ha dato la giusta collocazione ad una realtà che ha fatto e potrà fare grandi cose al Sud, cosa ben diversa in altre regioni del territorio nazionale». -In questi quattro anni hai avuto anche un rapporto speciale con i tifosi. «Un ringraziamento sincero lo voglio rivolgere proprio a loro, commoventi e straordinari sia nelle gioie sia nei momenti difficili nei quali le critiche le ho sempre intese come il frutto di amore e passione per una squadra speciale a prescindere da chi la componeva. La loro maturità nei momenti più difficili è un esempio che resterà nei miei ricordi di addetto ai lavori e di persona semplice che ha vo- luto, quando possibile, stare in mezzo a loro. Tutti gli amici e le loro famiglie con cui ho trascorso momenti indimenticabili della mia vita privata sono un bagaglio di ricchezza dal valore inimmaginabile». - Barcellona va avanti. Come vedi il probabile ritorno di Giovanni Perdichizzi? «Rappresenterebbe il corso naturale delle cose, benché si tratti di un coach capace e profondo conoscitore dell'ambiente che potrebbe risultare la vera arma vincente del futuro della Sigma Barcellona. Quattro anni fa fu proprio lui a segnalarmi al presidente Bonina e a Fedele Genovese, per questo non finirò mai di ringraziarlo sperando di avergli fatto fare bella figura. Però, bisogna continuare a credere nella serie A. I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi, altrimenti tardano ad arrivare o non arrivano». - È un riferimento alle parole di Bonina, che ha fatto intendere di essere stato lasciato progressivamente solo? «Bonina spesso diceva che "non bisogna aver paura di volare", ma non si può essere soli e farlo in gruppo, tutti uniti verso una destinazione, ti protegge dalle av- versità e ti consente di raggiungere l'obiettivo anche se dovessi perdere qualche pezzo per strada». -Abbiamo tracciato un bilancio più umano che tecnico della tua esperienza a Barcellona. Forse è più bello così. «Questo è quanto mi porto nella valigia, tanti momenti che mi consentono di andar via con il cuore pieno e la speranza di tornare, se pur per un saluto. Stare quattro anni a Barcellona è stato qualcosa di speciale, una delle cose che ti fanno sopportare meglio lo stare lontano dalla famiglia e dagli affetti, ma con la sensazione di sentirsi a casa».
fandeieu
00giovedì 21 giugno 2012 23:04
sicuramente fara' meglio il prox anno. buona fortuna!
[img]http://www.filii.info/g.gif[/img]
sottile.andrea1987
00venerdì 22 giugno 2012 09:13
Buona fortuna per il futuro a Sandro Santoro , grande persona e grande professionista. Onestamente non riesco ancora a capire a parte dei motivi economici se una possibile futura convivenza Santoro perdichizzi ? Fosse impossibile . Personalmente era uno punto fermo su cui ripartire . Poi si chiude un ciclo se ne riapre un Altro.
Gimmi91
00venerdì 22 giugno 2012 10:58
Re:
sottile.andrea1987, 22/06/2012 09.13:

Buona fortuna per il futuro a Sandro Santoro , grande persona e grande professionista. Onestamente non riesco ancora a capire a parte dei motivi economici se una possibile futura convivenza Santoro perdichizzi ? Fosse impossibile . Personalmente era uno punto fermo su cui ripartire . Poi si chiude un ciclo se ne riapre un Altro.




sikuramente e' stata una decisione dettata sia da motivi economici ke tecnici. nn credo ke c'entri molto l'eventuale convivenza con perdichizzi(ke anzi l aveva consigliato a bonina 4 anni or sono).
puoi anke essere la xsona piu' buona e professionale del mondo ma se sbagli troppe scelte con 1 budget cosi' importante, e' naturale ke rischi di non essere confermato
Exsottosopra
00domenica 24 giugno 2012 16:52
Ciao Sandro a presto ed in bocca al lupo x tutto!!! [SM=g8144]
reed70.
00martedì 26 giugno 2012 13:15
Un grande in bocca al lupo al nuovo General Manager della Sutor Montegranaro Sandro Santoro!
sottile.andrea1987
00martedì 26 giugno 2012 13:35
Re:
reed70., 26/06/2012 13.15:

Un grande in bocca al lupo al nuovo General Manag della Sutor Montegranaro Sandro Santoro!




Che bella notizia Auguroni caro Sandro !!
Show_
00martedì 26 giugno 2012 13:54
Re:
reed70., 26/06/2012 13.15:

Un grande in bocca al lupo al nuovo General Manager della Sutor Montegranaro Sandro Santoro!




In bocca al lupo si.
Non sarà semplice vista la situazione di Montegranaro...

Complimenti a Sandro


Sarà il nuovo manager. Prende il posto di Crovetti dopo il suo addio

 

 

Grande novità a Montegranaro dove il club verrà affidato a Sandro Santoro, l'ex playmaker della Viola Reggio Calabria, diventato poi apprezzato manager a Barcellona Pozzo di Gotto. Montegranaro era passata da Vacirca a Crovetti ma dopo il divorzio da quest'ultimo si era creato un vuoto di potere nel quale era finito in disgrazia anche il coach Giorgio Valli, con cui la trattativa per il rinnovo risulta bloccata. Ora arriva Santoro che da qualche anno contava di uscire un po' dalla solita area geografica.


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