Il rapporto con la sconfitta

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ricky balboa
00sabato 1 aprile 2006 15:31
1996
Italia, Roma

Guida: E' questa alle mie spalle è la famosa Piazza di Spagna. Guardate la stupenda scalinata, rievocata nei film dei più grandi registi del mondo. Costruita nel...........

HJR: Certo che questo tour per stranieri non finisce più. Guardi quell'uomo. E' da stammatina alle 8 che ci scarrozza per ogni monumento di Roma. Chiese, Palazzi, Piazze. Ne ho fin sopra i capelli di questa visita. Jack, perchè non ci allontaniamo per un attimo dal gruppo e ce ne andiamo prenderci una boccata d'aria per conto nostro?

Jack: Non sarebbe una cattivissima idea.

Calda giornata. Afosa, molto spossante. Gente e turisti che reinpivano completamente la città. HJR era ormai da due anni in giro per il mondo. Il suo viaggio di formazione, dopo la morte del padre, gli aveva già fatto conoscere molte persone. Insieme a lui si era aggiunto Jack, un ragazzo conosciuto a Londra qualche mese prima. I due, appena arrivati nella capitale italiana, volevano soggiornarvi qualche mese.

Jack: Harry, certo che questa città ha proprio tutto di bello. Guarda la gente allegra che gira intorno a noi.

Harry però non stava badando a tutto questo. Dinanzi a lui una scena che non avrebbe mai voluto vedere: duo uomini stavano rapendo un bambino. I genitori erano rimasti basiti, ma la loro inettitudine stava facendo perdere le tracce di questi due.
Harry cominciò a correre come una scheggia. Via via per la folla. I due, che notarono la presenza di Harry, giunsero in supervelocità alla loro auto.

Harry: Dannazione, non sono riuscito a raggiungerli. In compenso sono riuscito a prender loro la targa.

Qualche ora dopo Harry ripensava a tutto. Il bambino, i due genitori, l'inseguimento, la fuga. Seduto sul divano della Hall del suo alberga, non si dava per niente pace.

Jack: Hai preso il numero di targa, lo hai dato alla polizia, sei stato a rincuorare i genitori, che ti hanno pure ringraziato per quello che hai fatto. Non puoi fare più nulla. Sei stato comunque bravo.

HJR: Sono stato un cretino. Dovevo scattare subito. Dovevo correre più veloce. Non ho pensato a lui. Ho pensato più a me.

Jack: Harry, cosa dici? Non ti avevo mai visto così.........

HJR:........così egoista? Se penso solamente che a quest'ora quel bambino sarebbe in compagnia dei suoi genitori, non riesco proprio a perdonarmi.

Jack: Inutile dirtelo ancora. Non potevi fare di più di quello che hai fatto.

HJR: Grazie Jack, ma le tue parole non possono riportare la situazione come prima. Io solo avevo nelle mani la vita di quel bimbo e io solo dovevo riportarlo dalla sua famiglia. Purtroppo ho deluso le aspettative. E credimi, questa è forse la sconfitta più grande che potesse capitarmi in vita. Nessun gioia in questo momento mi può confortare. Ho perso questa partita e niente purtroppo cambierà il risultato.

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2006

Gionalista: Allora come ti senti per Interactive Games?

HJR: Pronto come non mai.

Giornalista: Pensi che verrai scelto nel sondaggio per il titolo Exellence contro MV3?

HJR: Chi può dirlo? Sarò anche uno dei face più acclamati, ma negli ultimi tempi non sono proprio stato in forma. Infatti molte sconfitte sono state inevitabili causa questo problema generale. Il pubblico potrebbe non avermi scelto visto questo periodo un pochino no.

Giornalista: Ecco apppunto, le sconfitte? Come stanno influendo su di te?

HJR: Su questo devo raccontarle un aneddoto. Da circa 10 anni, verso il mese di giugno, passo 3 giorni a Roma da un mio carissimo amico. Si chiama Giovanni, ma inglesizzato da me è Johnny. Lo conosco da quando aveva 8 anni. Lui ha rapresentato la mia più grande sconfitta nella vita. Era stato rapito sotto i miei occhi, ed io non sono riuscito a fermare il tutto. Seppur tutto è andato a buon fine, io non mi sono mai perdonato l'errore nel mio intervento. Per cui ho sempre avuto problemi nelle mie sconfitte.

Giornalista: Per cui non crede di avere di possibilità di vittoria qualunque sia il risultato del sondaggio?

HJR: Non ho detto questo. Per me non appagare i fan con le mie vittorie è una sconfitta. Quindi è giunto il momento di cambiare.

Giornalista: Come?

HJR: Da Campione avrò più fama, più successo. Non ho problemi, qualsiasi sia il mio match, porterò a termine il mio dovere che ho nei confronti dei miei fans. Ho fame di vittoria e non voglio dover affrontare il problema della sconfitta.
Voglio dedicare tutto questo, oltre a mio padre, al mio amico italiano Johnny, che si è sempre sentito in debito con me per l'aiuto che hotentato di dargli. Credo che questa sia l'unica soluzione per rendere meno amara la mia sconfitta più grande. Diventare Exellence Champ sarebbe il rimedio, non la cura, a questo mio grande problema esistenziale.

Giornalista: Bene. Ha altro da aggiungere?

HJR: Nono, auguro solo buona fortuna a MV3 se mai ci dovessimo affrontare e a Billo e Isaackson per il sondaggio. In qualunque caso, che vinca il migliore.
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