Il mio 2011 ciclistico …
Inizio col dire che il 2011 è stato un anno eccezionale. Dubito che nei prossimi anni troverò la forza e la volontà di migliorarmi, ma ci penserò più avanti … per ora voglio tenermi la soddisfazione di quello che sono riuscito a fare, mettendoci sempre molta passione, molta voglia e molte energie psico-fisiche, quasi a sopperire la “dotazione di serie” che, francamente, è un po’ da utilitaria e per giunta oramai anche un po’ vecchiotta. Restando su una metafora automobilistica, direi che il diesel si è comportato bene: molto regolare, buon rendimento costante in tutti i mesi dell’anno. Forse sta proprio lì la qualità migliore che sono riuscito a mettere in campo, insieme alla voglia di salire in bici, sempre, ad ogni ora, ma soprattutto alla mattina presto, prima che sorga il sole. Basti pensare che su 246 uscite, ben 98 sono state fatte la mattina prima di recarmi al lavoro, solo 32 la sera dopo il lavoro (nel periodo estivo) e le restanti 116 in giorni non lavorativi o festivi. Per quanto attiene le distante coperte, 26.100 km sono un altro segno certo della mia costanza: 6 volte ho superato i 200 km e 29 volte ho percorso tra i 150 ed i 200 km, per una distanza media per uscita di 106,1 km perfettamente in linea con gli ultimi 2 anni). Discorso diverso merita il dislivello superato: 315 km complessivi sono un risultato che non avrei mai pensato di poter raggiungere. Praticamente un sogno fatto da 2 uscite con più di 5.000 mt di dislivello (gli oltre 8.500 della MGC e i quasi 6.000 della Valcamonica Extreme), 1 con più di 4.000 mt, 9 sopra i 3.000 mt, 32 con più di 2.000 mt e 46 con più di 1.500 mt di dislivello.
Quello che è mancato, salvo poche eccezioni, è stata la possibilità di salire su nuovi passi e su nuove strade, magari quelle mitiche delle nostre splendide Alpi. Per mille motivi, sono rimasto quasi sempre sulle solite strade … Speriamo che il motore regga ancora per qualche stagione … così da togliermi qualche soddisfazione che mi manca davvero.
Altra nota negativa è stata la caduta del 19 maggio, con i relativi punti di sutira al gomito e ginocchio sinistri. Una settimana del tutto fuori combattimento e un’altra decina di giorni a regime ridotto sono stati il prezzo che ho pagato, ma forse (non tutto il male viene per nuocere) sono anche riuscito a riposarmi, ritrovando quella voglia e quella passione che mi hanno sostenuto in alcune importanti giornate di bici nei mesi successivi. E poi, se ci penso bene, ho avuto un’altra importante lezione: sulla bici è vietato distrarsi anche solo per pochi secondi.
Ma la bici non è solo fatta di km e di dislivelli, bensì anche di
AMICIZIE e per quanto attiene le amicizie cicloturistiche, devo fare una serie di citazioni, tutte ugualmente importanti.
In primis, non posso non menzionare i miei amici Maurino (
IlRusso69), Angelo (il
Capitano), Massimo e Davis, anche se per motivi differenti la continuità degli ultimi due è stata scarsa. Siamo un bel gruppo, molto affiatato anche se con caratteristiche (non solo fisiche) radicalmente diverse e tutti con la passione per la bici. Le uscite al buio con Maurino non hanno eguali per feeling e passione, quelle con il Capitano sono intense, allegre e nello stesso tempo con la giusta dose di agonismo. La cosa più bella? In ogni situazione ciascuno sa cosa stanno passando gli altri e chi sta meglio dà sempre una mano a chi è in difficoltà, senza mai chiedere niente in cambio. Grazie di tutto ragazzi.
Non meno importanti sono state le uscite con i miei amici bergamaschi del forum : alla consolidata abitudine delle pedalate in coppia con Giuseppe (
Gnaldi), quest’anno siamo riusciti ad aggiungere da subito il brio e l’agonismo sferzante di Bruno (
Pincopallino2005) e da metà settembre l’umorismo contagioso di Pier Luigi (
b-baggjins). Purtroppo, le uscite con altri forumisti non sono state tantissime, ma le volte che ho avuto l’occasione di pedalare con Sergio (
CaSe63), David (
SuperIannellus), Nicola (
Nicko67), Andrea (
Pala69) e quelli che in questo momento ho dimentaticato, ne è valsa davvero la pena. Ho conosciuto prima delle grandi persone e poi dei ragazzi con la passione per la bici.
Una bella sorpresa che mi ha regalato il 2011 è stato
Federico: conosciuto ed apprezzato per la sua compagnia sulle piste da sci, gli ho trasmesso la passione (la “mania” come mi ha detto suo papà) per la bicicletta ed i due giorni trascorsi assieme sulle Dolomiti ad inizio luglio in occasione del Sella Ronda Bike Day sono senza alcun dubbio tra i ricordi più belli che resterano nella mia testa. Il fatto che poi lui sia di Bassano (anche se lavora in Alto Adige) e che faccia del Monte Grappa la sua montagna preferita … beh, la dice lunga.
Voglio anche abbracciare virtualmente
Ivan,
Sandra e tutti ragazzi della Monte Grappa Challenge: vi sono vicino, siete delle grandi persone con valori umani eccezionali, che avete saputo regalare a tutti quelli, ciclisti e no, che hanno avuto l’onore di conoscervi. L’aver partecipato per 2 anni consecutivi alla MGC è stato per me un grande onore: la fatica se n’è andata con una doccia e una dormita (o forse due …), ma il ricordo delle persone conosciute lì resterà per sempre. Un GRAZIE IMMENSO.
Cosa voglio ricordare di questo 2011?
Ci ho pensato su e l’idea che mi son fatto è come quella di una sorta di calendario: un ricordo per ogni mese, con in più spalmata su tutti, come fosse nutella sul pane, la
Monte Grappa Challenge: nella prima metà dell’anno è stata la motivazione per allenarsi, poi ci sono stato, l’ho vissuta, l’ho respirata, l’ho sofferta, l’ho goduta … poi nei mesi dopo mi è rimasta addosso, come un marchio, come un sogno che ricorre quasi tutte le notti e che mi ha dato la forza della consapevolezza … Se si vuole, si può arrivare (quasi) dappertutto. Eccoli qui i miei ricordi del 2011:
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15 Gennaio: in una giornata che in pianura ha regalato solo nebbia e gelo, con Giuseppe salgo sulla mia prima Valcava illuminata da un sole splendidamente caldo e con le montagne della Valle Imagna meravigliosamente innevate
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19 Febbraio: con Giuseppe e Bruno sfidiamo la neve e l’asfalto ghiacciato, salendo al Passo di Ganda e al Passo di Zambla Alta a prenderci una carezza da un sole che sa di primavera
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26 Marzo: fare da “padrino” a Bruno per la sua prima “over 200” e sostenerlo nei momenti più duri è stato un grande onore, che mi ha permesso di condividere sia la fatica, che la gioia della sua conquista
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16 Aprile: il primo “over 3.000” dell’anno me lo sono dovuto andare a prendere in solitaria su un mio percorso classico: Passo della Fobbia da Vobarno, Passo Maniva dal lago d’Idro e Passo del Termine dalla Val Trompia. Tanta fatica in salita e tanto freddo in discesa, ma come al solito la soddisfazione è stata immensa
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14 Maggio: dalla pianura al mare in bicicletta, allungando la strada per provare alcune salite mai fatte … semplicemente un sogno che facevo da 30 anni divenuto realtà …
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12 Giugno: Angiolino e Maurino mi avevano chiesto di organizzare un bel lungo, Davis si è unito consapevole di non avere l’allenamento sufficiente e Bruno ha avuto modo di conoscere i miei soci. Il percorso? Colle dei Pasta, Selvino, Dossena e Passo San Marco. Freddo in cima e pioggia incessante per 90 km nel ritorno da Olmo al Brembo fino a casa. Ma come un buon pastore sono riuscito a riportare all’ovile tutte le mie pecorelle. Una giornata mitica
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2 e 3 Luglio: il Sella Ronda Bike Day mi dà l’occasione per trascorrere un week-end sulle Dolomiti con la mia famiglia … beh, a onor del vero li ho visti solo a cena, visto che dopo la colazione da solo, ho trascorso 2 splendide giornate scalando diversi passi dolomitici in compagnia di Federico
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18 Agosto: in solitaria scalo il Passo della Fobbia, il bellissimo Passo Baremone, il Maniva e il Passo del Termine arrivando a superare la soglia dei 200 km di dislivello da gennaio. Una prima importante soddisfazione
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11 Settembre: è il giorno della Valcamonica Extreme. L’idea di partecipare l’ho lanciata a fine agosto a Maurino e Angiolino. Loro hanno accettato. E’ stata una giornata unica, da ricordare per la fatica (Maurino ai -2 dal Crocedomini era finito e, saggiamente, ha rinunciato a proseguire) e per la gioia di aver sostenuto moralmente Angiolino sull’ultima salita, quando i crampi gli mordevano le gambe
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29 Ottobre: il Piccolo Fiandre della Bergamasca con Pier Luigi. Come dire 2.500 mt di dislivello in 87 km suddivisi fra 8 colli.
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12 Novembre: l’incontro con ChristianR77 e la compagnia di Giuseppe, Bruno e Pier Luigi su un percorso inventato al momento in suo onore con Pasta, Selvino, Valico di Salmezza, Sant’Antonio Abbandonato e Pasta finale. Far fare a uno come Christian 2 salite inedite è già un risultato eccezionale
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17 Dicembre: l’ultimo San Fermo del 2011, il 41° dal versante di Villongo, con la splendida compagnia di Bruno, Pier Luigi e Daniele e arrivando fino ai 1.210 mt di quota del piazzale di Valpiana completamente coperto di ghiaccio.
Cosa mi aspetto dal 2012? Non lo so. Non lo so davvero. C’è la crisi economica e tirare avanti sarà dura, anzi durissima. C’è il progetto (oramai certo) di ristrutturare casa: costi importanti da sostenere e meno tempo da dedicare alla bici. Ma c’è anche la voglia di salire su alcune montagne mai viste, su tutti lo Stelvio. Non faccio programmi. Mi ritengo fortunato, anzi molto fortunato ad avere la passione per uno sport bellissimo come la bici, grandi amici con cui condividere fatica e soddisfazioni e spero solo che la salute mi permetta di pedalare ancora a lungo.
Ciao e BUON 2012 a tutti.
Giorgio