!LULLABY!
00giovedì 27 marzo 2008 11:19
Marco Calamai: "Disabili, ma non per noi siamo una squadra vera"
Ex giocatore della Effe, ex coach di A, un libro e una travolgente esperienza di basket
- La Repubblica -
«Ora i miei due punti in classifica sono il sorriso di un genitore». Lo dice Marco Calamai, ex giocatore della Fortitudo e allenatore per anni in serie A, oggi in tutt´altro affaccendato. Arrivato alla seconda edizione, il suo «Uno sguardo verso l´alto, progetto di pallacanestro sperimentale con ragazzi disabili» (Franco Angeli Editore) è un manuale di basket, ma anche una storia di vita: contiene infatti il tragitto di un´avventura tra sport e mondo della disabilità che Calamai percorre da diversi anni, andando in palestra con un gruppo di loro. Come tutte le storie belle, pure questa ha già avuto un primo lieto fine: il secondo posto della Overlimits Fortitudo Emilbanca ai campionati italiani degli oratori, con una squadra mista di disabili e normodotati. Insomma, il sasso gettato nello stagno d´uno sport che dovrà, senza preclusioni, affrontare pure questo tema non ha dovuto, qui a Bologna, aspettare un caso Pistorius, il sudafricano che gareggia con le gambe artificiali. Si gioca, e si dibatte, sotto canestro, già da un po´.
Fu dopo l´ultima stagione da allenatore che Calamai, cercando qualcosa che lo completasse dentro, incrociò gli sguardi dei ragazzi handicappati dell´Associazione La Lucciola a Monzuno, seguiti dalla neuropsichiatra Emma Lamacchia. Da allora per Lorenzo, Junior, Sofia, Fabio, e gli altri protagonisti (veri) che troverete nel libro, la pallacanestro è stata la porta d´accesso sul mondo. A loro, che affetti da varie disabilità, affrontavano l´attività motoria spesso come sola terapia individuale, mancava l´idea di essere gruppo, lo spogliatoio, i ‘vaffa´ al compagno per un passaggio in ritardo, ma anche il ‘cinque´ dopo una bella azione corale. L´idea di Calamai è stata questa: «Riscoprire e modificare leggi della pallacanestro come l´avevo conosciuta. E ritrovarla più pura, aspettando i tempi di apprendimento di quei ragazzi, ascoltando anche i ‘silenzi´ di chi resta fuori dal gioco. Guardare in alto, come quando si spera e si prega, verso un cerchio che rappresenta il mondo. Quanta simbologia c´è, ripensandoci, dietro ad uno sport come il basket: dare la palla a un compagno con le mani, e attendersi che venga restituita è quanto di più vicino al dialogo ci possa essere. E poi sfidare il peso del proprio corpo per andar su, verso l´alto. Avendo giocato e allenato, io so insegnare questo».
Qualche difficoltà all´inizio c´è stata, poi i ragazzi speciali di Calamai hanno conquistato il cuore e l´attenzione di tanti. Dodici anni di attività si sostanziano ora in quattro centri: Bologna (90 frequentatori, tra San Lazzaro e la Furla), Pavia, Cattolica e da domani Firenze, con l´inaugurazione di un nuovo centro. E´ una rete di scuole con due principi base: l´applicazione del metodo Calamai e una forte sinergia con la squadra di basket più in vista della città, per godere di maggior visibilità. Tra giocatori e genitori, secondo Calamai, si può parlare d´un migliaio di persone coinvolte, «e questa adesso è la mia squadra, una squadra allargata: la quale, posso affermarlo con orgoglio, ha scritto una pagina nuova in questo ambiente».
C´è voluto tempo, in tutti i sensi, ma ora agli allenamenti e alle partite l´atmosfera è quella di una realtà, tutta particolare, unica, ma non artefatta. Racconta nel libro Ettore Messina, che ha seguito con interesse e supportato l´esperimento di Calamai sin dall´inizio: «La prima volta tutto era un silenzio, sussurro, penombra. Ora c´è luce, il colore delle maglie, i genitori in tribuna. Marco che alza la voce quando qualcosa non va. I riflettori di una tv. Non sembra una squadra vera: è una squadra vera».
LUCA SANCINI
!LULLABY!
00lunedì 3 dicembre 2012 16:15
A Marco Calamai un’Onorificenza al Merito della Repubblica Italiana per il suo Progetto "Overlimits"
Prestigioso riconoscimento per Marco Calamai e per il suo Progetto di basket integrato "Overlimits", realizzato anche grazie all’aiuto della Federazione Italiana Pallacanestro.
Lunedì 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, l’allenatore toscano riceverà al Quirinale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano un’Onorificenza al Merito della Repubblica Italiana.
Venticinque le persone convocate in udienza, le quali si sono tutte distinte nell'impegno a favore di persone con disabilità. Tra queste, solo sei riceveranno un'Onorificenza al Merito.
Da parte del Presidente Dino Meneghin e di tutta la Federazione Italiana Pallacanestro, che ha sempre sostenuto il suo progetto, le più sentite congratulazioni a Marco Calamai per questo prestigioso riconoscimento.
Ufficio Stampa Fip