Patrick Suskin
Questo è l'incipit del libro:
"
Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell'epoca non povera di geniali e scellerate figure. qui sarà raccontata la sua storia. Si chiamava Jean Baptiste Grenouille, e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte, ecc., oggi è caduto nell'oblio, non è certo perchè Grenouille stesse dietro a questi più notifigli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri, immoralità, empietà insomma, bensì perchè il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori."
E' un libro che vi stupirà per l'analisi di uno dei nostri sensi al quale spesso non diamo molta importanza (l'olfatto) e che qui diventa protagonista, e per la folle ambizione del personaggio principale.
E' una fiaba angosciante dal finale inaspettato.
Molti registi fecero la corte a Suskin per realizzare una versione cinematografica, ma evidentenetmente le varie proposte non soddisfarono a pieno l'autore, dato che rifiutò ogni volta.
Il film "Il profumo" è uscito l'anno scorso e si capisce perchè stavolta Suskin abbia accettato: non solo le scene ma anche gli aspetti più inafferabili sono perfettamente resi dal film, l'angoscia l'orrore, la follia....il rischio di banalizzare la figura di Grenouille in un semplice serial-killer è stato evitato alla grande.
Sapete di sicuro quanto sia difficile sceneggiare un'opera letteraria senza non allontanarsi dal reale intento dello scrittore.
In questo caso invece il film è degno del libro.
Ovviamente vi consiglio prima la lettura, poi la visione: per ovvi motivi nel film alcune scene e passaggi sono stati saltati....la storia invece merita di essere letta tutta nella sua interezza