Il mio paese (non) inventato

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erikaluna
00domenica 12 ottobre 2008 20:49
Cosa avete fatto in questa settimana che rimarrà nella storia come il famigerato '29?

Esiste un libro della Allende, si intitola "Il mio paese inventato"...e vorrei tanto che tutte le cose di sequito elencate fossero nel MIO paese inventato. Ad esempio:
1) ancora la modalità dei decreti leggi per avvallare decisioni abusando di questo strumento e travalicando la discussione politica: al di là dei contenuti, è il modus che è orripilante.
2) i ministri non possono andare a certe trasmissioni, mentre in altre son ben invitati a cantare, a chiaccherare etc etc
3) il presidente del consiglio non vuole dialogare con l'opposizione
4) i cori fascisti durante una partita della nazionale
5) privatizzazione delle università e quindi delle culture, sfacelo delle scuole pubbliche...altro che maestro unico, questo è il PENSIERO unico
6) prevedere un esame di dialetto e conoscenza delle usanze tipiche del nord per chi intende lavorarvi emigrando dal sud
7) chiusura delle scuole sulle piccole isole ( ma come cazzo fanno i bambini di Alicudi a frequentare la scuola se d'inverno là anche il cibo viene portato in elicottero???)
8) la legalità dell'informazione va a farsi benedire ( vedi commissione di vigilanza rai)
9) Opposizione e sindacati sempre più divisi e sempre meno incisivi

Sommando solo gli addendi di questi punti, quel che ne viene fuori non è un paese democratico e purtroppo non è il mio paese inventato, ma il mio paese.
A queste cose pensavo durante questa settimana. Mentre marciavo ancora contro il dl sulla scuola. Nella marcia incontro G, un ragazzina di 14 anni ora in prima superiore. Io la portavo al mare quando ne aveva 3. Il tempo passa, inerosabilmente. Legge attenta i fogli, sfila e contesta. C'è ancora del presente salvabile.

A questo punto nemmeno mi interessa cosa passa e cosa non passa, intanto soprattutto mi interesa che si senta che in questo paese c'è chi la pensa diversamente. Speriamo che il caldo di questo autunno perduri....
verdoux47
00martedì 14 ottobre 2008 13:00
Niente paura, nessun 29, lo stato salverà le banche, perché i profitti devono essere privati e le perdite devono essere pubbliche, nulla di nuovo e niente di originale.

Gli USA eleggeranno Obama, anche Mike Buongiorno lo voterà, e se la caveranno, loro al momento giusto trovano sempre un Lincoln o un Roosevelt che li tira fuori, perché sanno essere un grande paese, noi invece eleggiamo berlusconi ……
loulou_jq
00mercoledì 15 ottobre 2008 09:11
il paradosso: togliere finanziamenti pubblici alla sanità e alla'istruzione e poi finanziare le banche con i nostri soldi, e la gente nemmeno se ne rende conto... poveri piccoli risparmiatori... poveri piccoli commercianti che non vendono più niente e devono chiudere il negozio e votano sempre più a dx...

un bel crack gli americani e gli inglesi se lo sarebbero ben meritato, paesi di merda che vivono come parassiti sul debito dei paesi del terzo mondo...

questa settimana ero in sardegna, per un percorso spiritual-archelogico-sportivo durante il quale ho prosciugato il mio conto e la post pay...non saranno le manovre finanziarie internazionali a farmi fallire, lo so fare benissimo da sola! [SM=g7075]


verdoux47
00mercoledì 15 ottobre 2008 13:23
questo è il tuo paese
Il premier al massimo della fiducia
Tremonti, Gelmini, Brunetta: le star

ROMA - Un uomo solo al comando, si chiama Silvio Berlusconi: il 62 per cento degli italiani ha fiducia in lui come premier, come leader e come capo del governo. Nonostante la crisi economica, nonostante le pessime notizie che arrivano dal fronte della spesa pubblica, del costo della vita e dell'inflazione. Nonostante governi a colpi di decreti e fiducia, abbia traslocato Palazzo Chigi a palazzo Grazioli, la sua residenza privata, e tutto il modo di procedere di questo governo sia sempre più simile a una gestione aziendale e il consiglio dei ministri a un consiglio di amministrazione. Nonostante, ancora, i lodi che via via "salvano" lui in quanto premier (Alfano), i manager (lodo Cicolani-Paravia) e l'anziano giudice Corrado Carnevale, quello che in Cassazione "ammazzava" le sentenze di mafia, che definì Giovanni Falcone "un cretino" e che potrebbe diventare primo presidente della Cassazione.

Nonostante tutto questo, che sono i capi d'accusa secondo l'opposizione, il gradimento di Silvio Berlusconi cresce di due punti e non è mai stato così in alto dall'inizio della legislatura. Lo dice il sondaggio Ipr marketing per Repubblica.it. Le interviste sono state effettuate il 13 e il 14 ottobre, hanno coinvolto mille cittadini italiani residenti in Italia e disaggregati per sesso, età ed area di residenza. Ha risposto il 93 per cento degli intervistati. Il sondaggio misura la fiducia anche nel governo (costante, 54%) e in ogni singolo ministro. Nella squadra di Palazzo Chigi, Giulio Tremonti strappa il trono a Roberto Maroni grazie a un balzo in avanti di cinque punti percentuale.

Silvio, prima di tutto. Ipr marketing ha misurato con costanza mensile, dall'8 maggio giorno in cui il governo ha giurato, la febbre della fiducia nel premier da parte degli italiani. E mai era arrivata al 62 per cento, due punti percentuale in più rispetto al 15 settembre (60%), nove in più rispetto alla partenza. Il Cavaliere è stato sempre in costante crescita tranne nella rilevazione di metà luglio. Tiene anche la squadra di governo: il suo gradimento resta costante (54%) rispetto a un mese fa, a maggio era partita dal 49 per cento. In generale si può dire che il momento di maggiore difficoltà per il team di Berlusconi sia stato a luglio, nel pieno della discussione sulla legge sull'immunità alle più alte cariche dello stato.

Giulio batte Roberto. Piccoli terremoti in vetta alla classifica del gradimento nei confronti di ogni singolo ministro. Per la seconda volta Giulio Tremonti conquista il podio più alto (la prima fu a giugno) scalzando per un punto percentuale il collega dell'Interno Roberto Maroni. Il professore ha dimostrato, così almeno dice il sondaggio, di saper tenere dritta la barra nelle tempeste economiche e finanziarie di queste settimane. Soprattutto ha dimostrato che il suo pessimismo, quello per cui ha spiegato di aver blindato a luglio la finanziaria perché in autunno ci sarebbero state tempeste, era fondato e motivato. Gli italiani ricordano e lo premiano. E' sotto di un punto, ma costante rispetto al mese prima, Maroni che tiene duro su immigrazione, lotta alla criminalità e la spunta sul collega alla Difesa Ignazio La Russa circa l'impiego di militari lungo il litorale domizio per fronteggiare i casalesi.

Brunetta incalza. A quanto pare possono di più i tornelli d'ingresso per i dipendenti di Palazzo Chigi, la campagna sui fannulloni e il piano di taglio dei costi della burocrazia che non la previsione di non assumere un terzo dei ricercatori con contratto a termine. O, in parte c'entra un po' anche lui, la privatizzazione delle università. Renato Brunetta, che firma entrambi i provvedimenti, cresce di due punti percentuale (60% di gradimento), sale al terzo posto della classifica, a parità con il titolare della Farnesina Franco Frattini (60%), e si conferma in assoluto il più gradito della squadra di governo. A maggio era al palo, al 45%, tra i più bassi. A giugno, con la campagna sui fannulloni, era già schizzato al sessantuno per cento, secondo solo a Berlusconi.

Stabili Sacconi e Alfano. Alitalia, nel cui decreto era stato infilato lo scherzetto del lodo salva-manager, e riforma della giustizia non pesano sul termometro della fiducia dei titolari del Welfare e Giustizia. La lunga e drammatica trattativa sulla cessione a Cai della compagnia aerea nazionale, il pugno di ferro di Sacconi contro quello di velluto di Letta (non misurato in quanto non è ministro) non spostano il gradimento (58 per cento) nei confronti del ministro del Lavoro. Gradimento che addirittura migliora (di due punti fino ad arrivare al 54%) nei confronti del ministro Guardasigilli.

Gelmini, è nata una stella. Proprio così, altro che grembiuli, maestri unici e otto miliardi di euro di taglio alla scuola pubblica. La giovane ministra della Pubblica Istruzione mette a segno in questo mese il balzo in avanti più consistente,quattro punti (42%) contro i cinque di Tremonti. Eppure le città sono piene di cortei, manifestazioni e sit-in. Tutti contro "Santa Ignoranza" che ha il volto gentile del ministro.

Carfagna, sempre meglio. Il ddl sul federalismo non porta voti ai leghisti: Bossi e Calderoli, che di quella legge sono i depositari, restano stabili, anzi il Senatur scende di un punto. Piacciono, invece, la legge sulla prostituzione e quella sullo stalking (minacce telefoniche), fiori all'occhiello del ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna che guadagna due punti, arriva al 44 per cento e non era mai stata così in alto nei sondaggi di Ipr marketing.

E nel dettaglio... Il sondaggio questa volta cerca di andare oltre la semplice fiducia e di individuarne i motivi sulla base di quattro indicatori: determinazione, sincerità, competenza e capacità comunicativa. Combinando i risultati, vince alla grande Renato Brunetta: è il più sincero e il più determinato; è al secondo posto per la competenza e al terzo per la capacità comunicativa. Un trionfo. Lo segue Maroni, grande comunicatore, semplice, schematico, la concessione dell'occhialino rosso che non guasta. Tremonti risulta il più competente ma resta in fondo (rilevate solo le prime cinque posizioni) su sincerità e comunicativa.

La fiducia nei partiti. La più premiata è l'Udc (ma non c'era ancora la notizia del sindaco arrestato in Calabria per collusione con l'ndrangheta) che sale di cinque punti percentuali (25%). Il partito di Casini resta ultimo preceduto dalla Lega stabile al 30%. Si muove la situazione in testa. Primo il partito del Popolo della Libertà (54%), seguito da Di Pietro il cui gradimento cresce di due punti (46%). Perde invece un punto e va per la prima volta sotto il 30 per cento il Partito Democratico. A maggio era al 38 per cento. Non bello un anno dopo il trionfo delle primarie.


loulou_jq
00mercoledì 15 ottobre 2008 15:09
penso che ci siano gli estremi per chiedere asilo politico a qualche altro paese...
erikaluna
00mercoledì 15 ottobre 2008 16:25
.
si...il consenso di questi personaggi fa davvero paura...

cmq ci pensavo anche io: ma perchè tagliare alla sanità e all'istruzione e salvare le banche?!

PS lou stasera occuperò la scuola...mia mamma mi ha detto " sta attenta"....a volte crede che siamo ancora alle suepriori....
erikaluna
00mercoledì 15 ottobre 2008 18:56
...
in questo paese inventato Saviano se ne va....

loulou_jq
00giovedì 16 ottobre 2008 09:27
Re: .
erikaluna, 15/10/2008 16.25:



PS lou stasera occuperò la scuola...mia mamma mi ha detto " sta attenta"....a volte crede che siamo ancora alle suepriori....



dai che questo governo vi fa vivere un po' di emozioni post sessantottine... [SM=g7059]
scherzo per sdrammatizzare, poi ci racconterai delle occupazioni del 3 millennio...


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