Il mio diario di viaggio da Castrocaro a Lourdes

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83pirata
00lunedì 6 settembre 2010 17:12
Sabato 14 agosto: LAMBRUSCO E POP CORN: Dopo settimane e settimane di duro impegno a delineare il percorso e le varie tappe, fotocopiare le mappe, preparare i pettorali personalizzati del pellegrinaggio, finalmente si parte per questa lunga sfacchinata fino a Lourdes. Mio babbo è alla guida del camper per la giornata di oggi, ma fino a Castel Bolognese non siamo solo in tre a pedalare. Anche i miei compagni di squadra ci assistono e ci fanno compagnia per questi primi 30 Km. Inizialmente non piove, ma il cielo è coperto e in mezzo a un’umida e fredda nebbiolina sembra più di pedalare in una grigia giornata di novembre piuttosto che di agosto. Visto il meteo non ottimale, a Castel San Pietro modifichiamo l’itinerario previsto e anziché transitare per Medicina, Budrio e Nonantola, preferiamo piuttosto passare per il centro di Bologna in modo da ridurre la tappa di una decina di chilometri. Scelta azzeccata visto che a Bologna il traffico è scarsissimo, quello che rende spezzettata la pedalata sono i continui semafori. Purtroppo nei pressi di Castelfranco Emilia inizia a cadere una pioggia leggera, ma ormai manca davvero poco per arrivare al camping di Marzaglia, nella periferia ovest di Modena. Nel pomeriggio si scatena un autentico nubifragio, ma ormai questa prima tappa è in cassaforte e per festeggiare non rinunciamo a un buon bicchiere di Lambrusco in compagnia. In tutto 128 Km.

Domenica 15 agosto: NEL CUORE ROSSO DELL’EMILIA: In questa giornata finalmente serena il turno prevede la mia guida al camper. Nonostante sia uno scalatore mi sarebbe piaciuto pedalare in questa tappa, tutta concentrata nel cuore della pianura emiliana, terra rossa, terra di grandi cantautori, terra di salumi, terra del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano. Peccato avere percorso con il camper la tangenziale di Parma, avrei voluto anche dare solo un’occhiata veloce agli stupendi monumenti della città ducale. Poco dopo Fiorenzuola una deviazione di 20 Km verso la pedemontana piacentina dove è ubicato il campeggio. San Damiano di San Giorgio Piacentino, guarda caso anche in questa località è avvenuta in passato un’apparizione mariana. In tutto 116 Km per mio babbo e gli altri due compagni.

Lunedì 16 agosto: TRA CASTELLI E VIGNETI ARRIVO NEL MONFERRATO: Giornata serena e con temperatura gradevole. Si pedala vicino ai famosi castelli piacentini (fra cui Grazzano Visconti è quello maggiormente conosciuto). Dopo un po’ di confusione nel trovare la strada giusta nei pressi di Piacenza, finalmente imbocchiamo la statale verso Voghera. Sulla sinistra si alzano le splendide colline ricche di vigneti dell’Oltrepo pavese. Il tratto di strada nella regione della Lombardia passa velocemente e pedalato di buona lena. In poco tempo si è già in Piemonte. Finale un po’ “nervoso” e ricco di saliscendi per arrivare al campeggio di Valmadonna, in mezzo alle colline del Monferrato. Per ritemprarmi dalla fatica mi sono mangiato un abbondante etto e mezzo di tagliatelle al ragù per cena. In tutto 137 Km.

Martedì 17 agosto: VOLLI VOLLI FORTISSIMAMENTE VOLLI: Mai titolo di questa tappa è più appropriato. Si passa per le terre di Asti, patria del famoso scrittore Vittorio Alfieri. Ma si addice anche al mio caso, alla mia caparbietà, alla mia voglia fortissima di pedalare. L’arrivo previsto per oggi era a Cuneo, ma mi sentivo bene di gambe e a tutti i costi volevo proseguire oltre. Giornata ancora serena, ma inizialmente molto frizzante e umida. Una breve salita di 1 Km al 10% per arrivare ad Azzano (e soprattutto per evitare di passare per il centro di Asti) e poi via verso Alba e la Provincia Granda. Dalle dolci colline del Monferrato si passa pian piano a quelle più alte e ripide delle Langhe. La strada purtroppo è molto trafficata di camion, ma nonostante tutto non perdiamo la voglia di pedalare. Il tratto in leggera e costante salita da Fossano a Cuneo fa più selezione del previsto e comincia a emergere la stanchezza. Ma nonostante tutto non mi tiro indietro e decido di proseguire fino al camping di Demonte, paese della campionessa Stefania Belmondo. Finalmente al posto del monotono paesaggio della Pianura Padana posso godermi una bella vista delle Alpi piemontesi. Ormai la Francia è vicinissima. In tutto 160 Km.

Mercoledì 18 agosto: ARRIVEDERCI ITALIA, BONJOUR FRANCE: Come si può capire dal titolo il tema saliente della giornata è il fatidico e atteso superamento del confine. Colle della Maddalena, salita lunga, trampolino di lancio nel 1949 per la più grande impresa del Campionissimo Fausto Coppi. Partenza subito in salita fin dai primi chilometri dopo il campeggio di Demonte, ma fortunatamente la pendenza all’inizio è molto leggera. Quando la strada verso il Colle della Maddalena inizia a farsi più ripida, non resisto alla mia natura da scalatore e saluto la compagnia. Come Pantani mi piace andare forte in salita per abbreviare la mia agonia, ma in questa giornata di agonia non c’è proprio nulla, solo tanta meraviglia e ammirazione per gli stupendi scorci e paesaggi che regalano le montagne e per il risuonare dei fischi delle marmotte. In cima al passo tira un terso vento freddo e nella discesa bisogna stare più attenti del previsto perché certe folate improvvise rendono difficile condurre la bici. Il vento non accenna a calare anche nella vallata dell’Ubaye e anche nei tratti “mangia e bevi” tendenti a scendere bisogna spingere sui pedali più del previsto. Forse il momento più difficile da quando sono partito, nemmeno in discesa ci si riesce a riposare e a rilassare ma è più uno stress e una paranoia mentale piuttosto che una stanchezza fisica. Tanto che sull’ultima salita di giornata (circa 5 Km al 6% medio) prima di arrivare al campeggio ho ancora la gamba sufficientemente fresca per non patire più di tanto la strada all’insù. Cena abbondante con due etti di spaghetti aglio e olio in un bel campeggio situato sulla riva dello stupendo lago Serre-Poncon. In tutto 111 Km.

Giovedì 19 agosto: POESIA FRANCO-PROVENZALE: Dopo tre giornate consecutive di pedalata, nella tappa di oggi sono delegato alla guida al camper. Tutto sommato a livello altimetrico la tappa, fino a 10 Km dalla fine, non è assolutamente impegnativa, nella quale si alternano numerosi tratti in discesa a lunghissimi rettilinei larghi e perfettamente pianeggianti. Temevo una tappa estremamente monotona dal punto di vista paesaggistico, ma invece la Provenza ha regalato scorci fantastici da pura poesia. Da una stupenda visuale in lontananza della massiccia mole del Mont Ventoux e della sua famosissima cima “pelata” si è passati alla carinissima cittadina di Sisteron (sede più volte di partenza e arrivi di tappa al Tour de France), dominata dalla falesia rocciosa della Baume. Ma la vera sorpresa è stata nei dintorni di Peyruis quando sono apparsi piramidi di roccia che ricordavano tantissimo i camini delle fate della Cappadocia. A 10 Km dalla fine, inizia una leggera e costante salita verso il paese di Forcalquier, in cima a una collina. Questa cittadina per certi versi assomiglia molto a Bertinoro, sovrastata anch’essa da una rocca e piena di strette viuzze in ripida ascesa. Alla fine si decide di fare la sosta qui per poterla visitare. Giornata molto calda: ai 500 m di quota di Forcalquier faceva quasi 35°C. In tutto 112 Km per mio babbo e gli altri due compagni.

Venerdì 20 agosto: PIOVE, MADONNA COME PIOVE: Attorno alle 3 di notte su Forcalquier inizia a scatenarsi un violentissimo temporale con pioggia torrenziale fino quasi alle 9 di mattina. Questo posticipa di qualche ora la partenza, ma ugualmente decidiamo di arrivare fino ad Arles come avevamo previsto nei giorni scorsi. Nei primi 40 Km fino ad Apt il cielo è ancora molto coperto e la strada completamente fradicia, ma nel frattempo ci gustiamo la verde e boscosa catena montuosa del Luberon (uno dei principali Parchi francesi). Con il passare dei chilometri il cielo tende ad aprirsi e a risplendere un caldo sole. Dalle montagne si passa a dolci collinette con estese coltivazioni di zucchini e campi di lavanda. Gli ultimi 15 Km prima di arrivare ad Arles sono un lunghissimo e larghissimo rettilineo monotono e interminabile, in mezzo a immensi campi di girasoli. Per Arles, città di Van Gogh e Gauguin, ci facciamo una visita pomeridiana. Essa è nota per il suo anfiteatro romano, in cui si disputano continuamente le corride. In tutto 122 Km.

Sabato 21 agosto: SOTTO IL LIVELLO DEL MARE: Giornata caldissima già all’alba ad Arles. La tappa prevede il passaggio per la Camargue, l’immensa zona di delta creata dal fiume Rodano, molto somigliante alle nostre Valli di Comacchio. Addirittura la Camargue si trova a una quota inferiore al livello del mare (in alcuni punti anche a -10 m). Negli interminabili prati è possibile trovare mandrie di cavalli che brucano l’erba; nelle lagune perfino i fenicotteri rosa. La strada è bella larga fino a La Grande Motte. Nella tappa che arrivava a questa località nel Tour de France 2009, Lance Armstrong attaccò il compagno di squadra Alberto Contador, generando la scintilla per la rivalità ciclistica più celebre degli ultimi anni. Noi fortunatamente preferiamo non attaccarci a vicenda, ma rimanere sempre il più possibile vicini e uniti, dato anche l’elevato traffico del litorale costiero. Purtroppo alcuni tratti addirittura sono vietati al transito delle biciclette in quanto superstrade a 4 corsie, per cui decidiamo di caricare le bici in camper per raggiungere la località prefissata ossia Marsillean Plage, affollata cittadina di mare vicino Agde. Scelta tutto sommato giusta, in quanto la zona di Montpellier e Sete, oltre a diversi tratti di superstrada, era trafficata all’inverosimile e non valeva la pena rischiare. Per ritemprarmi dalla fatica mi sono mangiato un immenso pentolone di moules (cozze) per pranzo e un etto e mezzo di spaghetti alla carbonara per cena. In tutto 59 Km in bici fino a La Grande Motte, poi 55 Km di trasferimento in camper.

Domenica 22 agosto: VENTO DI PONENTE: Partenza molto mattutina per evitare il traffico dei turisti che vanno al mare. Breve occhiata da fuori alla chiesa di Beziers, così come ad altre chiese (che sembrano quasi dei castelli) lungo il tragitto. Dal tipico paesaggio costiero si passa a quello collinare ricco di vigneti. Sui crinali delle colline sono parecchio diffuse pale eoliche per poter sfruttare l’energia del vento. Infatti in quella zona frequentemente soffia il vento proveniente dall’Atlantico che passa attraverso “la porta di Carcassonne”. Ma fortunatamente non troviamo un vento eccessivo e neppure contrario alla nostra direzione di marcia. Durante una breve sosta incontriamo un vecchietto di 79 anni. Anche lui sta andando a Lourdes. A piedi!!! Complimenti!!! Arrivati a Carcassonne ci concediamo una visita alla bellissima città medievale. Più che il vento, è il caldo il protagonista di questa giornata, dato che la temperatura segnava 36°C. In tutto 111 Km.

Lunedì 23 agosto: PIRENEI ALL'ORIZZONTE: Per la terza e ultima volta ho il turno di guida al camper. Si incomincia a salire leggermente per la pedemontana pirenaica, che ricorda in maniera impressionante la pedemontana appenninica romagnola. Unica differenza: sterminati campi di girasoli. Proseguendo per la strada si affaccia sempre più all'orizzonte la catena montuosa pirenaica che via via prende il posto delle colline. Si arriva a Foix, dominata da un bel castello. A pochi chilometri da Foix si trova l'imbocco dell'impegnativa salita di Plateau de Beille, tradizione vuole che chi vince questo arrivo in salita al Tour de France, poi porta la maglia gialla a Parigi (Pantani 1998, Armstrong 2002 e 2004; Contador 2007). Ma anche se mi piacerebbe affrontarla preferisco concedermi un po' di relax in vista delle ultime due tappe. In tutto 82 Km per mio babbo e gli altri due compagni.

Martedì 24 agosto: TAPPA BAGNATA, TAPPA (S)FORTUNATA: Pioggerellina fine e leggera all’alba, ma alla fine decidiamo di partire ugualmente; in fondo non viene giù il diluvio universale e la voglia di arrivare ormai è troppa…manca talmente poco che di fare un giorno di riposo non ne ha voglia nessuno. Il profilo altimetrico è simile a quello di una classica delle Ardenne come Freccia Vallone e Liegi: tantissimi saliscendi, diverse “cote”e veramente pochissimi i tratti pianeggianti. Dai campi di girasoli della giornata di ieri si passa a diffusissime coltivazioni di granturco e pascoli di mucche. Lungo la strada incontro un bellissimo esemplare di Pastore dei Pirenei, il cane per eccellenza di questa zona. Questo mi riporta alla mente “Belle e Sebastien”, uno dei miei cartoni preferiti d’infanzia. Purtroppo le nuvole basse impediscono una bella visuale della catena pirenaica. Si passa vicino al Portet d’Aspet dove purtroppo nel Tour del 1995 perse la vita il povero Fabio Casartelli. A 20 Km da Saint Gaudens, dove abbiamo previsto di fermarci, la pioggia inizia ad aumentare d’intensità, rendendo scivolosissimo il manto stradale. Passando sopra un tombino, uno dei miei compagni di viaggio perde l’aderenza e vola per terra. Fortunatamente non andava forte e se l’è cavata solo con qualche leggera sbucciatura. In tutto 97 Km.

Mercoledì 25 agosto: AVE MARIA GRATIA PLENA: Primi chilometri di questa ultima, attesissima, desiderata e sospirata tappa finale in mezzo a un nebbione degno della Pianura Padana nei giorni di novembre. Ma i raggi del sole fanno presto a bucare la coltre nebbiosa e a far schizzare subito il caldo alle stelle. Ovviamente fra di noi si respira un’atmosfera “da ultimo giorno di scuola” e a rendere magnifico il paesaggio ci pensano finalmente le montagne dei Pirenei, con le cime più alte leggermente spruzzate dalla neve e ben distinguibile fra esse la caratteristica vetta del Pic du Midi. Ma comunque non è una tappa da sottovalutare nonostante sia abbastanza breve rispetto alle altre. Come nel giorno precedente tanti saliscendi e pochissima pianura, ma più che “cote” in alcuni casi siamo quasi di fronte a veri e propri Gran Premi della Montagna. La salita più dura, che precedeva il paese di Bagneres de Bigorre, era infatti lunga 7 Km al 5% medio con diversi tratti anche al 10%. Si pedala vicino ai più famosi passi pirenaici. Proprio a Bagneres de Bigorre ci fu l’ultima vittoria di Riccardo Riccò nel Tour 2008 prima della squalifica, che anticipò il gruppo dei migliori con un bell’attacco lungo la salita dell’Aspin. Gli ultimi 20 Km sono praticamente una passerella finale, con i saliscendi che vengono letteralmente “piallati” talmente è l’entusiasmo e la voglia di arrivare. Come mi ero ripromesso negli ultimi chilometri mi sono legato al collo e alle spalle la bandiera arcobaleno, per onorare Maria, Regina della Pace. In tutto 79 Km. Mai Lourdes mi è sembrata così bella come in questo giorno. Usuale passaggio alla Grotta di Massabielle, dove nel 1858 Nostra Signora di Lourdes apparve alla pastorella Bernadette Soubirous, e recita dei 5 Misteri Gloriosi del Rosario, come prevede il mercoledì. Ma i momenti più toccanti sono stati l’ingresso al Salus Infirmorum, dove per 2 anni consecutivi avevo svolto servizio come barelliere Unitalsi, e la Processione Aux Flambeaux la sera. Questa splendida, meravigliosa e indimenticabile esperienza è giunta al termine.

Da Castrocaro a Lourdes ho percorso in 12 giorni 1369 Km di cui 1004 Km in sella alla bicicletta (pedalati in circa 38 ore e 10 minuti a 26,3 Km/h di media); 310 Km di guida al camper e 55 Km di trasferimento.
83pirata
00lunedì 6 settembre 2010 17:14
Fra qualche giorno metto anche le foto.
CiclistaperCaso@
00lunedì 6 settembre 2010 18:05
Farti i COMPLIMENTI è il minimo, sia per come avete gestito la cosa, sia per la meta che avete scelto e, non da ultimo, per il modo in cui ce l'hai regalata con il tuo post.

Penso che un'esperienza così ti lascerà un segno indelebile dentro e, suppongo, che ti permetterà di attingere energia ogni qual volta nel tuo futuro ti sentirai bisognoso di un aiuto.

GRANDISSIMI tu, tuo papà e i vostri amici.

Ciao

Giorgio

P.S.: spero che le foto si possano vedere presto.
Vedo23
00lunedì 6 settembre 2010 20:19
Complimenti anche da parte mia!!!
Oltre ai vari risvolti spiriturali, dev'essere una grandissima soddisfazione arrivare così lontano in bicicletta partendo da casa!! [SM=g8080]

Giorgio
grigua
00lunedì 6 settembre 2010 22:29
Complimenti!
I viaggi in bici hanno sempre un fascino particolare.
Bello anche perché fatto insieme a tuo padre. Immagino che per voi due debba essere stato motivo di maggior soddisfazione aver condiviso e portato a termine insieme questa bellissima esperienza.

MirkoBL
00martedì 7 settembre 2010 11:10
Questo è il vero spirito cicloturistico (tralasciando i fattori religiosi nei quali non mi addentro perché non ne sono pratico [SM=g8071] ).
Anche a me piacerebbe organizzare una cosa simile, il mio sogno è il Cammino di Santiago.
mmeasso
00martedì 7 settembre 2010 12:02
Re:
tantissimi complimenti, grande impresa e bel racconto,aspettiamo le foto...
antares86.
00martedì 7 settembre 2010 17:47
Tanti complimenti anche da parte mia...
fiatogrosso
00mercoledì 8 settembre 2010 09:00
Che splendida iniziativa ,,,
che richiama i primi significati della bici: mezzo di trasporto per raggiungere luoghi lontani.
Che bello anche condividere quest'esperienza con il proprio padre !

Bello, veramente bello !!

ceemo
00mercoledì 8 settembre 2010 11:06
Bellissimo racconto. Trasuda emozioni cicloturistiche. Complimenti!!!
83pirata
00venerdì 10 settembre 2010 15:59
Grazie a tutti per i complimenti. Ecco le foto, ne metto solo alcune di centinaia e centinaia che ho fatto

Partenza
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Inizia la salita della Maddalena
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Vista dall'alto verso il basso
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Laghetto di Roburent a 1 Km dalla cima
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Finalmente in Francia!!!
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Magari avessimo anche in Italia sti cartelli!!!
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Lago Serre-Poncon
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Sisteron
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Forcalquier
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83pirata
00venerdì 10 settembre 2010 16:07
Montagne del Luberon
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Io e mio babbo al cartello di Arles
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Anfiteatro di Arles
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Cavalli nella Camargue
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Fenicotteri nella Camargue
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Beziers
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Pale eoliche pedalando verso Carcassonne
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Carcassonne
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83pirata
00venerdì 10 settembre 2010 16:14
Foix
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Catena pirenaica
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Al cartello di Lourdes con bandiera della Pace
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Foto di gruppo
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Io e mio babbo nell'Esplanade
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Nella zona sacra
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fiatogrosso
00venerdì 10 settembre 2010 20:19
Ancor più ...
bello perchè corredato da significative immagini.
estendi i miei complimenti al tuo babbo ed ai vostri compagni di viaggio.

Vedo23
00venerdì 10 settembre 2010 21:49
Foto davvero molto belle!!
Ancora complimenti!

Giorgio
-Emiliano-
00venerdì 10 settembre 2010 22:12
S U P E R B O !

Poco altro da aggiungere... [SM=g8216]

Emiliano
83pirata
00giovedì 16 settembre 2010 00:48
Ancora grazie a tutti i complimenti.
Mi viene la nostalgia pensare che un mese fa esatto stavo affrontando questa lunga cavalcata. Nei 7 anni e mezzo che vado in bici, questa per me rimane l'esperienza più bella, quella che più mi è rimasta dentro al cuore, quella con i ricordi più fantastici.
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