Il mestiere dell'insegnante

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SandronaLaGrassona
00giovedì 1 dicembre 2005 12:43
Ho appena sentito il telegiornale:

da una parte c'è la bambina di otto anni viva per miracolo, con la milza spappolata e maestre che infossano tutto,

dall'altra una maestra che fa spogliare i suoi alunni per trovare soldi rubati.

Fare la maestra non è facile, adesso come adesso.

faith81b
00giovedì 1 dicembre 2005 13:24
io non credo lo farei mai come lavoro.. non ho la pazienza, certo che sono bei casi limite!
cioè, una bambina mezza morta, e l'altra storia... ma i bambini che rubano,mmmmm colpa di un'educazione di base nella famiglia?
oppure cosa?
no, non è un lavoro facile.. ma sempre meglio dei tempi in cui l'insegnante ti prendeva a bachettate però..
SandronaLaGrassona
00giovedì 1 dicembre 2005 13:52
mia nonna mi raccontava che la sua maestra aveva la bacchetta e sapeva perfettamente come si usava... e non ti sto parlando dell'800!XDDD

certo, esagerava... però sarà bello adesso che i bambini non hanno il minimo rispetto per gli insegnanti? (tra parentesi sottopagati e precari?!)

Ci credo che poi vanno fuori di testa! [SM=g27775]
Garrick
00giovedì 1 dicembre 2005 14:55
concordo con Sandrona, alla fine se non c'è rispettto ci credo che poi iniziano ad inasprirsi ed i genitori si stupiscono pure quando i loro bambini tornano piangendo dicendo "la maestra è cattivissima" e simili
faith81b
00giovedì 1 dicembre 2005 15:56
bè vero, sul rispetto, io vedo bambini che rispondo con PAROLACCE ai genitori.... e vi riporto una cosa successa ad un cnoscente e suo figlio...
il buon bambino ha tirato fuori dalla vaschetta il pesce rosso e l'ha affettato sul lavello della cucina... ehm mi sa che dovrebbero portarlo da un pediatra o psicologo, bè.. fatto sta che il padre rideva mentre lo faceva... [SM=g27782]
Naco chan
00giovedì 1 dicembre 2005 17:36
Mia madre è insegnante elementare e vi posso assicurare che è davvero una cosa orribile,oggi.
Prima si arrivava a punire picchiando i bimbi sule mani, ed era una esagerazine assurda; oggi, invece, una maestra non può neanche alzare la voce che il bambino "viene chockato". Si vede a cosa ha portato questo, visto che oggi i bambini sono di uan maleducaizone unica e non rispettano nè gli altri nè le persone più grandi di loro.
Io la maestra non la vorrei mai fare, sebbene mia madre dica che potrei insegnare, ho una attitutdine all'insegnamento. Non se ne parla proprio, dico io, ma se proprio dovessi, dalle superiori in poi. Alle elementari ci vorrebbe troppa pazienza, che non ho, soprattutto se mi prendi in giro o sei maleducato e tropap dolcezza nel saperli prendere nel verso giusto, che neanche ho!
SandronaLaGrassona
00giovedì 1 dicembre 2005 18:18
magari i genitori hanno ricevuto troppe regole da piccoli ed adesso voglio lasciare liberi i figli...

ma l'assenza di regole dà (pensate un po') gli stessi sintomi dell'eccesso di regole ovvero l'ipertattività (o, almeno, così mi raccontano le mie amiche psicopedagogiche^_-)
egoio
00giovedì 1 dicembre 2005 19:02
Hmm ... io invece credo di avere una predisposizione per l'insegnamento (sia per il mio carattere che per il modo in cui riesco a trasmettere i concetti)^^ Mi è sempre stato facile farmi rispettare dai piccoletti (e senza alzare la voce).
Con le elementari credo mi diverterei^^ Alle medie e al liceo? Sarebbe un po' più dura, ma ugualmente possibile.

Però è un mestiere sottoremunerato secondo me, per l'impegno che richiede.
Ergo non lo farei mai per questo motivo.

[Modificato da egoio 01/12/2005 19.03]

Makichan
00giovedì 1 dicembre 2005 19:15
Re:

Scritto da: egoio 01/12/2005 19.02

Però è un mestiere sottoremunerato secondo me, per l'impegno che richiede.
Ergo non lo farei mai per questo motivo.




Concordo!
Anche se preferirei un liceo.
Naco chan
00giovedì 1 dicembre 2005 19:45

Però è un mestiere sottoremunerato secondo me, per l'impegno che richiede.


I nostri insegnanti sono tra i meno pagati d'Europa...
Shian Tieus
00giovedì 1 dicembre 2005 22:19
gran bel mestiere, l'insegnante...

Credo proprio che se i miei progetti di conquista del mondo falliranno, mi darò alla carriera pedagogica
egoio
00giovedì 1 dicembre 2005 22:34

Credo proprio che se i miei progetti di conquista del mondo falliranno, mi darò alla carriera pedagogica



Oddio XD
Per plasmare le menti?^^
Naco chan
00giovedì 1 dicembre 2005 22:37
Re:

Scritto da: Shian Tieus 01/12/2005 22.19
gran bel mestiere, l'insegnante...

Credo proprio che se i miei progetti di conquista del mondo falliranno, mi darò alla carriera pedagogica


Ok, mi informerò prima sui docenti che avranno i miei figli! [SM=g27775]
Shian Tieus
00giovedì 1 dicembre 2005 22:38
acc... mi hai beccato...XDDD

Non credo comunque che riuscitò a plasmare molto, a giudicare l'ottusità media dilagante.

Tzk... naco faresti bene a non denigrarmi molto... ho salvato parecchia gente dal debito in matematica/chimica/storia durante la mia carriera scolastica

Perdonate l'OT^^

[Modificato da Shian Tieus 01/12/2005 22.43]

Trevor-CH
00giovedì 1 dicembre 2005 23:38
Re:

Scritto da: Naco chan 01/12/2005 17.36
Mia madre è insegnante elementare e vi posso assicurare che è davvero una cosa orribile,oggi.
Prima si arrivava a punire picchiando i bimbi sule mani, ed era una esagerazine assurda; oggi, invece, una maestra non può neanche alzare la voce che il bambino "viene chockato". Si vede a cosa ha portato questo, visto che oggi i bambini sono di uan maleducaizone unica e non rispettano nè gli altri nè le persone più grandi di loro.


D'accordo al 100%. I miei genitori sono entrambi maestri, e ti assicuro che ne sento di casi di maleducazione, menefreghismo e chi più ne ha più ne metta.
E guai ad alzare troppo la voce, o ti ritrovi una lettera dall'avvocato di turno ...
I bambini oggi sono estremamente maleducati, anche se c'è sempre qualche luminosa eccezione. Quelli che abitano vicino a me a volte si mettono ad insultarsi tra loro con parole di cui probabilmente nemmeno conoscono il significato. Rompono, buttano tutto all'aria ... e se provi a dire loro qualcosa, può anche capitare che ti ridano dietro.

Comunque, io non farei mai il maestro, di nessuna scuola. La pazienza ritengo non mi manchi, ma mi manca la capacità di insegnare, di spiegare i concetti. Sono molto pratico, le cose le so ma non le so spiegare.
mysticmoon
00venerdì 2 dicembre 2005 08:22
Mia madre lavora in una scuola materna. Non è un'insegnante ma una semplice bidella, ma vi posso assicurare che già da lì si vede l'educazione dei bambini (e non solo).
La maleducazione dilagante sia dei bambini che dei genitori.
I bambini di oggi, sin da quella età, ne sanno tante e ne fanno a bizzeffe. Non sempre queste azioni sono frutto dell'ingenuità o della loro giovane età, ve l'assicuro, ed i genitori, in certi caso, non danno un buon esempio ai figli o li trascurano.
L'insegnante deve fare un gran brutto lavoro e prendersi gli insulti dei genitori abbindolati dai figli "falsi angeli".
L'insegnante è sottopagato rispetto alla mole di lavoro che deve svolgere (SE lo fa bene, perchè ci sono cattivi insegnanti come cattivi alunni come cattivi genitori).
L'insegnante SERIO per arrivare lì si fa un (laddove la schiena cambia nome e diventa morbida) mentre altri gli passano avanti solo perchè sono amici di Tizio o di Caio o di Sempronio.
Il mestiere dell'insegnante è quello che vorrei fare, ma non al di sotto delle medie.
Purtroppo, dopo l'ultima simpatica direttiva del ministero, siamo stati messi nuovamente nel frullatore (in cinque anni quante volte siamo stati rivoluzionati o quasi? ormai ho perso il conto) quindi ora non si sa più neanche COSA si deve fare per diventare insegnante.
Che dire se non... cara Letizia, datti una calmata! Facci laureare in pace! Facci studiare in modo SERIO! Questo non è il modo per creare la nuova classe di educatori italiani!
Lady Butterfly
00venerdì 2 dicembre 2005 11:43

Scritto da: egoio 01/12/2005 19.02
Però è un mestiere sottoremunerato secondo me, per l'impegno che richiede.
Ergo non lo farei mai per questo motivo.


Senza contare che non ti viene riconosciuto nessun merito...
faith81b
00venerdì 2 dicembre 2005 15:42
Re:

Scritto da: SandronaLaGrassona 01/12/2005 18.18
magari i genitori hanno ricevuto troppe regole da piccoli ed adesso voglio lasciare liberi i figli...

ma l'assenza di regole dà (pensate un po') gli stessi sintomi dell'eccesso di regole ovvero l'ipertattività (o, almeno, così mi raccontano le mie amiche psicopedagogiche^_-)


mmm.. ma a sto punto come si devono crescere i bambini?
io sono per lo sgridarli... certo non pestarli a sangue..
ma sculacciate ok, in faccia mai.. ma..
sculacciarli ora serve?? sono talmente cocciuti!
Isilascar
00venerdì 2 dicembre 2005 19:32
va bene, è un mestiere difficile. Però una maestra non può mica picchiare qualcuno!
egoio
00venerdì 2 dicembre 2005 20:12

Però una maestra non può mica picchiare qualcuno!



Forse sbaglio, ma credo parlasse dei genitori dei bambini.
La maestra deve solo farsi rispettare, e ci sono vari modi.
Shian Tieus
00venerdì 2 dicembre 2005 20:36
Re: Re:

Scritto da: faith81b 02/12/2005 15.42


ma sculacciate ok, in faccia mai.. ma..



In faccia fa male, quindi ci ripenseranno due volte, prima di fare un'altra furbata^^

O perlomeno, i miei con me hanno fatto così...^^

Le sculacciate sono piuttosto inutili
egoio
00venerdì 2 dicembre 2005 20:45

In faccia fa male, quindi ci ripenseranno due volte, prima di fare un'altra furbata^^

O perlomeno, i miei con me hanno fatto così...^^

Le sculacciate sono piuttosto inutili



A me invece quasi sempre le seconde ... le prime non mi hanno insegnato mai nulla (anche perchè ne ho ricevute molto molto poche).
La verità è che conta l'autorità che il genitore ci mette dietro. Si può arrivare anche a farlo con la voce.

Stessa cosa per un insegnante, che può farsi rispettare anche senza urlare. Dipende dalla persona.

[Modificato da egoio 02/12/2005 20.45]

faith81b
00sabato 3 dicembre 2005 17:23
Re:

Scritto da: egoio 02/12/2005 20.45

In faccia fa male, quindi ci ripenseranno due volte, prima di fare un'altra furbata^^

O perlomeno, i miei con me hanno fatto così...^^

Le sculacciate sono piuttosto inutili



A me invece quasi sempre le seconde ... le prime non mi hanno insegnato mai nulla (anche perchè ne ho ricevute molto molto poche).
La verità è che conta l'autorità che il genitore ci mette dietro. Si può arrivare anche a farlo con la voce.

Stessa cosa per un insegnante, che può farsi rispettare anche senza urlare. Dipende dalla persona.

[Modificato da egoio 02/12/2005 20.45]




a bè si vero, se non sei autoritario ed alzi solo le mani, puoi ottenere anche solo il non rispetto... e il non amore di un bambino
elessar-enials
00sabato 3 dicembre 2005 23:50
Perché alzare le mani quando la psicologia funziona meglio e non può essere facilmente scoperta? Io amo il mestiere dell'insegnante (anche se ne riconosco la difficoltà) e non mi dispiacerebbe insegnare, sopratutto al liceo.
E poi posso garantirvi che un professore o un insegnante sà come farsi rispettare se si merita davvero il suo posto.
Jack8321
00domenica 4 dicembre 2005 10:19
Il mestiere dell'insegnate è di una difficolta immensa.
Troppa poca educazione dei bambini di oggi.
Rispetto a quelli nati negli anni 80 primissimi anni 90, quelli di oggi sono nettamente più "discoli", forse perchè i genitori sono più assenti?
Ci sono poi troppe persone che si ritengono "esperti" che dicono che l'insegnante non possa fare quella o quell'altro.
Per esempio non possa più mettere all'angolo, lo fai sentire diverso, non puoi fargli copiare 10 volte 10 pagine di un libro di testo o altro ancora.
La cosa educativa, per me, è proprio farlo sentire "diverso", ma bisogna immettere una cosa che esiste del metodo scout: la pena lava la colpa, cioè hai scontato la pena poi io ti faccio mangiare un caramella, per esempio.
Isilascar
00domenica 4 dicembre 2005 13:43

E poi posso garantirvi che un professore o un insegnante sà come farsi rispettare se si merita davvero il suo posto




Confermo. La mia insegnate di filosofia non urla mia, eppure nessuno si azzarda a mancarle di rispetto. Inanazitutto tutti sono coscienti di quanto sia una persona preparata: due lauree con centodieci e lode, proprietà di linguaggio senza rivali, ecc. E poi è evidente la passione che prova per la filosofia, lo vedi da come gli brillano gli occchi quando ne parla. Inoltre è una persona molto educata, gentile e comprensiva. Come fai a mancare di rispetto ad una persona così?



La cosa educativa, per me, è proprio farlo sentire "diverso", ma bisogna immettere una cosa che esiste del metodo scout: la pena lava la colpa, cioè hai scontato la pena poi io ti faccio mangiare un caramella, per esempio.




Interessante. Una cosa che odio è che, quando si sbaglia, dopo tutti ti identificano per sempre con quello sbaglio.
lalla03
00martedì 13 dicembre 2005 15:30
Scusate se rispondo solo adesso a questa interessantissima discussione: ultimamente le mie visite si sono un po’ diradate, essendo carica d’impegni. Comunque, da insegnante, posso dire la mia. Sono contenta di aver trovato comprensione per la categoria di cui faccio parte anche da parte di gente che è fuori dal mio ambito professionale. Sinceramente, sono piuttosto stufa dell’opinione pubblica e dei mass media che ci danno addosso, alimentando la leggenda secondo cui i prof non farebbero un cazzo, arrafferebbero lauti stipendi, godrebbero di lunghe vacanze, durante le quali i poveri genitori non sanno, ovviamente, da che parte parcheggiare i pargoli. In realtà, la maggior parte dei miei colleghi è gente che lavora con coscienza, sobbarcandosi sacrifici anche economici per acquistare libri e materiale(lo stipendio è quello che è), spesso viaggiando poiché la maggior parte di noi non ha il posto di lavoro sotto casa il che, se si considera che molte insegnanti sono donne e madri è faccenda alquanto pesante sia in termini finanziari che di stress.
Attualmente insegno alle medie, ma appena diplomata mi sono fatta le ossa alle elementari, proprio nel periodo in cui la scuola stava cambiando. In meglio? Ho i miei dubbi. L’errore da parte di chi sta in alto (dai direttori didattici fino ai politici) è stato quello di trasformare la scuola da luogo in cui si insegna ai ragazzini ciò che non sanno e in cui si impartisce la prima educazione alla vita sociale in parcheggio dove quei genitori che non sanno più dove sbolognare i pargoli possono sistemarli in tutta tranquillità. Capisco le esigenze delle madri lavoratrici, ma non il lavarsene le mani di un figlio che è soprattutto TUO e che hai il DOVERE di seguire. Anzi, dirò che molto spesso a non volere i figli tra i piedi delegando la loro educazione alla strada e alla tv non sono tanto le donne che lavorano quanto le casalinghe. Esse vogliono ritagliarsi i loro spazi. Giustamente. Ma tra ballo latino americano, palestra, caffè con le amiche, magari pure l’impegno in parrocchia o alla sezione del partito, tempo per i bambini ne rimane poco…Vabbè, tanto c’è la scuola. A tempo pienissimo. Che accoglie i bambini alle otto e te li restituisce stanchi e spremuti alle diciotto, così non rompono.. Tempo fa, nel tema, una mia scolaretta scrisse le testuali parole”Mia mamma non vede l’ora che venga l’estate così ci spedisce in colonia e si libera di noi per un paio di mesi”; l’anno scorso, qualche giorno prima di Natale, ho sentito con le mie orecchie la geremiade di una madre(casalinga) che così si lamentava “E adesso come faccio a tenerlo quindici giorni in casa?” Che tristezza.

Alla scuola sono stati accollati compiti che spetterebbero alle famiglie; come se non bastasse, la psicopedagogia d’accatto mal assimilata da certe madri e certi padri, la stampa e la tv, il desiderio o l’esigenza di accontentare i figli in tutto col pretesto di evitar loro chissà che stress, ma in realtà solo per non essere costretti a sorbirseli mentre strillano, sta creando generazioni di viziati, gente che non rispetta più nulla e nessuno, senza regole e senza leggi, a cui non riusciamo neppure ad imporre un abbigliamento decoroso, figurarsi il rispetto e un minimo senso della gerarchia e delle regole, indispensabili a creare un contesto sociale in cui si possa vivere e lavorare proficuamente. E senza regole, senza leggi, senza doveri ma sempre pronti a strillare i propri diritti (spesso in realtà solo di capricci si tratta) ecco nascere una scuola alla vaselina che promuove tutti, giustifica tutto, non serve a niente dal punto di vista didattico e dove la “legge della giungla” porta alla proliferazione dei bulli e dei ragazzini deviati. I quali contrariamente a quel che si crede spesso non hanno famiglie disastrate alle spalle. Nel corso della mia carriera, ho conosciuto figli di divorziati molto più equilibrati dei loro litigiosi genitori, ragazzi poveri che crescevano allegri e riconoscenti…Due bimbi che mi sono rimasti nel cuore per la loro dolcezza, ragazzini modello, educati, studiosi e diligenti (adesso sono all’Università) erano rispettivamente figli di un rapinatore che scontava dieci anni di galera e di una prostituta. Altri , che invece mi hanno dato filo da torcere (uno, quattordicenne, è arrivato ad alleggerirmi di 50 €, approfittando del momento in cui ero andata in bagno!) e hanno, purtroppo intrapreso brutte strade, avevano genitori normali alle spalle, la cui colpa è stata quella di voler fare “gli amici” dei figli invece che i padri o le madri; e ai quali nessuno ha insegnato che non esisti solo tu, ma anche gli altri. Vabbè, a quello ci penserà la scuola…a danno ormai fatto.
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