Il dramma della SLA

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CLAY60
00venerdì 5 settembre 2008 14:03
Il dramma di Stefano Borgonovo

Il bomber è stato colpito dalla SLA, la malattia dei calciatori: sono passati oltre 65 anni dalla morte di Lou Gehrig ma la malattia continua a uccidere e a coinvolgere sportivi. L'attaccante di Milan, Fiorentina e Nazionale è solo l'ultimo che esce coraggiosamente allo scoperto

Altre notizieAssociazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica
Libera Associazione dei malati di SLA
Associazione Italiana dei malati di SLA
Vederlo in televisione immobilizzato su una sedia a rotelle, collegato a un respiratore, incapace anche di parlare ma non di esprimersi, con uno sguardo vivo e lucido ma la voce sintetizzata da un computer, è un'esperienza sconvolgente: che consigliamo a tutti. Perché i suoi sintomi sono la nostra terapia.

Stefano Borgonovo ha 44 anni, una splendida moglie e quattro figli e ha vissuto una carriera intensa all'insegna del gol cominciata a Como e proseguita vestendo, le maglie di Milan, Fiorentina, Pescara, Udinese e Brescia. Un bomber da 62 gol ufficiali, tre presenze in nazionale Under e altrettante in nazionale maggiore che conquistò il filotto Scudetto, Coppa Campioni e Intercontinentale nel 1990 con il Milan; un giocatore con straordinarie qualità di finalizzatore che inizia a fare l'allenatore con le squadre giovanili del Como nel 2002 per interrompere la sua carriera di tecnico nel 2005 all'insorgere dei primi sintomi di una malattia che purtroppo gli sportivi hanno cominciato a conoscere troppo tardi.

Ha una sigla anonima, SLA, e un nome apparentemente poco comprensibile, ma terribile: sclerosi laterale amiotrofica, il morbo di Lou Gehrig.

Una malattia che porta il nome di uno sportivo, Gehrig era un giocatore di baseball, non per un caso. I medici americani che curarano Gehrig a New York, speravano che abbinando a questa tremenda malattia il nome di uno sportivo molto popolare, la gente ne avrebbe parlato, e la ricerca sarebbe cresciuta. Ma dalla morte di Gehrig sono passati 67 anni, e anche se i passi avanti nelle cure sono stati significativi, non sono certo sufficienti.

Il fatto poi che questa malattia abbia coinvolto un po' troppi sportivi per pensare che si tratti di una casualità, alimenta sospetti: davvero molte le vittime. Le immagini di Gianluca Signorini, così drammaticamente simili a quelle di Borgonovo sono ancora negli occhi di tutti. Ma da Segato, il primo calciatore ucciso dalla SLA a soli 44 anni, a Fulvio Bernardini, da Lombardi a Minghelli, da Vincenzi a Canizza, i fascicoli su calciatori e sportivi ammalati stanno aumentando a vista d'occhio: per non parlare di chi si è ammalato di qualcosa di molto simile, e ancora poco chiaro.

Si parla anche di decine di casi molto recenti, e attuali; mentre di quelli che si sono già conclusi con il decesso di campioni del passato forse si ha troppa poca memoria. C'è una denuncia da parte della famiglia di Bruno Beatrice che ha alimentato una indagine da parte di Raffaele Guariniello, magistrato della Procura di Torino che conosce bene il caso di Borgonovo e che da tempo porta avanti un'indagine sui possibili collegamenti tra la SLA e le attività sportive professionistiche, spesso legate anche a un uso massiccio di integratori, farmaci, anti-infiammatori, pain-killers e analgesici.

La SLA è una malattia tremenda, che trasfigura di sofferenza chi viene colpito. Un calciatore, un gladiatore dei giorni nostri, è portato a nascondersi: a vivere in silenzio il suo dramma. Non Signorini, non Borgonovo: cui deve andare un grazie per come si è saputo esporre, con coraggio e determinazione, e mostrare pubblicamente i segni della sua malattia.

A Giussano, dove Stefano è nato e dove oggi vive, sta per nascere una fondazione che porta il suo nome: il nostro calcio che macina milioni tra sprechi e assurdità la sostenga. Ci sono già moltissime associazioni che si stanno occupando di questa malattia che non colpisce solo gli eroi delle figurine, ma anche la gente normale che spesso non ha le risorse, la visibilità, gli appoggi per viverla con dignità.

Eurosport - ven, 05 set 07:53:00 2008
zeman!
00venerdì 5 settembre 2008 14:21
fliiby.com/file/67629/vwucv78pvo.html

la parola doping nel titolo ci sta molto male, visto che sono ammalati di sla anche persone che non hanno mai fatto sport in genere, fonti dicono oltre 5000 ammalati in italia, di cui neanche il 2% calciatori...
MikFib
00venerdì 5 settembre 2008 14:37
Re:
zeman!, 05/09/2008 14.21:

http://fliiby.com/file/67629/vwucv78pvo.html

la parola doping nel titolo ci sta molto male, visto che sono ammalati di sla anche persone che non hanno mai fatto sport in genere, fonti dicono oltre 5000 ammalati in italia, di cui neanche il 2% calciatori...



Sì, in effetti ho letto che sembra una conseguenza specifica del calcio.
La Sla colpisce 6 persone su 100.000; nel calcio 43 casi su 30.000, cioè 25 volte di più del solito.

In altri sport (anche sotto pesanti accuse doping come il ciclismo), quasi nessuno.

lena1404
00venerdì 5 settembre 2008 14:50
Guariniello: inchiesta anche su tossicita' campi

ROMA - Tra le possibili cause della Sla nel calcio, la sclerosi laterale amiotrofica, su cui sta indagando la Procura della Repubblica di Torino, c'é anche la tossicità dei campi di gioco. Lo ha rivelato il Procuratore vicario Raffaele Guariniello in un intervista a Sky Sport24, commentando la confessione choc dell'ex calciatore Stefano Borgonovo, che ha ammesso di essere afflitto dalla malattia. "Le ipotesi su cui lavoriamo di più - spiega Guariniello - sono l'uso di sostanze dopanti, micro-traumi, sia agli atri inferiori che a traumi dovuti a colpi di testa. Una terza ipotesi sui cui stiamo lavorando molto, è l'uso di sostanze tossiche per il mantenimento dei campi di gioco".

"Non immaginavamo di trovarci questo dato epidemiologico così inquietante - conferma Guariniello -, cioé un eccesso di mortalità per Sla tra i calciatori professionisti. Questo dato si è ulteriormente rafforzato". "Con gli ultimi accertamenti si è visto che tra calciatori professionisti si muove sei volte di più che nella popolazione generale di Sla - continua Giuariniello -. Abbiamo fatto un confronto con altre due popolazioni di sportivi, ciclisti e giocatori di pallacanestro. E' venuto fuori che né tra i ciclisti, né tra i giocatori di pallacanestro, si è verificato alcun caso di Sla". "Adesso stiamo facendo anche uno studio sui giocatori di rugby. Allo stato attuale - conclude Guariniello - non c'é ancora nessun caso di Sla tra i giocatori. Quindi, sembrerebbe doverci esserci qualche fattore specifico per l'attività, ed è quello che stiamo cercando di capire".

ansa
zeman!
00mercoledì 8 ottobre 2008 07:50
WEB RE1976
00giovedì 9 ottobre 2008 10:20
La partita per la SLA giocata a Firenze (scorrendo il giornale)

2008-10-09_LA_NAZIONE
fliiby.com/file/96825/8j4p5tvt7d.html

gazzetta
fliiby.com/file/96826/a2xfldor71.html
zeman!
00venerdì 10 ottobre 2008 09:49
anche il corriere della sera si occupa di sla
fliiby.com/file/97103/kyneaaymkd.html
zeman!
00venerdì 21 novembre 2008 07:22
zeman!
00venerdì 21 novembre 2008 07:23
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