Dal Corriere della Sera
LONDRA - Almeno 20 milioni di persone di ogni età e di tutto il mondo avrebbero voluto la chance essere questa sera in platea nella rinnovata O2 Arena di Londra. Tanto interesse si giustifica con un evento, anzi, con l'Evento rock: la reunion dei Led Zeppelin dopo 19 anni per un unico concerto. In 18mila hanno realizzato il sogno attraverso una lotteria effetuata via Internet tra quanti avevano chiesto di acquistare i biglietti (da 175 sterline, circa 240 euro). Alcuni, che hanno partecipato alle aste (di beneficenza) per pochi selezionati tagliandi (posti privilegiati e party dopo concerto con la band) sono arrivati a pagare 115mila euro per assistere al concerto che fa tornare insieme sul palco i Led Zeppelin in una formazione per tre quarti identica a quella storica. Guardando l'anagrafe, sono ovviamente ormai nella folta schiera dei «nonni» del rock: Robert Plant, voce che ha lasciato un segno nella storia, ha 59 anni; Jimmy Page, il più anziano, ne ha 63 anni, ma vuole ancora stupire e graffiare con il suo stile inconfondibile alla chitarra; John Paul Jones, 61, torna a cucire ancora base ritmica e armonie con il basso e le tastiere. Abbassa la media Jason Bonham, figlio del batterista storico, John Bonham.
LA SEPARAZIONE - La tragica morte di Bonham, avvenuta il 25 settembre del 1980 a Parigi per abuso di alcol, fu la causa principale dello scioglimento del gruppo che in poco più di dieci anni aveva dato al rock non soltanto l'impronta «heavy» di brani con «Black Dog» e «Whole Lotta Love» (caratterizzati da riff di chitarra inconfondibili e da una voce assolutamente fuori dal comune) ma anche ballate come «Tangerine» e brani-simbolo come «Stairway To Heaven». A dispetto della fama universale di gruppo capace di dure sonorità rock, i Led Zeppelin hanno sempre mantenuto fin dai primi album un solido legame sia con il blues sia con il folk tradizionale inglese. Una miscela che ha portato a una musica ben più ricca di atmosfere rispetto a quella di altre band più «hard».
APPARIZIONI - Il lungo periodo di astinenza dei fan in realtà è stato interrotto già tre volte per brevi apparizioni: nel 1985 al Live Aid, nell'88 per il 40esimo anniversario dell'Atlantic Records e per l'ingresso nella Rock and Roll Hall of Fame nel '95. Ma questo è il primo vero concerto completo della band dal '78. Avrebbe dovuto svolgersi già il mese scorso ma un infortunio di Page (frattura a un dito della mano) ha portato allo slittamento della data al 10 dicembre. L'evento di Londra non è soltanto l'ultimo di «grandi ritorni» delle vecchie band, dai Police ai Genesis, dai Pink Floyd ai Cream. Certo, come in tutti casi citati, il business è una molla fondamentale dell'operazione. Ma c'è anche il gusto della sfida con la propria storia e la voglia di riaffermare la qualità di una stagione musicale irripetibile e non soltanto per i Led Zeppelin.
OMAGGIO - Non a caso l'idea del concerto è nata per tributare un omaggio a Ahmet Ertegun, fondatore a New York (con il fratello) della Atlantic Records, etichetta che ha segnato prima la nascita del soul e R&B (con artisti come Ray Charles e Aretha Franklin) poi di alcuni fenomeni del rock britannico come appunto i Led Zeppelin o gli Yes. Tutti i proventi del concerto vanno infatti alla fondazione intitolata a Ertegun che in Turchia (Paese d'origine del fondatore dell'Atlantic), Usa e Gran Bretagna si occupa di attribuire fondi per il sostegno scolastico, dalle elementari all'università. Ora, ovviamente, le voci secondo le quali l'evento di Londra non resterà isolato e sarà seguito da un tour mondiale si moltiplicano. I fan sperano anche se per il momento Page, Plant e Jones non ne vogliono parlare. Si vedrà dopo l'Evento.
Elio Girompini