Evil Lady Nanto
00lunedì 26 marzo 2012 20:48
Ora, non è che mi voglia mettere a discutere del valore del film (bellissimo, anche se io preferisco il tre), ma voglio usare il film come una sponda per discutere di qualcosa che non ammettiamo manco a noi stessi: il desiderio di vendetta quando qualcuno ci fa del male.
Per chi non conosce il film, la trama è questa: Shelly ed Eric sono due fidanzati che devono sposarsi, ma, il giorno prima delle nozze, vengono aggrediti da dei malviventi, che uccidono Eric e picchiano e stuprano Shelly, che muore dopo ore di agonia.
Eric, risorto grazie all'aiuto di un corvo, comincia a fare strage dei criminali che hanno ucciso lui e la sua ragazza.
Chiuso questo, vediamo di impostare la discussione.
Il comportamento di Eric, da un punto di vista umano, è comprensibile: Top Dollar e compagnia hanno massacrato lui e la sua fidanzata.
Tuttavia, da un punto di vista morale, Eric sarebbe condannato perché "si è fatto giustizia da sé". E la giustizia spetterebbe allo stato e alle forze di polizia.
Tuttavia, immaginiamo questa situazione.
Siamo nella nostra Italia con la giustizia poco sicura per i deboli.
Gli autori certi di crimini (come quei due rumeni che hanno ucciso un uomo perché ha difeso la sua compagna) cominciano a ricevere punizioni durissime.
(il colpevole di assassinio viene ucciso o torturato, il colpevole di stupro subisce lo stesso destino)
Domanda: voi ve la sentireste di condannarli perché fanno pagare ai criminali quel che hanno fatto fare alle loro vittime?
Attenzione, però: questi giustizieri non agiscono come le ronde padane, ma basandosi su indagini serie, che portano a scoprire con certezza i veri colpevoli.
Cosa fareste? Li condannereste?
Dario_suikotsu
00lunedì 26 marzo 2012 23:17
Re:
[QUOTE:116511759=Il comportamento di Eric, da un punto di vista umano, è comprensibile: Top Dollar e compagnia hanno massacrato lui e la sua fidanzata.
Tuttavia, da un punto di vista morale, Eric sarebbe condannato perché "si è fatto giustizia da sé". E la giustizia spetterebbe allo stato e alle forze di polizia.
Tuttavia, immaginiamo questa situazione.
Siamo nella nostra Italia con la giustizia poco sicura per i deboli.
questi giustizieri non agiscono come le ronde padane, ma basandosi su indagini serie, che portano a scoprire con certezza i veri colpevoli.
Cosa fareste? Li condannereste?
Allora...se incontrassi una persona che ha agito come hai detto tu, ed io fossi un'autorità, le consegnerei la medaglia al valore civile.
Mettiamo come, secondo i perbenisti, avrebbe dovuto agire:
avrebbe fatto denuncia
dopo qualche tempo i colpevoli danno la loro versione dei fatti
non ci sono altri testimoni
per decorrenza dei termini o altro i criminali escono e se ne vanno impuniti, pronti ad uccidere e stuprare qualche altra ragazza innocente.
Ecco, con una prospettiva del genere come si fa a condannare? Tralasciando il concetto di vendetta, un'azione del genere è un atto di giustizia: basandoti su prove certe, ragionate (non ho visto il film o non lo ricordo) tu compi precisi e mirati assassini, uccidendo i criminali in questione. La morte di ognuno di loro permetterà a dieci innocenti di vivere in pace.
Non mi sembra un crimine.
Certo, se le leggi fossero giuste, severe, pesanti, e chi indaga fosse veramente competente, l'autotutela sarebbe sbagliata, ma con simili sistemi chiunque si sente incitato ad agire in questo modo, non tanto per follia, quanto per paura.
Faccio un esempio (ne potrei fare una decina, ma sarebbe troppa roba):
quante volte abbiamo sentito parlare di donne molestate dagli ex?
Tante.
Cosa consigliava il TG? Denunciatelo, così la paura della polizia potrebbe spingerlo a smettere.
Certo: lo chiamano, compila due moduli e via.
Poi continua, altre denunce, nessuno fa niente, ed un brutto giorno va di matto ed uccide la donna, oppure qualcuno a lei vicino.
Va a finire sempre così, almeno in una decina di casi che abbia sentito, sempre la stessa storia. Tranne quando i familiari di una vittima hanno cercato il persecutore, lo hanno trovato ed ucciso.
Lei si è salvata proprio perché la famiglia ha compiuto un atto di autotutela, che è un reato. Cosa che si sarebbe evitata se ci fosse stata serietà.
Ad esso si aggiunge la lentezza dei processi, che durano decine di anni senza ottenere nulla.
Ed infine, per dare una risposta generica alla tua domanda finale (li condannereste?) uso un'altra domanda:
Voi che leggete queste righe sareste disposti a perdonare chi vi ha strappato una delle persone più importanti della vostra vita, qualcuno che amavate con tutta l'anima? Lei ora non c'è più, voi siete soli, e quel criminale è in giro a piede libero, nessuno gli fa nulla perché a nessuno interessa niente di voi, è libero di fare del male ad altri innocenti. Non è pentito, rideva mentre lo faceva, ed ora ride di voi e del vostro dolore.
Penso che, detto così, nessuno direbbe "sì, lo perdono perché sono buono" o assurdità varie.
Qui non si parla d'improvvisarsi giustizieri, qui si parla di salvaguardare la propria persona, la propria vita e quella di chi abbiamo vicino! Voi, se voleste, sareste capaci di ucciderlo, potete perché ne avete i mezzi.
Non lo fareste? Oppure vi mettereste il cuore in pace?
Ultimissima cosa prima di chiudere: c'è gente che condanna la pena di morte, anche per i crimini più gravi, proponendo pene alternative, come ad esempio i lavori forzati in miniera, in modo che il criminale possa dare il suo contributo alla società e (ma non ci conto) pentirsi. Ecco, quest'idea io l'approvo (sempre che sia applicabile)
Aggiungo anche che c'è gente che non approva l'omicidio del detenuto perché un comandamento recita "non uccidere". Basterà leggere la Bibbia per notare che il signore ha più volte incitato al genocidio dei peccatori.
Dopo questa leggera divigazione (che se vuoi tolgo) saluto.