Il consumatore-hacker e la Rete.

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danielozma
00sabato 4 settembre 2004 11:15
Il consumatore-hacker e la Rete.


L'internet è un formidabile strumento per riequilibrare l'accesso alle informazioni. L'arma più potente in mano all'hackumer per diffondere competenza e, quindi, potere.


[ZEUS News - www.zeusnews.it - News, 03-09-2004]

In una puntata della trasmissione "Porta a Porta" della scorsa stagione, l'economista Renato Brunetta è stato intervistato da Bruno Vespa sull'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi.

Molti di noi hanno notato la sorprendente velocità di adeguamento dei prezzi quando il costo della materia prima cresce, mentre quando cala, la correzione dei listini al consumo è straordinariamente lenta. Ebbene, il professor Brunetta ha attribuito la disfunzione all'asimmetria delle informazioni, tipica del mercato.


Per i non addetti ai lavori, si tratta di un concetto ostico. Il concetto di asimmetrie informative è stato studiato da Akerlof, Spence e Stiglitz, e si verifica quando attori di una parte del mercato hanno informazioni molto migliori di altri. Grandi aziende, o associazioni di aziende, sfruttano a proprio vantaggio la povertà (o la ridondanza, l'effetto è lo stesso) delle informazioni accessibili, creando una distorsione della concorrenza.


In sintesi, nella società moderna, il mitico libero mercato è ostacolato da un rapporto di forza squilibrato tra chi detiene le informazioni e chi non vi ha accesso. Per la cronaca, queste ricerche hanno fatto guadagnare ai loro autori il Nobel per l'Economia nel 2001.


Quindi, se il professor Brunetta, alla domanda di Vespa, avesse replicato: "È perché i petrolieri abusano disonestamente del loro potere", probabilmente si sarebbe beccato una querela, ma il significato della sua affermazione sarebbe stato lo stesso. L'assenza di pudore nel fare un'affermazione di questa gravità, anche se mascherata da paroloni difficili, chiarisce una volta per tutte il futuro che ci aspetta.


Una guerra, non più tra chi possiede e chi no, ma tra chi sa e chi ignora. Lo strumento per la conquista del potere cambierà, ma non cambieranno le lotte tra chi ha interesse a conservarlo e chi invece lo vuole sovvertire. L'aspra battaglia sui brevetti e sul copyright è solo l'inizio.


Ma non è proprio la stessa cosa che in passato. Vi sono alcune differenze tra il possesso del fattore produttivo-chiave dei nostri tempi (le conoscenze) e quelli dei tempi andati (la terra e il denaro).


Primo, le conoscenze sono replicabili all'infinito senza costi. Secondo, possono viaggiare senza perdite, semmai arricchite, da un terminale all'altro, da un capo all'altro del mondo, anche su canali non ufficiali e, pure qui, senza costi. Qualcosa mi dice che stavolta la posizione dei poveracci sarà molto più vantaggiosa che in passato.


Tempo fa, abbiamo parlato della necessità per il consumatore di diventare hacker, per contrastare la sempre maggiore invadenza delle corporation.


Secondo la mirabile sintesi fatta da un lettore, l'hackumer dovrebbe avere essenzialmente due caratteristiche: competenza (è la dote degli hacker) e generosità: "Messe insieme, queste due qualità creano il motore di un positivo idealismo. Purtroppo, nella nostra società sembra facilissimo incontrare gente idealista ma tonta, oppure capace ma egocentrica. Trovare gente competente e generosa è molto più difficile, ma è proprio quella che potrebbe cambiare le cose."


Quindi, ragazzi, al lavoro! Acquisiamo nozioni, abilità, smontiamo e retroingegnerizziamo tutte le nostre macchine, dal phon al forno a microonde. Ma poi, mettiamo in rete le nostre imprese. Mostriamo a tutti, sì, quanto siamo stati bravi, ma anche come risolvere problemi analoghi.


La generosità sta nel farlo in un linguaggio comprensibile, accessibile anche ai profani. Perché è vero che padroneggiare le conoscenze non può e non deve essere facile, ma almeno facciamo in modo che siano accessibili.


Ovviamente, l'idea non è nuova, e già esistono numerosi esempi. Il lettore Boh (si è firmato così) ci ha segnalato questo documento, dove un tizio spiega con una maniacale dovizia di particolari come costruire una tricicletta. Voto: 7 e mezzo per la competenza (per quanto ne posso sapere), 8 per la generosità.


Altri documenti: grazie al suggerimento di Aleeeeloi, abbiamo rintracciato (qui e qui) due dettagliati howto per la produzione di biodiesel casalingo a partire da oli vegetali usati.


Tra l'altro, è un utile contributo al dibattito sull'energia e la mobilità alternativa. Non so se possa funzionare, inoltre qui in Italia è difficile procurarsi il metanolo, ma merita di sicuro un approfondimento. Voto competenza 8 e mezzo, generosità 7 e mezzo.


Ancora, date un'occhiata a questo curioso documento che spiega come restaurare un'Ape Piaggio, per me uno degli oggetti migliori mai prodotti in Italia (non sto scherzando). L'autore si mostra perfetto hackumer, nel dichiarare che scopo del sito è "raccogliere tutte le informazioni in mio possesso sull'Ape e di metterle a disposizione dei visitatori". Non sono in grado di giudicare la competenza, ma la generosità vale un 8,5.


Ovviamente, dietro questa mondializzazione della conoscenza, dietro la creazione di questa biblioteca virtuale del fai-da-te antagonista, ci sono molti problemi. Cito i primi due che mi vengono in mente: l'attendibilità delle fonti e il digital divide.



Michele Bottari
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