Il carretto passava

Il Barman
00lunedì 2 luglio 2012 13:25
Ma il carro dei vincitori quello vero non è passato - per cui, il materiale che stavo raccogliendo sugli articoli di inizio giugno da rinfacciare a quei giornali che (a differenza di NOI) non hanno mai creduto nei nostri ragazzi, mi rimane qui.
Sì, proprio qui. Qui sotto. Un po', fa ridere lo stesso.
Il Barman
00lunedì 2 luglio 2012 13:27
Il Giornale, 12 giugno: “Mario Balotelli è il prodotto classico di questa generazione che se la spassa con il culo nella nutella. Privilegi, gloria, soldi, fama. Non hanno un passato, non cercano il futuro, frequentano il presente come fosse una discoteca, la partita di pallone e gli allenamenti sono happy hour , momenti di distrazione e non di impegno vero, profondo, intenso, sofferto. Una generazione di capricciosi e viziati, con le solite eccezioni che non fanno regola. Ma l’Italia di oggi ha bisogno di questo tipo, ha bisogno della fisicità (un termine obbrobrioso) dimenticando spesso che in questo gioco il fosforo ha maggiore importanza del muscolo.”.

Il Giornale, 29 giugno:
"Quello che non impareranno mai di noi, i tedeschi, è che sappiamo vincere anche quando sembriamo in difficoltà. Invidia eh? L’Italia non ha bisogno di essere perfetta per tirare fuori il meglio di sé. L’Italia funziona anche quando sembra precaria. È il dono che gli dei ci hanno dato. È il regalo che nessun tedesco avrà mai.
Ciao allora. Andate a casa.
Come nel 1970, come nel 1982, come nel 2006. Varsavia segue Città del Messico, Madrid, Dortmund. Uno scontro di civiltà che sul campo di pallone ribalta sempre tutto il resto. Da noi non funziona niente, ora persino il loro campionato è meglio del nostro: più ricco, più seguito, più felice. Però con la nazionale stanno sotto, sempre. Cantiamo, allora: non vincete mai.
Ancora: non vincete mai.
È un risarcimento morale, oltre che una vittoria che va al di là del pallone. Dicano quello che vogliono i sociologi: sostengono che solo i bambini sovrappongono lo sport al resto della vita. Restino immersi nei loro libri e nelle loro teorie: qui, nella realtà, questa partita aveva un valore molto più profondo. La Merkel, Monti, lo spread, l’Europa. Italiani contro tedeschi, come due mondi alternativi. Noi e loro: non ci odiano, ma non ci capiscono. E pagherebbero molto di quello che hanno per regalarsi una sera da italiani. Invece siamo noi a vincere. Invece siamo noi a godere.
Alla prossima nemici tedeschi. Voi e i vostri numeri da fantascienza, la vostra economia che tira, la vostra supponenza. Padroni dei bilanci e schiavi nel calcio. Conta, conta. Andiamo a prenderci la Spagna, la finale ce la giochiamo con loro. La Germania guarda e forse imparerà. Ha visto Balotelli saltarle prima in testa e poi sfondarle la rete. Provino a fermare lui e capiranno quanto è difficile fermare noi italiani.

Il Barman
00lunedì 2 luglio 2012 13:33
Massimo Gramellini, La Stampa, 12 giugno:
"Da anni leggo articoli che auspicano la maturazione di Sua Indolenza Balotelli e la annunciano come imminente, sicura o altamente probabile. Ogni volta che segna uno dei suoi rari ma bellissimi gol c’è qualcuno che dice: ci siamo. Ogni volta che sfascia l’auto in un fosso o si addormenta davanti al portiere c’è qualcuno, magari lo stesso, che si contraddice: non ci siamo, ma ci saremo. Pochi hanno il coraggio di ammettere che Balotelli resterà sempre quello che è: un talento senza carattere, un eterno immaturo, una magnifica occasione perduta".

Massimo Gramellini, La Stampa, 30 giugno:
"Lo sguardo della signora Silvia mentre si avvinghia al suo Balotellino preferito e quella mano bianca che scende con amore sulla testa nera sono gesti che sembrano quadri e valgono poemi. Stavolta i parallelismi fra politica e sport non sono nevrosi giornalistiche, ma slanci del cuore. Ne avevamo bisogno".

Il Barman
00lunedì 2 luglio 2012 13:35
Luciano Moggi, Libero, 7 giugno:
"Nel 2006 c'era la squadra, oggi c'è una squadretta. L'obiettivo di quest'anno è raggiungere i quarti di finale, difficile andare oltre. Il problema sono i giocatori. Con questa nazionale nessuno potrebbe fare di più. Nel 2006 c'erano dei campioni. E poi il ct Cesare Prandelli non ha il carisma che aveva Marcello Lippi".

Luciano Moggi, Libero, 29 giugno:
"Prandelli ha plasmato un gruppo eccellente, tirandolo su dal nulla. Si vede che i nostri ragazzi vogliono vincere: abbiamo tutte le carte in regola per farlo".

.leinonsachisonoio.
00lunedì 2 luglio 2012 13:40
[SM=g27829]
Il Barman
00lunedì 2 luglio 2012 13:43
Corriere della Sera, Mario Sconcerti, 15 giugno:
"Confusa, impaurita e sbagliata, l'Italia manca il salto di qualità che sembrava avviato. La delusione è stata comunque strutturale. Sta cominciando ad accendersi una modestia generale che in parte meritiamo, ma che stiamo anche alimentando. Viene spontanea una domanda: ma Prandelli crede nel suo gruppo, crede nella squadra? Perché tutto avviene a piccole dosi, con ordine e buon grigiore. Come se tutto stesse sempre per rompersi".

Mario Sconcerti, 1 luglio:
"Non era modesta la squadra, come sostenevano i critici. Non è modesto il Paese che questa squadra rappresenta. Siamo consapevoli del nostro valore. Sicuri di noi stessi. E consci che nella battaglia d'Europa l'Italia può prevalere anche fuori dal campo. Questa nazionale resta la cosa migliore di questo Paese. Perché è quella dove c'è più sentimento, direi amore assoluto, dove tutti vogliono sempre fortemente qualcosa e per quello sono disposti a dare, non a rubare o evadere. È l'Italia che continua a sperare, quella che ha reso Mameli celebre quasi come Lucio Battisti. Per questo batteremo la Spagna stasera. Perché abbiamo troppe diversità. Almeno una ci premierà".
Il Barman
00lunedì 2 luglio 2012 13:49
Gad Lerner, giovnalista (fovse non lo sapete, pevché non è il tipo che lo sbandieva. ma tiene all'Intev):

1 giugno
"Due anni fa, su Vanity Fair, scrissi questa lettera. Penso sia ancora attuale:
Caro Mario Balotelli, genio infelice, continuo a volerti bene. Ma ho l’impressione che ti sovrasti l’istinto della sfida a tal punto da preferire un’apparenza detestabile. Il bacio della maglia da parte di un professionista contiene sempre una dose di ruffianeria ipocrita. Ma tu l’hai scagliata per terra, Mario, la nostra maglia! Perché hai bisogno di ripeterci sempre e comunque: io non ho bisogno di voi? Ora io vado al Camp Nou, evviva l’Inter".

28 giugno
"Balotelli, il vero nuovo Supermario italiano (altro che Monti e Draghi). Quello che risponde da par suo agli idioti urlatori del “non ci sono negri italiani”. Quello capace di commuoversi visitando Auschwitz. Quello che non deve fare la commedia dell’esultanza per ogni gol che segna. Quello che stasera ne ha rifilati due alla Germania degni di un vero campione. Dopodomani vado al congresso della Lega. Forse indosserò la sua maglia azzurra".
°gesucristo°
00lunedì 2 luglio 2012 16:07
Re:
Il Barman, 02/07/2012 13.33:

Massimo Gramellini, La Stampa, 12 giugno:
"Da anni leggo articoli che auspicano la maturazione di Sua Indolenza Balotelli e la annunciano come imminente, sicura o altamente probabile. Ogni volta che segna uno dei suoi rari ma bellissimi gol c’è qualcuno che dice: ci siamo. Ogni volta che sfascia l’auto in un fosso o si addormenta davanti al portiere c’è qualcuno, magari lo stesso, che si contraddice: non ci siamo, ma ci saremo. Pochi hanno il coraggio di ammettere che Balotelli resterà sempre quello che è: un talento senza carattere, un eterno immaturo, una magnifica occasione perduta".

Massimo Gramellini, La Stampa, 30 giugno:
"Lo sguardo della signora Silvia mentre si avvinghia al suo Balotellino preferito e quella mano bianca che scende con amore sulla testa nera sono gesti che sembrano quadri e valgono poemi. Stavolta i parallelismi fra politica e sport non sono nevrosi giornalistiche, ma slanci del cuore. Ne avevamo bisogno".




E dove starebbe l'incongruenza?
Il Barman
00lunedì 2 luglio 2012 18:40
Re: Re:
°gesucristo°, 02/07/2012 16.07:




E dove starebbe l'incongruenza?




Più che incongruenza, è percettibile il cambio di tono, da deluso a flautato. Non diventare difensivo, so bene che è uno di quelli che non ti si deve toccare, insieme a MiticoLiga.
°gesucristo°
00lunedì 2 luglio 2012 21:04
Re: Re: Re:
Il Barman, 02/07/2012 18.40:




Più che incongruenza, è percettibile il cambio di tono, da deluso a flautato. Non diventare difensivo, so bene che è uno di quelli che non ti si deve toccare, insieme a MiticoLiga.




Mapercaritaddiddio, spesso non mi piacciono i corsivi di Gramellini (per l'appunto quelli flautati, come dici tu), come ho smesso di ascoltare Ligabue circa vent'anni fa, quindi fai pure, ci mancherebbe altro.
Solo che, nel caso in questione, una cosa è dire che Balotelli è fondamentalmente uno stronzo viziato (ciò che è e rimarrà sempre) una cosa è descrivere comunque un momento di gioia condiviso, per altro, con la madre. Anche gli stronzi viziati hanno momenti di gioia da condividere con la mamma. In questo sono uguali a noi meno stronzi e meno viziati...
°gesucristo°
00lunedì 2 luglio 2012 21:07
Re:
Il Barman, 02/07/2012 13.49:

Gad Lerner, giovnalista (fovse non lo sapete, pevché non è il tipo che lo sbandieva. ma tiene all'Intev):

1 giugno
"Due anni fa, su Vanity Fair, scrissi questa lettera. Penso sia ancora attuale:
Caro Mario Balotelli, genio infelice, continuo a volerti bene. Ma ho l’impressione che ti sovrasti l’istinto della sfida a tal punto da preferire un’apparenza detestabile. Il bacio della maglia da parte di un professionista contiene sempre una dose di ruffianeria ipocrita. Ma tu l’hai scagliata per terra, Mario, la nostra maglia! Perché hai bisogno di ripeterci sempre e comunque: io non ho bisogno di voi? Ora io vado al Camp Nou, evviva l’Inter".

28 giugno
"Balotelli, il vero nuovo Supermario italiano (altro che Monti e Draghi). Quello che risponde da par suo agli idioti urlatori del “non ci sono negri italiani”. Quello capace di commuoversi visitando Auschwitz. Quello che non deve fare la commedia dell’esultanza per ogni gol che segna. Quello che stasera ne ha rifilati due alla Germania degni di un vero campione. Dopodomani vado al congresso della Lega. Forse indosserò la sua maglia azzurra".



Ecco, questo mi pare certamente più idiosincratico. E te lo dice uno che ritiene Gad Lerner una spanna sopra, anzi due, dei vari Santoro ecc. ecc. ecc...
Per dire, non è che se uno ha delle simpatie nella vita deve per forza e comunque difendere tutto ciò che viene da esse...
Numero6
00martedì 3 luglio 2012 08:29
Gianmaria avrebbe parlato di forcaioli e mandolinari [SM=g27834]
Il Barman
00martedì 3 luglio 2012 10:16
Re:
Numero6, 03/07/2012 08.29:

Gianmaria avrebbe parlato di forcaioli e mandolinari [SM=g27834]




[SM=g27836] [SM=g27834] I pisquani.
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