Il calcio perde una delle leggende: è morto Puskas

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pienpi
00venerdì 17 novembre 2006 09:34

Il calcio perde una delle leggende
morto a 79 anni il grande Puskas


Il calcio perde una delle leggende
morto a 79 anni il grande Puskas


E' morto Ferenc Puskas, una
leggenda del calcio ungherse. Aveva 79 anni e le sue condizioni di salute erano in netto peggioramento da alcuni giorni. L' attaccante del Real Madrid, che da anni era alle prese con il morbo di Alzheimer, era peggiorato a causa di una polmonite.

Nato il 2 aprile del 1927 a Budapest, Puskas era considerato il miglior giocatore ungherese di tutti i tempi e uno più grandi che abbiano partecipato alle fasi finali di un mondiale. Fu la figura di spicco della straordinaria nazionale che negli anni Cinquanta dominò il calcio internazionale. Ma a questo leggendario uomo-squadra sfuggì il più ambito trofeo. Lo mancò di un soffio alla Coppa del Mondo in Svizzera nel 1954, quando l'Ungheria fu sconfitta a Berna dalla Germania Ovest per un 3-2 che ancora brucia. Per 15 anni, dal '43 al '58 è rimasto a Budapest prima di abbandonare la sua città per ragioni politiche ma in tempo per formare in nazionale un reparto d'attacco con giocatori immarcabili: i "magnifici magiari" Czibor, Bozsik, Kocsis, Hidegkuti. Nessuno ha fatto meglio di loro, ancora oggi la striscia di 32 partite senza sconfitte dura imbattuta.

Puskas giocò per due nazionali: con la sua Ungheria, appunto in Svizzera, e con la nazionale di Spagna ai mondiali in Cile nel 1962. Esordì giovanissimo nella squadra del padre, il Kispest Budapest, nel 1948 diventata la squadra dell'Esercito con il nome di Honved. A 16 anni è attaccante titolare in prima squadra dove rivelò la sua ferma determinazione e ambizione. A 18 anni l'ingresso sulla scena internazionale contro l'Austria.

Era il primo appuntamento dell'Ungheria dopo la Seconda Guerra Mondiale e per Puskas fu la nascita di una carriera senza pari con la maglia della nazionale.

Piccolo e in sovrappeso, Puskas non era particolarmente forte nei colpi di testa ed era esclusivamente mancino. Ma le sue capacità erano innegabili, come dimostrano le statistiche: 83 gol in 84 presenze in nazionale.

fonte: repubblica.it



Di lui ho visto solo qualche immagine in bianco e nero, ma da quel poco si capiva che era un grande.

ciao campione [SM=x1097153]
maldini
00venerdì 17 novembre 2006 11:33
conosco poco ma è sempre un dispiacere vedere grandi campioni che ci lasciano
stilevario85
00venerdì 17 novembre 2006 21:34
UNA GRANDE GRANDE PERDITA PER IL CALCIO
Ferenc Puskás
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Medaglie olimpiche
Calcio uomini
Oro Helsinki 1952

Ferenc Puskás (Budapest, 2 aprile 1927 - 17 novembre 2006) è stato un calciatore, considerato il migliore giocatore ungherese di sempre ed uno tra i maggiormente dotati di talento di ogni tempo a livello internazionale.

Dotato di un potente tiro di sinistro, secondo molti è stato il miglior tiratore nello sport del calcio. Fu per questo soprannominato "El Cañoncito", il piccolo cannone.

Luisito Suarez raccontò che una volta Puskas riuscì a colpire, mirando ad essi, diciotto volte su venti tentativi, i pali di una porta.

Il palmares di Puskas è uno dei più ricchi del mondo del calcio, paragonabile a quello di altri grandi del calcio, come Pelé, Franz Beckenbauer, Alfredo Di Stefano e altri.

Giocò per la squadra olimpica ungherese che vinse la medaglia d'oro nel 1952. Esordì a livello di club a soli 16 anni, nella Honvéd di Budapest (la squadra dell'esercito ungherese), per poi passare al Real Madrid nel 1958 dopo i fatti della Rivoluzione Ungherese del 1956.
Con la squadra spagnola vinse cinque campionati spagnoli e tre Coppa dei Campioni negli anni: 1959, 1960, 1966. Nell' edizione del 1960, nella quale gli spagnoli si imposero all'Eintracht Frankfurt per 7-3, Puskas segnò 4 reti, cosa non riuscita a nessun altro calciatore in una finale di Coppa dei Campioni.
Grazie alla sua permanenza al Real Madrid venne naturalizzato spagnolo. Giocò nella nazionale ungherese dal 1945 al 1956, segnando 84 gol in 85 incontri. Con questa squadra ottenne un secondo posto nel Campionato del mondo di calcio del 1954. Puskas fece anche quattro apparizioni nella nazionale spagnola, tra il 1961 e il 1962, ma senza segnare.
I suoi 84 gol internazionali furono un record (per gli uomini) fino al 28 novembre 2003, quando venne battuto dal calciatore iraniano Ali Daei (attualmente a quota 105 reti).
Nella sua carriera segnò 1156 reti.

Malato da tempo, muore di polmonite nella notte tra il 16 e il 17 novembre 2006, all'età di 79 anni, in una speciale casa di cura a Budapest, dove aveva vissuto gli ultimi anni della sua vita grazie a un vitalizio del governo ungherese. Lo stadio di Budapest, il "Népstadion", fu rinominato in suo onore nel 2002.



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