Il cacciatore di Aquiloni

Ciao a tutti! Aiuto un mio primo commento...
Qualche giorno fa ho visto Il cacciatore di Aquiloni. Mio marito ed io abbiamo pianto come due fontane. A volte mi chiedo se ha senso guardare la rappresentazione di una tragedia umana come quella che riguarda il popolo afghano e poi trovarsi a cercare le parole per dire semplicemente il proprio commento. Non so. Se colpisce (e questo film lo fa, a me come mamma poi in un modo viscerale) bisognerebbe davvero prendere e fare qualcosa, riscattarci in qualche modo anche noi come alla fine riesce a fare il protagonista. Anche noi siamo, come Amir lo è per buona parte della sua vita, spettatori davanti allo stupro di quei bimbi e di quella terra...
La scena che ricordo di più - e che vorrei rivedere- è la recita della poesia di Amir alla luce dell'orologio del padre mentre fuggono dalla loro patria nascosti in una cisterna (scena inedita non descritta nel libro). Grande l'interpretazione dell'attore che impersonifica il padre Baba - la fierezza che trasmette nella prima parte del film e poi i suoi occhi nella malattia ... mi hanno ricordato con un nodo alla gola lo sguardo di persone care che ho perduto.
Rispetto al libro il film è un attimino più filo americano ma comunque chiaro nello sviluppo degli eventi.

Qualcuno di voi lo ha visto? Che ne pensa?
Grazie,
BBna