L'AGENTE FILIPPO RACITI UCCISO DA UN MASSO
CATANIA - A causare la morte dell'ispettore Filippo Raciti durante i disordini del derby Catania-Palermo non sarebbe stata l'esplosione di una bomba carta ma un' emorragia al fegato. E' quanto ha accertato il primo esame medico legale eseguito sulla salma. Lo ha reso noto il procuratore aggiunto Renato Papa spiegando che la diagnosi redatta dal dottore Giuseppe Ragazzi parla di: ''Trauma addominale e fratture multiple del fegato, compatibili con un colpo contundente di importante adeguatezza lesiva''. Secondo questa ipotesi, a causare il decesso e' stato dunque il masso che avrebbe sfondato torace e addome dell'ispettore, che ha colpito l'investigatore prima dell'esplosione della bomba carta. "Adesso le indagini si fanno più difficili perché dobbiamo esaminare un arco di tempo più ampio", ha poi osservato il procuratore Papa commentando i primi esiti dell'autopsia sul cadavere. L'oggetto, probabilmente un masso, potrebbe aver colpito Raciti anche prima dell'esplosione della bomba carta che in un primo momento sembrava essere la causa del decesso. "Se prima dovevamo controllare un arco di tempo compreso tra le 20:31 e le 20:34 - sottolinea il procuratore aggiunto di Catania - adesso dobbiamo allargare il campo d'azione, anticipandolo almeno alle 20. Non posso nascondere che le indagini si fanno ancora più difficili". Il procuratore ha anche confermato che il coinvolgimento dell'ufficio della Direzione distrettuale antimafia è avvenuto perché si cercano eventuali collegamenti con il mondo della criminalità organizzata.
PANCALLI, DECISIONE RINVIATA DOPO FUNERALI -
''La sospensione dei campionati e' una decisione da cui non mi spostero' fino a quando lunedi' con il governo non avro' affrontato le questioni piu' importanti. Qualsiasi decisione comunque per rispetto e' rinviata a dopo i funerali''. Cosi' il commissario straordinario della Figc Luca Pancalli ha parlato al termine della Giunta straordinaria del Coni convocata dopo la tragedia del derby Catania-Palermo.La Giunta ha deciso di prolungare la gestione commissariale della Federcalcio. Lo ha annunciato il presidente del Coni, Gianni Petrucci, aggiungendo che per il 28 febbraio e' stato convocato il Consiglio nazionale che deliberera' la proroga del commissario della Figc, Luca Pancalli.Pronto un pacchetto di iniziative e di nuove norme per contrastare l'emergenza violenza negli stadi. La Giunta Coni ha fatto d'intesa con la federcalcio delle proposte per regolamentare meglio gli stadi: con riferimento al decreto Pisanu, tra le nuove proposte c'e' quella di rifiutare la licenza per la prossima stagione agli impianti non a norma.
I FUNERALI IN CATTEDRALE -
I funerali dell'ispettore capo di Polizia Filippo Raciti saranno celebrati alle ore 12 nella cattedrale di Catania, in contemporanea con il Pontificale della festa della patrona della citta', Sant'Agata. A celebrare la funzione saranno l'arcivescovo metropolita di Catania Salvatore Gristina e monsignor Paolo Romeo, nunzio apostolico in Italia, che il 10 febbraio prossimo si insediera' come arcivescovo di Palermo. Lo ha reso noto l'arcivescovado di Catania, sottolineando che ''monsignor Romeo si assocera' alla nostra devozione verso la Santa Patrona e portera' alla famiglia dell'ispettore Raciti e alla citta', duramente provati dai gravi fatti accaduti venerdi' sera, il sostegno e l'incoraggiamento del Santo Padre Benedetto XVI''.
NUOVI ARRESTI, TROVATE BOMBE CARTA -
Sale complessivamente a 29 il numero delle persone fermate da polizia e carabinieri nell'ambito delle indagini sui disordini di venerdi' scorso allo stadio Massimino. Altre sette persone sono state infatti arrestate dalle forze dell'ordine, ma a nessuno di loro e' contestato l'omicidio dell'ispettore capo Filippo Raciti. Durante l'operazione, gli investigatori hanno anche sequestrato in un negozio gestito da quattro senegalesi, che sono stati arrestati, un centinaio di oggetti esplosivi, tra petardi e bombe carta. Nel negozio c'erano anche bandiere e attrezzature solitamente utilizzate dagli ultras del Catania. Secondo quanto riferito dalla Procura di Catania, dei 29 arrestati due sono organici a gruppi degli ultras del Catania, gli altri sono abituali frequentatori della curva nord del Massimino e sono definiti come inseriti in gruppi di tifosi organizzati.
"Tra gli arrestati nell'ambito delle indagini sui disordini fuori dello stadio Angelo Massimino ci sono anche figli di persone perbene, insospettabili, tra di loro anche due figli di medici e uno di un poliziotto". Lo ha affermato il procuratore aggiunto della Repubblica Renato Papa titolare dell'inchiesta sulla morte dell'ispettore capo Filippo Raciti. "Tra gli indagati - ha spiegato il magistrato - ci sono anche questi figli di buona famiglia che evidentemente sono stati trascinati da altri, forse dal branco, a compiere gesti di violenza. Questo è un episodio grave perché è il sintomo di un malessere sociale diffuso e che ha permeato certi ambienti della città".
Durante la conferenza stampa i magistrati della Procura di Catania hanno sottolineato che ''le indagini sono svolte a 360 gradi'' e che ''sarebbero emersi allo stato collegamenti tra l' omicidio dell' ispettore e la criminalita' organizzata''. Indagini sono in corso, invece, per scoprire i ''rapporti tra mafia e ultras nel traffico di droga e armi''. Secondo questa tesi, gli ultras ''sarebbero clienti abituali della criminalita' organizzata nell' acquisto di sostanze stupefacenti e armi''.
ANCHE A PALERMO E BOLOGNA SCRITTE CONTRO POLIZIA -
Dopo Livorno e Piacenza, anche a Palermo e Biologna sono apparse alcune scritte sui muri contro la polizia di Stato. Nel centro storico del capoluogo siciliano qualcuno con vernice rossa e nera, ha scritto Acab (la sigla di 'All cops are bastards', gia' apparsa ieri nel Nord Italia) e 'Supporters 1, polizia zero'. Una scritta offensiva e' stata anche indirizzata al vicequestore vicario di Palermo, Giuseppe Oddo, uno dei funzionari della questura palermitana che si occupa dell'ordine pubblico allo stadio. Gli slogan scritti sui muri sono stati individuati tra via Maqueda, la cattedrale, il popolare mercato del Capo e nella zona della cittadella universitaria, in viale Delle Scienze. Le scritte sono state gia' cancellate nel corso della notte.E una scritta inneggiante alla morte del poliziotto e' comparsa anche a Bologna, vicino allo stadio Dall'Ara, sul muro della biglietteria di via Andrea Costa. Ad individuarla sono stati gli uomini della Digos in mattinata. ''Quando la vittima e' un ultras nessuna notizia nessun rispetto nessuna dignita''' si legge sul muro. Poi un riferimento ''Verona-Brescia Paolo''. Seguito da ''Sbirri di m... la morte non e' uguale per tutti''. Non ci sono sigle di rivendicazione.
CONTROLLI IN CLUB ULTRAS -
Ecstasy e marijuana del tipo orange sgang e due fucili illecitamente detenuti sono stati sequestrati a un incensurato di 21 anni dalla squadra mobile della Questura e da carabinieri del reparto operativo di Catania. L' operazione e' avvenuta nell' ambito di iniziative disposte dalla Procura della Repubblica nei confronti dei club di ultras nel quadro delle indagini per la morte dell' ispettore capo Filippo Raciti. L' arresto e' avvenuto in uno palazzo nel popoloso rione di Librino al cui interno si trova una sala giochi che e' un centro di ritrovo di ultras etnei. Droga e armi erano nascoste in un locale in uso all' indagato che non risulta coinvolto negli incidenti avvenuti il 2 febbraio scorso nello stadio Massimino durante il derby Catania-Palermo.L' arrestato e' Danilo Patrizio, 21 anni, incensurato, figlio di 'buona' famiglia, bloccato durante una perquisizione in un circolo ricreativo di viale Castagnola, nel quartiere Librino. Il giovane alla vista degli investigatori ha tentato di fuggire, gettando per terra una busta contenente 74 'stecche' di marijuana, ma e' stato bloccato da polizia e carabinieri. Il 21enne e' stato bloccato al nono piano di uno stabile di edilizia popolare e trovato in possesso di 880 euro in banconote di vario taglio, di chiavi che aprivano sia la porta d' ingresso del circolo privato sia la terrazza sovrastante lo stabile, chiusa con un lucchetto. Sul pianerottolo del palazzo dove e' stato catturato l' indagato, gli investigatori hanno inoltre trovato un cofanetto contenente 1.029 pillole di ecstasy, abbandonato dal Patrizio prima di essere bloccato. Nella terrazza dell' edificio polizia e carabinieri hanno successivamente trovato un borsone con all' interno due fucili, uno calibro 22 e l' altro 20, risultati rubati e altre confezioni di marijuana orange skunk dal peso complessivo di circa un chilogrammo. Durante una perquisizione nel circolo ricreativo sono stati sequestrati un bilancino di precisione e due panetti di sostanza solitamente utilizzata per il 'taglio' della cocaina, oltre a disegni e scritti relativi ai supporter del calcio Catania che si riconoscono nell' associazione A.N.R. (Associazione Non Riconosciuta), e due striscioni inneggianti alla squadra.
ansa.it