Candele e acqua calda
Il bizzarro viaggio di Cassiopea
nella Terra di Mezzo
Capitolo tre
Candele e acqua calda
Aragorn o Granpasso che dir si voglia non fa nulla per nascondere il fatto che la mia presenza lo stia infastidendo a morte.
Mentre io gli parlo raccontandogli la stessa storia che avevo riservato a Gandalf, lui non mi sta nemmeno a sentire. Con lo sguardo continua a cercare gli Hobbit, scavalcando continuamente la mia figura. E' anche vero che mi sono seduta proprio di fronte a lui, oscurandogli la vista.
Credo tuttavia che questo Ramingo debba imparare un pò di buone maniere.
Allora per attirare la sua attenzione dico:
-Tra poco accadrà qualcosa di molto pericoloso per "chi-sappiamo-noi"-
-"Chi-sappiamo-noi”?-
-Vedrai che fra poco "chi-sappiamo-noi" scomparirà-
Neanche il tempo di pronunciare questa frase che Aragorn si alza di scatto, e con mala grazia mi travolge buttandomi a terra.
Con le gambe per aria e la testa all'insù, vedo il Ramingo che si avventa su di un Frodo spaventato e lo trascina fuori dal locale.
Tento disperatamente di rimettermi in piedi, ma quella maledetta tunica si è impigliata al tavolo ed ora, più che un'indovina, sembro una tovaglia.
Dopo circa dieci minuti passati a chiedere aiuto, l'oste mi nota.
Gli domando dove sia andato l'uomo che era seduto con me, e lui mi risponde di cercarlo al piano di sopra.
Quando sto per imboccare le scale mi accorgo che l'oste mi sta ancora seguendo.
-Tenga la mancia!... roba da matti!-
Nel buio totale di questo corridoio tento di capire dove sto andando. Nella foga mi sono scordata di prendere con me una candela.
Questi dannati trogloditi non sanno cosa sia la corrente elettrica, ma quel che è peggio è che il proprietario della locanda è talmente tirchio da voler risparmiare su tutto, così non ha messo le candele lungo il corridoio. Dice che se devono restare accese tutta la notte per illuminarlo, quando in tutto le persone ci camminano dieci minuti, finirebbe sul lastrico (pare che le candele a Brea siano molto care).
Meno male che, dopo essere andata a sbattere contro una finestra aperta, una vaso e qualcos'altro di poco definito, mi ricordo della borsa e tiro fuori un bella torcia.
Le voci degli Hobbit mi guidano nel posto giusto.
Quando entro nella stanza, i miei amici ed il Ramingo stanno conversando pacificamente.
Non mi notano nemmeno, e questo non mi piace.
Mi metto in un angolo e mi ascolto tutta la storia di Aragorn, che poi già conosco. E' talmente noiosa che decido di svagarmi un po, e tiro fuori dalla mia fedele borsa un bel videogioco.
I presenti mi fissano straniti ed esterrefatti.
Finalmente sono riuscita ad attirare la loro attenzione.
Quando Aragorn si decide a chiedermi chi sono ( e questo mi fa molto arrabbiare perchè dimostra che prima non mi stava ascoltando), sentiamo bussare.
E' l'oste che, con una nota dolente nella voce, si scusa con Frodo ed Aragorn circa una famigerata lettera che Gandalf gli aveva chiesto di spedire al giovane Hobbit mesi or sono.
Dice di essersene dimenticato, secondo il mio modesto parere, è solo perchè Gandalf non gli ha lasciato la mancia.
Dopo che l'oste è uscito, il ramingo riattacca con i suoi racconti. Non ce la faccio proprio a starlo a sentire, così prendo la parola.
-i Nazgul saranno qui a momenti-
-Cassiopea, chi sono i Nazgul?-
-Vedi caro Sam, Nazgul è il nome che viene dato a quei signori a cavallo che abbiamo incontrato oggi. Vi ricordate tutti di quello che vi ho raccontato a riguardo, vero?-
I piccoletti annuiscono, e Aragorn sembra molto incuriosito, le mie parole devono averlo sorpreso.
-Voi cosa sapete dei Nazgul?-
-Esattamente quello che sapete voi-
-E come fate a sapere quello che so io?-
-So quello che sapete voi, perchè è lo stesso che so io-
-E se quello che so io, non fosse quello che credete di sapere voi?-
-Io credo di sapere quello che sapete voi-
-Quindi voi sapete che i Nazgul sono esseri ne vivi ne morti, schiavi del potere dell'Oscuro Signore di Mordor e dell'Unico Anello?-
-Si, e non c'era bisogno di gridarlo ai quattro venti! -
Appena detto ciò, mi volto verso gli Hobbit che mi stanno guardando malissimo.
-Cassiopea, tu ci avevi detto che erano semplici giocatori di nascondino- dice Sam
-E ora veniamo a sapere che sono pericolosi esseri semi morti- ribatte Merry
-Ma che bisogno c'era di raccontare simili fandonie?- aggiunge Aragorn
-Se ho raccontato quello che ho raccontato era perchè se gli avessi raccontato quello che tu gli hai raccontato…insomma! si sarebbero spaventati inutilmente ecco tutto, brutto Ramingo rovina racconti!-
-Scusatemi-
Scusa? mi chiede scusa? adesso lo sistemo!
-Scusatemi? vi rendete conto che avete rischiato di minare la mia credibilità? Nella mia terra d'origine, Marte, sono temuta e rispettata da tutti per i miei straordinari poteri! Avrei potuto restarmene dov'ero a godermi la tranquillità di casa mia, e invece ho deciso di partire per venire qui nella Terra di Mezzo con il solo scopo di aiutarvi a sconfiggere Sauron, e voi mi ripagate così?-
Mi porto le mani al volto e fingo di piangere sconsolata. Una tecnica che uso sempre quando voglio ottenere qualcosa.
-Sono mortificato, non era mia intenzione ferirvi, vogliate accettare le mie scuse-
Alzo lentamente lo sguardo fingendo di asciugarmi le lacrime.
-Accetto le vostre scuse, e ora presto nascondiamoci, i Cavalieri neri stanno per varcare i confini di Brea-
Poco distante da noi, i Nazgul sono entrati in quella che pensavano fosse la camera degli Hobbit.
Poco prima che arrivassero avevo preparato loro una sorpresina. Non mi sorprendo quindi se ora arrivano urla agghiaccianti alle nostre orecchie...forse l'acqua bollente che ho messo sulla porta non è stata gradita...! Infatti i nove impugnano le spade e fanno a pezzi i materassi dei letti. Ardito da parte loro! si vede che ignorano quanto sia tirchio l'oste.
Nonostante tutto, però, mi fanno una certa paura.
Fino a questo momento avevo sempre scherzato e preso con leggerezza la storia dei Nove che ci seguivano, ora mi rendo conto del rischio che stiamo correndo: se l'oste venisse a sapere che i Nazgul hanno distrutto i materassi perchè noi gli abbiamo teso un tranello facendoli passare per gli Hobbit, sarebbero guai seri per noi!
Passo la notte insonne discutendo con il Ramingo sul da farsi, ed alle prime luci dell’alba ci incamminiamo verso Gran Burrone.
Il percorso verso la nostra meta è faticoso ed in alcuni punti pressoché inagibile.
Per fortuna che prima di partire mi sono levata quell’odiosa tunica. Ora sono vestita con una specie di camicione blu che mi arriva alle ginocchia, e ai piedi porto degli stivali da pescatore.
Mi sono ricordata infatti che il gruppo sarebbe passato per un acquitrino, e così mi sono anche munita di repellente per gli insetti. Sarò ridicola, ma non sprovveduta.
Durante il cammino Aragorn mi fa un sacco di domande. Come ci ha già ampiamente illustrato, lui e Gandalf si conoscono da molto tempo, perciò non si sa spiegare come sia possibile che non gli abbia detto nulla di me.
Allora lo sbalordisco con le mie parole. Approfittando della distrazione dei quattro Hobbit, mi avvicino a lui e gli sussurro.
-Gandalf non ti ha detto niente perché nemmeno lui aveva previsto la mia venuta. Ora lo stregone grigio sta lottando per la sua vita sulla cima di una torre, con la mia vista mentale lo vedo, è ad Isengard. Saruman il bianco ci ha traditi!-
-Ma è terribile, dobbiamo fare qualcosa!-
-No! non essere impulsivo. Gandalf sa benissimo quello che sta facendo, e non ti preoccupare, i miei poteri che mi permettono di vedere nel futuro mi dicono che lo stregone sopravvivrà e ci raggiungerà a Gran Burrone-
-Hai già dimostrato il valore delle tue premonizioni, quindi mi fiderò di te-
-Allora se ti fidi di me, questa notte non abbassare la guardia, un’oscura ombra ci segue, e temo ci raggiungerà a Colle Vento-
Mi sento un vero fenomeno. E’ stato facile conquistare la fiducia del Ramingo che, tra parentesi, come gli altri è proprio uguale all’attore del film.
A pensarci bene, da quando è iniziata la mia avventura nella Terra di Mezzo, sono accaduti eventi e circostanze che non mi so spiegare, è come se ciò che ho letto nel libro e quello che ho visto nel film si siano mescolati tra loro, creando situazioni al limite dell’assurdo e totalmente inspiegabili.
In ogni caso, sono più sicura ora che Granpasso si è unito al gruppo.
Mentre sono assorta nei miei pensieri, la voce di Aragorn mi riporta alla realtà.
-Ecco Colle Vento, ci accamperemo qui stanotte!-