Il Mito

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
=Ereandil=
00mercoledì 17 giugno 2009 20:15




Il Mito del Vampiro


Il folclore, e non solo quello europeo, appare assai ricco di esseri e creature vampiriche che assumono peculiarità e nomi diversi a seconda della tradizione alla quale appartengono.

Alcuni studiosi collocano anche le Sirene nel novero dei possibili antenati dei Vampiri. E’ da rilevare che, in origine, questi mostri venivano raffigurati per metà del corpo in sembianze femminili mentre per l’altra metà in forma di uccello dotato di pericolosi artigli( la similitudine con le Arpie è davvero notevole). Le Sirene attendevano le loro vittime, di solito incauti marinai, su rigogliose e splendide isole ammaliandoli con il loro ipnotico canto quando, principalmente nelle ore notturne, essi erano in balia di sogni erotici. Le Sirene, infatti, erano creature ingorde di sperma e di sangue.

In Romania troviamo i Moroi, neonati morti senza battesimo; gli Strigoi, invece, sono esseri in cui sono innestati due cuori e vari elementi animali; i Nosferat sono figli illegittimi di genitori anch’essi illegittimi in grado di assumere sembianze animali.

Nella Regione della Valacchia vive una specie di cane mannaro, il Priccolitch, che, per mantenersi eternamente giovane si limita a succhiare il sangue agli animali domestici. In Moldavia, invece, si riscontra la presenza del cosiddetto Drakul, inquieto spirito di uno scomunicato. In Germania incontriamo l’Alp, diavolo del tipo "incubus" e quindi dalle caratteristiche prettamente maschili, che, sotto forma di farfalla, si poggia, nottetempo, sul petto della dormiente assorbendone la linfa vitale; il Nachzerer è una specie di spirito vampiro che vive nei cimiteri e trascorre la maggior parte del tempo a masticare non solo il proprio cadavere ma anche quello altrui; il Blautsauger è un corpo privo di ossa e completamente ricoperto di peli che vampirizza le proprie vittime costringendole a ingerire la terra della propria tomba. In Grecia esistono dei vampiri chiamati Brucolachi mentre in Albania troviamo i Vukodlak e i Liugvat. Spostiamoci, ora, fuori Continente fino ad arrivare in Estremo Oriente. In Cina troviamo i cosiddetti Chiang Shih, spiriti capaci di dar vita ai cadaveri e di plasmarsi un nuovo corpo con frammenti di ossa e altre parti di corpi decomposti. In Indonesia incontriamo i Langsuir, donne morte di parto che si manifestano vestite con un abito verde, neri capelli lunghi fino alle caviglie e artigli affilati. Queste orrende creature succhiano il sangue ai bambini tramite una fessura situata sul collo e, secondo la tradizione, per ucciderle è necessario infilarne i capelli nella fessura e tagliar loro le unghie. In Malesia abitano i Polong, vampiri artificiali creati con la magia e grandi come la punta di un mignolo. Si introducono nel corpo degli uomini portandoli rapidamente alla follia. In India ricordiamo i Vetala e i Rakshasa. Ma anche l’Africa ha le sue storie di vampiri i cui principali protagonisti sono i Kinoly e i Mutala che possiedono la qualità di sapersi trasformare in feroci leopardi. Spostandoci ancora nelle Americhe, in Cile troviamo i Chon-Chon mentre, anticamente, presso gli Atzechi era nota la figura dei Ciuapipiltin. Da questo rapido excursus sulle forme vampiriche nelle diverse tradizioni e culture evinciamo alcuni aspetti peculiari della figura del Vampiro così come la conosciamo noi:


1) Tutti sono defunti ritornati in vita per tormentare l’esistenza dei mortali

2) Tutti si nutrono di sangue o di sperma (Simboli per eccellenza dell’Energia Vitale)

3) Tutti o quasi sono in grado di trasformarsi, come il Vampiro, in diversi animali




Come riconoscere un Vampiro

Un’epidemia di vampirismo verificatasi nel XVIII secolo in alcuni villaggi della Serbia permise a molti illustri medici e connestabili della zona di stabilire con precisione le caratteristiche fisiche di un vero Vampiro. I sepolcri nei quali riposavano i presunti vampiri furono scoperchiati e, tra lo stupore generale, si scoprì che ogni corpo presentava i segni inequivocabili del Male; a tal proposito esistono, ancora oggi, documenti firmati da integerrimi medici dell’epoca che attestano la scoperta di questi inquietanti casi. Ecco, quindi, punto per punto tutto ciò che fu scoperto dopo un attento esame dei cadaveri:

1) Il corpo non presentava alcun segno di decomposizione

2) Dalla bocca fuoriusciva un lieve rivolo di sangue

3) Il corpo appariva florido e pasciuto come dopo un lauto pasto ( a dispetto dell’abnorme magrezza del Conte Dracula)

4) Unghie e peli, anche se di poco, parevano essere cresciuti

5) In alcuni casi, all’apertura della bara, il corpo veniva trovato in posizioni innaturali e la parte inferiore del coperchio del sarcofago pareva inciso da numerosi graffi come se una violenta e distruttiva forza avesse tentato di uscirne


A ciò si assommavano altri fatti davvero curiosi :

1) Un male misterioso e mortale si era diffuso in tutte le case che si trovavano nei pressi della dimora del presunto vampiro

2) Alcune persone, colpite dal letale morbo, affermarono, prima di esalare l’ultimo respiro, che lo spirito del defunto, ormai additato da tutti come l’unico e vero colpevole, era apparso loro con propositi assai minacciosi


Da questa serie di elementi inconfutabili ne sortì un’unica e sentenziosa conseguenza : il corpo nella bara non era quello di un essere umano qualsiasi ma di un Vampiro in carne e ossa! Il cadavere venne, quindi, decapitato e bruciato nella speranza che ciò potesse servire a liberare il villaggio dal Male aiutando, così, anche lo spirito del defunto a ritrovare la pace di un eterno riposo. Pochi anni dopo fu pubblicato un interessantissimo trattato dal titolo "Dei redivivi di Moldavia e d’Ungheria…" dell’abate francese Calmet che avanzò l’ipotesi che i numerosi casi di improvvise quanto inspiegabili morti potessero essere determinate da un morbo non ancora conosciuto alla scienza ufficiale. Egli affermava che, in realtà, il presunto Vampiro altri non era che una persona che, per sua grande sfortuna, si era ammalata del morbo prima di ogni altra diventando, agli occhi di tutti, unico responsabile dell’imperversante Male. Per il nostro abate era, quindi, solo una vittima innocente…

Altri studiosi, alla luce di nuove scoperte scientifiche, pensarono bene di confutare i sistemi superstiziosi con cui venivano esaminati i numerosi casi di vampirismo e ne trassero interessanti deduzioni che, ora, andrò ad elencare e che vanno comparate con quelle utilizzate, invece, per avvalorare il fenomeno del vampirismo :

1) Il corpo, apparentemente non decomposto, in realtà aveva subito, a causa del tipo di terreno in cui era stato sepolto e di particolari condizioni climatiche, solo un rallentamento dei processi disgregativi

2) Anche dopo alcuni giorni dalla morte i liquidi interni al corpo sono caratterizzati da una certa fluidità

3) La dilatazione della zona addominale che darebbe al cadavere un aspetto particolarmente florido e pasciuto non sarebbe determinato da un pasto a base di sangue appena consumato dal Vampiro ma dallo sprigionamento interno di gas di decomposizione

4) Unghie e peli hanno la caratteristica di crescere ancora alcuni giorni dopo il decesso

5) Si verificavano, alcune volte, casi di morte apparente con la conseguenza che chi veniva chiuso in maniera troppo affrettata dentro una bara, una volta ridestatosi e resosi conto della situazione avrebbe fatto di tutto per uscirne…

Sta a voi, cari lettori, magari dopo aver consultato un esperto in materia medica, se scegliere l’una o l’altra versione.

Se, però, non siete totalmente sicuri che quel sepolcro nel cimitero della vostra città ospiti il corpo di un Vampiro, allora, procuratevi un cavallo nero e state sicuri che se quella è la tomba giusta vi si fermerà proprio sopra.




Come difendersi da un vampiro

I sistemi di autodifesa dai vampiri sono conosciuti davvero a tutti : crocefissi, collane d’aglio, acqua santa e altri curiosissimi amuleti. La croce sembra il sistema più efficace per difendersi dalle aggressioni dei Vampiri ma la domanda sorge spontanea:" E se mi trovo a fronteggiare un Vampiro cinese? Cosa devo fare? Mostrargli un piccolo Buddha in peltro?" Il problema, a dire il vero, non è il tipo di oggetto che si utilizza ma il come si utilizza, la Fede che si può riporre nell’uso di quel determinato oggetto non disgiunta dalla ferma Volontà di allontanare il Male. Per quel che riguarda l’aglio, invece, la sua virtù antivampirica consiste nel fatto che, da tempo, viene considerato, a livello alimentare, come un adeguato antiparassitario e peggiori parassiti dei Vampiri crediamo di non averne mai conosciuti. Per quel che concerne l’acqua santa vale lo stesso discorso del crocefisso. Lo specchio è particolarmente detestato dal vampiro poiché quest’oggetto cattura solo le immagini di cose realmente esistenti mentre il Signore della Notte, sospeso in una dimensione limbica tra sogno e realtà, non può entrare a far parte di questa categoria di enti. Lo specchio diventa, quindi, il mezzo attraverso il quale il Vampiro prende coscienza del suo non esistere e, quest’amara rivelazione, lo rende cieco di rabbia e dolore fino a farlo fuggire.




Come uccidere un Vampiro

Visto e considerato che un Vampiro non può essere salvato, in alcun modo, dalla sua maledizione si dovrà procedere con un sistema molto drastico : l’uccisione. Il metodo più conosciuto consiste nel conficcare un paletto di frassino nel cuore del Vampiro fino a spaccarlo in due ma attenti a non farvi colpire dal fiotto di sangue che copioso sgorgherà dal corpo del non morto! Potreste rimanerne contaminati e, anche a voi, toccherà seguirne la stessa sorte! Vi trasformerete in Vampiri! Ma perché proprio il frassino e non il ciliegio o il castagno o un altro albero qualsiasi? Perché nella tradizione esoterica il frassino è, per eccellenza, l’albero ascritto al pianeta Sole e per dissolvere le tenebre del Male, incarnate dal Succhiasangue per eccellenza, serve la Luce dell’astro dorato; ed è proprio la luce diretta del Sole a costituire il secondo metodo di eliminazione del Vampiro. Molti altri hanno preferito metodi più comuni quali la decapitazione e la carbonizzazione del corpo mentre altri ancora hanno preferito annegare il Vampiro nell’acqua, altro elemento purificatore. Se, però, non riuscite a trovare il coraggio di un’azione così diretta, il nostro consiglio è di mettervi in cerca del Dampiro e di farvi aiutare da lui. Il Dampiro, creatura nata dall’amplesso di una donna umana con un Vampiro, è in grado, grazie ai suoi sensi particolarmente affinati, di scovare il Vampiro e di ucciderlo.



Due illustri "Vampiri"

La storia ci ha fatto conoscere due inquietanti personaggi che, per la loro ferocia sanguinaria e le loro diaboliche perversioni, sono entrati di diritto nel grande Clan dei Vampiri : Vlad Tepes detto l’Impalatore, alla cui figura Bram Stoker s’ispirò per la stesura del suo "Dracula", e la Contessa Erszebeth Bathory vissuta in Ungheria a cavallo tra i secoli XVI e XVII così come Vlad. A Vlad dedicherò presto una monografia completa mentre, per quel che riguarda l’oscura Contessa ne traccerò in breve la raccapricciante storia. Molto spesso il marito di Erszebeth, un fiero comandante di guarnigione, si allontanava dal castello per raggiungere lontani luoghi di battaglia lasciando, così, la moglie in balia di apatiche giornate. La Contessa, giusto per trascorrere il tempo in maniera meno noiosa, decise, un giorno, di sottoporre le proprie domestiche ad ogni sorta di sevizie. La Contessa era anche preda della paura di invecchiare visto che le prime orribili rughe cominciavano a solcarle il giovane viso .Un giorno, mentre era intenta a frustare una delle sue domestiche, alcuni schizzi di sangue la colpirono e le sembrò che la pelle, proprio in quei punti, ne avesse tratto un certo giovamento. Fu così che decise di mettere in atto il suo piano criminoso che la spinse a perpetrare più di seicento delitti per procurarsi il sangue necessario per impacchi e bevande miracolose. Per sua grande sfortuna, fu ben presto scoperta dal cugino che la fece rinchiudere nella torre più alta del castello. Mori alcuni anni più tardi folle e dimenticata anche dalla sua stessa giovinezza.




SaRaLoVe.
00giovedì 18 giugno 2009 21:30
Come uccidere un vampiro? No mai. Mai uccidere vampires. Io voglio che sempre vivono. Letto solo questo article. Viva vampires [SM=x1256295]







=Ereandil=
00giovedì 18 giugno 2009 22:52

Si, ma alcuni non sono proprio "creaturine gentili" [SM=g27990] Ecco perché c'è quella voce...che poi è solo un'altra leggenda da aggiungere al mito del vampiro [SM=g27988]


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:22.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com