Il Massacro ad Hogwarts

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The Squad!
00mercoledì 20 aprile 2005 18:50
Muhaahahaha,ecco la mia ultima raccapricciante creazione...Hogwarts è diventata un mondo chiuso dove i mangiamorte e tutti gli studenti lottano per una disperata sopravvivenza. Il clima,vi avviso, è tremendamente macabro. Vi sono scene di violenza quasi a non finire. Ma diciamo he questo è solo un esperimento,mi sono chiesto 'e se hogwarts diventasse come un arena dove tutti si devono ammazzare per sopravvivere?' Quindi se non vi vanno certe cose state bene attenti a leggere.
Si ok,sono un fan di Battle Royal lo ammetto...


Massacro ad Hogwarts

Battaglia finale o eterna sofferenza?

Il ragazzo si sedette sul divano della sua sala comune a Gryffindor,ormai non c'era più molto da fare. Si guardò intorno,tutti i suoi amici erano ancora scossi,alcuni impietriti e altri addirittura impazziti dagli ultimi eventi accaduti ad Hogwarts.
Seamus se ne stava rannicchiato nelle braccia di Thomas,continuando a piangere... Ginny Weasley non parlava più,non aveva detto neanche una parola da tredici giorni e a stento mangiava per restare in vita. Neville Longbottom continuava dire frasi senza senso,come impazzito,accasciato in un angolino della stanza dal quale non si spostava mai.
Molti erano gli studenti sdraiati a terra,feriti,sofferenti,colpiti da ogni genere di arma e di maledizione,ma forse chi stava peggio di tutti in assoluto era la professoressa McGonagall,se ne stava in un lettino al piano di sopra,nelle ex-stanze femminili,avvolta completamente in bende macchiate di sangue. Era in coma probabilmente,la stavano tenendo in vita ma... non si sarebbe mai ripresa,troppe ferite,troppe delle sue vecchie ossa si erano rotte. Sarebbe morta presto,e tutti loro avevano molte possibilità di seguirla!
Hermione passava gran parte della sua giornata sommersa in tutti i libri che riusciva a portarsi via dalla biblioteca... alcune di quelle spedizioni ai piani di sotto erano state pagate a caro prezzo.
Ron si alzò dalla sua poltrona accanto a quella di Harry e prendendo un vecchio volume dal tavolo di Hermione,lo gettò nel fuoco del camino.
La ragazza normalmente si sarebbe sentita punta nel vivo da un tale gesto,ma no... ora nulla contava più della propria sopravvivenza.
Già lui era il ragazzo sopravvissuto,ma adesso tutti coloro che stavano in quella stanza,ancora vivi,potevano dirsi tali...
-Nessun progresso 'Mione?- chiese senza molta speranza Ron alla strega,che senza spostare gli occhi dal tomo che stava leggendo gli rispose -No... non ho trovato ancora niente.-
Harrye,Ron e quasi tutti i presenti sospirarono all'unisono.
Era da giorni che la loro amica più brillante stava spulciando una quantità interminabile di libri della sezione proibita per trovare qualcosa,qualunque cosa che potesse tirarli fuori dall'inferno in cui erano finiti.
Era già passata una settimana e mezza da quando tutto era accaduto,da quando il loro mondo era stato stravolto. Spesso Harry si era immaginato la guerra contro Voldemort durante i due anni precedenti,ma mai avrebbe pensato a qualcosa di tanto terribile!
La sua mente tornò per l'ennesima volta a quel tragico giorno...

Di prima mattina,verso l'ora di colazione,tutti erano come sempre radunati nella sala grande... come sempre gli Slytherin se la stavano ridendo,ma qualcosa sembrava diverso quel giorno. Malfoy e tutta la sua casa sembravano come esagitati,molto più del solito.
Loro sapevano... i bastardi sapevano già tutto!
Pochi minuti dopo,Argus Filch,o meglio ciò che ne rimaneva,venne catapultato attraverso la sala grande finendo dritto sul tavolo dei professori.
Il preside Dumbledore si trovò davanti al tronco sanguinante del custode di Hogwarts,le braccia e le gambe erano state staccate e le sue grida deliranti di sofferenza fecero tremare tutti quanti gli studenti. Pochi secondi prima di morire,dibattendosi nel suo sangue,Filch riuscì a guardare negli occhi il preside ed avvertirlo. -Lui... è qui...-
Sputando il suo ultimo respiro intriso di sangue nero come la pece,Argus morì.
Dumbledore per fortuna aveva capito immediatamente. Con un rapido incantesimo convocò l'intero Ordine della Fenice,ordinando loro di venire li ad Hogwarts.
Anche se si fossero sbrigati,ormai era troppo tardi. Gli unici posti sicuri della scuola per gli studenti erano i propri dormitori,dove senza parola d'ordine nemmeno Voldemort sarebbe entrato.
Dando velocemente ordini a tutti i professori,fece in modo di evacuare gli studenti,ma proprio in quel momento si accorse che tutti gli Slytherin avevano appena estratto le loro bacchette e che le stavano puntando contro i loro compagni,senza alcuna pietà. Ostacolati in quel modo,solo alcuni riuscirono a scappare verso le proprie sale comuni,veloci come se la morte li stesse rincorrendo.
Harry però rimase,assieme anche ai suoi due migliori amici,lanciando schiantesimi a non finire per difendersi da quelli che arrivavano dal tavolo di Slytherin. I tavoli si stavano spezzando e schegge appuntite volavano in ogni direzione infilzando e ferendo ogni persona che si trovasse in linea d'aria.
Fu a quel punto che lui entrò nella sala grande,Voldemort... con il suo viso che tanto ricordava la disperazione e la crudeltà della morte,nero il suo mantello come l'abisso in cui avrebbe presto portato tutti quanti,ma come aveva fatto ad entrare?
La risposta stava proprio lì accanto a lui,in prima linea assieme a Lucius Malfoy... Severus Snape,il professore gli aveva di sicuro aperto le porte!
Proprio il deatheater a cui aveva dato la sua fiducia,adesso gli sorrideva malignamente puntando la bacchetta.
Dumbledore tentò di prendere tempo,cercò di resistere al numero e alla forza dei Deatheaters,aiutati dagli studenti di Slytherin,contando solo su se stesso,i professori e da un gruppo di studenti capitanati da Harry in persona,che già avevano avuto modo di provare la loro abilità in combattimento.
Fu una battaglia terrificante,praticamente tutti i ragazzini dei prime due-tre anni vennero sterminati nei modi più spietati,la lotta era impari... il sangue non solo macchiava tutte le pareti,ma si era anche formato uno strato rosso sul pavimento dell'enorme salone.
Draco Malfoy stava anch'egli godendo di quei gloriosi istanti che per sei lunghi anni aveva atteso,sguazzando nel sangue di quei ridicoli Gryffindor,finalmente l'avrebbero pagata!
Hagrid,lasciando perdere la bacchetta,si gettò nella mischia per difendere il preside.
Con la sua forza inumana continuava a prendere e lanciare quegli schifosi contro le pareti. Combatté valorosamente,stritolando i nemici,spaccando con la sua furia tutte le loro ossa e gli organi interni,staccando le teste dai corpi con le sue mani gigantesche e urlando tanto da far tremare le mura! Ma questo non bastò a bloccarli per più di un paio di minuti,dopodichè le intere famiglie di Slytherin Crabbe e Goyle si avventarono su di lui,bloccandolo in modo che Lucius Malfoy potesse mirare con la sue bacchetta e con incantesimo,far saltare il cuore fuori dal grosso petto di Hagrid.
-Nooooo!- Urlò Harry,tentò di lanciarsi sul dannato Lucius,ma sulla sua strada trovò il suo amato figlioletto,ansioso di battersi con il suo rivale di sempre.
Poi fu il turno di Dumbledore,se una volta Voldemort lo temeva,quel giorno dimostrò una volta per tutte di essere più forte anche di lui. Il raggio verde saettò verso il vecchio mago cogliendolo impreparato. Dumbledore cadde al suolo senza vita,fino all'ultimo aveva cercato di salvare la sua amata scuola che era stata inghiottita dal caos del signore oscuro.
Il corpo del vecchio mago venne maciullato dai Deatheater che ci passarono sopra per inseguire gli studenti fuori dalla sala e su per le scale.
Solo allora arrivarono i membri dell'Ordine per aiutare Harry e i suoi nella battaglia.

Di quel giorno Harry non ricordava molto altro,i ricordi di morte e le spaventose maledizioni che balenavano attraverso i corridoi... Molti membri dell'Ordine erano morti,ma alla fine erano riusciti a ritirarsi con i sopravvissuti all'interno delle stanze di Gryffindor.
Ma la cosa più terribile era che Voldemort,per evitare di essere abbandonato dai suoi o che Harry o chiunque potesse scappare dal castello,lanciò un potentissimo incantesimo sull'intera Hogwarts. Al di fuori delle mura,i movimenti diventavano lenti,gli arti pesanti come macigni e respirare era più difficile,oltrepassati i confini dell'istituto invece,una barriera magica avrebbe scarnificato e ucciso ogni essere tanto scemo da oltrepassarla. Ed era proprio una soluzione a questo problema che Hermione si stava impegnando a cercare,senza alcun successo.
Per dimostrarne a tutti l'efficacia,Voldemort aveva lanciato contro alla barriera alcuni prigionieri di Hufflepuff che morirono orribilmente,fatti a pezzi da tante lame invisibili.
Eh si... poveri Hufflepuff,alcuni di loro erano stati presi prigionieri dai Deatheaters,mentre altri si erano rifugiati assieme ai Gryffindor e ai sopravvissuti dell'Ordine.
I Ravenclaw invece,dopo la morte del capo della loro casa,il professor Flitwick,si erano barricati nella loro torre e si erano dichiarati neutrali,ogni estraneo che incontravano o scappavano o tentavano di ucciderlo per salvarsi.
Non potendo più uscire dal castello,le battaglie erano andate avanti nei giorni successivi,il territorio dei maghi oscuri erano i sotterranei e i piani bassi,compreso il dormitorio di Hullfepuff,del quale avevano preso possesso. Mentre i piani alti e le torri erano tornati in mano ai Gryffindor,al costo di molte perdite. Le scale,le aule e tutte il resto del castello era ora il loro campo di battaglia... lo scontro finale non era ancora concluso,anzi sarebbe durato molto più del previsto.
Ma molti stavano già perdendo la speranza e la sanità mentale dopo gli orrori che tutti i giorni erano costretti a vedere...
Lo sguardo di Harry andò al povero Neville,era condannato alla pazzia eterna come i suoi genitori? Forse la vita nel mondo magico era davvero più crudele di quanto gli avessero fatto credere fino ad allora.

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Bene,bene finito questo primo capitolo,è tutto di spiegazioni perchè se no la situazione non si capisce! Dal prossimo chap osserveremo gli scontri che quotidianamente avvengono nella scuola infernale... sempre più crudeltà e violenza da parte di Voldemort e i suoi,stavolta Harry e i Gryffindor dovranno dimostrare che il loro coraggio è davvero fuori dal comune!
Avanti se vi è piaciuta,se avete vomitato durante la lettura,se volete ammazzare ME in un modo ancora più doloroso,recensite per farmelo sapere... Grazie a tutti cari i miei lettori muhahahaha... (si anch'io sono rinchiuso da sette giorni ad Hogwarts Fortified e sono diventato pazzo!)

Ah un altra cosa... ho usato i nomi originali perchè li preferisco a quelli in italiano,eccovi qui una legenda se non li conoscete:

Gryffindor=Grifondoro
Slytherin=Serpeverde
Argus Filch=Argus Gazza (il custode...poveretto!)
Dumbledore=Silente (eeeh,povero anche lui...)
Severus Snape=Severus Piton (...bastardo! ihihih)
Deatheaters=Mangiamorte
Crabbe=Tiger
Hufflepuff=Tassorosso
Ravenclaw=Corvonero
professor Flitwick=professor Vitious (pace all'anima sua)

The Squad!
00mercoledì 20 aprile 2005 18:51
Messaggio
Stava correndo per i corridoi,sempre più veloce,ogni tanto il rumore del suo incedere veniva interrotto dal frastuono dei fulmini,fuori dal castello. Le fredde mura sembravano più che mai un labirinto,le sue scarpe da babbano calpestavano il pavimento di pietra pieno di pozzanghere,alcune d'aqua altre di sangue. Il suo respiro si faceva sempre più pesante ed i suoi inseguitori sempre più vicini. Riuscì ad arrivare alla grande stanza delle scale,stava per fermarsi,ansimante... solo un secondo per riprendere fiato. Chissà dov'era finito suo fratello Dennis,entrambi erano stati mandati in avanscoperta assieme a Lavanda Brown. Erano riusciti a fare una sortita alla biblioteca e a fregare un libro a testa dalla sezione proibita,poi un gruppo di Slytherin di ronda li aveva colti di sorpresa e loro se l'erano dovuta dare a gambe. Quei bastardi erano di più,certamente non avrebbero potuto competere,ne con incantesimi ne a forza fisica.
Ora Colin era l'unico nella stanza delle scale,già quelle maledette scale... ogni volta che qualcuno veniva mandato fuori dal dormitorio passava per di lì. Su quei gradini vi erano numerosi cadaveri sparsi in stato di semi putrefazione e sangue da tutte le parti. Uscire dalla porta e vedere quello che fino a pochi giorni prima era il tuo amico divorato dalle larve e con degli arti mancanti era solo uno dei tanti orrori dell'inferno che era diventato Hogwarts.
Ma non poteva più fermarsi,lo avrebbero preso... ecco una delle rampe si stava muovendo verso l'alto. Colin la prese e si portò in fretta sui gradini più alti. Dal nulla però comparve Pansy Parkinson che saltando all'ultimo momento riuscì ad afferrarsi al gradino della scala,era in una posizione precaria ma si sarebbe tirata su in un attimo...
Dopo qualche secondo arrivò anche Theodore Nott,ancora col fiatone per la corsa. Non riuscì a saltare sulla scala,ma mirando con la bacchetta si preparò a recitare la formula di un altro di quei terribili incantesimi dei deatheaters.
-Exterminate!- gridò Nott,e dalla sua bacchetta scaturirono lame invisibili che che scagliandosi verso la rampa in movimento e lasciarono profondi solchi sul marmo. Le affilatissime lame colpirono solo di striscio Colin,che per proteggersi si era buttato a terra. Ma il Gryffindor sentì qualcos'altro,era un urlo di dolore,e proveniva da Pansy!
Colin si alzò di scatto per vedere Nott,la sua faccia il ritratto del disappunto per aver mancato il bersaglio,mentre Pansy pochi gradini più in basso si stava lamentando e perdeva molto sangue,probabilmente era stata colpita in pieno. Che bastardo,lanciare la maledizione nonostante la sua stessa compagna rischiasse di essere colpita... Ma adesso la Parkinson stava cercando con immensa fatica di tenersi aggrappata al gradino,gridava di dolore,di disperazione e piangeva,guardando meglio Colin notò che aveva perso un piede,tagliato di netto dall'incantesimo.
Oh se solo fossero stati ancora semplici compagni di scuola l'avrebbe aiutata,fregandosene del fatto che era una Slytherin,cadendo dal quarto piano sarebbe morta di sicuro! Purtroppo però in quei giorni non ci si potevano permettere pensieri del genere,nemmeno la pietà! Andandole vicino Colin sentì che sarebbe stato giusto tenderle la mano,tirarla in salvo,era pur sempre una sua compagna...
NO! Non lo era più ormai!
Sollevando il piede il Gryffindor cominciò a colpire con forza le mani di Pansy,lasciando fluire tutta la rabbia repressa in quei giorni di tortura,calpestandola e fregandosene delle sue richieste di pietà e d'aiuto,dei suoi lamenti e delle lacrime nei suoi occhi.
-Muori puttana!- Con un ultimo colpo la Slytherin lasciò la presa,Colin la vide chiaramente cadere nel vuoto. Parkinson si schiantò solamente su di un altra rampa un piano più in basso,per sua fortuna... forse non sarebbe morta,anche se la macchia nera che si stava formando sotto al suo corpo diceva il contrario.
Nott se n'era andato dalla sua postazione,di sicuro lo stava inseguendo con una strada alternativa. Arrivato al piano più alto Colin saltò via dalla scala,immediatamente gli sfreciò davanti Lavanda,il suo libro saldamente in mano,anche lei stava scappando da qualcuno,era Crabbe uno degli energumeni di Malfoy!
Il Gryffindor si appostò dietro ad una colonna e lasciò che il grosso mago passasse senza accorgersi di lui per colpirlo alle spalle con uno schiantesimo e farlo andare a sbattere contro un muro con tutta la sua mole. Lavanda lo ringraziò con lo sguardo prima di ricominciare a correre,si stava dirigendo verso il dormitorio,verso la salvezza.
Colin avrebbe voluto seguirla,ma non poteva abbandonare li fuori Dennis,dove si era cacciato?
La risposta non si fece attendere,sporgendosi dal parapetto Colin lo vide,era due piani più sotto ed era stato preso da Malfoy e Goyle. Quei bastardi lo stavano prendendo a pugni e calci dappertutto e mentre lo facevano ridevano... stavano ridendo gli stronzi!
Malfoy prese la testa del Gryffindor per i capelli e la fece collidere con la massima violenza contro la dura parete di pietra,fracassandogli il naso e tutte le ossa della faccia,riducendo il suo volto ad una massa informe di carne e sangue.
Colin stava già precipitandosi per aiutarlo,avrebbe lottato con la forza della disperazione contro quei due,lo avrebbe salvato... ecco era lì a due passi ormai,stava per gettarsi su di loro ma...
Goyle aveva appena afferrato Dennis per la gola con una mano e sollevandolo di forza lo scaraventò giù dal parapetto. Suo fratello lo vide e lo sentì nel suo ultimo urlo,prima del tonfo,cinque piani più sotto... era di sicuro morto! Lo avevano ucciso!
-Bastardiiii!- Colin tentò di gettarsi su Goyle,ma un Crabbe imbestialito e tumefatto lo placcò all'altezza delle gambe facendolo cadere rovinosamente a terra. In quel momento arrivò anche Nott,ora li poteva vedere tutti,anche se sfocati. Erano tutti sopra di lui,le loro risate risuonavano nelle sue orecchie come gelidi presagi di morte.
Goyle e Crabbe lo tirarono su tenendolo per le braccia,per cominciare Thedore Nott gli rifilò un potente calcio ai testicoli. Poi Draco Malfoy lo ferò con un gesto della mano.
-Bene bene,guarda cosa ci ha mandato Potter,tutti e due i fratelli Creevey...- Malfoy prese il libro di Dennis e quello di Colin da terra,poi con il taglio di uno dei libri lo colpì dritto sui denti,prima di darli entrambi in consegna a Nott.
-Ma sentilo,si lamenta come una donnicciola. I libri li prendiamo in consegna noi se non ti dispiace.-
-Io ti odio...- disse il Gryffindor con voce soffocata.
-Che cosa? Non ti ho sentito insetto mezzosangue! Ripetilo se hai le palle!- ordinò imperioso Malfoy.
-Ho detto che io ti odio,pezzo di merda!- urlò stavolta Colin dimenandosi e cerando di colpire Draco con un calcio. Ma subito questi lo calmò con una ginocchiata nello stomaco.
-Ah è così... bhe non sei l'unico direi. Nott vai a vedere che si può fare per Pansy,qui ci pensiamo noi...- Lo Slytherin obbedì e si diresse nuovamente al piano di sotto. Colin aveva la bocca sanguinante e le guance piene di lacrime che scorrevano,ma questo sembrava far solo più piacere a Malfoy.
-Ragazzi,le gambe...- disse semplicemente il biondo. I suoi due gorilla ributtarono per terra Colin,Goyle lo teneva fermo,mentre Crabbe,estraendo una piccola ma pesante mazza da fabbro cominciò a colpirlo con tutta la sue forza spaccandogli le ginocchia.
Colin urlò e si dibattè agonizzante,sentendo ad ogni colpo le ossa dentro di se frantumarsi ed il dolore che voleva fargli esplodere il cervello. I suoi lamenti rimbombarono più dei tuoni nella grande stanza,ma in breve l'opera fu compiuta... allora Malfoy si chinò di fianco a lui e si portò vicino al suo orecchio per parlargli.
-Smetti di pensare alla tua patetica sofferenza e ascoltami,lurido essere inferiore. Se non ti mando all'altro mondo adesso come ho fatto col tuo adorato fratellino è solo perchè devi consegnare un messaggio al tuo fottuto leader!- Draco si fece ancora più vicino per parlargli. -Di a Potter che lo voglio! Voglio assaporare la sua carne,voglio averlo fino all'ultima goccia di sangue! Digli he presto lo verrò a prendere... Sai Creevey,ho sempre avuto un debole per voi insulsi Gryffindor. Come quello che hai fatto adesso,così stupidamente coraggioso da voler salvare tuo fratello,solo che voi non state mai a pensare alle conseguenze!-
Così dicendo Draco portò con gesto fulmineo le sue labbra su quelle di Colin,baciandolo per un istante,assaporando il suo sangue -Già devi ringraziarmi se ti risparmio la vita. Adesso va,non avrò molta pazienza!-
Colin,non potendo essere più sconvolto da tutto quanto,non sapeva più se era peggio il dolore per le ossa rotte o l'essere stato toccato in quel modo dalle labbra di Malfoy.
Gli Slytherin se ne stavano già andando,tornando giù nei sotterranei,ma Colin ebbe il coraggio di fermarli e balbettare una frase.
-M-malfoy! come faccio ad andare ad av-avvisare Harry? Ho l-le gambe d-distrutte!-
A quel punto Malfoy,Crabbe e Goyle si guardarono e cominciarono a ridere,sempre come prima,quella risata che sembrava trarre vigore dalla sofferenza altrui.
-Ma che razza di domande osi farmi,testa di cazzo?! Dovrai strisciare fino al tuo dormitorio come il verme che sei! Muahahaha!-
Draco sparì dietro l'angolo assieme agli altri due... Colin non aveva quasi più energie,avrebbe veramente preferito morire,si stava trascinando con immensa fatica su per le scale,ormai mancava poco,era a soli pochi metri dalla porta della signora grassa. Me le energie gli vennero meno e svenne,solo per svegliarsi chissà quante ore dopo in un lettino del suo dormitorio.
La voce di Remus Lupin lo aveva svegliato. -Le gambe sono fratturate in vari punti,ma per il resto non è grave,se la caverà anche se forse non camminerà più...-
Sentendo quella frase Colin si sentì un nodo in fondo allo stomaco,ma solo allora si accorse che Harry era entrato nella stanza,sembrava molto preoccupato per ciò che era successo.
-Allora Colin,come ti senti? Stai meglio? Ti abbiamo bloccato le gambe,sono messe veramente male ma vedrai che ti riprenderai.- Un sorriso tanto finto quanto triste era dipinto sul volto di Harry... già Harry,doveva dirgli qualcosa,ma che cosa? D'improvviso tutta la scena della sera precedente gli ritornò alla memoria...
-Harry... Dennis,lo hanno ucciso,è morto cadendo dalla scala del quinto piano!- Harry prese la mano al suo compagno di casata nel vano tentativo di consolarlo.
-Mi dispiace...-
-Lavanda almeno è salva?- Chiese tristemente Colin.
-Si lei sta bene,e ti ringrazia... ha detto a tutti che l'hai salvata.- Cosa contava essere un eroe in quella situazione? Colin era riuscito a stento a salvare la propria vita,mentre per Dennis non aveva potuto proprio nulla.
-Harry sono stati Malfoy e i suoi a fare tutto questo!-
-Lo so Colin,Lavanda mi ha detto tutto...-
-Malfoy mi ha lasciato vivere perchè io ti portassi un messaggio Harry....- disse infine Creveey abbassando la testa e spostando lo sguardo,avrebbe dovuto davvero ripetere quelle parole oscene che erano uscite da quella viscida bocca di serpe...? La stessa bocca che lo aveva....
-Ha detto che lui... lui ti vuole Harry,vuole assaporare la t-tua carne e che v-vuole averti fino all'ultima g-goccia di sangue.- disse il giovane Gryffindor,balbettando dalla vergogna,e ricordando l'umiliazione subita.
-Lui... ha detto davvero così?-


The Squad!
00mercoledì 20 aprile 2005 18:55
La vera paura
L'uomo stava camminando da fin troppo tempo,misurando morbosamente quella piccola stanza coi suoi passi cadenzati,si teneva pensosamente il mento e il suo volto non sembrava trovare pace...
-E Sta un po' calmo Remus!- lo rimproverò la burbera voce di Moody,che intanto trasse un altro sorso dalla sua fiaschetta... anche il vecchio auror aveva i suoi problemi,da giorni non faceva altro che bere alcool,ovunque lo trovasse. Capitava anche che se lo andasse a cercare in lungo e in largo per la scuola,rischiando la vita,ne aveva bisogno quasi come una droga. Nemmeno con tutta la sua esperienza poteva dire di aver vissuto un periodo tanto difficile,se si esclude l'anno in cui fu imprigionato nel suo baule,ma ora le cose erano diverse.
-E come diavolo devo fare per stare calmo vecchio alcolizzato!- Sbottò Remus,fuori di se come mai Harry l'aveva visto -Lo vedi quel cielo fuori dalla finestra col tuo cazzo di occhio? Bene,stasera al centro di quel cielo ci sarà una grande,maestosa luna piena...- disse gesticolando con foga verso l'auror,tanto che Harry dovette alzarsi e trattenerlo.
-Remus per favore...- cercò di controllarlo Harry -... non ti devi preoccupare,per stasera troveremo il modo di farti arrivare alla stamberga strillante e ti metteremo al sicuro.-
-Noo!- Tuonò il lupo mannaro -Non dovete mettervi in pericolo per me... io... rischio di ammazzarvi tutti quanti,Harry! Dovete solo lasciarmi fuori stanotte,lasciatemi fuori dal dormitorio,me la caverò da solo! Voi starete al sicuro qui...-
-Ma noi non possiamo permetterlo questo.- sopraggiunse Kingsley Shacklebolt,un altro membro dell'ordine della Fenice che si era salvato,assieme a Moody,Lupin e Tonks.
-Kingsley ha ragione,Remus. Nemmeno lui te l'avrebbe permesso... lo sai vero?- Harry ricordò al Malandrino,ancora tenendolo per le braccia per evitare che si scatenasse.
Già lui... il professor Lupin aveva perso da tempo la persona più importante della sua vita,e a portargliela via era stata quella dannata bastarda,Bellatrix Lestrange! L'unica persona al mondo che non avrebbe mai perdonato per aver ucciso Sirius,il suo Sirius,che mai più avrebbe rivisto. Il pensare a cosa avrebbe fatto Sirius sembrò calmare Remus,che si sedette sul nudo materasso,le cui lenzuola erano state strappate e usate come bende per i feriti. Harry si sedette di fianco a lui e gli prese la mano... da quando Sirius era morto,Lupin era diventato come un nuovo padrino per il ragazzo sopravvissuto,da quel giorno avevano cercato di farsi forza a vicenda per la perdita di quella persona che entrambi amavano tanto,anche se in modi diversi.
In quel preciso istante Ninfadora Tonks entrò nella stanza,era terribilmente affaticata e sudata,asciugandosi con uno straccio già sporco il sangue dalle mani. Per ore ed ore era stata ad accudire le ferite di Colin,della McGranitt e di tutti gli altri feriti presenti nel dormitorio.
-Come sta?- chiese Kingsley con tono grave.
-A chi ti riferisci? Se parli del ragazzino si è ripreso,ma le sue gambe non lo faranno mai. Minerva invece respira sempre con più fatica... non le rimane molto...- le parole della metamorphomagus contribuirono solo ad accrescere il clima di sconforto che già impregnava l'aria di tutto il castello.
-Hmpf...- si limitò a bofonchiare Alastor Moody trangugiando un altro ampio sorso di whiskey.
Kingsley si girò verso Remus ed Harry,ancora seduti sul materasso.
-Sentite tutti adesso,Hermione mi ha detto che ha trovato qualcosa di interessante... su come farci uscire da qui,nel libro che ha portato Calì Patil!-
Gli occhi di Harry si illuminarono subito di quella luce,l'unica che ancora non aveva perso,una bagliore di speranza. Congedandosi dai membri dell'ordine si fiondò alla ricerca della sua migliore amica. Intanto nella stanza tutti gli sguardi tornarono a posarsi su Lupin.
-Allora cosa pensi di fare dopo il tramonto?- domandò Ninfadora.
-Quello che ho detto... starò qui fuori e se non tornerò entro domattina consideratemi morto...- fu la risposta del lupo mannaro.

Una melodia tanto suadente quanto perversa poteva spesso sentirsi echeggiare fra le mura in quei giorni,il dolce suono di un violino maledetto,che in modo perfetto sembrava incorniciare le vittime delle crudeltà commesse,i corpi senza vita disseminati nei corridoi e le onnipresenti,bellissime macchie rosse. Questo era il pensiero del nostro musicista,che nessuno era riuscito a vedere senza morire in una maniera atroce... un applauso interruppe l'esecuzione,prima che qualcuno chiamasse a gran voce il suo nome.
-Blaise!- esclamò il Signore Oscuro in persona,che aveva appena assistito a quello splendido,diabolico assolo. Blaise Zabini si voltò,seguito dalla sua lunghissima chioma nera come la notte e si inchinò davanti al suo potente padrone.
-Al vostro servizio mio Lord... Cosa può fare un umile violinista per vostra eccellenza?- rispose obbedientemente lo Slytherin
-Tu,mio fedele servitore,sai bene che la tua musica può sollevare i cuori delle persone al più alto dei cieli,come può farli precipitare nel più infernale degli incubi...- incominciò Colui-che-non-deve-essere-nominato.
-Voi mi lusingate mio signore.- disse il giovane mago inchinandosi più profondamente.
-Niente affatto ragazzo,tu sari un importante aiuto per i miei piani... Ora devo metterti al corrente di una certa cosa. Il nostro Draco sembra avere delle mire piuttosto strane verso i nostri nemici. A me non importa nulla di quanti di quegli sporchi Gryffindor si voglia violentare,l'unica cosa che conta è... che non deve uccidere Potter,la sua vita rimane mia!- sibilò con malvagità possessiva il signore oscuro.
-Non lo permetterò mio signore,fidatevi... il giovane Malfoy non si prenderà la vita che più vi appartiene.-
-Molto bene,fai in modo che sia così!- con questa frase Voldemort si girò e tornò ad amministrare altri suoi affari,ben più importanti.
Il moro sorrise malignamente osservando il suo signore allontanarsi attraverso gli umidi corridoi dei sotterranei,appena fuori dal dormitorio di Slytherin. Da quando quel idiota di Peter Minus era morto durante la prima battaglia nella sala grande,Blaise era entrato sempre più nelle grazie di Lord Voldemort. Il suo ruolo preferito era quello di assassino...
E Adesso avrebbe dovuto curare le mosse di quel pervertito di Malfoy? Sperava vivamente che qualcosa di più eccitante sarebbe successo a breve,non poteva più aspettare... Voleva suonare ancora quella oscura musica,voleva di nuovo uccidere con le sue terrificanti note!
Lord Voldemort camminava velocemente,ai lati del corridoio che portava ai dormitori di Hufflepuff erano stati messi sei grandi pali di legno,su ognuno dei quali stavano le teste di quei folli che tentarono in qualche modo di protestare quando tutti gli studenti di quella casata vennero controllati con la maledizione Imperius.
Ad un certo punto un pensiero... anzi no,una strana sensazione passò attraverso la mente del signore oscuro. Era solo un sospetto eppure...
Harry si svegliò di soprassalto dal suo dormiveglia,un sogno terribile,come al solito... ormai trovava difficoltà a dormire senza che i pensieri di Voldemort si insinuassero nel suo mondo onirico tormentandolo. Questa volta aveva sentito un eco distorto di una stana musica,gli era familiare... e poi aveva visto la luna,una figura mostruosa in bagno di sague sotto di essa... Remus!
Ormai il professor Lupin era già uscito dal dormitorio,era andato assieme agli altri dell'ordine a prendere l'acqua ai bagni dei piani di sotto,poiché i tubi dell'acqua corrente per i piani alti erano stati tutti interrotti o intasati dai Deatheaters. Non sarebbe riuscito ad avvisarlo,erano già le cinque e lui non sarebbe rientrato assieme agli altri... per l'ennesima volta Harry si sentì impotente di fronte al suo destino! Poteva solo sperare che ciò che Hermione aveva trovato li avesse sul serio aiutati ad uscire in fretta di li.

Lupin era rimasto veramente fuori dal dormitorio,non era rientrato assieme agli altri e si era fermato a riflettere,nella sua vecchia stanza di difesa contro le arti oscure. Stava seduto con aria sempre più preoccupata,sulla sedia della sua cattedra. Le sue mani e le sue tempie sudavano copiosamente,l'aria era umida e fredda. Ogni tanto scoccava delle occhiate nervose e furtive alla finestra... il sole era già tramontato ed il cielo limpido di quella sera senza nuvole stava per rivelare la terribile luna,in tutto il suo argenteo splendore,con tutte le sensazioni estreme che avrebbe scatenato in lui.
La sua classe,così vuota e disastrata,ogni cosa era coperta da polvere o da sangue. Quella era la stessa aula dove pochi anni prima si era tanto divertito ad insegnare a quei giovani ed allora innocenti studenti,gli era venuto istintivo andare lì. Quella sera tutta la scuola sembrava pervasa da un innaturale silenzio,molto più del solito.
Ad un tratto quella silente tensione venne interrotta e il professor Lupin venne distratto da un rumore lontano... sembrava quasi,un latrato... così simile al suo!
Lu pupille di Remus si strinsero,i suoi occhi si risvegliarono all'unisono col suo corpo,alzandosi di scatto rovesciò la sedia e prese a correre con rapidità inumana verso quel suono. Salì in fretta molti piani di scale,conoscendo la scuola meglio di chiunque altro ci mise pochissimo tempo ad arrivare al settimo piano,il rumore proveniva da lì!
La scena che gli si presentò davanti per un secondo,quando mise piede in quel lungo corridoio,fu il rifluire della sua memoria ai giorni che furono.

'Gazza stava passando velocemente cercando coloro che avevano causato tutto quel casino in piena notte,ma il custode non trovò niente e se ne andò per la sua strada,sconsolato. A quel punto Sirius uscì dall'arazzo dietro al quale si erano nascosti e tese una mano verso Remus,che lo seguì fuori dalle tenebre e con un sorriso lo condusse dietro a quella porta,quella che avevano scoperto insieme...' quella era stata la prima volta che loro due...!

L'immagine del passato venne spazzata via,il corridoio ora era molto diverso,dall'altra parte vide un grosso cane,ma era d'argento e non nero.
Vedendo meglio Remus capì che quello era un patronus e che stava scacciando un dissennatore,probabilmente evocato da un Deatheater.
Lupin si precipitò verso il luogo dove di sicuro la schermaglia era in corso,erano molto vicini alla torre dormitorio di Ravenclaw.
Correndo a perdifiato Remus riuscì solo a cogliere gli ultimi momenti della battaglia;lo studente del settimo anno che aveva lanciato il patronus a forma di cane stava per scomparire dietro alla porta del dormitorio.
Lucius Malfoy lo stava inseguendo,abbastanza contrariato dalla sconfitta del suo dissennatore,ma dietro di lui stava sopraggiungendo Cho Chang,a sua volta tallonata da Crabbe e Goyle.
Lo studente del settimo anno si guardò alle spalle,per vedere il volto terrorizzato della sua compagna,già in lacrime,senza più alcuna speranza.
-Cho!- urlò il ragazzo sforzando al massimo le proprie corde vocali,ma per evitare il mortale raggio verde di Malfoy fu costretto a chiudersi la porta alle spalle,lasciandola fuori al suo crudele destino.
Remus a quel punto stava per intervenire,ma un istante prima che potesse estrarre la bacchetta una familiare luce lo investì.
Il suo corpo cominciò a reagire,tremando e cambiando lentamente forma,mano a mano che la trasformazione procedeva la sua mente veniva torturata con sempre più violenza dallo spirito della bestia che urlava e strepitava dentro di lui per potersi liberare.
Nel frattempo la Ravenclaw era inciampata davanti ai piedi di Malfoy i suoi capelli madidi di sudore e la sua voce una serie di singhiozzanti lamenti.
Lucius si voltò verso di lei,indignato per essersi lasciato scappare l'altro,sferrò un potente calcio sulla testa della ragazza rompendole il naso sul pavimento.
Crabbe e Goyle arrivarono in pochi secondi e la sollevarono da terra senza difficoltà,per poi sbatterla contro la porta del dormitorio di Ravenclaw.
-Che ne facciamo di lei Lucius?- chiese Goyle con un perfido ghigno.
-Ciò che più vi pare,no?- rispose freddamente il nobile deatheater. -Anche stavolta ci è mancato poco,la prossima volta entreremo e li schiavizzeremo tutti come abbiamo fatto con quegli idioti di Hufflepuff!-
Fregandosene del discorso di Malfoy i due deatheater avevano già strappato tutti i vestiti dal giovane corpo di Cho,graffiandola e cominiando a leccare con le loro viscide lingue e a toccarla e violarla in ogni dove.
Remus,poco distante,stava cercando ancora di trattenere la sua ira bestiale,in vano... ormai era posseduto completamente. Sin da subito si scatenò infuriandosi con i quadri e le pareti del corridoio,fino a che l'stinto non s'impadronì del tutto della sua anima.
Da dietro la porta del dormitorio di Ravenclaw il ragazzo e tanti altri suoi compagni ascoltavano angosciati le grida di dolore che Cho stava lanciando,stuprata a sangue dai due orribili uomini fuori da lì,violentata come neanche nel peggiore dei suoi incubi.
Lucius sembrava stare aspettando qualcun altro... quando si accorse che qualcos'altro era lì vicino,quando vide la grossa e feroce figura del lupo mannaro uscire dalle ombre,con le zanne che scintillavano alla luce della luna.
Il purosangue rimase a bocca aperta,ed estraendo di nuovo la bacchetta la puntò in fretta contro al mostro,avvisando i suoi compagni della sua presenza ma... troppo tardi.
Remus controllato dallo spirito ferino e crudele sfrecciò fino a dietro di lui,facendogli volare la bacchetta di mano.
L'obiettivo del mostro però non era lui,il lupo si era accanito verso l'odore opprimente del sangue,quello che stava scorrendo dalle ferite inflitte a Cho.
Crebbe e Goyle non ebbero nemmeno il tempo di staccarsi dal corpo martoriato della ragazza che vennero travolti nell'impeto e massacrati in pochi secondi,senza poter opporre resistenza.
Remus morse con estrema efficacia le gole di tutti e tre spezzando i loro colli e lasciando i loro cadaveri in una pozza di sangue nero.
I ragazzi all'interno del dormitorio si erano spostati subito quando la bestia colpì la porta,tutti loro si disperarono,piansero e si strinsero sentendo gli ultmi spasmi di morte di coloro che stavano al di fuori.
Lucius era stato anche buttato a terra nella tremenda carica,ed ora il lupo stava rivolgendo a lui la sua attenzione. Il biondo mago oscuro cominciò a tremare e a temere che la fine fosse ormai prossima.
I denti grondanti di sangue della mostruosa creatura si stavano avvicinando sempre di più,ormai poteva sentire il suo fiato di morte sul suo volto...
Ancora una volta Remus fu attratto da un rumore,una voce che irruppe nel corridoio,una voce che il suo vero io conosceva bene,ed odiava!
Bellatrix Lestrange stava ora davanti ai suoi occhi gialli,brandendo in una mano la bacchetta e nell'altra la testa staccata di fresco di un altro Ravenclaw.
-Lucius,ho preso quel altro!- esclamò la donna trionfante,per accorgersi solo troppo tardi della situazione del suo alleato.
Remus la vide,per un solo secondo la sua vera natura si fuse con lo spirito,l'odio vero scaturì come una forza dirompente all'interno del suo cuore,la bestia si scagliò oltre il corpo di Lucius e si avventò contro la Lestrange strappandole il braccio con cui usava la bacchetta con un morso.
La donna urlò più terrore che di dolore e non ebbe il tempo di riprendersi,quando i suoi occhi incontrarono quelli di Remus lo riconobbe e solo allora capì cosa fosse la vera paura,solo per l'ultimo istante della sua spregevole vita! Il suo terrificante ringhio fu l'ultimo rumore che risuonò acompagnando la sua morte.
Con le zampe la gettò a terra e le saltò addosso,addentandola con le zanne affilate,staccandole la testa per poi sventrarla e continuare ad infierire con gli artigli e con i denti sulle sue interiora.
Stava riempiendo la stanza con i pezzi della sua vittima,e stava svuotando il suo cuore cedendo al sentimento che da troppo tempo aveva celato nel suo cuore,la vendetta.
Lucius aveva assistito alla scena,impotente e ancora sdraiato a terra dalla paura,finchè una mano non lo distolse dall'orribile spettacolo.
-Avanti andiamocene,presto!- Blaise Zabini era lì per caso e sempre per caso lo aveva trovato.
Il giovane dai capelli corvini lo aiutò a rimettersi in piedi e gli intimò di tornare ai loro territori nei piani inferiori avvisando tutti di rientrare nel dormitorio... per quella notte la scuola sarebbe stata deserta!
Il lupo mannaro si accorse dei passi pesanti di Lucius mentre questo si allontanava,tentò di partire all'inseguimento,ma una tensione incomprensibile bloccò ogni fibra del suo corpo facendola vibrare fino quasi a farla scoppiare.
Era Blaise,era la musica che stava suonando,si stava insinuando dentro di lui e stava quasi per ucciderlo! Solo la sua rabbia riuscì a salvarlo,ad un certo punto non sentì più la tremenda melodia e si preparò ad attaccare,ma Blaise era già sparito.
Quella notte non incontrò più nessuno,ma i suoi compagni lo ritrovarono all'alba,davanti al dormitorio di Gryffindor,completamente nudo e con la pelle completamente intrisa di rosso...

The Squad!
00mercoledì 20 aprile 2005 18:56
Vetro.Note e Sangue

Stava in quella umida sala,dove l'odore di putrefazione e muffa si faceva ogni giorno più opprimente e dove l'aria stessa,così pesante... sembrava sospirare di morte. Era seduto su di una poltrona,la cui guarnizione era stata strappata e lacerata,come gli arazzi nei corridoi,i suoi guanti appoggiati sul tavolo. Si guardò per lunghi istanti le mani ancora tremanti e se ne passò una nei capelli d'oro,erano intrisi di sangue...
Blaise se ne stava lì a due passi da lui,in piedi e con perfetta calma scrutava il volto ansante di Lucius Malfoy,da poche ore salvato da morte certa per mano del lupo mannaro.
-Avanti signor Malfoy,i seguaci dell'Oscuro come noi non dovrebbero farsi impressionare così facilmente solo per aver perso un paio di compagni...- il cinismo del ragazzino colpì nel vivo il cuore del più fedele fra i deatheaters. Lucius afferrò saldamente il bordo del tavolo per interrompere il tremito delle sue mani e sollevando nuovamente la testa verso lo Slytherin annuì con vigore.
-Molto bene,ho avvisato personalmente Crabbe e Goyle della morte dei loro padri... e ho parlato anche con Rodolphus. Tra poco dovrai fare rapporto al Signore Oscuro,sembra che stavolta voglia prendere provvedimenti seri per quel orribile bestia di Lupin,mi ha riferito che si rivolgerà direttamente a Snape e McNair per sistemarlo.-
Dopo queste parole Blaise se ne uscì dalla stanza e senza produrre il minimo rumore lasciando Malfoy ai suoi ripensamenti,ai ricordi terribili della sera prima che non se ne sarebbero andati così facilmente.
Zabini camminando verso la sala comune di Slytherin,incontrò per caso un altro Malfoy...
-Draco...- sorrise Blaise fermandosi proprio sbarrando la strada al biondo,che ne fu a dir poco contrariato.
-Che vuoi,Zabini?- chiese a denti stretti Malfoy.
-Oh,nient'altro che salutarti,mio compagno...-
-Smettila di sparare stronzate! E non chiamarmi più col mio nome! Potrai pure essere il piccolo bugiardo di corte di Voldemort,visto che ti piace stargli dietro... ma con me le tue adulazioni non attaccano.- Ora Draco sembrava davvero infuriato,mentre Blaise continuava a sorridere senza dare alcun peso alle accuse dell'altro ragazzo.
-In effetti piccolo Malfoy,sono appena andato a consolare il tuo adorato padre,ne ha davvero bisogno poveretto... Come stanno invece i tuoi due gorilla? Sai dovresti aiutare anche loro,visto che un padre non ce l'hanno più ormai.- Il violinista sembrava divertirsi un po' troppo in quel momento,ma Draco non estrasse la bacchetta,sapendo bene che Zabini non aspettava altro che un occasione per umiliarlo. Reprimendo la rabbia,Draco si sforzò di sorridere quasi con più acidità del avversario,facendo emergere il peggiore lato della sua persona che da così poco tempo aveva incominciato a scatenarsi.
-Mi dispiace Zabini,ma di loro non me ne frega niente... io non li considero certo amici quelli. Sono macchine da utilizzare per arrivare al mio scopo. E mio padre... bhe non lo pensavo così debole,mi ha deluso molto.-
Il sorriso del violinista si offuscò un poco,non era esattamente quella la reazione che intendeva scatenare... forse avrebbe dovuto provare con una piccolo composizione di sua conoscenza,la prossima volta...
-Perfetto Malfoy,le tue mire credo le conoscano già tutti.- Blaise si avvicinò di scatto al volto di Draco afferrandolo per le spalle,il suo movimento troppo agile e fulmineo per essere bloccato. -Solo una cosa... io ti darò la possibilità di avere colui che brami,ma non dovrai ucciderlo. Se cercherai di farlo morirai prima di lui! Chiaro?-
-Non... non capisco Blaise,e tu non capisci me. Perchè vorresti aiutarmi? Credi forse che sfogarmi una volta mi basterebbe?- Malfoy era più diffidente che mai,come poteva accettare aiuto da colui che,all'interno della sua fazione,lo aveva sempre odiato di più? E soprattutto Zabini era davvero in grado di portare Potter da lui?
-Ma come,proprio tu dovresti sapere che io faccio solo i miei interessi. In realtà siamo molto più simili di quanto tu non creda Malfoy! Con Voldemort non avremo problemi,te lo assicuro. Tu avrai il tuo Potter... tutta la sua carne,per una notte. Starà a te legarlo in qualche modo alla tua persona... devi solo fidarti di me.-
Dopo l'ultima parola il moro protese la sua mano verso Draco,il quale continuò per vari secondi a guardare i profondi occhi del violinista prima di decidersi... ed afferrare quella mano.

-Come va?- una voce penetrò nel dormiveglia di Remus,ridestandolo del tutto,anche se egli non riusciva ancora ad aprire gli occhi poteva sentire i passi e le voci che gli sciamavano intorno.
-Sta bene adesso,come al solito è pieno di graffi... ma si riprenderà prima di stasera.- era la voce di Ninfadora Tonks,di sicuro era stata lei ad occuparsi di lui,era molto legata a Remus.
-Ma che cosa ha fatto? Perchè era pieno di sangue?- L'insistente Ron continuava a chiedere,mentre Lupin apriva un occhio.
-E che vuoi che ne sappia io? Ma adesso perchè non ve ne andate un po' avrà pur bisogno d'ossigeno... tornate in sala comune!- ordinò la più giovane fra membri dell'ordine della Fenice.
Ma a quel punto Remus aprì anche l'altro occhio e li richiamò con voce strozzata e tossicchiando sangue.
-Ninfa...coff.. chiamatemi Ha...coff coff... Harry,e anche Neville,per favore.- Subito la donna tornò accanto allo spoglio giaciglio del lupo mannaro assieme a Shacklebolt e allo stesso tempo ordinò a Ron di far uscire tutti gli altri Gryffindor dalla piccola stanza e di andare a chiamare Harry e Neville.
Pochi minuti dopo i tre ragazzi furono di ritorno,Neville era ancora in una situazione disperata,Ginny lo aveva accompagnato perchè da solo non riusciva a muovere un passo al di fuori del suo angolino nella sala comune. Tremava come una foglia e blaterava frasi senza alcun senso...
-Remus! Come stai?- Harry gli andò vicino e gli sorrise,un sorriso... cosa che prima poteva fare tutti i giorni,era diventata un'espressione sempre più rara,tanto che i suoi muscoli facciali non erano più abituati.
-Harry... io sto bene. Vi devo dire una coff... una cosa,fai venire qui anche Neville.- Harry fece un cenno con la mano e Ginny avvicinò Neville al professore,il quale prese le mani a tutti e due con le sue.
D'improvviso lo sguardo sperduto di Neville tornò cosciente e si fissò sugli occhi di Remus,ora stavano pendendo dalle sue labbra...
-Neville,Harry... la scorsa notte l'ho uccisa. Lei... che ha fatto soffrire tutti noi. Ve lo giuro ragazzi miei,è morta e non me ne sono pentito...-
Harry era incredulo,non stava mica parlando di...
-Bellatrix Lestrange!- disse sottovoce Neville,sorprendendo tutti. -Lei è morta?- Remus rispose annuendo con il capo. A quel punto Neville strinse saldamente i pugni e dopo qualche secondo smise del tutto di tremare.
-Ora manca Rodolphus...- la voce del ragazzo fredda come quella di una macchina. Già ora quella donna che per troppi anni era stata il suo incubo peggiore era morta! Colei che aveva distrutto le menti e le anime dei suoi genitori... ora sarebbe toccato al suo marito,Neville non aveva più paura!
Per tutto il resto della mattinata Neville riacquistò lentamente la sua lucidità mentale,con l'aiuto di Hermione,che intanto aveva quasi ultimato il suo piano per tentare la fuga.
-Dunque cosa intendiamo fare?- Chiese Harry all'amica,ora che tutti loro si erano decisi a fare qualcosa,e anche in fretta se possibile.
-Ci servono ingredienti per una pozione,che ci servirà a trasformarci tutti in liquido... così potremo scappare uno alla volta scivolando via dalle fogne.- Quello doveva essere più o meno il piano di Hermione,davvero non aveva trovato di meglio,ma per uscire da quel inferno ogni cosa sarebbe andata bene.
-Tsk... sei sicura che dopo aver fatto conoscenza con i liquami sotto ad Hogwarts potremo ritornare di carne e ossa?- domando scettico Ronald,rientrando proprio in quel istante con delle provviste dalla cucina.
-No non posso assicurartelo Ron,ma puoi scegliere sai? O rischi di rimanere per sempre in forma liquida in una fogna o oppure resti qui e diventi un cadavere sicuramente!-
-Bhè forse la morte non sarebbe il male peggiore... qui dentro...- Ron stava esprimendo ciò che quasi tutti provavano,sarebbe stato meglio andarsene per sempre che continuare a soffrire in quel modo.
-Ti capisco Ron...- fece debolmente Harry -Ma è la nostra unica speranza no? E poi in questo modo gli Slytherin non potranno bloccarci in nessun modo.-
Ron alzò le spalle e,cercando di mantenere una parvenza di ordine,cominciò a distribuire le razioni di cibo,facendo bene attenzione alle risse che inevitabilmente si scatenavano... Con quantità simili non sarebbero andati molto lontano.
Una volta finito,Ron si ritrovò davanti all'uscita del dormitorio,insieme ad Harry,Hermione,Neville e Ginny.
Si sarebbero divisi in due gruppi,il primo composto da Hermione e Ron,sarebbe andato in pieno territorio nemico,il laboratorio di pozioni di Snape,per prendere gli ingredienti.
-Vi serviranno questi se volete tornare vivi al dormitorio...- disse Harry tirando fuori come dal nulla il suo mantello dell'invisibilità e la Mappa del Malandrino.
-No Harry non possiamo accettarli!- replicò Hermione,ma ovviamente non venne ascoltata da Ron che sbuffando verso l'amica prese i due oggetti ringraziando Harry.
-Avanti 'Mione,vieni sotto al mantello e forse vedrai l'alba di domani.-
Stavolta fu la strega a sbuffare e raggiunse di malavoglia il rosso sotto al mantello.
Harry,Ginny e Neville sarebbero invece andati al dormitorio di Ravenclaw... Nev desiderava vedere di persona la testa di Bellatrix,mentre Remus aveva chiesto ad Harry di andare a controllare chi altri avesse ucciso durante la notte,visto che oltre alla deatheater non ricordava nient'altro.
I tre Gryffindor ci misero poco a raggiungere il posto,non c'era nessuno in giro,solo cadaveri... Tre erano messi appena accanto alla porta del dormitorio,ma erano stati spostati perchè la pozza di sangue era un po' più in là. Neville ignorando questi tre avanzò con rapidità verso il cumulo di interiora martoriate poco più avanti,le pareti circostanti erano ancora piene di pezzi di organi interni.
Il ragazzo si guardò ancora un po' intorno... Dapprima vide un braccio,staccato di netto con un morso probabilmente, e poi eccola... la testa della sua nemesi,senza vita,staccata da ciò che rimaneva del suo corpo e con uno sguardo di terrore impresso come ultima espressione che l'aveva accompagnata nell'aldilà. Un ghignò di sadica soddisfazione comparve sul volto di Longbottom,ma all'improvviso venne distratto da un gemito di Ginny.
Harry invece era rimasto troppo traumatizzato per ogni tipo di reazione... due dei tre corpi appartenevano a quegli odiati deatheater di Crabbe e Goyle,ma il terzo... il terzo era di Cho Chang!
Anche lei era stata uccisa dalla foga di Remus,proprio lei,la ragazza che tanto aveva desiderato gli scorsi anni e che tanto lo aveva fatto soffrire... il suo corpo denudato e dilaniato dai morsi del lupo mannaro e dalla violenza subita,era troppo per lui!
-Dannati bastardi,figli di puttana! Se tutto questo succede... è per colpa sua,Voldemort!- L'ira e il disprezzo negli occhi di Harry cominciavano ad assalire il suo cuore,da tempo non era più interessato a Cho,ma almeno avrebbe voluto riappacificarsi con lei,non l'aveva mai odiata sul serio. Ora era troppo tardi!
Ginny tentò di trattenerlo o di consolarlo,ma l'orecchio di Harry era sordo ad ogni parola. Con crudeltà egli si avventò sui cadaveri dei due deatheaters calciandoli ed insultandoli,fino a che delle urla non interruppero la sua sadica opera.
Tutti e tre si girarono verso la direzione da cui provenivano le grida... dalla dine del corridoio sbucò un ansante figura femminile con gli abiti di Ravenclaw,i capelli biondi trasandati e sudati,la bacchetta nelle mani.
-Luna!- Harry la chiamò avvicinandosi,seguito dagli altri due.
Luna Lovegood era uscita la mattina stessa dal suo dormitorio,era stata mandata a fare a pezzi dei banchi nelle aule e portare al dormitorio la legna,dedusse Harry dalle grosse tavole che gravavano sulla schiena della Ravenclaw.
-Harry... anf.. Padma è ...anf.. è li di sotto! Sulla scalinata. Per favore... anf salvala.- la voce ansante di Luna non lasciava spazio a dubbi,erano gli Slytherins o peggio ancora i deatheaters!
-Ginny stai qui con lei,Neville con me,Andiamo!-
I due levarono le bacchette e corsero velocemente fino alla sala delle scale,lì Padma stava correndo con la forza della disperazione,ormai quegli inseguimenti fino al dormitorio erano quotidiani,e quotidianamente moriva qualcuno.
Era due piani più in basso,non avrebbero fatto in tempo a raggiungerla se...
Da un'apertura segreta comparve,con tutta la sua grossa mole,Millicent Bulstrode. Padma si fermò di colpo,tentando di cambiare direzione,ma non fece in tempo. Millicent la tirò vicino a se per il mantello e sollevandola di peso la scaraventò giù dalla tromba delle scale.
Neville ed Harry guardarono la sorella di Calì cadere,per diversi piani,fino a quando,al piano terra,il suo corpo non si andò ad infilzare dritto sulla punta di un alabarda. L'addome di Padma fu trafitto in un unico istante,nel quale cominciò a soffrire per quei pochi secondi di vita che le rimanevano prima di morire per shock emorragico.
McNair stringendo saldamente la sua arma contemplò sorridente per diversi minuti quella ragazza,il cui cadavere era sospeso ancora dal suolo e sempre più lentamente le gocce di sangue colavano dalla sua mortale ferita. -Ottimo lancio Millicent,complimenti!-
-Questo è troppo!- Neville tentò di schiantare con un incantesimo Millicent,sbilanciandola in modo da far edere anche lei,ma venne interrotto quando una brusca esplosione gli fece scoppiare davanti alla faccia il corrimano di pietra.
Era stato Theodore Nott ad aver lanciato l'incantesimo e per fortuna che Harry lo aveva aiutato a scansarsi in tempo!
Fu questione di secondi che i tre nemici erano già spariti dalla stanza delle scale ed erano fuggiti via... di sicuro,con McNair solamente al piano terra,non si sentivano sicuri ad affrontarli.
Luna e Ginny sopraggiunsero poco dopo,la Ravenclaw non pianse nemmeno una lacrima quando apprese della sorte della sua compagna,non poteva permetterselo.
-Luna... ci dispiace.- cominciò comunque Harry - Non siamo stati in grado di salvarla,siamo arrivati tardi...-
-Non vi dovete preoccupare,il vostro problema sarà doverlo dire a Calì... Io ho deciso che non posso più piangere per i miei compagni caduti,non voglio diventare come gli altri...- Le frasi di Luna erano spesso confuse,fin da prima della battaglia contro Voldemort...
-Che significa Luna,quali altri?- Chiese Ginny mettendole un braccio intorno alle spalle.
-Gli altri studenti di Ravenclaw.Sapete sono quasi tutti impazziti per via della guerra,delle morti,della sofferenza... ma visto che io ero già pazza di mio secondo loro,non sono cambiata per niente. Loro tentando di rimanere neutrali ammazzano qualunque cosa si muova e stanno uscendo completamente di testa. Se ci unissimo a voi avremmo molte più possibilità,ma questo loro non lo capiscono!-
Ora era tutto più chiaro,soprattutto per Neville,che da un simile stato di paranoia era uscito soltanto da poche ore.
-Allora comincia ad unirti tu a noi...- propose Harry alla strega,che intanto aveva rimesso la bacchetta al suo posto sull'orecchio.
Luna si disse subito d'accordo,ma avrebbero dovuto provare a convincere anche gli altri Ravenclaw il giorno seguente. Dopo un po' decisero di ritornare al dormitorio di Gryffindor,non avevano altro da fare e stare all'esterno di sera poteva essere molto pericoloso.
Harry però decise di rimanere fuori,vicino alla propria torre,avrebbe aspettato l'arrivo dei suoi due amici.
-Ma quanto cavolo ci mettono?- pensava il ragazzo sopravvissuto,poi qualcosa in lontananza attirò la sua attenzione,quella musica familiare e bellissima che già aveva sentito varie volte da quando la suola si era trasformata in un cimitero.
L'unica cosa soave e perfetta all'interno di quella devastata fortezza. -Ma non ho mai visto da dove viene,o chi la suona... nessuno dei Gryffindor sa suonare un violino...-
E se non era un Gryffindor,il rischio di dover combattere era molto alto,eppure non riusciva ad ignorare quel richiamo,le note che vorticavano nelle sale fredde della scuola lo chiamavano con insistenza,non si poteva più sottrarre. Spinto da un impulso quasi ipnotico,Harry incominciò a correre,ignorando il rumore che stava facendo,verso il luogo da cui sentiva provenir la melodia.
Si fermò davanti all'aula di trasfigurazione,entrando vide i banche fatti a pezzi,la lavagna piena di graffi,un paio di corpi da una parte,due giovani Hufflepuff. Ma non fu tutto questo ad attirare realmente l'attenzione dei suoi occhi,bensì una figura solitaria,appoggiata di schiena alla cattedra,al centro della stanza. I suoi occhi chiusi nella concentrazione,i capelli come una pioggia nera sulle sue spalle e quel violino che stava suonando con maestria mai vista prima... era Zabini!
Poi gi occhi di Blaise si aprirono,sollevò in un istante l'archetto dallo strumento e con esso scagliò l'incantesimo 'Colloportus' sulla porta della stanza. Harry in quel istante si risvegliò dal suo stato di trance e accortosi della situazione si girò verso la porta per... trovarsi davanti la sua nemesi bionda. Draco Malfoy era appena entrato ed ora il Gryffindor era chiuso dentro con i due Slytherin.
-M-ma che cosa significa? Che volete da me?! Malfoy se ti muovi ti ammazzo!- Harry si ricordò le parole di Colin... quelle che Malfoy gli aveva chiesto di riferire
Una risata del violinista soffocò in un secondo la folle foga di Harry. -Hahaha,Potter davvero sei così debole anche tu!-
-Mi sorpendi Blaise,non pensavo che potessi fare come il pifferaio di Hamelin...- commentò Draco senza togliere gli occhi di dosso alla sua preda.
-Mi hai attirato qui come un topo in trappola! Come è possibile? Harry sembrava conscio della sua posizione ora,fra due nemici molto sicuri di se.
Ancora una volta Zabini rise -Ma come Potter non ricordi? Lo ha detto anche Dumbledore una volta... 'La musica... una magia che supera quelle che noi facciamo qui '-
Così dicendo Blaise sollevò di nuovo l'archetto,che evidentemente usava come bacchetta magica,puntandolo verso Malfoy. -Ricordati il nostro accordo. Se fari qualcosa che non va io lo saprò e mi basterà una sola nota del Virtuosisma per distruggerti,chiaro?-
Draco annuì,sempre sorridendo malvagiamente verso Harry,che ora cominciava ad indietreggiare al preoccupante sguardo di Malfoy.
-Bene,quello che farete qui non mi interessa,vi lascio soli...- Blaise spostò l'archetto verso una delle grandi finestre della stanza mandandola in frantumi,per poi correre verso di essa e buttarsi giù nel vuoto.
Per un attimo Harry fu sorpreso... Blaise di sicuro non si era suicidato,ma come avrebbe fatto ad atterrare senza morire? Soprattutto pensando che all'esterno delle mura era quasi insostenibile muovere un muscolo. Il ragazzo però non ebbe tutto questo tempo per ripensarci... un altro Slytherin incombeva su di lui,con i suoi occhi carichi di lussuria,la lingua che senza posa continuava leccare le sue labbra rosse.
La bacchetta di Harry volò via dalla sua mano un istante dopo essere stata estratta,Malfoy non si avvicinava ancora,la sua bacchetta ben puntata contro il Gryffindor dei suoi sogni più perversi.
-Ora dimmi Potter... se volessi fare i miei comodi lanciandoti la maledizione Imperius,che cosa ne ricaverei? No,io ti voglio cosciente... e farai come ti dirò IO!-
-Fottiti Malfoy!- Harry alzò sprezzante il suo dito medio -Uno come te non merita niente di quello che vuole!-
-Uno come me,Potter?! Che cosa vuoi saperne di me!- L'ira di Malfoy sembrò riempire la stanza,la sua forza magica per un attimo sembrò fuori controllo. Harry era arretrato di diversi passi,e adesso sembrava un po' più preoccupato.
Malfoy cominciò a bersagliarlo di incantesimi 'Diffindo',lacerando lentamente i vestiti che aveva addosso,un taglio dopo l'altro,fino a che Harry non si ritrovò che con pochi brandelli addosso.
Ad ogni lembo di stoffa che cadeva dal suo corpo rivelandone la fresca carne,il sorriso di Draco si ampliava. I suoi occhi brillavano nel vedere sempre più nuda la su preda,con i muscoli che fremevano,ora di timore,ora di vera paura ad ogni movimento della sua bacchetta. Perchè non gli sarebbe costato nulla in effetti,lanciare quel familiare raggio verde... o un'altra maledizione senza perdono
Ma non era quello il suo obiettivo,non ora che il respiro di Harry era diventato così irregolare,ora che si era rivelato a lui completamente,ma ancora mancava qualcosa... girandosi verso le grandi finestre rimaste intatte,Draco sorrise ancora una volta e le fece esplodere tutte assieme in un istante verso l'interno della stanza,riempiendo prima l'aria e poi il pavimento di migliaia di pezzi di vetro affilati. Harry urlò cercando di ripararsi,ma alcuni lo vetri lo colpirono in pieno,infilzandosi nella sua carne o procurandogli tagli poco profondi ma molto dolorosi.
Vedendo ora il suo Harry con tutte quelle ferite,coperto la sottili linee di sangue che scendevano lungo il suo corpo,Draco socchiuse gli occhi soddisfatto. Adesso era perfetto!
Correndo in avanti Draco spinse il moro,ancora dolorante per le ferite,sulla cattedra della McGonagall. Egli cercava di ribellarsi,ma tutto gli sembrava inutile,Draco lo stava fermando con tutta la sua volontà,ancora una volta il potere magico di Malfoy si riversò all'esterno,bloccando Harry di colpo,impedendogli di ribellarsi.
A quel punto,il moro era sdraiato sulla cattedra,e su di lui stava il biondo Slytherin,che con lasciando libera la passione a lui proibita per così tanti anni cominciò a toccare il corpo di Harry,a stuzzicarlo ed esplorarlo in tutti i suoi punti,con il leggero tocco delle sue dita. Mentre con quello vellutato della sua lingua leccava il sangue dalle ferite aperte,assaporandone il dolce gusto.
-Voi Gryffindor... siete squisiti...- sospirò Draco nell'orecchio di Harry,prima di leccarne il lobo e poi mordicchiarlo fino a far gemere il ragazzo sotto di se.
Harry si sentiva terribilmente umiliato,non poteva fare niente,ma perchè Draco era così forte? E soprattutto... perchè era così incredibilmente bravo? Non si sarebbe mai eccitato per un maschio,la sola idea lo ripugnava,eppure in quel momento le reazioni della sua intimità sembravano non essere d'accordo.
Draco infine portò le sue labbra su quelle di Harry,costringendolo con violenza ad aprirle,a farlo passare,in modo che si potesse saziare del tutto,lasciando che la sua lingua s'impadronisse di lui. Quel bacio aveva il sapore del suo stesso sangue...
Harry stava per piangere dalla vergogna,tutte quelle cose che gli stava facendo,le ferite che gli facevano male,il suo corpo che rispondeva alle attenzioni di quel bastardo!
Il suo bacio continuò ancora,ogni tanto Draco si interrompeva per guardare il volto di Harry,ora solcato da due lacrime argentee,non riusciva più a resistere nel vederlo posseduto e colmo di dolore,avrebbe avuto ciò che bramava.
Malfoy estrasse per un attimo la bacchetta e con un movimento fece sparire i suoi vestiti,ora era anche lui senza alcun velo. Aprendo le gambe del Gryffindor egli cominciò a sfiorare quel suo intimo posto,per poi infilarci dentro la sua bacchetta. Harry urlò di dolore piegando la sua schiena all'indietro,ma l'altro non si fermò e continuò nel suo sadico divertimento,facendo entrare ed uscire la sua bacchetta e guardando divertito le reazioni e le grida del Gryffindor.
Alla fine Draco si disse pronto per il suo atto finale. Togliendo la bacchetta,ora piena di sangue,per la violenza con cui era stata usata,si riavvicinò col suo corpo a quello di Harry,ritornando sopra di lui ed entrando con irruenza,con tutta la sua voglia. Se prima Harry aveva sofferto per la bacchetta,adesso non sapeva più che cosa provava... era dolore,fortissimo... non riusciva a capire dove fosse il piacere immenso,quasi divino,che ora dimorava nel sorriso di Draco.
Lo Slytherin continuava a muoversi su e giù senza sosta,sempre più veloce,mordendo il collo ed i capezzoli di Harry,nutrendosi delle sue carni e dei suoi lamenti. Per il moro quelli furono attimi interminabili,egli chiuse gli occhi per non vedere quel diabolico viso in estasi.
Quando fu vicino alla fine,Draco interruppe volontariamente il suo piacere per tirare Harry giù da quella cattedra di peso,lasciandolo cadere sul pavimento pieno di vetri. Harry sentì nuovamente quei piccoli frammenti piantarsi nelle sue mani e nelle ginocchia,mentre con fatica cercava di non svenire per il dolore. Forse per lui sarebbe stato meglio svenire...
Draco prese il ragazzo sopravvissuto tirandolo per i capelli,avvicinandolo alle sue labbra per poterlo baciare ancora una volta.
-Tu sei mio! Dovrai abituarti a questo!-
Poi lo lasciò ricadere in ginocchio,senza mollare la presa ferrea su quei morbidi capelli corvini. Ed avvicinando la boca di Harry alla sua erezione,cominciò a violentarlo nuovamente. Harry si sentì quasi soffocare varie volte,l'organo di Malfoy che scivolava dentro alla sua gola,sulla sua lingua... se avesse avuto anche le minima forza glielo avrebbe staccato a morsi dalla rabbia,ma non poteva!
Ben presto tutto quanto finì,quando Malfoy,con un gemito,venne dentro ad Harry,riempiendolo con quella sua perversa ossessione,forzandolo a bere il succo del suo piacere.
Draco lasciò la presa,Harry cadde con la schiena sul tappeto di vetri... il biondo sapeva che non avrebbe potuto portarselo in dormitorio,se no Voldemort lo avrebbe ucciso,no ...lo avrebbe riportato dai suoi stupidi amici. Ormai,anche se non se ne rendeva conto,Harry apparteneva a lui,dopo aver bevuto il suo seme maledetto.
Lo Slytherin si portò dietro Harry trascinandolo,ferito e martoriato,privo di sensi,lasciandosi dietro una scia di sangue,e gettandolo come un giocattolo rotto contro la porta del suo dormitorio,per poi sparire nella notte,finalmente soddisfatto,dopo tanto tempo!


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