Il Malleus Maleficarum (il martello delle streghe)

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"Palantir"
00lunedì 10 luglio 2006 18:06
- Il Malleus Maleficarum -

Il Martello delle streghe, primo manuale dell’inquisitore e forte testimonianza della misoginia imperante.




Ragionando con attenzione sul periodo storico dove la così detta “caccia alle streghe” prese forma e sostanza, si possono grosso modo individuare alcune cause oggettive del perché ciò avvenne. Innanzi tutto era ritenuto reale che la strega fosse una donna sessualmente libera e perversa, e questo era un problema troppo grande per l’epoca. Non si accoppiava per avere figli, bensì per mero piacere. Non aveva capacità di amare e perciò i suoi bassi istinti venivano sfogati con chiunque, persino il diavolo stesso.



Molti malefici attribuiti alle streghe appartenevano in realtà alla conoscenza di rituali pagani che il cristianesimo tentava di sradicare in ogni modo, ma l’accusa pesante che veniva loro rivolta era quella di utilizzare parti del corpo ed il sangue di bambini non battezzati per i suddetti malefici. Per questi motivi le streghe risultavano essere un pericolo per la religione e per l’incolumità delle persone.
Giunti a questo punto si rese necessario andare fino alla radice del problema, redigendo un agglomerato di imputazioni e casistiche per poter identificare la natura delle accusate… si fa strada il “Malleus Maleficarum”, ossia il martello delle streghe che avrebbe dovuto abbattersi su di loro senza pietà.



Il “Malleus Maleficarum” fu scritto nel 1486 dai domenicani Jacob Sprenger e Heinrich Institior Kramer, in risposta alla bolla papale “Summis desiderantes affectibus” datata 1484, promulgata dal papa Innocenzo VIII, con la quale si demandava a loro la riorganizzazione del territorio della Germania del Nord, teatro di diffusione crescente della stregoneria. Da questo momento il poi il “Malleus Maleficarum” rappresenta l’assetto definitivo di un sistema di credenze a cui faranno riferimento gli inquisitori e l’opinione pubblica in genere. La struttura del manuale comprende una prima parte suddivisa in diciassette capitoli, dove viene portata avanti la tesi dell’esistenza di una setta detta delle “maleficas”asservite al demonio tramite un patto.



Nella seconda parte vengono affrontati e discussi i mezzi adatti alla difesa da questo flagello dell’umanità. La terza ed ultima parte tratta delle tecniche inquisitorie da adottare per accertare la stregoneria. Un’accusa, anche anonima, una voce pubblica, sia essa anche una diceria chiacchierata nel paese, doveva spingere l’inquisitore all’accertamento della fondatezza del sospetto. Le prove non erano necessarie anche perché le tecniche inquisitorie le avrebbero di certo fornite. La presenza di uno spillone, o di un pugno di terra e di una ciocca di capelli nella casa della vittima, accertavano il maleficio. Nel “Malleus Maleficarum”, inoltre, viene portata avanti la tesi che le streghe avessero tutte un segno particolare, visibile, impresso dal demonio in occasione del patto sottoscritto con lui. Questo segno particolare doveva essere presente sul corpo della presunta strega, ma in un posto qualsiasi, spesso in un luogo difficile da scovare. Per questo motivo i medici erano chiamati ad un’attenta analisi del corpo della donna, poiché poteva essere presente anche nelle zone più recondite. Altro punto fondamentale del “Malleus Maleficarum”era il ricorso alla tortura come mezzo utile alla confessione dei malefici perpetrati, poiché solo il dolore poteva sciogliere il velo ingannevole del silenzio che nascondeva la realtà dei fatti. Nel momento in cui l’imputata veniva torturata, spesso era sottoposta all’”interrogatorio suggestivo”, dove comprendeva il tipo di risposta che l’inquisitore desiderava sentire, e forniva argomentazioni che le avrebbero consentito di non subire ulteriori violenze. Questa pratica permetteva di accertare senza ombra di dubbio la veridicità delle accuse e di assurgere la tortura come unico mezzo atto a sconfiggere le menzogne del maligno.
Estratto dal Malleus Maleficarum, poiché ci si possa rendere conto con i proprio occhi della mentalità di un’epoca paradossalmente molto “aperta”alle innovazioni in ogni campo, come il Rinascimento.



“Come difetto di origine nella creazione della prima donna, poiché è stata fatta con una costola curva, una di quelle del busto, ritorta e come opposta all’uomo. E da questo difetto deriva che, essendo un animale imperfetto, essa inganna. Ancora lo si è constatato nella prima donna, che per natura aveva fede più debole; l’etimologia del nome lo dimostra: foemina viene da fe(fede) e minus (minore), perché sempre essa dà ed è capace di conservare minore fede. Nello stesso modo in cui nel loro primo difetto, l’intelligenza, sono portate a rinnegare la fede con più facilità, così a causa del secondo, cioè il disordine degli affetti e delle passioni, le donne cercano, escogitano ed infliggono i più diversi tipi di vendette, sia per mezzo di malefici, sia con ogni altro mezzo. Per cui non è affatto stupefacente che esistano tante streghe fra le donne. Tutte queste cose hanno origine dalla cupidigia carnale, che nelle donne è insaziabile., e per questo motivo che esse si agitano insieme ai demoni per soddisfare le loro passioni. Si potrebbe aggiungere altro, ma alla persona intelligente sarà abbastanza chiaro che non c’è nulla di stupefacente nel fatto che tra le streghe vi siano più donne che uomini. Per cui è conseguenza inevitabile chiamare questa un eresia di streghe e non di stregoni, perché deriva dalla parte che vi prevale. E sia benedetto l’Altissimo che fino ad oggi risparmia il sesso maschile da un simile flagello; Lui che in questo sesso ha voluto incarnarsi e soffrire, gli ha voluto concedere questo privilegio”. (dal Malleus Maleficarum)



(di Svevo Ruggeri)



[Modificato da "Palantir" 10/07/2006 18.17]

LestatNotturno
00domenica 3 settembre 2006 23:44

Credo che sia per me difficile commentare quanto la Chiesa abbia meramente prodotto... in quegli anni neri... credo che se ci fosse stato veramente il male... non ha fatto altro che spargere altri semi dell'odio e del male... anzichè sconfiggerlo... ma ci addentriamo in una palude dove non voglio immergermi... perchè... la mia condanna verso la chiesa è decisa...

Complimenti Sire Palantir per il tuo articolo [SM=g27811] Mi ha fatto piacere leggerti... ma te lo sussurro [SM=g27832] prima che ti atteggi troppo a Sire poi [SM=x131203]


[SM=x131180]
Eadaoin
00mercoledì 6 settembre 2006 23:26
Anni fa mi sono anche messa d'impegno e l'ho letto il Malleus...e ancora ne conservo il disgusto e lo sdegno, come donna e come essere umano.
La stregoneria è stato un argomento che mi ha sempre coinvolta moltissimo ( sarà forse per una mia presunta vita precedente vissuta, appunto, da strega...così come mi è stato detto molti anni fa?), e mai ho potuto concepire il seppur minimo perdono nei confronti della chiesa per il dolore, l'odio, le sofferenze immani che ha perpretato in maniera disumana e feroce contro le categorie più deboli in quei secoli di persecuzione, verso donne, bambini, persone menomate fisicamente e psichicamente, animali...
La fobia del sesso innanzittutto, portata allo spasimo da una ignorante e fanatica interpretazione delle sacre scritture, ha scatenato quell'odio crudele nei confronti della donna, non tanto per la libertà che sembrava volersi conquistare, quanto per il potere che deteneva sull'uomo, incapace di sottrarsi al desiderio sessuale. E le pratiche di punizione corporale che gli uomini si auto-infliggevano servivano soprattutto per smorzare gli istinti sessuali, non soltanto per punirli.
C'è una cosa che, in tutti i documenti che ho letti relativi a vari processi alle streghe, non ho mai compreso...per quale motivo la strega arrivasse a confessare colpe non commesse, sapendo che oltre quella confessione non c'era un perdono, ma quasi sempre una morte atroce, o se pena commutata in morte veloce ed indolore comunque la condanna a sepoltura in terra non consacrata e privazione dei sacramenti... Più volte mi sono messa nei panni di queste donne tormentate, straziate, terrorizzate e mi sono chiesta come avrei reagito io...anche se mi rendo conto che la psicologia di reazione agli eventi di oggi non è applicabile a quella di allora...ma è ugualmente sorprendente pensare che queste donne arrivavano a "confessare" azioni abominevoli, assurde, inconcepibili pur sapendo che a nulla questo avrebbe giovato...
Ricordo ora solo due casi di orgoglio e fierezza estremi; uno relativo al processo alle streghe qui in Val di Fiemme ( ho aperto un thread al riguardo) ed un altro in Francia, in cui le malcapitate non solo non hanno ammesso alcuna delle accuse a loro rivolte, ma non si sono piegate alla tortura ed alle minacce, ribadendo senza cedimenti la loro innocenza. La prima è morta di stenti in cella a causa degli strazi subiti, la seconda arsa viva.
Cosa spingeva le donne a permettere non solo di violentarle fisicamente, ma anche di calpestare la loro anima, la loro dignità? Paura? Disperazione? Ignoranza? Non lo so...Probabilmente la paura, si...e la speranza in un sempre negato gesto di pietà...
m@li
00giovedì 7 settembre 2006 22:13
Davvero interessante..e terribile! credo che, come hai detto tu Eadaoin , la paura la disperazione ma soprattutto l'ignoranza abbiano giocato un ruolo fondamentale..le promesse di libertà degli aguzzini facevano presa su menti semplici in fondo e per evitare il rogo quelle povere donne avrebbero confessato qualsiasi cosa...
senti ma come fai ad essere convinta di essere stata una strega in una vita precedente?..mi lasciano sempre perplessa queste cose,però a dire il vero non sono del tutto scettica [SM=x131205]
Eadaoin
00domenica 10 settembre 2006 13:47
Mah, sai M@li...ho cominciato ad avere i miei primi dubbi quando il sabato sera iniziavo a riempirmi di peli e mi cresceva una fastidiosa e non estetica verruca sul naso... [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
Scherzo....
Sono "sentori" che ti porti dentro forse...ingabbiati nell'inconscio e qualcosa di familiare ti sussurrano. E poi la stranezza di incontrare uno sconosciuto che proprio di questo ti parla , narrandoti una vita trascorsa dalla quale sembrano risalir alla mente immagini che non senti come estranee e sconosciute...
Poi, puoi crederci oppure no...
Euleteria
00domenica 10 settembre 2006 15:13
Davvero interessante [SM=g27811] [SM=g27811] ..avevo sentito parlare del Malleus Maleficarum,ma sinceramente nn ne conoscevo il contenuto preciso..Molti errori sono stati commessi dalla chiesa in nome di DIO,errori che vanno ben oltre l'etica e la morale cristiana cattolica [SM=g27818] [SM=g27818] e sopratutto contro tutti quei valori e pincipi che la Chiesa professa...Ma qst è un altro discorso [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] ..
Cmq grazie Svevo per aver con qst articolo colmato le mie lacune [SM=x131197] [SM=x131197]
Thishar
00domenica 5 novembre 2006 12:45
Molte confessioni oltre ad essere estorte dopo torture indicibili, venivano prese per sfinimento ...non oso immaginare lo stato di allucinazione che dolore, stenti e fame possono portare in un corpo e in una mente semplice terrorizzata dal divino.
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