Il "Mago" Boccaccio

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"Palantir"
00martedì 9 marzo 2004 17:38


Tutti noi conosciamo Boccaccio come uno dei più grandi autori della nostra letteratura, ma nessuno accenna mai al suo lato " magico" peraltro importante…Proviamo a farlo insieme! Già è un mistero la sua nascita: infatti se l'anno è certo, il 1313, non è altrettanto il luogo. I più sostengono che sia Certaldo, altri - tra cui lo stesso Boccaccio - dicono Parigi: ma sembra accertato che nacque in Toscana. La sua vita non ebbe niente di quell'aria boccaccesca che aleggia nelle divertenti novelle: essendo un figlio illegittimo, si inventò una madre francese e di sangue nobile; negli studi aveva il complesso dell'autodidatta, pur avendo passato molti anni sui libri, ma a studiare tutt'altre materie che quelle letterarie; in amore ebbe diverse avventure, ma il più delle volte ne ricavò solo umiliazioni, anziché dei piaceri. Nell'estate del 1362 un pellegrino gli portò un messaggio avuto dall'oltretomba da Pietro Pietroni, un frate senese da poco defunto. Secondo le parole dell'entità, la fine del Boccaccio era ormai prossima, pertanto gli veniva consigliato di pensare più alla salvezza dell'anima che a scrivere. Il latore del messaggio aveva un'aria così sinistra, che si addiceva a chi reca sventure e gli conferiva credibilità il fatto che il mittente del messaggio era conosciuto da Boccaccio. Convinto, il nostro autore scrisse a Petrarca, suo caro amico, offrendogli tutti il libri ed annunciandogli l'intenzione di dedicarsi allo spirito più che agli amati libri. Ci volle la paziente forza di convinzione del Petrarca per dissuaderlo dal brutto proposito e soltanto per la sua nota influenza ci riuscì. Ma da buon " mago" che si rispetti, il mistero iniziò dopo la sua morte, avvenuta sul finire dell'anno 1375 a Certaldo, ufficialmente a causa della scabbia. Infatti, il cadavere fu subito dopo trafugato, e con certezza non è stato più ritrovato. Tornando alla sua morte, a Certaldo circola una leggenda secondo la quale il Diavolo - con cui messer Giovanni avrebbe avuto buoni rapporti - gli costruì in una notte un colle, oggi Poggio del Boccaccio. Ma lo scrittore aveva chiesto anche un ponte di cristallo tra la nuova collina e la vecchia dimora, nel paese alto. Il Diavolo, per precedenti poco chiari, non era in grado di rifiutare, ma si trovò in difficoltà a realizzare il lavoro e così si tolse dall'impegno….strozzando il Boccaccio la notte avanti del termine ultimo per eseguire l'opera. Alcuni anni fa, durante alcune sedute spiritiche, messer Giovanni rivelò alcuni particolari della sua vita. Attraverso un medium in trance, l'illustre scrittore tenne a precisare di chiamarsi Boccacci ( senza la O) ed effettivamente tale era l'esatta denominazione del cognome, prima della storpiatura popolare.
Successivamente, affermò che sotto la sua dimora c'è un passaggio segreto ed è stata poi accertata l'esistenza di una scala che scende ad un sotterraneo. Quanto alla trafugazione del cadavere, lo spirito del Boccaccio disse che fu opera di una donna innamorata di lui; avendola trascurata in vita, questa si prese la rivincita sul suo corpo. Ammise anche di aver praticato a sua volta lo spiritismo, sulla collina che oggi porta il suo nome; ed alcuni scavi hanno riportato alla luce, in quei luoghi, oggetti che sembrano convalidare le pratiche di sedute medianiche ed esperimenti magici, anche se non tutti gli studiosi sono d'accordo, perché nel corso dei secoli il posto fu adibito a granaio e quindi gli oggetti ritrovati potrebbero anche essere " soltanto" apparentemente strani.
Dicerie, no?... o forse no....[SM=x131209] [SM=x131220]


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