Il Maestro e Margherita

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crocino
00venerdì 7 gennaio 2005 18:33
“Io vengo da te, spirito del male, sovrano delle ombre” rispose il nuovo venuto, guardando Woland di traverso con fare ostile.
“Se sei venuto a me, perché non mi hai dato il buon giorno, ex esattore delle imposte?” disse severamente Woland.
“Perché non voglio che il tuo giorno sia buono” rispose con insolenza l’altro.
“Eppure ti toccherà rassegnarti,” obiettò Woland, e storse la bocca in una smorfia di scherno, “sei appena comparso qui su questo tetto e già ostenti tutta la tua assurdità; io ti dirò dove s’annida: essa è nelle tue intonazioni. Hai pronunciato le tue parole come se non conoscessi le ombre, e neppure il male. Ma cerca, se puoi, di meditare su questa domanda: che mai farebbe il bene se non esistesse il male, e come apparirebbe la terra se vi scomparissero le ombre? Oggetti e uomini proiettano ombra. Guarda l’ombra della mia spada. E ci sono le ombre degli alberi e degli esseri vivi. Non vorrai scorticare tutto il globo terrestre, togliendogli tutti gli alberi, tutti gli esseri vivi per la tua fantasia di godere della nuda luce? Tu sei stupido.”
“Con te non discuto, vecchio sofista” ribatté Levi Matteo.
“Non puoi discutere con me per la ragione che ti ho detto: tu sei stupido”, rispose Woland e domandò…

[M.Bulgakov – Il Maestro e Margherita]


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