Il Lupo Azzurro e l'Aquila Bianca

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Claudium
00sabato 23 febbraio 2013 13:43
Soffiava un vento tenue quel giorno sul Regno di Blue Dragon; una leggera brezza, foriera di profumi di luoghi lontani, che andava a spezzare la gelida atmosfera dell'inverno appena trascorso col calore dell'imminente primavera. E agli abitanti del Regno non sfuggì questo primo sentore di cambiamento, il quale li spinse ad uscire dalle comode abitazioni per riassaporare la frizzante aria del Continente Centrale, troppo a lungo negata ai loro polmoni ed al loro cuore. Fu forse a causa di questo clima di rinascita che l'annuncio di un imminente scontro all'interno della palestra della Rocca della Fenice non suscitò sorpresa tra gli abitanti del Regno; anzi, sembrava un qualcosa di naturale. Era infatti come se anche i Vassalli e gli Aspiranti necessitassero di qualcosa che li risollevasse dal forzato riposo della stagione appena trascorsa e immediatamente questi si materializzò sotto forma di duello. E il naturale cede il post all'epico se si pensa che a scontrarsi non sono due semplici sconosciuti ma due amici compagni di numerose avventure: Jekyll, l'esperto Cavaliere del Nord, padrone dell'energie fredde, e Claudium, l'astuto Paladino Bianco e maestro nella magia degli scudi divini. Quindi fu così che una gran calca di gente si affollò poche ore dopo il meriggio all'interno della palestra della Rocca della Fenice. La folla era composta dalle più varie tipologie di persone: guerrieri, artigiani, locandieri, diaconi, fabbri, maghi e molti altri ancora. Erano inoltre presenti un gran numero di Aspiranti e praticamente tutti i Vassalli che risiedevano in quel periodo nel Regno. Solo i Sommi sembravano mancare a quell'inconsueto spettacolo ma erano in molti a pensare che avessero trovato qualche "sommo" metodo per assistere comunque all'evento. Per l'occasione era stata allestita un'apposita arena circolare molto simile a quella della Gilda dei Paladini ma molto più ampia della precedente.

Qualche ora dopo l'apertura delle porte della palestra, i due sfidanti fecero il loro ingresso nell'arena: dal lato ovest entrò Jekyll, accompagnato dal suo fido lupo Eoden, mentre dal lato est Claudium, con al fianco la fida spada Aleksandra.

Jekyll indossava la sua classica Armatura d'Argento; contraddistinta dagli inconfondibili scudi ovali posti sui bracciali, emanava ipnotici riflessi azzurri dalle più diverse tonalità; i suoi fianchi erano cinti dalle sue due spade: la Sciabola d'Argento e la Spada in Acciaio Azzurro; sul suo petto invece brillava come una medaglia il suo amuleto, la leggendaria Stella dello Zenit.

Claudium vestiva con la sua più recente corazza, l'Armatura di Raphael; composta dall'indistruttibile Cristallo Bianco, splendeva di una luce abbagliante, spettacolo amplificato dalla bellezza dello zaffiro a forma di stella incastonato nel pettorale. Sulle sue spalle svettavano le sue armi predilette: le Lame di Jibril, quasi un contrappunto ai due scudi circolari che portava sui bracciali.

Subito dopo di loro fece capolino dal lato nord BrightBlade, il Gran Maestro della Gilda dei Paladini, che in quella particolare circostanza avrebbe fatto da arbitro ai due Vassalli. Portata la mano destra alla gola e schiaritosi la voce, l'Atlantideo iniziò a parlare:
<<Annuncio che quest'oggi si svolgerà presso la palestra della Rocca della Fenice il duello amichevole tra i Vassalli Jekyll e Claudium. Lo scontro si svolgerà all'interno di questa arena, circondata per l'occasione dal Sommo con una potente barriera volta ad assicurare l'incolumità degli astanti. I contendenti hanno richiesto gentilmente che facessi loro da arbitro e da parte mia ho accettato con piacere l'invito. La mia prima azione in qualità di arbitro sarà quella di dettare le regole di questo scontro:

- Il duello non ha limiti di tempo e si svolgerà esclusivamente all'interno di questa arena, dove la barriera del Sommo impedisce ai contendenti di uscire.

- Chi verrà atterrato subirà da parte mia un conteggio di dieci secondi; se esaurito il conteggio il contendente non si sarà rialzato verrà dichiarato sconfitto. Perderà inoltre l'incontro chi si dichiarerà sconfitto e chi perderà i sensi.

- Non ci sono limiti alle tecniche ed agli incantesimi utilizzabili.

- Nel caso l'incontro si faccia troppo pericoloso per uno dei contendenti interverrò io stesso a interromperlo e dichiarerò il pareggio.

Claudium e Jekyll hanno inoltre acconsentito a rinunciare ad alcune delle rispettive "armi". Da parte sua Jekyll rinuncerà ad utilizzare Eoden mentre Claudium rinuncerà alla sua spada, Aleksandra. Custodirò io le loro armi fino alla fine dello scontro...>> il gruppo di astanti venne oltremodo intenerito dallo spettacolo di Eoden, che corse a raccogliere la spada posata a terra da Claudium per consegnarla poi a BrightBlade come se fosse un bastoncino di legno. Dopo che il lupo prese posto a fianco dell'Atlantideo, quest'ultimo ricominciò a parlare <<...Detto questo, che l'incontro abbia inizio!>>

OT- Questo è un racconto a due mani tra me e Jekyll. Vi prego quindi di non aggiungere post in ambientazione ma solo OT. Su chi vincerà lo scontro io e Jekyll ci siamo già messi d'accordo ma ovviamente non ve lo diremo, anzi, si accettano scommesse [SM=x92706] -OT
Carion
00sabato 23 febbraio 2013 14:38
OT- Anche se Jekyll ha più esperienza come Vassallo io scommetto in un pareggio [SM=x92710] che vinca il migliore [SM=x92702] -OT
Otrebmu Ittoram
00sabato 23 febbraio 2013 14:40
OT-- Ok so quando posizionarlo cronologicamente, dopo la nomina a Vassallo di Claudium.
Per chi vince,
essendo entrambi di 5 livello, ma con Claudium con circa 200 DP in +
in teoria dovrebbe vincere lui, ma Jekyll è Vassallo da + tempo quindi potreste aver optato per una sua vittoria o un pareggio, visto che è un allenamento e non uno scontro all'ultimo sangue [SM=x92702]

ps secondo la scheda di Jekyll i suoi scudi sono
gli avambracci sono tutto un pezzo con due solidi scudi argentati, ovali e di medie dimensioni, al centro di ciascuno dei quali è fissato un affilato becco di Grifone.

e non a mezza luna

per l'Armatura di Raphael so in quale racconto la trovo

le Lame di Jibril invece in quale racconto ?

--OT
Claudium
00sabato 23 febbraio 2013 15:24
Ot- ops, un lapsus xd. Le lame di jibril sono verso gli ultimi post de le falci dei custodi -ot
@Jekyll@
00sabato 23 febbraio 2013 22:50
-Fratello!- la voce del Cavaliere del Nord risuonò potente nel silenzio che era sceso sull'arena -Siete pronto?
Claudium sorrise.
-Non aspetto altro, amico mio!
Jekyll lasciò scorrere lo sguardo sulla folla che gremiva gli spalti, poi chinò il capo, chiuse gli occhi e si concentrò.
Subito l'aura di Jekyll esplose con violenza, un vento gelido spazzo il campo di battaglia.
Claudium alzò un braccio per ripararsi il viso: l'aria aveva una temperatura così bassa che già sentiva la propria pelle intorpidirsi.
Il Paladino Bianco non ebbe il tempo di reagire che un colpo poderoso all'addome lo obbligò a svuotare i polmoni dall'aria, scaraventandolo alcuni metri indietro.
-Ma cosa?!- mormorò Claudium, osservando il compagno ritto, le braccia incrociate sul petto, nel punto in cui, prima, si trovava lui.
Un mormorio si sollevò dalle tribune, poichè nessuno, a parte i Vassalli presenti, avevano percepito i movimenti del Cavaliere del Nord.
-Tocca a voi, Claudium!- lo esortò Jekyll.
-Già, avete ragione!- rispose l'amico, sorridendo.
Con un'agilità impressionante, Claudium si lanciò sul Paladino, una sfera di luce nel palmo della mano destra, col chiaro intento di colpirlo al petto, Jekyll assunse la posizione di difesa, senza arretrare, preparandosi a ricevere l'impatto.
Claudium sorrise, mutò posizione con un movimento fluido, spazzando le gambe del Cavaliere del Nord.
Jekyll cadde pesantemente al suolo.
Un nuovo mormorio si sollevò dagli spettatori, mentre BrightBlade sorrise impercettibilmente: i suoi Paladini si stavano studiando ed i loro poteri erano enormi.
Il Cavaliere del Nord si rialzò prontamente, proprio nel momento in cui il Gran Maestro stava per dare inizio al conteggio.
-Complimenti, Claudium!- sorrise Jekyll, ancora in ginocchio, le mani posate a terra -Vediamo cosa farete ora!
Mentre Il Vassallo dall'armatura d'argento si slanciava in avanti, Claudium tentò di arretrare per aumentare la sua stabilità.
-Maledizione!- imprecò il Paladino Bianco, quando si accorse che le sue gambe erano rimaste imprigionate da un blocco di ghiaccio sorto dal nulla.
Claudium generò un scudo di luce sul quale si abbattè la tempesta di colpi sferrati dal compagno di Gilda.
-Non passerete il mio scudo, Jekyll!
-Non ne ho bisogno!- rispose il Cavaliere del Nord, aumentando la forza dei colpi.
Devo reagire prima che sia tardi! pensò Claudium, mentre il suo corpo si inclinava sempre più all'indietro, spinto dalla potenza dell'amico Sono troppo sbilanciato all'indietro!
Sospinto dalla potenza del Cavaliere del Nord, il corpo del nuovo Vassallo era flesso all'indietro, le ginocchia piegate quasi ad angolo retto.
Una smorfia di dolore comparve sul viso del Paladino Bianco, i suoi muscoli gridavano, stirati al massimo, infiammati dallo sforzo sovrumano che stavano compiendo nel disperato tentativo di tenerlo in piedi.
-Il mio scudo resiste, Jekyll!- ghignò Claudium.
-Non mi serve che ceda, Claudium! Voi quanto potete pensare di resistere ancora?- rispose Jekyll, mentre continuava a tempestare lo scudo di luce dell'amico. Laddove la sua furia si abbatteva, ghiaccio violaceo compariva sullo scudo, per poi rapidamente sciogliersi.
-Quanto basta, Jekyll!- Claudium fece confluire ulteriore energia nel suo scudo.
-Forse avete ragione, fratello! Cambiamo ritmo!
E, prima che Claudium potesse reagire, Jekyll sferrò un colpo con uno schiniere, frantumando il ghiaccio che imprigionava le gambe del Paladino Bianco. L'argento che rivestiva la gamba del Paladino oltrepassò la coltre gelata ed urtò con potenza inaudita le gambe dell'amico.
Con un gemito di sopresa più che di dolore, Claudium franò a terra.
Jekyll arretrò di alcuni passi, mentre il suo mantello bianco e blu giocava con l'aria intorno a lui.
-Potete fare ben più di così, Jekyll!- sentenziò Claudium, alzandosi.
-Avete ragione, amico mio, posso molto più di così! Ma anche voi! Spero che non vogliate farmi il torto di risparmiarmi la vostra forza!
-Assolutamente no, Jekyll, anche se questo è un allenamento, combatterò al meglio delle mie capacità! Non vi mancherò di rispetto così come so che voi non mancherete di rispetto a me!
BrightBlade, seduto sul suo scranno, annuì compiaciuto, mentre accarezzava distrattamente l'enorme testa bianca di Eoden, accucciato accanto a lui.
Claudium
00domenica 24 febbraio 2013 10:15
Claudium sorrise.
La gioia nell'affrontare un avversario così potente e di cui aveva così grande stima lo invase dalla testa ai piedi. Non si trattava più di soldati alle prime armi, di mostri da quattro soldi o di maghi da strapazzo. Quello che il Paladino Bianco aveva di fronte era un guerriero completo, dotato di una tecnica quasi perfetta, di una forza sovrumana e dalla capacità di variare istintivamente da una strategia d'attacco ad un'altra in poche frazioni di secondo. Razionalmente Claudium pensava di dover soppesare bene le mosse, stare in guardia e non scoprire troppo la difesa, ma dentro di lui il Paladino non faceva che ridere e ridere per la contentezza di trovarsi di fronte un avversario così forte. Che la sua classica freddezza strategica stesse venendo meno? Chi lo sa, ma in quello stato, forse, il Paladino poteva essere ancora più pericoloso...

<<Jekyll...>> esclamò sorridendo il Paladino Bianco <<...dovrei essere preoccupato per il nostro duello, e lo sono. Però non riesco a contenere il divertimento che provo nell'affrontare un avversario di così alto livello quale siete voi. Ho sempre avuto l'impressione di essermi trattenuto durante le nostre avventure, che anche se la situazione si faceva disperata non esprimessi mai il 100% del mio potere; forse perchè avevo paura di vedere fino in fondo quale livello di potenza potessi raggiungere; ma adesso... BASTA!
Siete un guerriero troppo meritevole di rispetto perchè io osi insultarvi trattenendo la mia energia. Cavaliere del Nord, per la prima volta e solo per voi vi mostrerò la vera forza di Claudium da Baros...>>

Non appena finì di parlare, il Paladino Bianco emise un urlo assordante e fece esplodere la sua aura. Un'energia luminosa dalla forma di fiamma lo avvolse ed emanò un'onda d'urto tale da far retrocedere il Cavaliere del Nord di qualche passo. Persino BrightBlade ebbe un sussulto, mentre gli Aspiranti tra la folla si portavano le mani alle tempie come se la loro testa stesse per esplodere: purtroppo non erano ancora pronti a percepire tali livelli di potere.

Jekyll trasalì. La sua capacità di percepire le aure era superiore alla media ma mai avrebbe pensato che proprio Claudium, uno dei Vassalli a lui più vicini nascondesse una tale forza. Ma in fondo il Cavaliere del Nord era contento. La sua maggiore esperienza come Vassallo e come guerriero lo aveva posto fin prima che il duello iniziasse in una posizione di superiorità rispetto al Paladino Bianco. Sapere ora che il Neo-Vassallo era in grado di compensare tale divario attraverso una tale potenza non poteva che rendere ancora più divertente lo scontro.

Il Cavaliere del Nord non fece in tempo a destarsi dai suoi pensieri che fulmineo Claudium si fiondò contro di lui ad una velocità inumana, mirando dritto al suo petto. Jekyll non ebbe difficoltà ad anticipare l'avversario, avvertendo, come al solito, lo spostamento della sua massiccia aura, ma le poche frazioni di secondo che intercorsero tra lo spostamento e l'attacco vero e proprio furono talmente brevi che il Cavaliere del Nord riuscì per un soffio a mettersi in posizione, proteggendosi il petto con i due scudi. La forza dell'impatto fu tale che Jekyll arretrò di qualche metro, ma incassò perfettamente l'attacco. Claudium però era già passato alla mossa successiva e si spostò rapido scivolando lungo il fianco destro dell'amico, per poi iniziare a lanciare una serie di sgualembri* in rapida successione. La risposta del Cavaliere del Nord non si fece attendere e prontamente iniziò a parare l'impressionante serie di colpi. Lo sguardo dei presenti era attonito: i colpi di Claudium erano talmente veloci che all'occhio degli astanti apparivano come intricati bagliori rossi, a cui facevano contrappunto i bagliori blu lanciati dalle lame di Jekyll. Il Cavaliere del Nord incominciò a parare un attacco, due, quattro, otto, dieci, cento, mille. Claudium non la finiva più di menare colpi ed anzi continuava ad aumentarne la velocità. La scarica a questo punto divenne troppo veloce per essere seguita dal Cavaliere del Nord, il quale mancò di parare un colpo che andò a colpirlo ed a sfondare le sue difese, per divenire infine vittima di un'infinita serie di attacchi. Claudium avrebbe voluto sfruttare fino in fondo quell'occasione ma il suo fisico aveva dei limiti e le sue braccia stavano quasi per esplodere. Così si limitò, al termine della scarica, a tirare un poderoso calcio all'altezza dell'addome di Jekyll, facendolo sbattere violentemente contro la barriera che delimitava l'arena.
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(*)sgualembro: colpo di spada menato obliquamente dall'alto verso il basso.

OT- Ci ho fatto caso solo adesso: scontro che finisce in parità? Ma io e Jekyll vi sembriamo forse così banali? Vi assicuro che uno dei due vincerà il duello [SM=x92702] -OT
Carion
00domenica 24 febbraio 2013 10:47
OT- In effetti un pareggio mi sembrava troppo scontato ma tra voi due non so chi possa spuntarla [SM=x92709] ed ora scusatemi ma la testa mi fa ancora male per quell'esplosione di aura [SM=x92706] [SM=x92710] [SM=x92702] -OT
Claudium
00domenica 24 febbraio 2013 11:40
OT- Hai ragione, scusa. Ti spedisco un po' di cibalgina [SM=x92706] -OT
Otrebmu Ittoram
00domenica 24 febbraio 2013 14:50
OT-- Attenzione con queste aure che esplodono [SM=x92713] se fanno venire il mal di testa le vostre con meno di 2000 DP la mia che fa ? perdere i sensi ? [SM=x92713] per non parlare di quella di BrightBlade [SM=x92708] stende tutti gli abitanti del Regno [SM=x92701] e chi si trova nel raggio di 10 km [SM=x92714] --OT
Claudium
00domenica 24 febbraio 2013 17:47
Ot- Vale solo per gli Aspiranti. Gli altri abitanti del Regno non le percepiscono mentre ai Vassalli fa il solletico. Beh allora tu e Bright rilasciatela gradualmente e non fatela esplodere [SM=x92706] -Ot
Eruner
00lunedì 25 febbraio 2013 00:16
ot
"Vale solo per gli aspiranti"

Parliamone...
Claudium
00lunedì 25 febbraio 2013 00:32
Ot- va bene, diciamo gli Aspiranti sotto i 300 punti... [SM=x92706] -ot
Eruner
00lunedì 25 febbraio 2013 00:53
ot
Ecco, ora mi piace di piú. [SM=x92706]
Al di là delle battute, per ora non voglio essere il solito bacchettone (anche perché mi piace molto), quindi vediamo come prosegue il racconto prima di esprimersi su parti particolari. Questo vale per ogni utente, me compreso, cerchiamo di non infognare la discussione in off-topic, d'accordo?

Se posso peró permettermi un appunto, rivolto a tutti, mi pare si stia carcando un po' troppo il tratto su questa cosa delle aure e non vorrei che il mio elfo si svegliasse un bel giorno verde, con le antenne e namecciano... Perció vediamo di non tirarle in ballo per ogni evento. Sfruttate altri spunti per determinare il riconoscimento della forza, come la postura, l'atteggiamento, una particolare guardia o colpo, ecc.

Termino qui, dicendo solo che è molto carino questo racconto.
@Jekyll@
00martedì 26 febbraio 2013 13:12
L'impatto con la barriera fu violentissimo e Jekyll rimase chino, le braccia intorno all'addome, ansimante.
Il silenzio calò, pesante, sugli spalti e tutti gli occhi si puntarono sul Vassallo dall'armatura d'argento che non dava segno di sè, appoggiato al perimetro del terreno di battaglia, tenendosi il ventre.
All'improvviso la risata del Cavaliere del Nord esplose, il Vassallo si raddrizzò, posando le mani sui fianchi.
-Complimenti, Claudium! Sono molto colpito dalla vostra energia! Mai avrei pensato che celaste in voi una tale forza!
Il Paladino Bianco sorrise, compiaciuto di essere stato in grado di stupire il compagno.
-Spero di non avervi fatto troppo male, cavaliere!-rispose, sarcastico, Claudium, con l'evidente intenzione di stuzzicare l'avversario.
-Dovrete fare molto meglio di così, amico mio!- disse Jekyll, avanzando verso il centro dell'arena.
-Vedrò di impegnarmi di più!
-Ne sono sicuro!
Jekyll sorrise all'amico -Pronto?
-Come non mai, Cavaliere del Nord1
Il Vassallo del Nord, come qualcuno lo chiamava, si lanciò su Claudium, scagliando due sfere di energia fredda dalle mani, una all'altezza del volto e l'altra a livello del braccio destro dell'amico.
Le devo evitare! Se mi colpissero rischierei di rimanere congelato!
Claudium scartò alla sua sinistra.
-Cavaliere, sapete fare me...
La voce morì nella gola del Paladino, quando vide una terza sfera, più grande e veloce delle prime due arrivargli dritta al petto; nonostante i suoi abili riflessi e la sua grande agilità, Claudium non potè evitarla completamente.
In nuovo Vassallo venne catapultato con tale violenza contro la barriera che la tiara che indossava volò via.
-Maledizione!- imprecò Caludium.
-Consolatevi, amico mio, anche NightLord è caduto una volta in un gioco così...-sorrise Jekyll, poi continuò -Ma quello che, ora, più mi interessa è che siete con le spalle al muro!
Prima che Claudium potesse reagire, ancora stordito, Jekyll espanse la sua aura ed immediatamente la temperatura dell'aria crollò drasticamente, mentre un muro spesso di ghiaccio si cristallizzò, imprigionando il compagno in una specie di cella gelata a ferro di cavallo, chiusa posteriormente dalla barriera stessa eretta dai Sommi.
Claudium guardò in alto...poteva saltare fuori, doveva farlo prima del successivo attacco di Jekyll che già si stava lanciando verso di lui, la Spada di Acciaio Azzurro in mano, protesa in avanti.
-Dovrete fare di meglio per trattenermi!- Claudium spiccando un salto.
-Infatti!- gridò il Cavaliere del Nord, mentre la punta della sua arma toccava il ghiaccio che doveva imprigionare il Paladino Bianco.
Un lampo di luce blu e poi un boato tremendo accompagnarono l'esplosione della gelida prigione in cui Jekyll aveva cercato di imprigionare l'amico: schegge di ghiaccio, affilate come rasoi, si sparsero a raggiera, in tutte le direzioni ed investirono violentemente il nuovo Vassallo che, ormai, aveva superato anche con le gambe il limite superiore del muro creato dal compagno.
-Ma cosa?!- esclamò, stupito, mentre lo spostamento d'aria gli aveva fatto perdere la coordinazione e le schegge lo investivano con violenza.
Il Paladino Bianco rovinò a terra.
Se Jekyll non avesse lasciato aperta la sommità della cella, non me la sarei cavata con così poco! pensò Claudium rialzandosi, osservando il suo sangue uscire dalle zone di pelle non protette dall'armatura di Raphael e gli spessi strati di ghiaccio che imprgionavano le parti del cristallo della corazza che erano entrate in diretto contatto con l'energia del Cavaliere del Nord.
Claudium si alzò e si incamminò verso il centro dell'arena dove Jekyll lo aspetta, le braccia incrociate sul petto.
I due Vassalli si osservarono in silenzio: il prossimo assalto sarebbe stato ancora più violento.
Claudium
00martedì 26 febbraio 2013 22:14
Il Paladino Bianco ebbe un forte attacco di tosse e iniziò a sputare sangue: erano le prime gocce di sangue a cadere sulla superficie dell'arena da quando era iniziato lo scontro. Se quello fosse stato un duello di primo sangue, Claudium avrebbe sicuramente già perso, ma per fortuna non era così.

Il Paladino Bianco iniziò ad esaminare il suo corpo per vedere in che stato era ridotto: gran parte dell'armatura era ricoperta di ghiaccio; non era un grosso problema; probabilmente aveva qualche grosso livido sul torace; andava bene: l'importante era non avere costole rotte; però non c'era dubbio: il danno più grande lo aveva riportato sul viso visto che a causa della mancanza della barriera creata dalla tiara le schegge di ghiaccio lo avevano ferito in diversi punti. Anzi, era un miracolo che qualche scheggia non lo avesse accecato. Inoltre i poteri rigenerativi del Paladino si erano immediatamente attivati bloccando la fuoriuscita di sangue, ed evitando così al Paladino di rimanere accecato dai suoi stessi liquidi.

Una volta fatto un breve sforzo per riassumere una posizione eretta e dignitosa, il Paladino esclamò:
<<Bene, iniziamo dalle cose importanti...>>
Detto questo, la tiara che aveva perso iniziò a levitare a mezz'aria per andare poi a posarsi delicatamente sulla sua fronte. Fatto questo, gli zaffiri incastonati sull'Armatura di Raphael iniziarono a brillare; da questi iniziarono a diramarsi una serie di rune blu che andarono a creare una fitta rete di ramificazioni, quasi come i tanti affluenti di un fiume, finchè l'intera superficie della corazza non ne fu ricoperta. L'incanto creato tra gli astanti da quello spettacolo luminoso venne però subito interrotto dall'improvviso urlo del Paladino Bianco, a cui corrispose in contemporanea il passaggio del colore degli zaffiri e delle rune da blu a rosso, seguito poi dall'emanare da queste di intense fiammate vermiglie che andarono a sciogliere le spesse coltri di ghiaccio presenti sull'armatura. Quando infine anche la più fine lastra venne sciolta, l'armatura tornò al suo consueto aspetto. Jekyll si mantenne impassibile, ma dentro di lui era fortemente stupito: quali altri poteri poteva mai nascondere quella corazza?

<<Vi siete mantenuto all'altezza delle aspettative fratello; anzi; mi costringete a ricorrere anzitempo ad una tecnica che ho escogitato apposta per questo duello...>>

Il Paladino indietreggiò di qualche passo fino a tornare esattamente nel punto in cui era stato imprigionato dall'amico. Fatto questo fece ruotare con grande maestria le sue due spade piantandole saldamente a terra. Infine, si avvolse in un potente scudo argenteo che lo avvolse fino ad andare a formare un tutt'uno con la barriera dei Sommi.

Jekyll osservava incuriosito l'amico: per la prima volta dall'inizio dello scontro non aveva la più pallida idea di cosa avesse intenzione di fare; e la cosa iniziò a preoccuparlo sul serio...

<<Vedete,...>> proruppe Claudium <<...come ben sapete le Lame di Jibril non sono altro che una nuova forma che ho voluto dare alla mia vecchia spada, Arkea, dopo che la vecchia spada di oricalco di mio padre venne spezzata. Esse conservano tutti i poteri della mia vecchia compagna, i quali consistono, come mi disse all'epoca il mio maestro, nell'assorbire la magia dell'utilizzatore e cambiare forma a suo piacimento. Quello che capì però solo poco tempo fa fu questo: primo, che potevo controllare la magia da essa assorbita anche a distanza; secondo, che questa spada poteva davvero assumere qualsiasi forma e non solo quella di oggetti inanimati...>>

Una volta finito di parlare, il Paladino Bianco allungò le braccia in direzione delle spade. Immediatamente le rune delle Lame di Jibril iniziarono a brillare di un'intensa luce azzurra, per poi estendersi all'intera superficie delle spade, le quali iniziarono a cambiare forma. La luce che le avvolgeva aumentò la sua superficie, quasi come se il volume delle spade stesse aumentando. Quando la luce si diradò, lo spettacolo a cui assistettero il Cavaliere del Nord ed il gruppo degli astanti fu davvero singolare: le due lame si erano trasformate in due giganteschi lupi di metallo, riportanti sul loro corpo le stesse rune delle spade di Claudium.

<<E non è finita qui...>> disse il Paladino mentre schioccava le dita.
Subito i lupi ulularono e le rune sul loro corpo si illuminarono di bagliori vermigli per poi trasformarsi in fiamme vere e proprie. Quando il processo fu terminato, il corpo metallico dei lupi venne avvolto da un'intenso fuoco scarlatto.

Claudium sorrise mentre guardava l'amico attonito: <<Tra tutti gli animali terrestri i lupi sono tra quelli che lavorano meglio in branco. Inoltre... cosa c'è di meglio di due lupi di fuoco per dare la caccia ad un lupo dei ghiacci?>>

Jekyll sorrise di rimando: <<Non penserete forse di spaventarmi con questi miseri trucchetti. Statevene pure al calduccio dietro la vostra barriera, tra poco vi verrò a prendere...>>

<<Sempre che ci riusciate...>> Claudium non fece in tempo a finire la frase che subito il primo lupo si lanciò all'attacco del Cavaliere del Nord; quest'ultimo schivò il colpo scartando a destra ma subito il secondo lupo lo incalzò, costringendo il Vassallo a parare con la Sciabola d'Argento una feroce artigliata. La lotta con le due bestie andò avanti per diverso tempo, con il Cavaliere del Nord impegnato nell'ingrato compito di ammansire quelle due fiere così "giocose". Dopo l'ennesimo attacco andato a vuoto il Cavaliere del Nord prese posizione al centro dell'arena mentre i due lupi giravano intorno a lui in attesa del momento propizio per rigettarsi all'attacco. Nonostante la superiorità numerica degli avversari il Vassallo se la stava cavando bene e dopotutto non stava spendendo neanche troppe energie; solo il suo fiato iniziava a farsi pesante ma dopotutto era normale viste le energie che spendeva per schivare gli attacchi dei lupi. Il Cavaliere del Nord pensò che tanto bene invece non potesse stare Claudium. Era già passato infatti diverso tempo da quando il Paladino aveva evocato i lupi e muovere a distanza quelle fiere, così come mantenere attivo lo scudo che lo proteggeva, doveva averlo prosciugato di almeno metà del suo potere magico. Perchè allora continuare con una tattica così dannosa? Jekyll non si seppe dare una risposta, così decise di provocare il Paladino sperando che gliene desse una lui:
<<Beh, direi che è stato divertente giocare con questi cagnolini ma adesso mi sto stancando. Considerando che i vostri incantesimi di fuoco si limitano a dar fuoco alle vostre spade non penso che avrò problemi a mandare in frantumi questi cucciolotti con un paio delle mie sfere di ghiaccio...>>
Il Cavaliere del Nord allungò le braccia come di consueto per evocare qualcuna delle sue sfere congelanti ma il panico si dipinse sul suo volto quando si rese conto che le sfere non comparivano...
<<Siete caduto nella mia trappola, fratello...>> esclamò Claudium ridendo <<...Conosco bene le vostre capacità, per questo so anche che il vostro potere di creare ghiaccio intorno a voi dipende dalla quantità di acqua contenuta nell'aria che vi circonda. E indovinate un po'? Con i miei lupi in giro per l'arena non è rimasta neanche acqua sufficiente per bagnarvi le labbra.
Non è di questo però che vi dovreste preoccupare...
Nel caso non ve ne siate accorto, infatti, non mi sono solo limitato a proteggermi con questo scudo ma ho evocato anche una barriera poggiante direttamente su quella che circonda l'arena>>.
Il Cavaliere del Nord alzò immediatamente lo sguardo per cercare conferma delle parole del Paladino. Effettivamente la barriera del Sommo era ricoperta da una seconda barriera argentea.
<<Voi siete pazzo! Evocare una barriera del genere vi avrà sicuramente lasciato senza energie!>> esclamò Jekyll.
<<Vero, ma saranno energie bene spese se raggiungeranno il loro scopo. Ho evocato infatti questa barriera per rendere lo spazio dell'arena a tenuta stagna. Questo vuol dire quindi che l'aria dell'arena e quella della sala sono rimaste separate. A cosa serve questo trucco? Beh, innanzitutto a continuare ad impedirvi di utilizzare le vostre tecniche di ghiaccio, bloccando il ricircolo del'aria tra arena e sala; in secondo luogo, a trasformare l'arena in una gigantesca cupola. E sapete cosa succede ad una cupola con dentro due candele? Che le candele bruciano fino a consumare tutto l'ossigeno che compone l'aria attorno a loro>>.
Jekyll impallidì. Ecco perchè aveva il respiro affannato. Non dipendeva dallo sforzo nello schivare gli attacchi ma nella mancanza di ossigeno che veniva sempre di più consumato dai due lupi infuocati.
<<Io non sono un esperto, ma penso che vi rimangano circa 5 minuti prima di stramazzare al suolo. Certo potere sempre distruggere i miei cuccioli ma senza il vostro potere congelante non penso che ci riuscirete>>.
<<Vorrà dire che mi basterà buttare giù la vostra barriera allora...>> esclamò deciso il Cavaliere.
<<Uhm... interessante. Dare la schiena a due lupi grossi come tori e dare loro la possibilità di attaccarvi alle spalle. Non mi sembra, ad onor del vero, una mossa molto intelligente...>>
Jekyll digrignò i denti per la rabbia:
<<Non è possibile! E come fareste voi a non finire asfissiato come me?>>
<<Gli scudi proteggono sempre in due sensi, non scordatelo mai. In questo caso infatti il mio scudo non mi serve tanto a proteggervi da voi, bensì a ritagliarmi uno spazio di arena ventilato, grazie alla mancanza della barriera argentea dietro le mie spalle. Traduzione? Solo voi siete isolato. Io invece mi sto godendo il venticello proveniente dalla finestra alle mie spalle>>.
Il Cavaliere del Nord venne preso dal terrore. L'amico lo aveva condotto dritto dritto in una trappola e se non faceva qualche cosa alla svelta sarebbe sicuramente finito steso come un baccalà.

Gli astanti rimasero sconcertati dall'astuzia del piano del Paladino e finalmente compresero perchè era solito farsi chiamare Aquila Bianca: un Vassallo dalla candida armatura che si eleva al di spora dell'avversario grazie al suo acume, per poi andare a ghermirlo con i suoi tremendi artigli.

OT- e con questo direi che le mie quotazioni sono aumentate [SM=x92706] -OT


@Jekyll@
00mercoledì 27 febbraio 2013 18:37
-Complimenti, Claudium!- sorrise il Cavaliere del Nord, lasciando le braccia inerti lungo i fianchi -Vedo che vi piace giocare pesante!
-Grazie, Jekyll! Vi arrendete?
-Spero che stiate scherzando, Paladino!
Devo trovare un modo di uscire da questo pasticcio! pensò il Vassallo dall'armatura d'argento, osservando i due lupi che lo scrutavano, pronti a saltargli nuovamente addosso.
L'aria era soffocante, Jekyll sentiva il sudore colargli lungo il viso, il cimiero sembrava pesare tonnellate.
Improvvisamente un lampo gli rischiarò la mente e le parole dell'antico Maestro delle Cime Bianche riaffiorarono dal passato Jekyll, ragazzo mio, ora sei padrone delle energie fredde e, nel corso degli anni, imparerai a perzionarne l'utilizzo! Ricorda che l'acqua ti sarà indispensabile, tuttavia potresti trovarti nella condizione di non disporne assolutamente...ricorda che, se saprai cercare dentro di te, avrai sempre a disposizione dell'acqua, ma ti avviso! Usa questa tua scorta con parsimonia ed attenzione, un uso inappropriato potrebbe condurti a morte!
BrightBlade e gli spettatori vedevano il Vassallo argentato fermo nel centro dell'arena, circondato dai due lupi creati da Claudium, imprigionato in una cappa ermetica dove l'ossigeno si stava praticamente esaurito nel giro di pochi minuti.
-Il tuo padrone è caduto in un inganno ben ordito, Edoen!- mormorò il Gran Maestro del Sacro Ordine dei Paladini, accarezzando il grande testone bianco del lupo -Se questa situazione si protrarrà, dovrò interrompere lo scontro e dichiarare vincitore Claudium!
L'Atlanditeo fece per alzarsi dal suo scranno quando la risata di Jekyll esplose sonora, gelandolo.
Il Paladino assunse la posizione di guardia ed un mormorio si sollevò dalle tribune.
Vuole combattere! E' impazzito! pensò Claudium, sgomento nel sentire una nota di sincero divertimento nella risata dell'amico.
-Va bene, Claudium! Giochiamo ancora un po' con questi cucciolotti!!- gridò Jekyll, scagliandosi, contro il lupo alla sua destra.
I due lupi risposero all'unisono e si lanciarono sul Vassallo.
Le spade di Jekyll guizzavano con una velocità impressionante, mentre grandi scintille si alzavano dalle corazze delle belve ogni volta che le lame del Paladino li colpivano.
-Jekyll, fermatevi!!! Siete impazzito?! Così consumerete tutto l'ossigeno!!!- gridò Claudium, notando con stupore l'espressione selvaggia che era comparsa sul volto dell'amico.
Ma il Cavaliere del Nord non ascoltava le parole del compagno Paladino, continuava a menare fendenti, impedendo ai lupi di metallo di avvicinarsi.
-Non è possibile! Combatte ad occhi chiusi!!!- mormorò Claudium, osservando che l'avversario preveniva le mosse dei lupi con quella frazione di anticipo che gli era sufficiente ad impedire alle fauci di metallo di colpirlo.
Jekyll combatteva con ardore, percepiva l'aura di Claudium divisa nei due lupi, mentre il calore diveniva sempre più intenso ed il sudore fluiva copioso lungo le sue braccia e le sue guance.
-Jekyll, per l'amor del cielo!!! Fermatevi!- gridò il Paladino Bianco, sentendo il respiro dell'amico farsi sempre più pesante.
-Ora, basta!!!- Jekyll divaricò le braccia contemporaneamente, respingendo entrambi i lupi, poi piantò a terrà le sue spade e scagliò un'unica potente sfera di ghiaccio contro l'amico.
Colto di sorpresa, Claudium, indebolito, non riuscì a rafforzare il suo scudo in tempo. La sfera di Jekyll penetrò le difese del Paladino Bianco, colpendolo in pieno petto e scaraventandolo con violenza contro la barriera eretta dai Sommi.
La perdita di concentrazione di Claudium pose fine al suo incanto: i lupi tornarono ad essere le lame del Paladino Bianco e giacquero sul campo di battaglia, mentre la cupola di energia scomparve, permettendo all'aria fresca di circolare nuovamente nell'arena.
Jekyll riempì i polmoni alla fresca brezza che iniziò a soffiare, godendosi la sensazione di refrigerio sul viso, mentre il suo respiro tornava lentamente ad essere regolare.
Claudium si rialzò in maniera scomposta ed esitante, mentre una spessa coltre di ghiaccio vivo era comparsa sulla stella che portava incastonata nella corazza.
-Ma...-ansimò il Paladino Bianco -Jekyll...come...siete riuscito...a...a sfuggire alla mia presa?
Jekyll recuperò la Spada di Acciaio Azzurro e la Sciabola d'Argento e, ancora ansante, si avvicinò all'amico.
-Voi avete sigillato l'aria dell'arena, avete bloccato il ricircolo dell'aria, avete fatto in modo che finisse l'ossigeno e mi avete costretto ad affaticarmi...e questo mi ha fatto, semplicemente, sudare...ed il sudore è fatto principalmente di acqua...
-Non ci credo...non è possibile...
Jekyll sorrise -Invece sì, amico mio! Il mio colpo è stato debole perchè ho usato solo l'acqua del mio stesso sudore e ho preferito non usare l'acqua che costituisce le cellule del mio corpo, visto che questo è solo un allenamento, dal momento che mi sarei privato di molte energie ed immagino che voi vogliate proseguire questo scontro. Non è vero?
-Sudore?!- Claudium era sconvolto, Jekyll era astuto quanto lui e gli aveva dato un'importante lezione di umiltà -La mia tecnica è stata sconfitta con del semplice sudore?
-Non prendetevela troppo, amico mio! Avrebbe costretto alla resa la maggior parte dei guerrieri di questo Regno e, probabilmente, di molti Vassalli al nostro livello...ma io non sono un avversario comune...
-Ma siete riuscito a penetrare il mio scudo per colpirmi!- commentò Claudium, staccando il ghiaccio dall'armatura di Raphael.
-Solo perchè vi eravate troppo indebolito per generare la cupola e comandare i vostri lupi.
Claudium era molto amareggiato, ancora non riusciva a credere a quello che era successo.
-Forza, Claudium, sono certo che avete molti altri assi nella vostra manica! Siete un guerriero eccezionale!- Jekyll posò le mani sulle spalle del compagno e lo fissò intensamente negli occhi.
Il legame tra i due Vassalli era molto profondo e la loro amicizia era sincera, talvolta pareva che i due uomini potessero parlarsi col pensiero tale era la loro sintonia.
Jekyll sorrise all'amico.
Claudium rispose di tutto cuore al compagno, quello scontro lo stava stimolando e sinceramente divertendo.
-Tenetevi pronto, amico mio!- Claudium ricambiò l'abbraccio dell'amico, gli occhi scintillanti -Ho da farvi vedere ancora molte cose!!
Jekyll annuì, silenzioso, ma ancora sorridente, poi si riportò al centro del campo di battaglia, pronto a ricevere il nuovo assalto del Paladino Bianco.

OT- E con questo, ribilanciamo le quotazioni, amico mio! [SM=x92702] -OT
Claudium
00mercoledì 27 febbraio 2013 21:12
Mentre rifletteva su quale strategia poteva ripiegare, Claudium continuava a pensare alla genialità della soluzione di Jekyll: del semplice sudore era riuscito a mandare in frantumi l'elaborata tattica del Paladino Bianco. Claudium passò in rassegna la sua memoria; non c'erano dubbi: da quando era diventato un Aspirante Vassallo coloro che erano riusciti a sfuggire alle sue tattiche si potevano contare sulle dita di una mano; ed ora che anche Jekyll si era aggiunto a questo gruppo il Paladino pensò che d'ora in avanti sarebbe stato costretto a contare su due mani.

Riportati poi i pensieri allo scontro, il Paladino dovette ammettere di essere in difficoltà: l'elaborata strategia che aveva dovuto mettere in piedi per contrastare Jekyll gli era costata la quasi totalità del suo potere magico. Non che fosse un problema così grave per un paladino, soprattutto visto che essi sono prima di tutto guerrieri che maghi. Tuttavia il potere congelante di cui poteva disporre Jekyll sarebbe stato sicuramente una carta vincente per il Cavaliere del Nord.
Forse però c'era anche un modo attraverso il quale il Paladino Bianco avrebbe potuto volgerlo contro il suo avversario...

<<Jekyll, direi che per ora è meglio mettere da parte le strategie e tornare a comportarsi da guerrieri>> esclamò Claudium mentre richiamava a sè le sue spade.
<<Quando volete, io sono pronto, amico mio...>> rispose prontamente Jekyll mettendosi in posizione di guardia.

Il Paladino Bianco non si fece attendere ed immediatamente si scagliò sull'avversario a forte velocità. Riprese così il via quella serie di attacchi e parate che per tutto lo scontro aveva incantato gli astanti, quasi come una danza condotta abilmente da due ballerini professionisti. Entrambi i Vassalli però si tenevano sulla difensiva: entrambi erano stanchi e preferivano studiare meglio le mosse dell'avversario prima di tentare un qualche colpo decisivo.
Il duello danzante andò avanti per diversi minuti e nessuno dei due sembrava riuscire a prevalere sull'altro. Lo stallo raggiunse poi il suo culmine quando i due Vassalli si trovarono faccia a faccia con le spade incrociate l'uno contro all'altro.
<<Cosa vogliamo fare Claudium? Prima o poi il nostro pubblico si stancherà di vederci trottare...>>
<<A me bastava giusto un'occasione come questa per porvi fine...>> disse Claudium prima di mollare improvvisamente la guardia; Jekyll si sbilanciò e il Paladino Bianco colse subito l'occasione per scivolare alle spalle del Cavaliere del Nord e bloccarlo in una ferrea morsa corpo a corpo.
<<Avete avuto una pessima idea, Claudium. La mia armatura congela qualsiasi cosa la tocchi. Se fossi in voi mi allontanerei, ed anche in fretta...>> disse compiaciuto Jekyll mentre grossi strati di ghiaccio andavano formandosi su tutta la superficie dell'Armatura di Raphael. Nemmeno la tiara di Claudium riusciva ad arginare la potenza di quella energia fredda ed in breve il volto del Paladino si fece pallido come in mezzo ad una bufera.
<<Sapete...>> disse balbettando Claudium al limite dell'ipotermia <<...c'è un detto presso il mio villaggio: non c'è rosa senza spine!>>
Immediatamente lo zaffiro a forma di stella posto al centro dell'armatura di Claudium iniziò a brillare e le rune blu ricomparvero sulla corazza; subito esse cambiarono colorazione da blu ad azzurra ed iniziarono ad assorbire il ghiaccio formatosi sull'armatura come una spugna immersa nell'acqua. Progressivamente il ghiaccio che aveva avvolto Claudium iniziò a scomparire ed anche il volto del Paladino tornò del suo consueto colorito roseo.
<<Ma cosa sta succedendo? Non riesco più a muovermi...>> esclamò esterrefatto Jekyll.
<<Ricordate il potere di assorbire la magia delle mie spade? Ho fatto costruire la mia armatura basandomi sullo stresso principio. In questo momento infatti sta assorbendo le energie fredde che animano la vostra armatura>>.
Compiendo uno sforzo al limite del sovrumano, Jekyll riuscì a divincolarsi dalla morsa del Paladino ed a prendere da quest'ultimo le dovute distanze. Era ormai troppo tardi però, perchè l'Armatura di Raphael aveva assorbito una consistente quantità di magia, tanto da conferirle una nuova colorazione a metà strada tra l'azzurro e l'argenteo.
<<Uao! Devo ammettere che non pensavo che la magia del dei ghiacci fosse così... "tiepida". E' come rinfrescare il corpo in un ruscello durante una torrida giornata d'estate>> disse Claudium mentre osservava il nuovo aspetto della sua armatura.
<<Avete fatto un grosso sbaglio stavolta, amico. Le energie fredde non sono così facili da domare, soprattutto quelle che animano la mia armatura>> rispose deciso il Vassallo del Nord.
<<Ho imparato a mie spese che la magia è questione delicata, Jekyll. Mi sono limitato a immagazzinare energia sufficiente affinchè io possa controllarla. Non una goccia di più nè una di meno. Anzi, vediamo un po' di sfruttarla...>>
Claudium allungò le Lame di Jibril di fronte a lui. Immediatamente l'energia fredda immagazzinata nell'armatura fluì verso le spade, trasformando le loro la lame in affilati rasoi di ghiaccio.
<<Ed adesso, balliamo...>> il Paladino Bianco si gettò all'attacco di Jekyll, che subito schivò l'attacco; Claudium aumentò subito però la sua velocità d'attacco, continuando ad incalzarlo. Quando il ritmo degli attacchi si fece troppo serrato, il Cavaliere del Nord tentò di rallentare l'avversario con una sfera congelante, ma appena la sfera impattò con l'armatura si dissolse senza risultato.
<<Ghiaccio contro ghiaccio non funziona, mio caro...>> disse il Paladino Bianco prima di menare due potenti fendenti sull'armatura di Jekyll; in casi normali l'Armatura d'Argento avrebbe resistito all'impatto, ma siccome nelle Lame di Jibril scorreva la sua stessa energia fredda unita a quella di Claudium, i colpi finirono con l'aprire due ampi squarci.
Fu così che per la prima volta dall'inizio del duello, il Vassallo del Nord cadde a terra, sanguinante.

OT- Lo so, Jekyll, stavolta sono stato un vero str***o a rubarti le mosse [SM=x92706] -OT


@Jekyll@
00giovedì 28 febbraio 2013 01:53
Anche Jekyll era un Paladino ed i suoi poteri di guarigione rimarginarono subito le ferite. Il Cavaliere del Nord si alzò e contemplò i danni della sua armatura: poteva andare peggio.
-Mi costringete a complimentarmi ancora con voi, Claudium! Siete davvero una fonte inesauribile di sorprese!
-Faccio quello che posso, amico mio!- si schermì il Paladino Bianco.
Il Vassallo dell'armatura d'argento osservò il suo avversario: l'armatura di Raphael stava tornando del suo colore originario.
-Per superare la barriera della mia armatura, Paladino, avete dato fondo a molta dell'energia che mi avete preso...la vostra armatura sta impallidendo!- il tono ironico di Jekyll impesierì Claudium.
Jekyll sembra essere troppo sicuro...nasconde qualcosa! pensò assumendo la posizione di guardia.
-Preparatevi, amico mio, sto arrivando!- gridò il Cavaliere del Nord, lanciandosi sul compagno.
Claudium fu colto quasi alla sprovvista dall'impeto e dalla velocità dell'attacco dell'amico che credeva stremato: solo i suoi riflessi perfetti gli permisero di parare un fendente della Sciabola d'Argento con una delle lame di Jibril, ma la violenza del colpo fu tale che le vibrazioni che ne derivarono intorpidirono il braccio del Paladino che fu costretto ad arretrare.
-Come può avere ancora tutta questa energia?- mormorò Claudium, mentre cercava di difendersi dagli attacchi sempre più violenti dell'amico.
Le lame di Jekyll guizzavano ad una velocità impressionante, ma pochi degli attacchi erano mirati al tronco del Paladino, la maggior parte mirava a costringerlo ad avere una guardia larga, quasi a fargli tenere le braccia aperte e stese verso il basso: sembrava quasi che al Cavaliere del Nord non interessasse colpire l'avversario, ma impedirgli di trincerarsi dietro una difesa efficace. La lama della Sciabola d'Argento si abbatteva sul Paladino Bianco un numero infinito di volte, mentre la Spada di Acciaio Azzurro lo colpiva solo ogni tanto.
Perchè fa così? Cosa avrà in mente? Quale vantaggio può trarre? Che la sua Spada di Acciaio Azzurro si sia danneggiata? Che cerchi di risparmiarla? la mente di Claudium si affollava sempre di più di interrogativi, mentre la sua concentrazione iniziava a vacillare.
Passarono alcuni minuti durante i quali le braccia del Neo Vassallo si intorpidirono fin quasi a perdere la sensibilità sotto i colpi del Cavaliere del Nord, quando Claudium si accorse di un altro fatto preoccupante: la sua vista si stava sfocando.
-I miei occhi...cosa succede ai miei occhi?- si chiese, mentre la tempesta di colpi proseguiva senza dar segno di cessare, poi capì: non era la sua vista a peggiorare, ma era l'aria intorno a lui ad essere "sporca". La tempesta di colpi ed il volteggiare dell'ampio mantello del Cavaliere del Nord avevano sollevato una nube di polvere dal suolo dell'arena e, prima ancora che Claudium potesse rendersene conto, la sua visibilità fu praticamente azzerata.
All'improvviso dalla nube che lo avvolgeva vide balzare un lupo bianco che lo colpì con violenza inaudita all'addome, rimasto completamente scoperto dalla guardia mantenuta aperta dai colpi Jekyll.
Il giovane Vassallo crollò sulle ginocchia, ansimante. Una frazione di secondo dopo, un calcio poderoso lo colpì ad una guancia scaraventandolo al limitare del perimetro del terreno di combattimento.
Come è possibile?! Eoden non doveva intervenire! pensò, lanciando un'occhiata allo scranno su cui sedeva il Gran Maestro del Sacro Ordine dei Paladini: l'enorme lupo bianco sedeva ancora, immobile come una sfinge, accanto a BrightBlade.
Claudium alzò il viso sul compagno e capì: non aveva visto Eoden, ma Jekyll che aveva movenze di lupo e sul cui viso era comparsa un'espressione selvaggia che non gli aveva mai visto sul volto solitamente calmo e sereno.
-Come è possibile, Jekyll?!- chiese il Paladino Bianco, sollevandosi su un gomito e massaggiandosi la mandibola intorpidita dal colpo ricevuto.
-Mi sottovalutate, Claudium! Il fatto che usi le energie fredde in battaglia, non vuol dire che io non sia in grado di combattere ugualmente quando ne sono privo. Ho imparato a sfruttare le caratteristiche del terreno a mio vantaggio.
Jekyll non lo vedeva, ma sapeva che, da qualche parte, mescolato alla folla e protetto dal suo cappuccio, NightLord stava sorridendo: il Cavaliere del Nord aveva imparato la lezione che gli aveva impartito durante il loro allenamento.
Lo sgomento comparve sul volto dell'amico: Jekyll aveva ragione, lo aveva sottovalutato ancora, ma, in tutte le battaglie che avevano combattuto insieme non lo aveva mai visto combattere senza l'ausilio delle energie fredde.
Perchè nessuno prima di te era mai riuscito a neutralizzarle! pensò, mesto.
Sul viso del Vassallo del Nord c'era ancora qualcosa di selvaggio...una natura profonda e ferina traspariva dal corpo e dalla postura di Jekyll...ed anche quella era una novità, una novità sgradita.
Una punta di paura si insinuò nell'animo di Claudium; per la prima volta in tanti anni, il Paladino Bianco pensò che poteva aver paura dell'amico.
Claudium si alzò faticosamente e si accorse con disappunto che l'armatura di Raphael era tornata del colore originario.
-Com'è possibile?! Non ho avuto modo di utilizzare le energie fredde che erano rimaste nella mia armatura! Come posso averle perse?!
-Non è colpa vostra, amico mio, è stata la Sciabola d'Argento!
-La Sciabola d'Argento?- lo stupore per quella risposta riempiva la voce del Paladino Bianco.
Jekyll annuì, sorridendo.
-Sì, Claudium, la Sciabola d'Argento. Vedete, le energie fredde ospitate dalla mia armatura sono le stesse della Sciabola d'Argento, poichè entrambe sono state prodotte dallo stesso procedimento metallurgico ed alchemico, come ha scoperto il Sommo Ostri, ed esse sono intrinsecamente connesse alla mia aura, quindi per ogni colpo che avete ricevuto dalla Sciabola d'Argento, mi è bastato richiamare la mia aura per recuperare le energie fredde che mi avete così astutamente sottratto.
-Maledizione!- imprecò sottovoce il neo Vassallo -Per questo mi avete colpito prevalentemente con la Sciabola d'Argento...io ho creduto che voleste risparmiare la Spada di Acciaio Azzurro...credevo si fosse danneggiata...
-Dunque, Claudium, siete pronto? Vi sto aspettando!- sorrise Jekyll, sul cui viso era scomparsa quell'espressione selvaggia -Con entrambe le mie lame in perfette condizioni!
Un refolo di aria spazzò l'arena, gonfiando l'ampio mantello bianco e blu del Cavaliere del Nord in posizione di guardia.
DragonKnight
00venerdì 1 marzo 2013 00:18
OT
Ci scusiamo con i weblettori che ci seguono per il brusco abbattimento di tensione che seguirà ma, spero sia lecito, anche a me sono venuti alcuni dubbi...

Ok, la questione dell'aura è chiara. Altre un po' meno. (Eh sì, anch'io sto prendendo il vizio di fare il bacchettone..)

1) Ossigeno? Non sarebbe meglio scrivere semplicemente aria? Ok c'erano gli Antichi tanti anni fa. Ok, anche gli Atlantidei. Ok, abbiamo dei maghi stramaledettamente potenti. Ok, l'Alchimia fa miracoli. Ma non credo siamo già riusciti ad isolare gli elementi chimici, o sì? [SM=x92713]

2) Cellule. Vedi sopra. Non siamo in ambientazioni tali da riportare in vita persone come in altri GdR né ricreare arti mutilati, vedi Sir d'Arald (se sembra spoiler censurate), magicamente o mediante cure. La medicina è molto più "magica ed astratta" che concreta, vedasi l'alta presenza di erbe mediche e pozioni varie. La biologia è ad un livello tale da giustificare già la conoscenza delle cellule? Non sarebbe meglio cambiare con "l'acqua contenuta nel mio corpo" o qualcosa di simile?

Mi corregga Eruner se sbaglio, considerando i "canoni" ai quali si rifà la nostra ambientazione, oltre alla dottrina (mi si passi il termine) cristiana e quella naturista (Griferia), le altre concezioni del mondo sono molto più "fantasy" (esempio a caso, la magia nel Regno è vista secondo i canoni elementali, di derivazione greca, associata a quelli di magia bianca e magia oscura, concetti molto più folkloristici che scientifici).

Non dovremo essere più su quest'ultima linea che su quella razionale-illuministica? Non dico che i nostri pg debbano essere stupidi, per carità...solo coerenti [SM=x92709]

Cancellate pure il post se vi sembrano domande fuori posto e/o di ovvia risposta!
Claudium
00venerdì 1 marzo 2013 11:38
Ot- parlo per quanto riguarda i miei post ovvero per la questione dell'ossigeno: anche io mentre scrivevo ho pensato di mettere semplicemente aria però siccome parlavo poi dell'impossibilità di ricircolo sarebbe sembrato che nella cupola rimanesse il vuoto. L'ossigeno é indubbiamente una scoperta successiva al medioevo ma come hai detto te abbiamo avuto gli Antichi quindi non sarebbe plausibile che qualche loro libro di chimica sia sopravvissuto e che il mio pg, gran lettore e bibliitecario, lo abbia letto? Senza contare che il mio pg ha parlato di ossigeno ma non é detto che tutti gli altri capissero a cosa si riferisse -ot
Claudium
00venerdì 1 marzo 2013 15:14
Finalmente Claudium ce l'aveva fatta: aveva dovuto consumare quasi tutta la sua energia magica e sfoderare una buona dose di strategie ma alla fine era riuscito a far emergere il lato più selvaggio del Cavaliere del Nord. E quando un animale selvaggio ne incontra uno astuto l'esito dello scontro è quasi certo...

<<Bene Jekyll, penso che il nostro scontro sia giunto al suo culmine, anche se ho la sensazione che sia ancora lungi dal finire. Sicuramente avrete fatto caso al fatto che fino ad ora ho ricorso a tecniche e tattiche che esulano dall'evocare scudi, che è la cosa che so fare meglio, e questo solo per poter saggiare fin in fondo le vostre risorse e le vostre abilità. Se prima pensavate che vi avessi sottovalutato guardate quello che sto per fare adesso e ricredetevi...>>
Una volta finito di parlare il Paladino Bianco si lanciò su Jekyll, che subito si mise in posizione di guardia.
Cosa mai poteva esserci di diverso rispetto all'ennesimo attacco a testa bassa portata da Claudium?
La risposta non tardò ad arrivare perchè con immenso stupore di Jekyll, che era già pronto a spostarsi per evitare l'attacco, sulla traiettoria della corsa del Paladino si materializzarono una serie di scudi paralleli al terreno ed ad altezza progressiva; Claudium li sfruttò a mo' di scala ed in poche frazioni di secondo si trovò svariati metri sopra al Cavaliere del Nord; infine, il Vassallo Bianco si lanciò dall'alto su Jekyll con uno dei suoi fendenti più micidiali. Per Jekyll era ormai troppo tardi per schivare il colpo, perciò si limitò a mettersi in una ferrea posizione di difesa nell'attesa di parare l'attacco. La forza dell'impatto tra le lame dei due Vassalli fu davvero micidiale. Probabilmente se le 4 spade non fossero state tutte quante magiche si sarebbero spezzate all'unisono. Da questo scontro ad uscire vincitore fu però Claudium, il quale non ce la fece a penetrare la difesa del Paladino ma riuscì benissimo a disarmarlo della sua Spada in Acciaio Azzurro.
Una volta ripresosi dall'attacco, Jekyll cercò con lo sguardo la lama per cercare di anticipare l'avversario e recuperarla; Claudium però aveva calcolato bene le sue mosse e anticipò l'avversario imprigionando la spada di Jekyll con una delle sue cupole di energia luminosa.
<<Sembra che il lupo abbia perso una zanna...>> esclamò sarcastico il Paladino Bianco.
<<Forse, ma l'altra morde ancora bene...>> rispose di rimando il Vassallo del Nord.
<<Non ne dubito, ma rispondereste diversamente se sapeste quello che sta per succedere>> disse Claudium lanciandosi nuovamente contro l'avversario. Jekyll si mise a correre e cambiò immediatamente posizione: voleva guadagnare tempo per comprendere cosa avesse in mente l'avversario. Claudium, dalla sua, continuò imperterrito a correre di fronte a sè.
<<La distanza non vi salverà stavolta, Cavaliere..>>
I Vassallo Bianco fece materializzare di fronte a sè uno scudo in posizione laterale ed obliqua; il Paladino vi saltò contro e, utilizzandolo come se fosse un pezzo di muro, lo sfruttò per darsi la spinta e raggiungere l'avversario con le sue lame. Jekyll parò immediatamente l'attacco e ne seguì una vivace serie di scambi tra i due Vassalli. Per quanto fosse abile, però, Jekyll faticava a tenere il ritmo dell'avversario usando una sola spada. Claudium, per canto suo, sfruttò invece la situazione al massimo materializzando all'improvviso scudi di luce sulla traiettoria della lama avversaria, così da spezzare il ritmo all'avversario e colpirlo a guardia abbassata. Il culmine dell'abilità del Paladino Bianco venne poi raggiunta quando, nel confondere l'avversario con una serie di colpi portati ora da destra ora a sinistra, approfittò di una svista del Vassallo del Nord per materializzare intorno a quest'ultimo una sorta di scala a chiocciola che lo fece andare a svariati metri sopra la testa di Jekyll; a questo punto il Paladino Bianco compì una mezza acrobazia e lanciatosi contro uno scudo parallelo al terreno e materializzato ancora più in alto della sua posizione, sfruttò la spinta data dalle sue gambe e dal peso del suo corpo (OT- non ho messo forza di gravità, DragonKnight [SM=x92706] -OT) per lanciare un affondò micidiale contro il Cavaliere del Nord. Jekyll schivò per un pelo la lama di Claudium, ma quando questa, nella sua corsa, finì col colpire il terreno, generò un'onda d'urto talmente forte da sbalzare Jekyll contro la barriera del Sommo e fargli perdere la Sciabola d'Acciaio Azzurro; questa, come la precedente lama, venne immediatamente sigillata da un altro scudo di Claudium.

Il Vassallo del Nord, rimasto ancora frastornato dall'attacco, si rivolse sorridendo al Vassallo Bianco:
<<Devo ammettere che siete davvero geniale Claudium; non ho mai visto nessun paladino utilizzare gli scudi di luce in un modo così inusuale quanto efficace; mi chiedo però da dove troviate così tante risorse visto che la vostra energia magica si sarebbe dovuta esaurire già da un bel pezzo...>>
<<Vi ringrazio per i complimenti...>> disse Claudium, sorridendo di rimando <<...ma sappiate che i complimenti dovreste darveli da solo visto che da quando sono diventato Vassallo l'unico che mi ha costretto a ricorrere a questa tecnica è stato BrightBlade...>> all'Atlantideo seduto sul suo scranno non potè sfuggire un sorriso <<...La tecnica di combattimento che ho appena utilizzato si chiama "Lama dell'Angelo"; è un'antico tipo di lotta utilizzato nei secoli da un ristretto gruppo di Paladini di Blue Dragon ed è molto efficace perchè permette di prendere l'avversario di sorpresa attaccandolo da angolazioni che in un normale scontro di scherma non è possibile raggiungere. Per quanto riguarda invece le mie risorse avete ragione: si sono già esaurite da un pezzo. Ecco perchè sto ricorrendo all'energia contenuta nella mia corazza...>> e nel dirlo il Paladino Bianco indicò il pettorale <<...Gli zaffiri che la compongono infatti sono stati realizzati utilizzando, tra le altre cose, il mio sangue. Questo ha creato quindi una connessione tra me e l'Armatura di Raphael; tale sistema ha inoltre donato alla mia corazza la capacità di generare una quantità di incantesimi ed energia magica pari alla mia. In parole povere, quindi, quando combatto posso sfruttare energie magiche ed incantesimi in quantità doppia rispetto a quelli che potrei utilizzare normalmente e questo perchè posso attingere all'energia extra fornitami dalla mia armatura>>.
SolarKnight
00venerdì 1 marzo 2013 15:17
OT- Bel duello e molto bilanciato. Secondo me, tutto il discorso si attiene al contesto di Bludragon, tranne per due piccoli dettagli. Mi permetto di dirvi che le aure nel regno di Blue Dragon sono chiamate sotto un altro termine, ovvero "Energia Psichica". Un energia che non ha nulla a che fare con il grado di forza/danno di un individuo che sono abbastanza limitati, ma in Blue Dragon riguardano il grado di consapevolezza(la conoscenza concessa)/forza di volontà. Per ricordare un umano ha un EP del 9-10%, un Aspirante vassallo dell'11%, un Vassallo del 12%, un Arci-vassallo (dopo le vicende della Fenice Blu) del 13%, i Sommi (Ostri, Palank e Jex)e i Wurgrons (Pan, Amon, Tifone, Seth, Kaly, Plutone) del 20%, del Sommo(il Dragone Blu)del 20% moltiplicato per tre (che non è il 60%, Perchè ci vogliono tre Wurgrons per equipararlo). Inutile dirvi che 1% equivale secondo alla Dama dell'Alba un X100 a grosse linee. Con questo posso ipotizzare che un vassallo esperto può compiere le gesta dei nostri due eroi, Claudium e Jekill. Da eliminare secondo me il fatto che le aure facciano venire il mal di testa. Solo i Wurgron e presuppongo anche i sommi (ma essendo il bene in persona) emanano una potente energia psichica tale da rimbombare nella testa. Mi possiate perdonare per il lungo discorso.-OT
Claudium
00venerdì 1 marzo 2013 15:39
OT- Io personalmente non ci vedo nulla di male nella cosa del mal di testa da aura. Quando l'ho pensato l'ho modellato sul principio dei suoni e dei rumori: se io sento una musica a volume medio sono tranquillo; se poi però alzò improvvisamente il volume o il cantante emette un acuto improvviso rimango assordato.
La cosa dell'aura funziona col medesimo principio: quando ho fatto esplodere l'aura è come se avessi urlato come un cantante metal e visto che gli Aspiranti non sono abituati ad "ascoltare musica metal" sono rimasti assordati (mal di testa). I Vassalli invece niente perchè sono abituati ad ascoltare roba tipo Motorhead [SM=x92706]

Ovviamente se la consideriamo poi sulla questione della potenza è ovvio che non va bene ma questo lo abbiamo già appurato giorni fa con Eruner nella discussione in bluedragon.it -OT
Drago.89
00venerdì 1 marzo 2013 15:58
OT- Concordo con Solar, comunque bello scontro, [SM=x92701] -OT
Carion
00venerdì 1 marzo 2013 18:52
OT- Lo scontro si sta facendo man mano più colmo di colpi di scena [SM=x92710] comunque quoto quello che ha detto Solar Knight sull' energia psichica anche se penso che non dovremmo basarci troppo su questo altrimenti vengono fuori vicende troppo meccaniche non so se mi spiego [SM=x92702] -OT
Claudium
00venerdì 1 marzo 2013 19:30
OT- Ho capito benissimo cosa intendi Carion [SM=x92702] -OT
SolarKnight
00sabato 2 marzo 2013 14:39
OT- Capisco... giusto per dare un po' di atmosfera, di tensione prima dello scontro, ma un paladino non dovrebbe urlare all'avversario, non so se mi sono spiegato [SM=x92714]. Comunque lasciando perdere questo dettaglio, non vedo l'ora di leggere il continuo.
@Jekyll@
00lunedì 4 marzo 2013 19:02
Jekyll incrociò le braccia sul petto e sorrise all'amico.
-Devo ammettere, Claudium, che vi ho sottovalutato! Siete davvero un grande combattente! Questa è la prima volta che mi trovo senza entrambe le mie armi...
-Il lupo ha perso definitivamente le zanne, amico mio! Siete disarmato...vi dichiarate sconfitto?- ghignò il Paladino Bianco, sarcastico.
Le parole di Claudium urtarono profondamente il Cavaliere del Nord.
Siete davvero così ingenuo, Claudium? Il fatto che il mio viso sia tornato calmo, non vuol dire che ciò che avete risvegliato si sia già riaddormentato!
-Quanta fretta avete di finire questo duello!!- sorrise Jekyll, prendendo a passeggiare per l'arena, il capo chino e le braccia ancora incrociate sulla croce di alabastro blu incastonata nel pettorale dell'armatura -Senza zanne, avete detto? Siete un ingenuo, amico mio, se pensate che basti perdere due denti per dichiarare senza zanne un lupo selvaggio!
Il Cavaliere del Nord scoccò un'occhiata tanto selvaggia al compagno che Claudium non potè evitare di trasalire: l'anima feroce di Jekyll era ancora desta!
Poi il Paladino Bianco si rilassò, dopotutto sapeva quale, probabilmente, sarebbe stato l'esito dello scontro tra un animale selvaggio ed uno astuto...fino a quando la natura selvaggia di Jekyll sarebbe rimasta desta, Claudium si sentiva in vantaggio.
-Allora vediamo che forza ha ancora il vostro morso!- lo provocò Claudium, scagliandosi nuovamente sull'amico che spalancò le braccia come per accoglierlo con un abbraccio.
Una nuova rampa di scudi di luce comparve davanti al Paladino Bianco ed ancora una volta egli usò gli scudi come piattaforme. Jekyll sorrise, poi si lanciò contro il compagno.
Mi viene addosso? Cosa vuole fare? pensò Claudium, sgomento.
-Siete folle, Jekyll? Siete disarmato!!!- gridò Claudium, osservando l'espressione feroce che era nuovamente comparsa sul viso dell'amico.
Il Cavaliere del Nord non rispose, ma continuò la sua corsa verso l'avversario.
-Siete sconfitto, Je...- l'urlo si spense nella gola del Paladino Bianco, quando vide il Vassallo d'argento spiccare un balzo in alto e lateralmente rispetto a lui: nelle mani Jekyll stringeva una spessa sbarra di ghiaccio violaceo, comparsa come dal nulla. Poi Claudium capì: a Jekyll era bastato gelare l'aria compressa tra le sue mani, tenendo le braccia ben divaricate per creare quell'arma improvvisata.
-Mi avete stancato, Claudium!- Jekyll sorrise selvaggio e colpì con una violenza inaudita Claudium sulla schiena, scaraventandolo a terra.
Il Paladino Bianco finì a terra, inerte come un fantoccio. Jekyll atterrò, gli occhi fiammeggianti, poco distante da lui: percepiva le energie del Paladino Bianco crescere come una marea.
-Avanti, Claudium!- lo incitò Jekyll.
-Come avete fatto?- il Vassallo si rialzò fatica.
-Tendete a dimenticare che anch'io sono un Paladino, Claudium! Ed usare la medesima tattica contro un Paladino è semplicemente folle!
Claudium annuì, poi si lanciò nuovamente contro Jekyll: ancora comparvero scudi davanti a lui, ma man mano che si avvicinava al compagno percepiva un freddo sempre più profondo.
Il Cavaliere del Nord seguiva la traiettoria di Claudium con lo sguardo, poi si mosse di scatto e scagliò una sfera in direzione dell'amico.
-Troppo basso!- sorrise Claudium.
-Voi dite, Paladino?
Tutto avvenne nuovamente in un attimo: Claudium materializzò uno scudo davanti a sé e, nel momento in cui vi stava per posare il piede d'appoggio, la sfera di ghiaccio colpì lo scudo rivestendolo di ghiaccio vivo proprio nel momento in cui il Paladino poggiava il massimo carico su di esso. Il ghiaccio evaporò quasi subito, ma non prima di aver permesso il completo sbilanciamento di Claudium che cadde rovinosamente a terra un'altra volta.
Questa volta, però, Jekyll non gli lasciò il tempo di rialzarsi, fu su di lui in un attimo. Il gelo che circondava i due combattenti era estremo e la pavimentazione dell'arena si ricoprì di una spessa coltre di ghiaccio dai riflessi blu e viola. I colpi delle mani del Cavaliere del Nord giungevano a ripetizione e con una precisione assoluta, mentre il Paladino Bianco sembrava incapace di reagire.
Possibile che Jekyll possa essere così...feroce? solo questo interrogativo abitava la mente del Paladino Bianco, il cui corpo ormai non sembrava quasi più percepire il dolore inflittogli dall'amico.
L'ultimo colpo raggiunse Claudium all'addome e lo scagliò contro la barriera dei Sommi, poi Jekyll completò la sua tattica, prima che l'amico cadesse a terra.
-Uscite dalle mie fauci, Claudium, voi che avete creduto di avermi privato delle zanne!- tuonò il Cavaliere del Nord scagliando una sfera dal blu elettrico che colpì Claudium in pieno petto: subito tutto divenne ghiaccio spesso ed insidioso, il suolo dell'arena era completamente gelato e, nel mezzo, una statua di ghiaccio spesso e duro come cristallo laddove prima si ergeva il Paladino Bianco.
Jekyll ansimava leggermente: era da quando aveva affrontato NightLord che non usava più quella tecnica, poi si volse ad osservare la Sciabola d'Argento, si concentrò ed allungò una mano. L'arma sfondò lo scudo che la imprigionava, tra la sorpresa dei presenti, e raggiunse il suo padrone.
-Bene, Claudium!- sorrise Jekyll, la voce tornata serena e scoccando un' occhiata malinconica alla Spada di Acciaio Azzurro che ancora giaceva a terra, protetta dallo scudo di Claudium - Se fossimo in uno scontro vero e se disponessi della mia Spada di Acciaio Azzurro, ora la userei e per voi non ci sarebbe niente da fare...tuttavia...-Jekyll ripose la Sciabola d'Argento nel suo fodero - per fortuna questo è solo un allenamento e, comunque, la mia spada è ancora protetta dal vostro scudo! Ciò che importa, invece, è che siete prigioniero del ghiaccio eterno, amico mio, e sarà lui a fare il resto del lavoro...- il Cavaliere del Nord si avvicinò alla statua di ghiaccio che prima era Claudium ed aggiunse, ironico e provocatorio -a meno che voi non decidiate di arrendervi e dichiararvi sconfitto!
Claudium sentiva le parole dell'amico provenire come da una distanza enorme, le sue orecchie ronzavano, il suo corpo sembrava pesante ed un torpore profondo si stava rapidamente impadronendo di lui.
Jekyll mi stuzzica per farmi reagire...sa bene qual'è il potere della sua prigione di ghiaccio...mi sento talmente stanco...ho sonno... i pensieri del Paladino Bianco si facevano sempre più lenti Devo reagire!!!!
Dalla spessa coltre di ghiaccio, iniziò a baluginare una luce bianca, sempre più intensa, sempre più costante: l'energia di Claudium si stava moltiplicando.
Bravo, amico mio! sorrise Jekyll Ma, purtroppo, non vi sarà sufficiente! Jekyll pose una mano sul ghiaccio e si concentrò.
Jekyll sa bene che Claudium romperà la teca di ghiaccio che lo imprigiona e sta cercando di aumentarne lo spessore...ma perchè? pensò BirghtBlade, osservando incuriosito la scena Dovrebbe dargli lo spessore di qualche metro per farlo resistere all'onda di energia che Claudium è in grado di liberare...
La luce che si irradiava dalla statua di ghiaccio era sempre più forte e costante, da una serie di lampi era, ora, diventata continua.
Jekyll staccò la mano dal ghiaccio, poichè ora era perfetto per i suoi scopi ed iniziò ad arretrare lentamente: sapeva quello che sarebbe successo.
Quando il Vassallo del Nord raggiunse l'estremità opposta dell'arena, rispetto a Claudium, l'energia del Paladino Bianco raggiunse il culmine e, con un boato assordante, la coltre di ghiaccio che lo rivestiva esplose in una miriade di schegge affilate come rasoi.
Jekyll si racchiuse in una posizione di guardia pressochè completa, incrociando i suoi due scudi davanti al viso ed inginocchiandosi, mentre un vento ghiacciato e molte schegge di ghiaccio, spesse come un fuso da telaio, lo investivano.
Quando tornò la calma sul campo di combattimento, Jekyll si rialzò, osservò divertito lo strato di brina che rivestiva la sua armatura d'argento, se la scrollò via completamente, poi guardò in direzione dell'avversario.
Claudium si stava faticosamente alzando, non poteva permette che BrightBlade iniziasse a contare!
-Ma...cosa...è...successo?- chiese, ancora stordito.
-L'armatura di Raphael è una delle corazze più resistenti che ci siano nel Regno, forse addirittura indistruttibile...almeno da me, sicuramente! E sono pronto a scommettere che anche molti dei Vassalli più forti farebbero non poca fatica a scalfirla!- spiegò il Vassallo del Nord, poi continuò -Tuttavia, Claudium, esiste una cosa che, invece, la può danneggiare con una certa facilità!- Jekyll puntò l'indice verso l'amico.
-E sarebbe?- chiese il Paladino Bianco, abbassando lo sguardo.
-Se stessa!- rispose asciutto il Cavaliere del Nord.
Lo sgomento travolse Claudium, quando vide una serie fitta di crepe correre per tutta l'armatura ed alcuni zaffiri sembravano essere come esplosi.
Quando rialzò gli occhi dalla sua armatura danneggiata, Cladium vide che Jekyll stava raccogliendo la Spada di Acciaio Azzurro.
-Come avete fatto?- Claudium sentiva l'ira montare nel suo cuore.
-Il mio ghiaccio avrebbe dovuto essere spesso molti metri per impedirvi di romperlo ed io non avevo né il tempo nè le energie per dargli lo spessore adeguato...e comunque questo è uno scontro amichevole e se il ghiaccio fosse stato dello spessore giusto, quest'ora voi sareste probabilmente morto.
-Geniale!- sorrise a mezze labbra il Gran Maestro del Sacro Ordine dei Paladini del Regno che aveva compreso, in quel momento, la strategia del Vassallo dall'armatura d'argento.
Claudium si voltò stupito verso BrightBlade, poi tornò a fissare il compagno.
-Ancora non capisco!- commentò secco.
-Il mio ghiaccio non poteva impedire alla vostra energia di liberarsi, ma, poichè la vostra energia è sostanzialmente luce, il mio ghiaccio ha potuto facilmente rifletterla contro la vostra stessa armatura, almeno fino a quando la vostra potenza non è stata tale da distruggerlo e liberarvi dalla sua morsa!
-Quindi mi avete costretto a rivolgere contro di me, senza che me ne accorgessi, la mia stessa energia per potermi liberare?!- Claudium era senza parole.
Jekyll annuì e ringuainò la Spada di Acciaio Azzurro. Solo in quel momento il Paladino Bianco si accorse che il Cavaliere del Nord aveva recuperato entrambe le sue armi.
-Ed i miei scudi?- chiese con un filo di voce.
-Quello che ha intrappolato la Sciabola d'Argento lo ha frantumato la mia stessa sciabola per tornare da me...mi è bastato richiamare la mia aura! Mentre quello che ha imprigionato la Spada di Acciaio Azzurro è crollato nel momento in cui si è interrotta la connessione tra voi e l'armatura di Raphael...poichè ora siete praticamente entrambi senza energia e la corazza è alquanto danneggiata!
-Non ci credo...non è possibile...
-Vedete, Claudium...-Jekyll si avvicinò all'amico e lo guardò fisso negli occhi -avete sbagliato! Avete pensato che risvegliare in me la parte selvaggia avrebbe fatto pendere lo scontro a vostro vantaggio...avete pensato che sarei diventato una furia cieca, che avrei combattuto senza riflettere?
-Io...-Claudium non sapeva cosa rispondere, forse sì, forse in un angolo della sua mente aveva pensato di essere davvero più astuto di Jekyll, soprattutto una volta destata la sua natura selvaggia.
-Se lo avete fatto, beh, avete sbagliato...e di molto! Il lupo è un animale feroce e selvaggio, è vero, ma non può vivere e dominare gli ostili ambienti che abita da sempre senza essere saggio ed astuto ad un tempo...semplicemente, morirebbe di fame!- poi aggiunse, abbassando la voce ad una sorta di ringhio, sordo e feroce -Ed io sono un lupo, Claudium!
Quando ebbe finito di parlare, Jekyll si riportò al centro dell'arena, incrociò le braccia sul petto ed attese il prossimo attacco dell'amico.
@Jekyll@
00lunedì 4 marzo 2013 19:10
OT- Se posso dire la mia, sinceramente tutti questi interventi OT per dire come secondo uno o secondo l'altro dovrebbe essere interpretato il concetto di aura, di potere astrale ecc. sono un po' fine a se stessi. Dal momento che entrambe le caratteristiche dei pg che combattono e le loro tecniche arrivano dalla capacità di concentrazione, dalla conoscenza dell'elemento che dominano, ecc. chiamarle aure, energie psichica, o ambarabacciccicoccò è assolutamente la stessa cosa! Almeno secondo me... [SM=x92701] Senza contare che la parola aura/e e la percezione delle aure sono concetti usati ed approvati in altri racconti anche da Guardiani, Moderatori e, in alcuni casi, persino da Gran Maestri!
Quanto alla terminologia scientifica, invece, le parole ossigeno e cellule...beh, lì avete ragione [SM=x92705], colpa mia soprattutto (che volete, deformazione professionale... [SM=x92713] ), fermo restando che i nostri pg potrebbero avere conoscenze più "aggiornate" potendo usufruire della Biblioteca del Sacro Ordine, ma comunque, in linea di massima, credo che siano errori facilmente correggibili in fase post-produttiva da un Guardiano (quando abbiamo finito, Eruner, ci potresti pensare tu, per favore? [SM=x92702] )-OT
Claudium
00martedì 5 marzo 2013 16:17
Un gelido silenzio si frappose tra i due combattenti nell'attesa del loro prossimo attacco. Claudium però sembrava spento, erto immobile ed a capo chino, di fronte al Cavaliere del Nord; sembrava quasi che il Paladino Bianco fosse paralizzato e non riuscisse ad alzare la testa per la vergogna della batosta appena subita. Poi però, una risata potente ed irrefrenabile scoppiò nella bocca del Vassallo Bianco, che subito alzò lo sguardo al cielo:
<<Oh Jekyll, quante sorprese mi avete tenuto in serbo per oggi. E' vero, lo ammetto: vi ho sottovalutato. Non avrei mai creduto che la mente di un uomo potesse essere così ampia da accogliere in sè due forze così diverse: l'astuzia ed il selvaggio...>>
Mentre parlava Claudium si portò la mano sullo zaffiro a forma di stella sul petto. Subito la pietra iniziò a brillare ed a questa fecero eco gli zaffiri ancora intatti rimasti sull'armatura. Come in precedenza, da questi si diramarono una fitta serie di ramificazioni blu, che andarono a ricoprire l'intera armatura, per avvolgerla infine in una spessa coltre di luce color celeste. Quando la luce si diradò gli astanti poterono osservare che la corazza di Claudium era tornata come nuova: tutte le crepe si erano rimarginate e gli zaffiri esplosi brillavano più di prima.
<<...Ed ora sono curioso di vedere se anche io posseggo questa capacità...>>

Il Vassallo Bianco si lanciò verso Jekyll a testa bassa con una velocità sorprendente. Il Cavaliere del Nord schivò facilmente l'attacco ma Claudium non si fermò, anzi, continuò la sua corsa aumentando sempre di più la sua velocità finchè il Paladino Bianco non venne avvolto dalla medesima energia fiammeggiante che si era manifestata ad inizio scontro. Jekyll non capiva: se Claudium continuava a correre in quel modo si sarebbe sicuramente schiantato contro la barriera dei Sommi.
<<Claudium, fermatevi! Se continuate così finirete col lasciarci le penne!>> urlò spaventato il Cavaliere.
<<Vero, ci lascerò le penne. Ma solo se continuerò ad essere così lento...>> rispose sorridendo il Vassallo Bianco.
BrightBlade si alzò in piedi, pronto ad intervenire in caso di bisogno; quando però il Paladino urtò la barriera del Sommo accade qualcosa di inaspettato: la barriera non oppose resistenza al Vassallo ma si limitò a deviare la sua traiettoria verso sinistra, come una biglia che rimbalza contro un muro. Claudium continuò la sua corsa e dopo il secondo rimbalzo con la barriera puntò di nuovo in direzione del Vassallo del Nord. Anche stavolta Jekyll schivò l'attacco e così anche la terza, la quarta, l'ottava, la decima, la dodicesima, la ventesima volta. Ad ogni attacco però la velocità di Claudium continuava ad aumentare e ad un certo punto raggiunse un livello tale da permettere al Vassallo di lasciare vistose scie di luce bianca in coda ad ogni suo passaggio.

<<Vogliamo continuare a giocare così per tutto il giorno?>> esclamò ridendo Jekyll.
<<E' un gioco troppo facile, vero? Bene! Aumentiamo la difficoltà allora...>> Claudium iniziò a materializzare sulla sua traiettoria dei muri di luce contro i quali rimbalzò similmente a come faceva con la barriera del Sommo. Accorciando in questo modo il tempo di impatto il Paladino finì col raddoppiare se non anche triplicare la velocità degli attacchi.
Jekyll intanto arrancava; gli attacchi stavano diventando troppi e troppo veloci; non faceva più in tempo a schivarli; poteva solo pararli o incassarli.
<<Adesso ci penso io...>>
Il Cavaliere del Nord lanciò una serie di sfere congelanti in direzione del Paladino. Quando queste però andarono ad impattare con l'energia che avvolgeva il Vassallo Bianco finirono con l'evaporare come neve al sole. Stessa sorte toccò ai muri di ghiaccio che Jekyll provava a materializzare sulla traiettoria di Claudium.

<<Che dite?...>> esclamò Claudium febbricitante <<...sempre troppo lento? Va bene, passiamo allora al livello successivo...>>
Claudium circondò lui e Jekyll con una piccola cupola di luce; non appena la barriera si materializzò, il Paladino Bianco fece un balzò ed andò ad impattare contro di essa: ora gli attacchi di Claudium non venivano più solo in linea retta ma anche dall'alto, da destra da sinistra e da qualsiasi altra angolazione che gli impatti con la cupola gli permettevano di raggiungere. Jekyll non riusciva a reggere tutti quei colpi ed in breve la sua guardia crollò, permettendo al Paladino Bianco di colpire con estrema ferocia l'armatura del Cavaliere del Nord. Jekyll, confuso dai bagliori luminosi e dai ripetuti urti, potè giurare di vedere l'amico, in quel mare di luce, prendere le forme di una gigantesca aquila bianca, che con sguardo tagliente e deciso andava a colpirlo dall'alto con i suoi artigli.

Quando Claudium raggiunse il massimo della sua velocità gli astanti udirono un grido acuto, a cui seguì un immenso bagliore; la cupola di luce esplose in mille pezzi e rilasciò un'intensa serie di fasci luminosi che andarono ad accecare tutti i presenti.
Quando la luce scomparve, al centro dell'arena si potè scorgere la figura di Jekyll; l'armatura del Vassallo era ancora integra ma era attraversata da milioni di crepe; un soffio di vento sarebbe sicuramente bastato per ridurla in polvere. E anche il Cavaliere del Nord sembrava non essersela cavata con poco: Jekyll giaceva infatti in piedi con le braccia molli lungo il corpo; le sue spade giacevano inermi ai suoi piedi mentre il suo sguardo era vuoto e gli occhi privi di pupille.
Per contro Claudium si ergeva fiero e tracotante dalla parte opposta del Cavaliere del Nord; portava le braccia incrociate sul petto e le sue spade erano rinfoderate; infine, sul suo viso, aveva preso forma uno sguardo tagliente, simile a quello di un volatile che osserva con aria di superiorità la carcassa della preda appena cacciata.

Forse lo scontro tra i due Vassalli, dopo lungo tempo, aveva finalmente trovato il suo epilogo...
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