Il Guardiano della Devastazione

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Olbrich
00giovedì 10 maggio 2007 23:18
Alexej Beljachov sale sul pulpito della sacra cattedrale di Rixtun e sotto gli occhi di Imanuel inizia a recitare:


"Prima dell'inizio, dopo la grande guerra del Cielo contro l’Inferno, Dio creò la terra e ne concesse la sovranità a quella scaltra scimmia che chiamò uomo, e per ogni generazione nacque una creatura della luce e una creatura della notte. Ed eserciti sterminati lottavano e perivano in nome dell’antica guerra tra il bene e il male. Un’epoca incantata, l’epoca dei grandi, un’epoca di eccezionale crudeltà, un’epoca eterna, fino al giorno in cui un falso sole esplose sulla Trinità, e il prodigio abbandonò l’uomo lasciandolo in balia… della Ragione.
Tutti conosciamo la storia delle orribili piaghe che colpirono il popolo d’Egitto, del fuoco che consumò Sodoma e Gomorra, eventi dell’Antico Testamento direte voi, ma anche oggi, fratelli e sorelle, anche oggi la siccità e la peste minacciano il cuore stesso di questa grande terra, alluvioni e tempeste di sabbia quali mai si erano viste dai lontani tempi dei profeti. E attonito e sgomento mi chiedo: cosa sta succedendo fratelli. Non sono chiari i segni dell’ormai incontenibile collera di Dio? Non sono segni una terrificante prossima apocalisse? Eppure, fratelli, mentre venivo in chiesa oggi questi pensieri inquieti sono volati via come foglie al vento. E’ bastato gettare lo sguardo a quei campi di terra vergine e umida, per capire, miei cari fratelli, che questa è davvero la terra promessa e che noi siamo un popolo benedetto, ma dobbiamo sempre ricordare i meno fortunati, dobbiamo sempre ricordare che un tempo erano loro i prescelti di Dio. E dobbiamo sempre ricordare che il Signore dà, ma il Signore può anche togliere."

Si ferma per un attimo...poi riprende..

"Scandisco il tempo fratelli e sorelle, è iniziato il conto alla rovescia. Il tarlo si manifesta in molti modi nel nostro paese che un tempo fu grande, attraverso l’elite intellettuale, che indottrina i nostri figli con la teoria blasfema di Darwin, attraverso i falsi idoli subdoli e pagani che Banff ci costringe ad adorare, per non parlare dei tanti falsi profeti che predicano dal pulpito, dei vili parassiti che affollano banche e uffici, dei politici corrotti e senza Dio che ingrassano sulla miseria dei loro elettori. I segni della fine dei tempi sono dappertutto, sono scritti con il sangue e con il fuoco dalla mano sinistra di Dio. Dovete solo aprire gli occhi, fratelli e sorelle, la verità è che il diavolo è qui. L’Anticristo, il figlio della menzogna, il principe delle Tenebre, si aggira tra di noi sotto sembianze umane. Perché il Signore non piange per questo degrado? Perché non freme con giusta indignazione? Perché non pretende un riscatto dai malvagi? Io apro gli occhi e vedo un cielo nero che si spalanca su di noi e grida con la voce del tuono! Alzatevi fratelli e sorelle e prendete posto al mio fianco, perché voi sarete al mio fianco e il vostro destino splenderà come mille Soli e le strade saranno purificate con il sangue che scorre nelle vene degli eretici. Insieme fratelli e sorelle, insieme erigeremo un tempio splendente e il regno che fonderemo durerà migliaia e migliaia di anni”.


Finita la predica Alexej si allontana. I suoi occhi per un attimo brillano di un rosso fuoco.
Uscito dalla chiesa Alexej stringe la mano ai fedeli salutandoli con garbo. Poi si dirige verso la sua dimora, ridendo e ripensando a come sia stato facile aggirare le anime pure.

[Modificato da Olbrich 10/05/2007 23.20]

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