Re: Re:
Scritto da: Uait 30/01/2006 10.16
E come discordare.
Ora, però, fermiamoci anche a pensare ai milioni di innocenti ammazzati dalle legioni romane i quali, nè più ne meno degli americani, esportavano la loro "democrazia" convinti che "gli altri", i barbari, fossero solo qualche gradino sopra le bestie.
Inorriddisco al pensiero di chi sono i miei antenati.
Ah, la storia.
io inorridisco al pensiero che qualcuno possa vergognarsi del proprio sangue invece! ti ricordo che NULLA DI GRANDE nella storia è stato compiuto senza spargimenti di sangue. non esistono buoni, non esistono cattivi, esistono soltanto amici e nemici. i romani non erano ipocriti, non esportavano alcuna "democrazia", non credevano nell' "eguaglianza" tra gli uomini, bensì nella loro diseguaglianza e imparità, che genera ricchezza, credevano nel sacro principio della gerarchia. non c' erano "immortali principi" come nella rivoluzione francese, c' erano solo i LORO principi.
nessun impero, nessuna unità, nessuna cultura degna di questo nome è stata costruita sulle prediche e sugli abbracci fraterni.
l' uomo ha in sè stesso la lotta, l' uomo ha in sè stesso la violenza e la volontà di uccidere per prevaricare.
la filantropia di stampo illuminista e giacobino ha provocato quello che voi ricordate in questo post: a forza di reprimere degli istinti considerati innaturali essi sono esplosi in maniera deformata (un pò come i preti pedofili, a forza di reprimere gli istinti sessuali).
la repressione di qualcosa non è una conquista, è una perversione. la vera conquista è data dal SUPERAMENTO di qualcosa, dal non sentirne più bisogno e trovarsi sereni con sè stessi.
mi rendo conto che questo messaggio un un topic del genere è OT, però l' ultimo post mi ha fatto imbufalire, non riesco a rimanere impassibile difronte a tanto buonismo ipocrita.
AD MAIORA!