Il Giorno dei trifidi

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ugo.p
00lunedì 25 luglio 2005 17:12
on l'eta' si diventa pigri, piu' che aprirenuovi topic preferisco riproporne alcuni gia' aperti in altri tempi ed in altri luoghi, come appunto quello sul libro, per me bellissimo, di John Windham.
ecco cosa scrissi unanno fa circa:

Siamo spesso portati a considerare capolavori della letteratura mondiale libri che ci hanno conquistato e coinvolto particolarmente , anche se altrettanto spesso ad influenzare il nostro giudizio subentrano fattori extra letterari quali ad esempio lo stato d'animo che avevamo al momento della lettura, l'eta' ecc. Ho letto questo libro 5 o 6 volte in momenti diversi della mia vita ed il mio giudizio e' rimasto sostanzialmente invariato. Fra i libri di fantascenza "Il giorno dei trifidi" e' veramente un capolavoro.
Il giorno dei trifidi fece la sua prima apparizione nel 1951 come racconto a puntate sulla rivista americana “Collier’s” ad opera di uno scrittore inglese di nome John Windham.
Windham classe 1929 aveva gia' scritto altri racconti ma nessuno di questi gli aveva procurato granche' fama. La notorieta' gli arrivo' con questo racconto che fu pubblicato prima in America e poi in Europa per essere successivamente tradotto in 9 lingue. A dare una dimensione planetaria al successo di questo romanzo contribui' anche il film uscito nel 1962. Ad onore del vero va detto che tale pellicola seppur in alcuni momenti arriva a creare stati emozionali simili a quelli del racconto, nell’insieme non raggiunge il livello di pathos che Windham riesce a dare al libro.
Per rispetto di chi non lo avesse ancor letto o non avesse visto il film evitero' di raccontarvi la trama per intero. mi limitero' ad un accenno, anzi non saro' io farlo, saranno Fruttero e Lucentini ( si' quella della Donna della domenica) a farlo per me.

“ Il romanzo ....comincia alle otto di mattina, nel centro di Londra, nel piu' assoluto silenzio. Il protagonista, convalescente dopo un’operazione agli occhi, si sveglia nella sua stanza d’ospedale. Oggi e' mercoledi' e tra poco dovranno venire a toglierli le bende.
Ma e' davvero mercoledi'? e sebbene un orologio, poi un altro, abbiano battuto otto colpi, sono davvero le otto? Il fatto e' che la stanza da' su una strada sempre affollata e sempre piena di traffico, ma che dalla finestra, stamattina non giunge il minimo rumore ..............La ragione di questo silenzio ( che del resto non durera' a lungo: tra poco si udra' un calpestio di passi strascicati, esitanti e poi un grido selvaggio, ripetuto tre volte) e' una delle trovate piu' spettacolari, piu' impressionanti e, nello stesso tempo piu' semplici di tutta la fantascenza. .......cioe' da questa tragica mattina tutti, o quasi tutti gli uomini sono...........”
Dall’introduzione a “ Il giorno dei trifidi” Ed Oscar Fantascienza Mondadori
Non mi sembra il caso di aggiungere altro.
A Chi non l’ha letto il consiglio di andare in libreria a procurarselo, non se ne pentira'.
A chi invece lo ha fatto, una richiesta, commento please.


Stand by me
00lunedì 25 luglio 2005 17:32
letto ed apprezzatissimo a suo tempo ( circa 15 anni fa). Visto anche il film, come direbbe Di Pietro non c'azzecca niente
galapas
00giovedì 28 luglio 2005 17:59
Lo appena ordinato, arrivera' ai primi della prossima settimana o se va male a settembre[SM=g27992]
Fino ad allora non dite altro
luganoaddio
00martedì 9 agosto 2005 21:34
Letto, approvato e sottoscritto.
In genere non mi interesso alla fantascenza, ma stavolta le parole di Ugo.p e ancor di piu' quelle di Fruttero e Lucentini mi avevano intrigata percio' ho voluto provare a leggerlo.
Grazie Ugo.p mi sono divertita, emozionata, indignata,preoccupata anch'io assieme ai protagonisti.
non mi succedeva da moooolto tempo.
Alcune immagini sono cosi' vive che mi sembra quasi di averle vissute.
fra tutte, e' strano, ma una che mi ha particolarmente commosso e' l'ultima cena fatta dai due protagonisti nell'appartamento da cui poi vedono il fascio di luce del faro dell'universita'. Cosi' intima, delicata pur nella sua drammaticita'.
Tutto il libro comunque e' scritto con mano leggera e sensibile. Windham crea un'atmosfera cosi' umana che e' impossibile non restarne coinvolti. Questo fa si' che il libro risulti di un'attualita' sconvolgente, pur essendo stato scritto piu' di 50 anni fa lo si puo' benissimo immaginare in ogni tempo e periodo e soprattutto si puo' immaginare, anzi si imaggina, noi stessi a lottare assieme aloro.
Si' hai ragione Ugo.p, nel suo genere un vero capolavoro.[SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413]
ugo.p
00giovedì 11 agosto 2005 02:55
scusa Luganoaddio non avevo letto il tuo intervento.
sono contento ti sia piaciuto, anch'io pur non avendo una gran passione per la fantascenza sono rimasto affascinato da questo grande racconto.
ugo.p
00lunedì 4 luglio 2011 13:22
appena riletto
e confermato il giudizio positivo.
una lettura che vi consiglio per quest'estate.
adattissima anche a chi non ama la fantascienza.
F.Clara.Dulcamara
00lunedì 3 ottobre 2011 18:09
piacevole lettura.
Non certo rilassante ma nemmeno troppo impegnativa.
Ben costruite le situazioni e altrettanto ben curati gli aspetti psicologici.
Interessante notare come la letteratura inglese dei primi anni 50 sia stata influenzata dalle tensioni scaturite dal secondo conflitto mondiale e dalla successiva guerra fredda.
In quegli anni si sprecano i racconti di spionaggio, da Bond alle spie venute dal freddo, mentre negli animi più sensibili si fa strada la paura che l'essere umano possa autodistruggersi.
mi ha colpito che questo romanzo sia quasi contemporaneo del signore delle mosche dove, ancora più pessimisticamente, l'autodistruzione non trova origine nelle terribili armi moderne ma piuttosto nei tribali istinti nascosti nelle pieghe dell'animo umano.
se non sbaglio ci dovrebbe essere un'altra discussione nel forum anche su questo libro.

E pensare che invece in America dall'era atomica nascono superman e gli altri super eroi [SM=x875378]
ugo.p
00martedì 4 ottobre 2011 10:15
grazie Clara per i tuoi commenti sempre molto interessanti
ugo.p
00martedì 4 ottobre 2011 10:22
Re: piacevole lettura.
F.Clara.Dulcamara, 2011/10/03 18:09:

....
se non sbaglio ci dovrebbe essere un'altra discussione nel forum anche su questo libro.....


eccolo
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