Il Giappone alla frutta: si sganciano yen dall'elicottero...

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nazionalsindacalista
00giovedì 5 marzo 2009 16:43
Noi andiamo verso una situazione giapponese, loro idem x2

Meditate... (tratto da qui www.ilcovo.mastertopforum.net/viewtopic.php?t=419&start=165 ):

Taglio dei tassi al minimo storico, e "non è la soglia minima":

www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/tassi-bce-trichet.shtml?uuid=79915dae-cd89-11db-8ed8-00000e251029&DocRulesV...

Le borse ringraziano con un -4%. Intanto in Amerika GM denuncia l'imminente fallimento.

Scusate se ci autocitiamo, ma leggete cosa dicevamo alcuni mesi fa:


tribvnvs ha scritto:
Il taglio dei tassi non servirà a nulla. Se le imprese non trovano compratori, non faranno investimenti anche se il costo è denaro è molto basso.
Se i compratori non sono più tali perchè o hanno perso il lavoro, o hanno perso tutto comprando un immobile che non potevano permettersi a 1 miliardo di $ (bolla immobiliare - vedrete che succederà in merdalia) che non sono riusciti a pagare o sono già indebitati fino al collo, anche in questo caso una riduzione dei tassi non servirà a nulla. Infatti chi ha perso tutto o è già schiacciato dai debiti non ne farà altri perchè costano di meno...
Inoltre un ribasso dei tassi ufficiale di sconto, comporterà che le banche possano ottenere liquidità a più basso costo dalle banche centrali, ma se ciò diminuirà la loro sete a breve, non la diminuirà a livello complessivo, con i loro asset (azionari, immobiliari ecc) in costante calo deflattivo.
Si assisterà quindi al paradosso di un calo delle richieste di finanziamento che pure costano sempre di meno a chi le chiede. Il calo dei tassi di interesse a questo punto è completamente inutile.
E' il fallimento dell'economia fondata sul debito e sul monetarismo globale astruso da qualsiasi concezione produttivistica e nazionale...


Situazione giapponese...
A proposito di Giappone: e' di oggi la notizia (il sole 24ore cartaceo) che i il governo giapponese ha promesso di regalare 12000 yen (circa 100€) ad ogni cittadino dai 15 anni in su, che diventano 24000 per gli ultra 65enni (il Giappone è il paese, insieme all'Italia, che vanta il maggior numero di vecchi e l'età media più avanzata). Esattamente è il paese con il maggior numero di ultra 65enni e col minor numero sotto i 15 anni.
Questi soldi dovranno essere NECESSARIAMENTE spesi per acquisti.
Sono 126 milioni di abitanti. Con un calcolo approssimativo, questa manovra costa al Giappone 15 miliardi di €. Altro debito che va a sommarsi ad un debito/pil prossimo al 200%.
Il Giappone non è alla frutta, è al caffè...

Il sistema plutocratico è sull'orlo del collasso... ma ancora produce idiozie di questo tipo:

in arrivo il mutuo per i gay
www.affaritaliani.it/economia/bhw_mutui_gay270109.html
labottegadelfuturo
00giovedì 5 marzo 2009 17:03
Re: Noi andiamo verso una situazione giapponese, loro idem x2
nazionalsindacalista, 05/03/2009 16.43:


Meditate... (tratto da qui www.ilcovo.mastertopforum.net/viewtopic.php?t=419&start=165 ):

Taglio dei tassi al minimo storico, e "non è la soglia minima":

www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/tassi-bce-trichet.shtml?uuid=79915dae-cd89-11db-8ed8-00000e251029&DocRulesV...

Le borse ringraziano con un -4%. Intanto in Amerika GM denuncia l'imminente fallimento.

Scusate se ci autocitiamo, ma leggete cosa dicevamo alcuni mesi fa:


tribvnvs ha scritto:
Il taglio dei tassi non servirà a nulla. Se le imprese non trovano compratori, non faranno investimenti anche se il costo è denaro è molto basso.
Se i compratori non sono più tali perchè o hanno perso il lavoro, o hanno perso tutto comprando un immobile che non potevano permettersi a 1 miliardo di $ (bolla immobiliare - vedrete che succederà in merdalia) che non sono riusciti a pagare o sono già indebitati fino al collo, anche in questo caso una riduzione dei tassi non servirà a nulla. Infatti chi ha perso tutto o è già schiacciato dai debiti non ne farà altri perchè costano di meno...
Inoltre un ribasso dei tassi ufficiale di sconto, comporterà che le banche possano ottenere liquidità a più basso costo dalle banche centrali, ma se ciò diminuirà la loro sete a breve, non la diminuirà a livello complessivo, con i loro asset (azionari, immobiliari ecc) in costante calo deflattivo.
Si assisterà quindi al paradosso di un calo delle richieste di finanziamento che pure costano sempre di meno a chi le chiede. Il calo dei tassi di interesse a questo punto è completamente inutile.
E' il fallimento dell'economia fondata sul debito e sul monetarismo globale astruso da qualsiasi concezione produttivistica e nazionale...


Situazione giapponese...
A proposito di Giappone: e' di oggi la notizia (il sole 24ore cartaceo) che i il governo giapponese ha promesso di regalare 12000 yen (circa 100€) ad ogni cittadino dai 15 anni in su, che diventano 24000 per gli ultra 65enni (il Giappone è il paese, insieme all'Italia, che vanta il maggior numero di vecchi e l'età media più avanzata). Esattamente è il paese con il maggior numero di ultra 65enni e col minor numero sotto i 15 anni.
Questi soldi dovranno essere NECESSARIAMENTE spesi per acquisti.
Sono 126 milioni di abitanti. Con un calcolo approssimativo, questa manovra costa al Giappone 15 miliardi di €. Altro debito che va a sommarsi ad un debito/pil prossimo al 200%.
Il Giappone non è alla frutta, è al caffè...

Il sistema plutocratico è sull'orlo del collasso... ma ancora produce idiozie di questo tipo:

in arrivo il mutuo per i gay
www.affaritaliani.it/economia/bhw_mutui_gay270109.html




Da quello che ho capito il costo del denaro in giappone sta attorno alle 0.15 % e se con questa mossa pensano di poter ravvivare l'economia stanno freschi.

Per quanto concerne i mutui alle coppie gay... è una convenzione fatta con una associazione (l'arcigay) come se ne fanno tante.


(sylvestro)
00lunedì 28 settembre 2009 14:42
Giappone, orizzonte nero: crescita debole, giù gli investimenti
da valori.it
28/09/2009

L’economia giapponese è troppo debole per convincere le compagnie ad investire, e ciò sarà confermato da un sondaggio che Bank of Japan renderà pubblico il prossimo 1 ottobre. A riferirlo è l’agenzia Bloomberg, che ha aggiunto come - secondo l’opinione degli economisti interpellati dall’istituto centrale nipponico - le grandi aziende abbiano deciso di diminuire del 9%, complessivamente, i capitali dedicati ai business nel Paese entro la fine dell’anno. D’altra parte, lo stesso governatore di BoJ, Masaaki Shirakawa, aveva dichiarato il mese scorso, che «sebbene nel Paese siano presenti alcuni segnali di recupero», non poteva dirsi convinto che la domanda avrebbe ricominciato a crescere.

Sulle condizioni dell’economia giapponese pesano le crisi delle grandi industrie, a cominciare dal colosso automobilistico Toyota, che nonostante abbia beneficiato di importanti aiuti da numerosi governi nel mondo, continua a far marciare il proprio ritmo di produzione a circa un terzo della capacità massima.

«Nonostante i miglioramenti - ha spiegato Kiich Murashima, capo economista di Nikko Citigroup a Tokyo - il livello assoluto dell’attività economica è estremamente basso. E lo è molto di più rispetto alle precedenti fasi di uscita dai periodi di recessione».
(sylvestro)
00sabato 22 gennaio 2011 16:46
(sylvestro)
00lunedì 30 gennaio 2012 20:15
Jan 25, 2012

Quake-traumatized Japanese shun condos


The Tohoku Earthquake of March 2011 had a not entirely surprising effect – the Japanese are now more nervous of condos, and their prices have fallen sharply.

The average price of new Tokyo condominiums fell 7.2% during the year to November 2011, to JPY 45.19 million (US$ 587,570), according to the Land Institute of Japan (LIJ). Existing condo prices were also down 7.2% to JPY 24.70 million (US$ 321,155).
Detached house average prices, on the other hand, rose by 2.4% during the year to November 2011, to JPY 12.65 million (US$ 164,478).

In addition, demand has shifted from waterfront locations to inland areas.

The aftermath of the quake



On March 11, 2011, the coast of Tohoku region was struck by a 9.0 magnitude earthquake, the world’s 4th most powerful earthquake ever recorded. It was followed by a tsunami which devastated cities and farmlands, and triggered a radiation leak in the Fukushima Daiichi power plant.

The luxury sector of the rental market in Tokyo was particularly affected by the nuclear power plant incident, which caused mass departures of expatriates.

Yet although the quake caused 1,000+ dead and property damage worth ¥25 trillion (US$300 billion), it isn’t Japan’s only problem. The economy contracted by 0.4% during 2011, hampered by the yen’s dramatic appreciation, Europe’s deepening crisis, and the fact that amazingly, Japan now has a large trade deficit – which is likely to grow. All this impacted prices:

There was a 0.65% drop in prices in the six major cities (Tokyo, Yokohama, Nagoya, Kyoto, Osaka and Kobe) during the year to H2 2011 (-1.13% in real terms), according to the Japan Real Estate Institute (JREI).
National land prices land prices dropped 3.17% during the year to H2 2011 (-3.63% in real terms). National land prices have been falling continuously since H2 1991.



The lost decade

In fact, Japan is still recovering from the great asset bubble of the late 1980s. From 1970 to 1980, land prices in Japan rose 200% (23.5% in real terms), and 238.5% in the six major cities (39.3% in real terms). Then during the 1980s, there was a 103% increase nationally (61.6% in real terms) and a 272.2% rise in the six major cities (196.4% in real terms).

The 1991 crash left banks with bad loans of almost USD 1 trillion, contributing to Japan’s ‘lost decade’.



Japan’s super-strong financial system

Japan’s financial system is now in excellent shape. During Junichiro Koizumi’s prime ministership (2001 to 2006) tighter asset assessments of major banks caused a large decline in NPLs, from 8.7% of total loans in March 2002, to 1.4% in March 2008, according to the Financial Services Agency (FSA). Lending competition has also intensified, especially in metropolitan areas. Net result: housing loan costs have fallen.



Interest rates are “virtually zero”

The BOJ’s key interest rate has been “virtually zero” (0% - 0.1%) since October 2010, and below 1% since mid-1990s. Bank variable interest rates in Japan have hardly moved since 2000, remaining at 2.475% in December 2011.



Yet demand for loans remains weak, given the recent financial crisis, and the earthquake‘s impact. The ratio of outstanding home loans to GDP remains very much lower in Japan than in other developed countries, at around 24.5%.



Could a reason for lacklustre demand for housing loans be low rental returns? Global Property Guide research suggests that rental yields in Tokyo fell from an average of 5.5% in 2009, to 4.8% in 2011, findings consistent with trends shown in IPD-Recruit residential data (see chart below). However if Tokyo prices have been rising ahead of rents, weak loan demand is less likely to reflect a specific reluctance to buy versus rent, and more a general reluctance to spend on any kind of housing.



Hints of recovery

Japan was seriously affected by the global financial crisis in 2008 and 2009, and following that house prices fell by up to 4% nationally, and by almost 8% in the six major cities. However, Japan’s economy bounced back in 2010, and there were strong new condominium sales in Tokyo, with the number of dwelling units sold up 22.5%, according to the Real Estate Economic Institute. The increase was helped by the enhanced mortgage tax break carried over from 2009.



Although land sales declined 2.16% in 2010, the sales slowdown is tailing off. Sales in Osaka were up by 0.24% during the year to September 2011. However, land sales registrations in Tokyo and in other cities declined 0.99% and 2.7%, respectively.



Other signs of recovery are housing starts, which rose to 890,000 units (seasonally adjusted) in Q3 2011. Housing investment is increasing due to earthquake rebuilding, according to the Bank of Japan (BOJ). Bankruptcies in the real estate sector declined 6%, to 312 firms during the year to November 2011.

So the picture is mixed but there are some positive signs, especially the strong financial sector.

Bigger trade deficit, because of rising yen

Japan’s trade deficit continues to grow. From January to November 2011, Japan’s trade deficit was above JPY 2 trillion (US$ 26 billion), while over the same period exports fell by 2.3%.



The problem is not going to go away. The yen appreciated to US$1=76 yen in October 2011, well above its mid-1990s levels. However, unemployment remains low, at 4.5% in November 2011.

In sum, the signals in Japan remain mixed. The Japanese economy is expected to rebound as the plans for reconstruction progress. The IMF predicts that Japan’s economy will grow in 2012 by 2.3% - which will be positive for the housing market. But nothing very exciting here!
ziomaoziomao
00martedì 31 gennaio 2012 04:45
Re:
A costo di fare il guastafeste...

il giappone ha moneta sovrana, il debito giapponese è al 95% in mano a banche giapponesi controllate dal governo, lo yen è una moneta rifugio mondiale, disoccupazione bassissima rispetto ai nostri standards, iva al 6% tasse bassissime per le piccole imprese ....

il nostro debito è in moneta non sovrana, buona parte in mano a speculatori esteri, il pil europeo è in picchiata, la disoccupazione è a livelli stellari, si dissanguano i piccoli con tasse esorbitanti mentre le multinazionali non pagano un fico secco ....

pertanto preoccupiamoci per noi che è meglio, la vecchia storiella della pagliuzza e della trave è sempre attuale.

Last but not least,

i giapponesi sono una razza pura, controcazzuta, hanno una solidarità nazionale che noi poveri cialtroni multiKulti non possiamo manco sognarci; sono tosti e sanno dimostrarlo basta vivere un pò da quelle parti ( come il sottoscritto ) per capirlo, invece di seghizzarsi sulle tastiere.

loro ce la faranno, in un modo o nell'altro mentre i problemi sono tutti nostri; la nostra civiltà ha raggiunto il grado di autolesionismo, abbiamo scambito i diritti veri, la casa, il diritto al lavoro e ad un sistema economico più giusto con i diritti new age eurocratici, dai diritti multiKulti, ai diritti gay.

manco siamo più capaci di rimettere in piedi quattro cocci di un terremotino da libro cuore come quello in umbria.

perciò, facciamoci i caxxi nostri che è meglio.

Mao
(sylvestro)
00martedì 31 gennaio 2012 07:47
Re: Re:
ziomaoziomao, 31/01/2012 04.45:

A costo di fare il guastafeste...

...

perciò, facciamoci i caxxi nostri che è meglio.

Mao



Sono daccordo ... fatevi i caxxi vostri [SM=g6942]

[SM=g1750865]
(sylvestro)
00domenica 22 aprile 2012 15:54
(sylvestro)
00domenica 22 aprile 2012 16:10
(sylvestro)
00domenica 22 aprile 2012 16:11
(sylvestro)
00domenica 22 aprile 2012 16:12
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