Il Fallimento della causa repubblicana!!!!!

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REALIRA
00venerdì 16 giugno 2006 19:16
E' oramai assodato che la politica della Sinn Fèin è fallimentare.
Più di trent'anni di troubles e per che cosa?
Per un'assemblea sostanzialmente priva di poteri, in cui il maggior partito del paese rifiuta ogni tipo di confronto, accampando le più risibli scuse pur di non aprire un serio dibattito sulle riforme da apportare nelle Istituzioni Nord Irlandesi.
Ma è per questo che si è combattuto?
Se alle origini la causa finale del movimento repubblicano era il ricongiungimento con il resto del paese ora si limitano a cercare(neanche in quello riescono)di portare avanti l'ordinaria amministrazione.
Il settarismo è sempre vivo, i gruppi paramilitati unionisti sono sempre forti ed arroganti, e la PIRA ha consegnasto le armi lascinado indifese le zone cattoliche.
Tutto questo per me è un fallimento di quelli che erano gli ideali inziali di un movimento che lottava per liberare il suo popolo dai colonizzatori stranieri e i loro amici.
Gerry Adams e i suoi compari farebbero meglio a ritirarsi almeno il vecchio reverendo porta avanti la sua linea intrasigente nel bene e nel male.
admin/moris
00venerdì 16 giugno 2006 20:06
La tua posizione è condivisa da almeno un paio dei moderatori di questa sezione.

Personamente ne condivido solo una parte ma ho avuto modo di spiegarne le ragioni in diversi topic e non è il caso di ripetermi.

Questo intervento non è polemico per ciò che hai scritto (ovviamente) ma serve solo per chiederti di presentarti, che non significa certo nome, cognome e storia della tua vita : è sempre interessante sapere qualcosa di più su chi esordisce su un tema così controverso (e con quel nickname così "impegnativo") e con il quale speriamo di scambiare ancora spesso opinioni.

scottishflag
00venerdì 16 giugno 2006 20:24
Non nego il fatto che approvo buonissima parte di quanto hai scritto. Non mi dilungherò nemmeno io sulle mie idee - soprattutto per non calcare sui soliti nervi scoperti - ben note a chi frequenta queste pagine. Idee che non ritengo idiote quanto possibile elastiche, ma senza svendere e svilire quelle che sono le mie opinioni ed esperienze. Anche dirette.

L'idea che trent'anni di lotte, sacrifici e sopportazione stiano rivelandosi vani sfiora anche me. E insomma, l'idea è condivisa dai più nell'orbita repubblicana.

A questo punto, per farsi prendere i cosiddetti fondeli, varrebbe la pena girare i tacchi. Come appunto RealIra ha scritto.

E' un post, a mio modo di vedere, molto interessante. Saremmo ben lieti di vederti contribuire sulle nostre pagine. [SM=g27823]
OConnor
00venerdì 16 giugno 2006 21:01
Premetto di non essere un profondo conoscitore del Nordirlanda come altri che scrivono in quest'area del forum, ma due o tre cose, specialmente ora che torno fresco fresco da un viaggetto che ha toccato quelle sponde (e non e' il primo) vorrei dirle lo stesso.

Se la guardiamo da un certo punto di vista, l'Irlanda unita in molti (non solo prods) non la vogliono. Con le bombe ci hanno provato e non ci sono riusciti, non aveva comunque senso continuare un conflitto ad oltranza che ha fatto del male ad entrambe le fazioni, i marciapiedi colorati sono stato frutto della solita grandeur inglese ma pure piazzare bombe a destra e a manca non e' che abbia risolto un granche'.

La politica attuale mi pare sia quella dei piccoli passi, dato che non c'e' verso di avere tutto e subito mi pare chiaro che stabilizzare la pace in Nordirlanda (Armagh town pareva Dun Laoghaire in quanto a passeggio e tranquillita') e' comunque un risultato da non trascurare specie in prospettiva futura. Qualcuno doveva pur ritirarsi da quella guerra ottusa, se l'ha fatto l'IRA c'e' un motivo, non e' che sono diventati pecorelle da un giorno all'altro.

Qualora un giorno la gente dell'Irlanda del Nord vorra' l'indipendenza, sapra' conquistarsela con mezzi pacifici, una volta venuti meno personaggi come quel prete la' che non fanno che gettare benzina su un fuoco che sarebbe l'ora di spegnere.

AOC
Marcellino.bergamo
00sabato 17 giugno 2006 08:40
il solo fatto di usare un nickname come REALIRA mi fa pensare che non si abbia il minimo rispetto per la causa repubblicana e che la si conosca solo sommariamente, nei suoi pregi e nei suoi difetti...Con rispetto parlando, lavati la bocca e rifletti bene prima di firmarti cosi! [SM=x145510]
Corcaigh
00sabato 17 giugno 2006 14:03
Bell'analisi, Tony. E come spesso accade, sono d'accordo [SM=g27822]
jay.ren
00domenica 25 giugno 2006 17:57
Re:

Scritto da: Marcellino.bergamo 17/06/2006 8.40
il solo fatto di usare un nickname come REALIRA mi fa pensare che non si abbia il minimo rispetto per la causa repubblicana e che la si conosca solo sommariamente, nei suoi pregi e nei suoi difetti...Con rispetto parlando, lavati la bocca e rifletti bene prima di firmarti cosi! [SM=x145510]



Bene, rieccomi attivo nella mia sezione [SM=g27823]

Marcellino, perché ti dà così fastidio il nick Real Ira?

Non è assolutamente un'offesa alla causa repubblicana, anzi, è la dimostrazione di profonda conoscenza del cambiamento in atto tra i repubblicani/nazionalisti.

Ovvio, posso sbagliarmi, però mi piacerebbe conoscere, di entrambi i nuovi utenti (Real IRA e Marcellino), le proprie esperienze e idee sull'Irlanda di sopra.

Ren
admin/moris
00domenica 25 giugno 2006 19:03
Faccio una domanda molto semplice (la risposta la potrò leggere solo domani, poichè sto per uscire).

Voi (RealIra, Renè, Aska, ecc...) parlate di SF come partito traditore della causa e stesse accuse vanno ai vertici dell'IRA.
Concordo sul fatto che l'accoppiata repubblicana abbia troppi scheletri nell'armadio ed essi debbano essere svelati, ma...

Domandina semplice semplice : "Nel 2006 Come si dovrebbero comportare Sinn Fein/IRA secondo voi ?"

Lotta armata contro l'altra fazione ?

Terrorismo sui civili ?

Manifestazioni silenziose con candele e rametti d'ulivo ?

Spartizione del territorio con gli altri gentiluomini lealisti ?


Leggo sempre tante accuse ma mai la vostra idea su come dovrebbero comportarsi i veri repubblicani per essere considerati tali.

Spero che questa mia domanda molto diretta abbia una risposta altrettanto chiara.






Marcellino.bergamo
00domenica 25 giugno 2006 20:06
a me non da fastidio il nick REALIRA, a me danno fastidio i morti innocenti ammazzati da una parte e dall'altra. Non mi importa che siano repubblicani o lealisti...sono uomini e basta.
Molto meglio firmarsi IRA, no?
Ma forse questa è la differenza che passa fra un moderato e un estremista...
non sono ne migliore ne peggiore di tanti altri ma la pace si costruisce anche con le parole. Da sole non bastano certo ma le bombe uccidono solo e la REALIRA forse ucciderà ancora come uccideranno le formazioni paramilitari lealiste.

andiamo avanti cosi? come in Palestina? io uccido tuo fratello e tu uccidi mia madre?

G.Adams si può criticare, osteggiare, ingiuriare...ma è stato uno dei primi che ha avuto il coraggio di dire: BASTA!

Non ci basta? non vi basta? ok torniamo alle bombe e che vinca il migliore sulla pelle di uomini che hanno avuto la sfortuna di nascere in un posto peggiore di altri. Dopo tutto non è difficile dire no agli accordi...il difficile è proporli.
dopo tutto è più facile il "lavoro" del Caruso no-global di turno rispetto a quello del Fassino di turno.

Il mio rapporto con "l'Irlanda di sopra"?...ci sono stato solo 3 volte ma bastano 5 minuti per accorgersi che la gente è si arrabbiata ma è soprattutto stanca e ha voglia di sentirsi normale; ripeto senza pseudo-romanticismo cinematografico...la vita non è un film e spesso manca il lieto fine...nonostante tutto io dico...Forza Adams! [SM=x145427]


Marcellino.bergamo
00domenica 25 giugno 2006 20:28
scusate le ripetizioni ma sono del tutto involontarie [SM=g27824]
jay.ren
00domenica 25 giugno 2006 21:38
Ripetizioni eliminate [SM=g27811]
jay.ren
00lunedì 26 giugno 2006 10:41
Spero di riuscire a farmi intendere, senza offendere la sensibilità di nessuno.

Ritengo che un repubblicano, per essere considerato tale, dovrebbe avere in testa solamente l'unione delle 32 Contee, non porsi come obiettivo principale l'elezione a quella buffonata dell'Assemblea di Stormont, dove gli Shinners contano come il 2 di picche con briscola cuori...

Le formazioni repubblicane attuali, escludendo lo SF, non riconoscono alcun potere all'Assemblea di Stormont, non si presentano alle elezioni locali ma cercano di guadagnare il consenso della popolazione nazionalista per portare avanti il discorso unificazione, interrotto dai Provisional nel 1998.
Non è un caso se alcuni gruppi politici e paramilitari repubblicani si sono formati alla vigilia o subito dopo la firma del Good Friday Agreement. Molti repubblicani si sono sentiti traditi dalla dirigenza dello Sinn Fein, come se tutti i morti e i giorni di prigione dei loro cari fossero stati barattati con un pacco di sterline sonanti.

Un vero repubblicano non gradirebbe condividere il potere nella provincia dell'Ulster, semplicemente perché per loro l'Ulster è un'entità inesistente, un'aberrazione della storia. Penso che lotterebbe fino alle estreme conseguenze per sperare in un futuro migliore e in un'Irlanda unita.
Nuove leve stanno entrando a far parte delle formazioni paramilitari repubblicane, stanche della leadership dello SF/PIRA, desiderose di sognare la riunificazione dell'isola.

Per non parlare di chi, come ultimamente sta uscendo fuori, tradisce in maniera ancora più grave la causa repubblicana ed i propri compagni di lotta - vedi gli ultimi due eclatanti casi di Scappaticci, Donaldson e McGuinness -, lavorando dall'interno per distruggere l'organizzazione che per anni ha saputo tenere in scacco gli inglesi, nonostante l'esiguità dei propri numeri. Per cosa? Per intascarsi qualche centinaio di migliaia di sterline all'anno, e chissenefrega se chi ha lottato insieme a te finisce in cella o peggio ancora viene brutalmente trucidato a causa di una tua soffiata o per nascondere il tuo doppiogioco.

Non so come dovrebbero comportarsi SF e PIRA, oggi. Ritengo che il loro errore più grande sia stato cedere di volta in volta pezzi fondamentali della loro ideologia, solo per appagare la propria bramosia di potere.
Hanno avuto il parlamentino di Stormont. Cosa ci faranno?
Non hanno la maggioranza dell'Assemblea, saldamente nelle mani unioniste, quindi non potranno imporre le proprie scelte.
Stanno per entrare nel Policing Board della PSNI, dopo aver giurato e spergiurato di non volerlo fare assolutamente, facendo rizzare i peli sulla schiena dei tanti ex-prigionieri di guerra repubblicani.
Pregano Paisley di entrare a far parte, in qualità di Primo Ministro, del governucolo di Stormont, perché così, secondo loro, potranno mettere le basi per la riunificazione dell'Irlanda. Ma come faranno, se non hanno materialmente i numeri per farlo?

Mi fa sorridere l'atteggiamento di chi dice: appoggio l'IRA e la sua causa, ma non condivido l'uso della forza e le morti di civili/militari/paramilitari...
Allora cosa avrebbero dovuto fare?
Chiedere, per favore, se gli unionisti potevano mettersi gentilmente e volontariamente da parte o magari emigrare in Inghilterra, lasciando nel contempo libera la Repubblica d'Irlanda di occupare le restanti sei contee dell'isola?

Come detto nel topic delle parate, se ne avessi la reale possibilità, non mi dispiacerebbe lottare al loro fianco, anche solo portando avanti le loro idee e divulgandole ogni volta ne abbia l'opportunità.
Forse sembrerò sciocco, sognatore e magari cinico, ma sono davvero innamorato di quell'angolo di Irlanda. Vorrei vedere il sorriso negli occhi di quei bambini che non riescono a fare di meglio che gettare sassi oltre la peaceline, mi piacerebbe che il tricolore sventolasse su tutta l'isola unendo sia gli unionisti che i repubblicani senza alcuna discriminazione.

I have a dream

R
admin/moris
00lunedì 26 giugno 2006 12:40
Intervento chiaro,ren.

L'unico fattore che viene purtroppo spesso dimenticato in queste discussioni, nonostante sia determinante, è rappresentato dalla posizione del Governo della Repubblica di Irlanda.

A parte qualche timida simpatia per un eventuale coinvolgimento della contea di Derry, credo che la stragrande maggioranza dei membri del Parlamento dublinese considerino l'unificazione dell'Isola sotto il tricolore, come una sventura assolutamente da evitare.

Specialmente ora che le spider BMW sfrecciano sulle vie della capitale ed enormi fuoristrada nuovi, calcano le stradine delle campagne irlandesi...


In questo contesto, prendere in mano il fucile per cacciare via gli occupanti (che a loro volta vorrebbero tanto non occupare più e tornarsene a Londra, abbandonando "la loro Bosnia" ) o per fronteggiare gli irlandesi unionisti , non credo sia la forma di azione più efficace da adottare.

Attenzione, non sto parlando di rinunciare alla difesa dei membri della Comunità, uno dei tanti scogli contro i quali si infrange la credibilità di SF/PIRA...
jay.ren
00lunedì 26 giugno 2006 13:18
Infatti il più grosso scoglio sarebbe rappresentato dagli abitanti della Repubblica, spaventati dall'instabilità del Nord, impauriti dalla possibilità di perdere la casetta o di dover condividere le strutture coi loro "parenti poveri".

Ma ragionando così, non ha più senso dichiararsi repubblicano.

Che gli Shinners lo dicano chiaramente, ed anche i loro sostenitori: ci va bene lo status quo.
Ci piace sedere a Stormont e se volete riunificare l'isola, cercatevene una deserta nell'oceano.

Non ha più senso per loro dichiararsi repubblicani, è solo un modo per vivere di rendita sul passato. Abbandonino il nome, legato ad una storia gloriosa, cambino programma, invece di continuare a proclamare la loro volontà di unificare l'isola, come mostrato chiaramente dagli oggetti in vendita nei loro negozi:



Perché non serve imbracciare il fucile? Molte nazioni hanno raggiunto la loro auto-determinazione con mezzi "non-pacifici", ad esempio le 26 contee chiamate Repubblica d'Irlanda.
La stessa Italia, nei secoli passati, ha dovuto combattere per unirsi.
Certo, parlo da esterno e da "non-imbracciatore" di armi, però è un mezzo utile a raggiungere uno scopo.

Non ci sono piccoli passi, nell'ottica della riunificazione. Occorre prendersi l'intera posta in gioco, senza paura.

E, ricordiamoci, il problema dell'Ulster NON è solo Ian Paisley, è inutile continuare a menarla con il reveRendo (anticipo il quote che ci sarà sicuramente). Anzi, se lo SF riuscirà ad ottenere qualche concessione sarà anche grazie a lui.
Bello scaricare la colpa addosso agli altri per i propri insuccessi, molto più semplice che riconoscere gli errori di una leadership completamente asservita al governo britannico (e all'MI5-6 ecc.)

R
jay.ren
00lunedì 26 giugno 2006 13:23
Re:

Scritto da: admin/moris 26/06/2006 12.40
Attenzione, non sto parlando di rinunciare alla difesa dei membri della Comunità, uno dei tanti scogli contro i quali si infrange la credibilità di SF/PIRA...



La comunità repubblicana/nazionalista è indifesa da molto tempo. I Provos sono i principali acquirenti di mazze da baseball per "regolare" i propri problemi interni, ma sono sempre più in aumento gli stupri, gli spacciatori e le rapine nelle aree controllate dalla PIRA.

Che sia una "tattica" per far indorare alla popolazione l'ingresso nel Policing Board?

R
clyve.50
00lunedì 26 giugno 2006 13:38
proposta indecente
So che con questo intervento farò rizzare i capelli, e anche qualcos'altro, a molti del forum (dal quale spero non sarò bandito a vita).
Non voglio entrare nelle cause e nelle responsabilità di questo stato di cose, ne è stato scritto tanto anche nel forum, e premetto il mio personale appoggio alla causa di quelli che considero, con un termine forse antiquato, gli "oppressi" della situazione (con tutti gli errori e gli orrori anche da loro commessi).
Ma dato l'empasse che sta solo facendo incancrenire le cose senza risolverle, preso atto che Stormont si sta rivelando un farsa assurda, considerato che gli inglesi non vedono l'ora di levarsi dalle p***e, mentre i nuovi ricchi della "tigre celtica" non ci pensano nemmeno lontanamente a rischiare di rovinare il loro bel giocattolo nuovo e prendersi in carico la "loro bosnia", perché non una soluzione "balcanica" con un nord indipendente fuori dall'UK, ma neanche facente parte della repubblica.
Addirittura per un periodo transitorio potrebbe garantire il passaggio ad una situazione "normale" una polizia (non esercito) neutrale dell'UE.
E forse così, dopo una o due generazioni e anche sperando in un lento e progressivo sviluppo dell'europa, potrebbe non esistere più la "questione nordirlandese".
ollivander
00lunedì 26 giugno 2006 14:49
Re: proposta indecente

Scritto da: clyve.50 26/06/2006 13.38
So che con questo intervento farò rizzare i capelli, e anche qualcos'altro, a molti del forum (dal quale spero non sarò bandito a vita).
Non voglio entrare nelle cause e nelle responsabilità di questo stato di cose, ne è stato scritto tanto anche nel forum, e premetto il mio personale appoggio alla causa di quelli che considero, con un termine forse antiquato, gli "oppressi" della situazione (con tutti gli errori e gli orrori anche da loro commessi).
Ma dato l'empasse che sta solo facendo incancrenire le cose senza risolverle, preso atto che Stormont si sta rivelando un farsa assurda, considerato che gli inglesi non vedono l'ora di levarsi dalle p***e, mentre i nuovi ricchi della "tigre celtica" non ci pensano nemmeno lontanamente a rischiare di rovinare il loro bel giocattolo nuovo e prendersi in carico la "loro bosnia", perché non una soluzione "balcanica" con un nord indipendente fuori dall'UK, ma neanche facente parte della repubblica.
Addirittura per un periodo transitorio potrebbe garantire il passaggio ad una situazione "normale" una polizia (non esercito) neutrale dell'UE.
E forse così, dopo una o due generazioni e anche sperando in un lento e progressivo sviluppo dell'europa, potrebbe non esistere più la "questione nordirlandese".



nonostante tu non ci abbia ancora svelato il mistero dell'arpa, questa sarebbe effettivamente un'alternativa, ma quanto e' fattibile?
jay.ren
00lunedì 26 giugno 2006 14:55
Ci sono già dei movimenti che appoggiano l'indipendenza dell'Ulster, ma credo che, onestamente, la possibilità di una simile soluzione abbia una percentuale di fattibilità più vicina allo 0,000000001% che all'1%.

>> Ulster Nation <<

>> Third Way <<

Se n'era discusso anche su AltraIrlanda, ma non trovo più il messaggio...

R
Corcaigh
00lunedì 26 giugno 2006 15:15
Re:

Scritto da: jay.ren 26/06/2006 10.41
Forse sembrerò sciocco, sognatore e magari cinico, ma sono davvero innamorato di quell'angolo di Irlanda. Vorrei vedere il sorriso negli occhi di quei bambini che non riescono a fare di meglio che gettare sassi oltre la peaceline, mi piacerebbe che il tricolore sventolasse su tutta l'isola unendo sia gli unionisti che i repubblicani senza alcuna discriminazione.

I have a dream

R



E qui, caro Ren, per la prima volta sono d'accordo parola per parola, virgola per virgola con un tuo commento sulla situazione al nord.

Non sei l'unico con questo sogno, ti assicuro

[SM=g27811]
jay.ren
00lunedì 26 giugno 2006 15:21
Re: Re:

Scritto da: Corcaigh 26/06/2006 15.15
E qui, caro Ren, per la prima volta sono d'accordo parola per parola, virgola per virgola con un tuo commento sulla situazione al nord.

Non sei l'unico con questo sogno, ti assicuro

[SM=g27811]



[SM=g27819] vuol dire che per il momento non ci scanniamo più?

Starai mica diventando troppo buona?!?!
Prima vai d'accordo con copy, ora con me... [SM=g27828]
Corcaigh
00lunedì 26 giugno 2006 15:28
Perché la repubblica non vuole il Nord tra le palle
Questa è una discussione interessante. cero, l'economia fiorente è uno dei fattori principali. ma non è solo per il rischio di doversi vendere la BMW che la Repubblica non vuole averne a che fare con quel pezzetto di bosnia lassú. la ragione principale è che l'opinione pubblica ne ha le palle piene. La gente qui al sud vive in Europa. La gente la' al nord vive arroccata nei propri settarismi e e medievalismi, fanatismi e marcette.
La gente qui non ha perso gli ideali: semplicemente vede l'Europa come un ideale, non una mistica guerra pseudo-religiosa fondamentalista. Se un premier mussulmano si azzardasse a fare le affermazioni che fa Paisley alla stampa, gli USA gli avrebbero già bombardato il territori. paisley invece se ne va indisturbato a gettare zizzania ed a chiamare la gente del sud "the Romans". ovviamente qui la gente ride, quando sentono certe affermazioni. Gli inglesi liberali ridono. Quando paisley si è ammalato, tutti semplicemente speravano che crepasse.
Finché questo tipo di fondamentelismi rimarra' in auge, nessuno vorrà avere a che fare con quel pezzetto di Bosnia lassù. E non, ribadisco, per paura di "sporcarsi le mani". Ma semplicemente perché non si parla la stessa lingua. È come se l'Iran chiedesse l'annessione ad Israele. Due modus vivendi COMPLETAMENTE opposti.

Le marcette qui non le vogliamo perché ci fanno ridere. O piangere, a seconda dei casi. L'irlanda vuole essere Irlanda, proiettata nel terzo millennio, europeista, liberale, progressista. Sono questi i nostri ideali, adesso.
DeValera è morto è sepolto, no grazie.

Corcaigh
00lunedì 26 giugno 2006 15:29
Ren, guarda il mio ultimo intervento... non sono poi così buona [SM=g27828]
jay.ren
00lunedì 26 giugno 2006 15:46
Re: Perché la repubblica non vuole il Nord tra le palle

Scritto da: Corcaigh 26/06/2006 15.28
Finché questo tipo di fondamentelismi rimarra' in auge, nessuno vorrà avere a che fare con quel pezzetto di Bosnia lassù. E non, ribadisco, per paura di "sporcarsi le mani". Ma semplicemente perché non si parla la stessa lingua. [...]
L'irlanda vuole essere Irlanda, proiettata nel terzo millennio, europeista, liberale, progressista. Sono questi i nostri ideali, adesso.



Le ragioni di questo divario tra Nord e Sud dell'isola, penso siano da collocare molto indietro nel tempo, non riguarda, credo, solo l'appartenenza dell'Irlanda all'Europa.

Il discorso è complesso e complicato da affrontare, perché il Nord è stato completamente abbandonato a sé stesso dai politici che si sono seduti al Dail, lasciato in balia delle proprie lotte intestine tra nazionalisti e unionisti.

Mentre cresceva la tigre celtica, gli irlandesi hanno pensato bene, imbeccati dal governo inglese, di cancellare gli ultimi legami con il repubblicanesimo, cancellando con un semplice tratto di penna i due articoli della Costituzione che ancora rivendicavano la sovranità sull'intera isola.

Meglio restare in Europa, foraggiati dalla pioggia di milioni di euro in tutti i settori, piuttosto che occuparsi dei propri "parenti poveri" nella provincia dell'Ulster.
Bello vivere in un paese così liberale e progressista dove non è possibile chiedere asilo politico (vedi gli afghani a Dublino), perché, sennò, sai quanti ne arrivano a sporcare le linde stradine di Bray o Cobh?

Come nel libro di McCourt, i nordirlandesi sono visti come la peste, perché non si integrano perfettamente con la linda e moderna Irlanda.
Però nessuno ha cercato di pianificare una reale integrazione, meglio chiudere gli occhi e far finta di niente, tanto prima o poi anche il semtex finirà e il reveRendo cattivone lascerà il passo ad una nuova generazione di politici/predicatori.
Più semplice bollarli come "bosnia", piuttosto che comprendere ed aiutare. Non sia mai...

R
Corcaigh
00lunedì 26 giugno 2006 16:08
Re: Re: Perché la repubblica non vuole il Nord tra le palle

Scritto da: jay.ren 26/06/2006 15.46

Mentre cresceva la tigre celtica, gli irlandesi hanno pensato bene, imbeccati dal governo inglese, di cancellare gli ultimi legami con il repubblicanesimo, cancellando con un semplice tratto di penna i due articoli della Costituzione che ancora rivendicavano la sovranità sull'intera isola.


R



Questa è una visione molto semplicistica. Io ero qui durante il referendum (ed ho pure votato). Il voto è stato molto controverso. Paisley ed il suo partito vomitava improperi QUOTIDIANAMENTE contro i "the Romans" nella repubblica attaccati ancora a quei due articoli, generati dall'anticristo.
L'opinione pubblica ha deciso di abolisrli per il bene di tutti ed anche per fare tacere quel mastino rabbioso. È stato un gesto di riconciliazione, una mano tesa su cui hanno sputato senza nessuna esitazione.

No, Ren, persone come Paisley ed accoliti non le vogliamo aiutare. Mi rifiuto di dare supporto ad un paese che elegge come suo maggiore rappresentante politico quel nazista.

P.S. gli afgani a Dublino non sono ancora stati reimpatriati. si sta ancora discutendo sul loro caso. Se invece avessero chiesto asilo nel nord, già mi vedo il DUP accoglierli a braccia aperte.... [SM=g27820]:

jay.ren
00martedì 27 giugno 2006 09:05
Re: Re: Re: Perché la repubblica non vuole il Nord tra le palle

Scritto da: Corcaigh 26/06/2006 16.08
L'opinione pubblica ha deciso di abolisrli per il bene di tutti ed anche per fare tacere quel mastino rabbioso. È stato un gesto di riconciliazione, una mano tesa su cui hanno sputato senza nessuna esitazione.



Mi perdoni per il tono semplicistico, ma non mi veniva nulla di meglio. Non ho vissuto quel periodo direttamente perché io me ne sto qui e non lì [SM=x145480]

Valeva quindi la pena eliminarli? Recidere l'ultimo legame tra la Repubblica ed il Nord, solo per compiacere l'altra parte mi è sembrato un modo semplice per "dimenticarsi" del problema.
Come se in Italia avessimo dovuto votare SI al referendum di domenica sennò la Lega imbraccia i fucili...


Scritto da: Corcaigh 26/06/2006 16.08
P.S. gli afgani a Dublino non sono ancora stati reimpatriati. si sta ancora discutendo sul loro caso. Se invece avessero chiesto asilo nel nord, già mi vedo il DUP accoglierli a braccia aperte.... [SM=g27820]:



Non c'è la controprova diretta, quindi non penso sia possibile paragonare le due situazioni.
Conosco solo, per quello letto sui giornali e sulle agenzie, la situazione dei "vostri" rifugiati e non mi sembra che il governo irlandese stia facendo una bella figura.
Che siano ancora lì, non cambia il punto della situazione. Verranno rispediti a casa, senza tanti complimenti, per non intaccare il sacro suolo irlandese.
Buffo, tra l'altro, il comportamento di una nazione che ha avuto punte di emigrazione e fuga senza precedenti.
Ma è come per l'Italia, noi dovevamo essere accolti a braccia aperte, gli altri sono solo pessimi elementi...

R
Corcaigh
00martedì 27 giugno 2006 10:27
Valeva quindi la pena eliminarli? Recidere l'ultimo legame tra la Repubblica ed il Nord, solo per compiacere l'altra parte mi è sembrato un modo semplice per "dimenticarsi" del problema.

Io infatti votai contro. Chi votò a favore (incluso mio marito) erano persone che avevano una speranza in un futuro migliore. Nessuno aveva l'intenzione di "compiacere" il DUP (tantomeno il marito suddetto). Tutti avevano l'intenzione di mettere una pietra sopra il passato. Io ho votato contro perché ero convinta che al nord sono incapaci di andare avanti, di mettere pietre sul passato, di lasciare che la storia abbia il suo corso, di disancorarsi da King Bill. Ero convinta che il nord avrebbe risposto al gesto del sud con un gran calcio nel culo (scusate il francesismo). E così è stato.

Conosco solo, per quello letto sui giornali e sulle agenzie, la situazione dei "vostri" rifugiati e non mi sembra che il governo irlandese stia facendo una bella figura.
Che siano ancora lì, non cambia il punto della situazione. Verranno rispediti a casa, senza tanti complimenti, per non intaccare il sacro suolo irlandese.


Ancora una volta, non mi sembra che la situazione sia così semplice. C'è tutta la polemica con McDowell (nel cui partito stanno infatti litigando a più non posso) che va agganciata a questa storia.
E poi, che vuol dire "sacro suolo irlandese"? Ma hai idea di quanti emigranti ci siano nella Repubblica? e non parlo solo dei 180.000 e passa polacchi, ma di gente di tutte le nazionalità. E non fanno solo lavori umili, molti sono professionisti, studenti, dottori. A detta di tutti, la società irlandese degli ultimi anni sta diventando davvero cosmopolita. e si vede. e si sente, con le diverse lingue parlate dappertutto.

Mentre ancora al nord i matrimoni "misti" tra cattolici e protestanti sno guardati con sospetto... (quando uno dei due partrerns non viene ammazzato per rappresaglia).... sinceramente, tutta la visione di questa storia mi sembra molto di parte e, senza dubbio, anacronistica. Una realtà di un'irlanda unita, al momento, è irraggiungibile. E certo non per "colpa" della Repubblica. È inutile biasimarci perché ci siamo tirati fuori dalla palude medievale in cui il paese era stato trascinato da decenni di repubblicanesimo cocciuto e ottuso. NOn si può biasimare un governo perché aspira al benessere.
Al Nord piacciono i settarismi? Se li tenga, tanto piacere.




jay.ren
00martedì 27 giugno 2006 10:58
Re:

Scritto da: Corcaigh 27/06/2006 10.27
Ma hai idea di quanti emigranti ci siano nella Repubblica? e non parlo solo dei 180.000 e passa polacchi, ma di gente di tutte le nazionalità. E non fanno solo lavori umili, molti sono professionisti, studenti, dottori. A detta di tutti, la società irlandese degli ultimi anni sta diventando davvero cosmopolita. e si vede. e si sente, con le diverse lingue parlate dappertutto.



Esatto, emigranti - che portano valore aggiunto - e non rifiugiati politici, che sono un peso morto, anzi occorre sfamarli e trovargli una casa, fargli frequentare corsi di istruzione ecc.

Gli emigranti, come molti irlandiani, non si sono rifugiati in Irlanda per sfuggire alle persecuzioni - neppure i polacchi o i lutiani -, ma sono venuti coscientemente per specializzarsi nel lavoro (più o meno) o per apprendere la lingua.

All'Irlanda fanno di sicuro comodo, visto che, ovviamente, sugli stipendi percepiti da questi emigranti preleva le tasse e ha tutti gli introiti derivanti dal lavoro e dalla residenza degli stessi (elettricità, acquisti generi alimentari ecc).


Scritto da: Corcaigh 27/06/2006 10.27
(quando uno dei due partrerns non viene ammazzato per rappresaglia)....



[SM=g27820]: non mi risulta, ma forse queste morti non fanno troppa notizia e nessuno ne parla...


Scritto da: Corcaigh 27/06/2006 10.27
Una realtà di un'irlanda unita, al momento, è irraggiungibile. E certo non per "colpa" della Repubblica.



Non dò la colpa solo alla Repubblica per la mancata riunificazione, anche se in questo periodo Ahern sta cercando di smuovere qualcosa, però critico il modo con cui l'Eire si è dimenticata dei propri "fratelli".

Martina, ma sbaglio o questo topic è diventato un botta e risposta tra noi due? Gli altri hanno smarrito la tastiera? [SM=g27837]
Corcaigh
00martedì 27 giugno 2006 11:09
Martina, ma sbaglio o questo topic è diventato un botta e risposta tra noi due? Gli altri hanno smarrito la tastiera?

Allora facciamo così, ti invito a Cork, ti metti la tua sash ed andiamo in un bel pub repubblicano a continuare la discussione [SM=g27828] [SM=g27827]:

Mi sa che siamo peggio di Paislay e Adams, che quando discutono (in diversi edifici, dato che non si incontrano, proprio come noi [SM=g27827]: ) rimangono ancorati nelle proprie posizioni [SM=g27828]

non mi risulta, ma forse queste morti non fanno troppa notizia e nessuno ne parla...

mi ricordo una stoira tristissima di qualche anno fa, dovrei cercarla quando ho tempo negli archivi dei giornali, di una ragazza che venne ammazzata perché lei cattolica ed il fidanzato protestante o viceversa. La notizia me la ricordo bene perché era su tutti i giornali. Sicuramente Aska se la ricorda.
Ovviamente, cose del genere appartengono al passato e si spera non avverranno più in futuro. Ciònondimeno sono avvenute.

Guarda che un'Irlanda unita, senza bandiere, piacerebbe a tutti. Il problema è che le bandiere rimarranno ancora per un paio di generazioni.


rosy71
00martedì 27 giugno 2006 11:48
Eddai che palle
non lo quoto e lo firmo io? [SM=g27828]
Continuate io non ho tempo per scrivere ma leggo avidamente, sfido chiunque a metterlo nei 50.000 post inutili [SM=g27828]. Salvatori del forum [SM=g27828]
Corcaigh
00martedì 27 giugno 2006 12:01
www.rte.ie/news/1999/0605/portadown.html

no, un altro ancora. Continuo la ricerca, vedo se lo trovo.
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