Il Dono e la Consacrazione della Sovranità

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stregaviolet )O(
00sabato 30 dicembre 2006 03:32
Riporto ciò che ho trovato sul libro "La Femmina sacra: Sheela, la Dea dei Celti" riguardo al matrimonio sacro tra il futuro Re e la Dea della Terra, rappresentata da Maeve/Medb, la Dea di Tara che poi fu "umanizzata" e decadde ad una sorta di prostituta (tanto per cambiare).
Ho trovato questo brano davvero bello! Possiamo poi parlarne e studiarne le varie versioni se volete [SM=g27817]

"(Maeve) Tramite la sua energia, essa conferiva autorità al re. Alcune antiche documentazioni descrivono i rituali d'insediamento del re supremo come il bainis rì, la cerimonia durante la quale il re legittimo doveva accoppiarsi simbolicamente con la dea Maeve, la Dea di Tara. Il re, in quanto marito della dea della Terra, rappresentava il suo consorte mortale. Il rituale d'insediamento richiedeva che la donna in rappresentanza della dea offrisse al re un calice di idromele (...), di acqua o di sangue. Accettandolo e bevendolo, il re prometteva di prendersi cura del suo popolo e delle sue terre. La seconda parte del rituale consisteva nell'accoppiarsi con la dea. Questo contratto sacro faceva guadagnare al re il diritto al suo stato o "seggio" come garante di pace, prosperità e fertilità sulla sua terra e il suo popolo.

(...)Secondo la tradizione antica, se il re non manteneva la sua promessa di proteggere e sostenere le sue terre e il suo popolo, la dea si sarebbe separata da lui, causando pestilenze e carestie. Qualunque re avesse giurato il falso, avrebbe dovuto rinunciare al trono, in modo che il paese potesse salvarsi dalla punizione della natura."

-Elbereth-
00sabato 30 dicembre 2006 13:40
Mi pare che questa usanza emerga da vari miti celtici. Il re sposa la terra, la Dea e quando la terra comincia a non dare più frutti e si abbattono sul regno pestilenze e sterilità, si ritiene che il matrimonio non sia più valido perchè il qualche modo il re ha violato il giuramento e non ha saputo mantenere il suo ruolo di protettore.

A questo proposito (e spero non abbiate già parlato di questo in qualche post che mi è sfuggito), riporto un brano tratto da "La magia dei celti" di Pina Andronico Tosonotti in cui si parla di una pietra "magica" posta a Tara in cui si vede chiaramente un'incarnazione della Dea:


L'Irlanda - terra celtica per eccellenza - è piena di storie mitiche che si sono tramandate fino ad oggi. Una di queste narra che gli antichi predecessori lasciarono in dono cose dalle proprietà magiche, tra cui un gran blocco di pietra, rozzamente sgrossato, che era in grado di riconoscere il vero sovrano del paese, emettendo alte grida. I primi re d'Irlanda lo installarono a Tara, designandolo come "pietra del destino". Da allora servì per l'incoronazione di ogni re. [...]
La leggenda misteriosa che essa emettesse un grido di fronte al vero re ha delle fondamenta sacre. Non si trattava solamente di magia ma di una vera e propria "vibrazione" intercettatrice delle qualità del designato, che veniva fatto spogliare interamente dei suoi abiti e dei suoi gioielli, poi, posto di fronte al masso, doveva fondere le proprie energie spirituali con l'anima della Terra Madre, che lo riconosceva quale figlio prediletto, degno di rivestire la carica regale, sia per le sue qualità morali sia per la sua forza e la sua volontà di reggere le sorti del popolo per condurlo con giustizia e saggezza. Si narra di un rito segreto: dopo il riconoscimento del re, i druidi lo circondavano e lo fustigavano con rami di agrifoglio, fino a farlo sanguinare. Il liquido rosso veniva preziosamente raccolto in coppe e bevuto dagli stessi, che giuravano fedeltà al nuovo sovrano. L'ultima coppa era destinata alla pietra, sotto la quale egli doveva riposare un'intera notte, ricoperto da un drappo bianco. Se, in seguito, il re non si rivelava degno del ruolo ricoperto, ma tradiva le aspettative del suo popolo, veniva sgozzato o gli veniva tagliata la testa e sepolto sotto la pietra sacra (che era di colore verde scuro). Comunque questi casi si verificavano raramente. Quasi tutti i re d'Irlanda regnarono saggiamente, con modestia, guidando il popolo sotto battaglie vittoriose.


Credo che qui emerga chiaramente il fatto che è la Dea, la Terra, a conferire al re il diritto di regnare. Nell'ultima parte appare il lato oscuro della Dea, quello della divoratrice a qui tutto deve ritornare.
stregaviolet )O(
00sabato 30 dicembre 2006 14:00
E' molto bello anche questo di rituale! [SM=g27817]
Già una cosa che mi aveva colpita nel primo pezzo era il fatto che la Dea, o meglio, la sua Sacerdotessa, offriva una coppa al futuro re, con dentro idromele, acqua o sangue, e anche nel secondo rituale compare la coppa piena di sangue. Questo potrebbe essere a buona ragione un richiamo al grembo stesso della Madre, che il re onora e per il quale egli dovrà regnare. Anche l'acqua è un simbolo fortissimo della Grande Madre, rappresenta il suo stesso sangue che scorre nelle sue venature, e rappresenta anche l'umore che si forma nella vulva come simbolo di fertilità e di sessualità accesa e attiva (una delle possibili traduzioni di Sheela na "Gig" -Dea della Sovranità celtica- per esempio, è proprio riferita a questa sostanza). Quanto all'idromele, inebriante bevanda che richiama anche lo stesso nome di Maeve, donava un senso di leggerezza e inebriava chi lo beveva, portandolo forse -o facilitando il distacco dal normale stato mentale umano- in uno stato tale da avvicinare lo spirito al Divino trascendente... ma questa è una mia interpretazione.
In ogni caso, attraverso la forma incarnata della sua Sacerdotessa o quella spirituale, ciò che doveva avvenire era un incontro con la Dea e un unione sancita da Lei e benedetta da Lei.


Elke
00martedì 2 gennaio 2007 01:13
Nelle leggende Irlandesi è pieno zeppo di Dee e Donne che nobilitano l'Uomo...anche solo le Eriu Banba e Macha che sono l'Irlanda stessa accordano la loro benevolenza al Re.Queste donne che spesso come Maeve offrivano "l'amicizia delle loro cosce" non sono altro che le nostre Dame del Lago ed il calice è il Graal-calderone(scusate la divagazione ma mi stupisce sempre come tutte le cose siano collegate).
Se questo senso di che la donna conferisce all'uomo fosse ancora sentito da più di pochi individui il corpo femminile sarebbe ritenuto come qualcosa di sacro (fermo restando che però sarebbero le donne per prime a doversi accorgere di questo).

stregaviolet )O(
00martedì 2 gennaio 2007 01:34
Si Elke... lo credo anche io... che il primo passo debba venie dalle donne stesse, dalla loro (ri)presa di coscienza del loro interno sacro. Poche donne sentono la pulsione intima a riscoprire la Grande Madre, soprattutto dentro di sè (la maggior parte, anche se è interessata alle religioni antiche, dopo aver in parte lasciato il cristianesimo, si ferma alla loro rivisitazione moderna, continuando a vedere la Dea come qualcosa da pregare e qualcosa di esterno... a loro insaputa rimangono cristiane ma cambiano l'oggetto di "devozione"... senza quindi cercare dentro ciò che solamente fuori non può essere trovato).
Una volta che le donne ritrovano una certa consapevolezza interiore possono provare a rieducare quei pochi uomini che si presterebbero all'ascolto e, a loro volta, ad una presa di coscienza interiore che possa cambiarli e cambiare la loro concezione delle cose.
Sicuramente, questo può avvenire anche al contrario, ovvero partire da quei rarissimi uomini che cercano la loro consapevolezza...
Al di là di questa iccola deviazione di argomento se trovate altri esempi di riti e miti sull'investitura a Sovrano da parte della personificazione della Sovranità postateli che ne parliamo [SM=g27822]

stregaviolet )O(
00mercoledì 8 agosto 2007 03:04

Aggiungo un paio di cosine legate ai Riti di Sovranità antichi [SM=g27822]
Questi pezzi sono liberamente tratti e tradotti da Ladies of the Lake [SM=g27822]

"Nella tradizione celtica, la Sovranità versa e offre diverse bevande. Nel testo iralndese "Baile in Scail" (La Profezia del Fantasma), Conn ha una visione nella quale la Sovranitàsiede sulla sua sedia circondata da boccali di birra e vino ed Ella chiede a Lugh per chi deve versare la bevanda nella coppa."

Se studiano approfonditamente le tradizioni della Sovranità, troveremo che esistono tre coppe per il Re Sacro, una bianca, una rossa e una nera (guarda caso): il bianco latte dell'infanzia, la bevanda rossa (vino o sangue?) della regalità e l'oscura bevanda della dimenticanza o della guarigione.
Ognuna di queste bevande conferiscono nuova conoscenza e potere, proprio perchè attraverso di esse avvengono i tre fondamentali passaggi della vita maschile (ma anche femminile, anche se sarebbe un discorso un po' diverso).
Cosa rappresentano queste tre bevande secondo voi? [SM=g27822]

Bacini!
Violet


stregaviolet )O(
00mercoledì 8 agosto 2007 03:09

ah dimenticavo...!
Sono venuta a conoscenza di un particolare che non avevo mai considerato, e sinceramente non so nemmeno se possa essere veritiero, ma lo scrivo comunque, poi se mai ne traiamo qualcosa.
Secondo certe fonti ciò che sanciva il legame tra il Re sacro e la Terra era l'atto di versare il sangue sulla terra.
Mi spiego... se noi mettessimo il nostro sangue in un recipiente e poi lo versassimo nella terra questo non creerebbe alcun legame. Il legame si crea nel momento in cui noi stessi creiamo un filo di sangue che sgorgando direttamente da noi vada a toccare la terra.
In questo modo il filo lega, la linea di sangue che esce da noi e continuando il suo percorso tocca la terra.
In altri modi non vi è legame.
Cosa ne pensate?

Inoltre proprio ora mi è venuto in mente ciò che ho scritto poco sopra. La Sovranità chiede per chi ella dovrà Versare la bevanda e sembra proprio che la parola Versare sia importante riguardo a questo tipo di rituali. Versare da un corpo all'altro direttamente, senza ostacoli.
Dalla Fonte alla Coppa, dalla vena alla terra.

Lascio a voi la parola! [SM=g27822]


-Tellus-
00mercoledì 8 agosto 2007 10:59
Le Dee della terra, garanti della sovranità, mettevano alla prova i propri compagni mortali per far si che la terra fosse rispettata.
Anche la fata Morgana è una di queste divinità: le prove cui sottopone Artù e i suoi successori sono state erroneamente interpretate come atti malevoli a loro danno.
Il sovrano poteva essere tale solo se rispettava la terra e di conseguenza la spiritualità del popolo.

La bevanda bianca: nascita o iniziazione; bevanda rossa: esplosione di vita, bevanda nera: oblio, perdita dell’io.
Potrebbero essere paragonate anche alle tre fasi della luna o alle tre fasi alchemiche.

Forse si ha un legame con la terra attraverso il sangue perché il sangue, nella tradizione, è sempre stato l’essenza della persona, la linfa vitale.
…no perché altrimenti bastava mettere una mano a terra per toccarla [SM=g27824]



Con il nostro pensiero noi creiamo giorno per giorno il mondo che ci circonda
Marion Zimmer Bradley

Ogni momento governato dall’anima è sicuramente un “occasione speciale”
Clarissa Pinakola Estés




Misaela
00mercoledì 8 agosto 2007 11:19
Molto interessanti queste notizie! Ho sentito parlare spesso dei legami che il Re doveva sancire con la terra e la Dea e di come questi fossero vitali per la vita stessa del regno. Infatti sappiamo tutti che un re ferito o menomato era il simbolo di una terra sterile o sofferente.
Per quanto riguarda le tre coppe potrebbero essere ricollegate anche ai tre volti della Dea o no? La prima fase la purezza la gioventù la crescita, potrebbe rappresentare la prima fase della vita di un re quindi l'educazione, la vivacità dell'infanzia e della giovinezza. La seconda la vita pulsante, il sangue, potrebbe essere il re adulto che conquista la terra, si unisce alla Dea e lotta per proteggerle. La terza la saggezza, la consapevolezza della vecchiaia, la durezza che ogni tanto l'accompagna, la coscienza della fine imminente.
Ovviamente sono solo elucubrazioni...gh
stregaviolet )O(
00mercoledì 8 agosto 2007 12:35

Ma non sono elucubrazioni, sono possibilità più che vere!
Sono proprio le tre fasi della vita o meglio, le tre iniziazioni dell'uomo (ma come dicevo prima, anche della donna, solo che sono vissute diversamente).

La prima fase penso sia la nascita dal grembo, la purezza del bambino che viene nutrito di bianco, dal latte che sgorga dai seni della madre. E vedo tanto questa fase legata al Nutrimento materno.
La Sovranità che offre una coppa in cui ella stessa ha versato del latte è davvero un'immagine dolcissima...
La seconda fase la vedo molto legata all'iniziazione alla sessualità, al rosso della vita, ma anche al rito di legamento con la Terra, in cui è il Re Sacro a versare la bevanda. E la Terra la beve, così come la Terra offrirà ogni bene al re Sacro. E' un Nutrimento reciproco. Ragnell offre l'Acqua a Niall dei Nove Ostaggi, o si dice venisse offerto l'Idromele, come se fosse uno scambio di bevanda, di linfa o essenza. E se il re offre la sua linfa, il sangue, la Terra gli offre la sua, che è l'Acqua.
La terza coppa è molto particolare. Non è tanto la coppa dell'anzianità, ma è proprio la coppa della Morte.
Il fatto che sia legata alla dimenticanza, come diceva Tellus, si riferisce proprio alla disidentificazione, alla dimenticanza dell'Io, alla Pace dell'Anima.
E' la Dimenticanza che ci fa distaccare da ciò che è stato e ci eleva al di là del tempo. Ed è una Pace davvero immensa.
E' la Pace che Guarisce.


Elke
00mercoledì 8 agosto 2007 14:09
Mi ha colpito la sottolineatura di Violet sul verbo versare e così ho fatto qualche ricerca etimologica.Questa parola deriva dal verbo latino vertere (participio passato versus).Dalla stessa radice deriva in altre lingue:volgere,rotondo,girare.Versato si dice anche di un personaggio particolarmente capace in qualcosa;voltare un recipiente per farne uscire il liquido,detto anche per pagamento (versare i soldi quindi in senso figurato voltare la borsa e farne uscire il contenuto).Da esso deriva anche il verbo conversare.
Penso che l'atto di versare il sangue sulla Terra e il dono da parte sua dell'Acqua della vita sia un immagine davvero azzeccata.Il Re per essere tale dev'essere disposto a donare e ricevere incondizionatamente.
[SM=g27838]
stregaviolet )O(
00mercoledì 8 agosto 2007 18:58

Certamente Elke!
Che brava che hai fatto la ricerchina etimologica, io non ci avevo proprio pensato! E mi soffermerei proprio sul significato "far uscire il contenuto, l'Essenza stessa dell'essere.
Per questo il legame è così profondo. Si diceva che il Re che avesse legato la propria vita e la propria anima alla terra ne sarebbe sempre rimasto legato, a prescindere dal tempo, dalle vite, dalle diverse sembianze per ogni vita.

E poi mi soffermerei sul Dono della Dama Ripugnante che avevamo visto nella sezione privata sulle Dame del Lago. Lei che è la Sovranità, dona al re Sacro l'Acqua. A colui che non vuole darle un bacio ella risponde "allora non avrai l'acqua" e quello le risponde "meglio morire di sete che baciare te" (questo pezzo l'avevo omesso). Niall invece fa ben altro ed ella, dopo avergli mostrato il suo aspetto meraviglioso gli dice "ora puoi prendere l'acqua e portarla ai tuoi fratelli".
L'Acqua è essenziale, è un simbolo immenso.
Non è tra i liquidi delle tre Coppe della Sovranità, perchè quelli sono legati ai vari passaggi della vita dell'Uomo, ma è qualcosa senza la quale si muore (parlare di ste cose mi fa venire una sete!! [SM=g27828] ).

Cosa ne pensate dell'Acqua come Dono della Sovranità? So che stavamo già accennando qualcosa nell'altra discussione, e che sembrerebbe una ripetizione, ma là parliamo dettagliatamente di Ragnell, mentre qui di Doni della Sovranità, quindi ci può scappare una piccola ripetizione (poi questa discussione è aperta a tutti). E cosa è più dono dell'Acqua per dissetarsi..?

Lascio a voi!
Violet

Misaela
00mercoledì 8 agosto 2007 20:10
Complimenti per l'arguzia Elke! Beh l'acqua....è fondamentale! Siamo composti da acqua per la maggior parte, la terra è un pianeta vivibile soprattutto per la presenza di acqua e, anche se nel passato non conoscevano queste informazioni, avevano sicuramente capito l'importanza di questo elemento.
Gli insediamenti venivano fatti lungo i corsi d'acqua, i celti indicavano le fonti e i fiumi come luoghi sacri, quando nasciamo lo facciamo "rompendo le acque", l'acqua purifica e disinfetta e gli esempi potrebbero essere ancora moltissimi. Tuttavia l'acqua ha anche un volto violento, impetuoso e indomabile, l'acqua ha una forza portentosa e si insinua ovunque.
Con queste premesse non si può negare che il dono dell'acqua è qualcosa di prezioso, ma anche un dono di cui avere enorme cura e rispetto.
-Tellus-
00mercoledì 8 agosto 2007 23:06
Il legame con la terra è importante perché indica anche un legame con se stessi, con la propria natura primordiale. Si comprende di essere parte di Gaia.

L’acqua può essere anche un simbolo si purificazione (come nei rituali…penso anche al battesimo) e il simbolo della vita stessa: la vita ha avuto inizio e si è sviluppata nell’acqua e il bambino cresce nel liquido amniotico.
L’acqua rende fertile la terra, la rende viva e in grado di dare frutti.
Essere acquosi significa essere vivi perché il nostro corpo esprime le proprie emozioni attraverso l’umidità: le lacrime di gioia e di dolore, l’eccitazione sessuale, la sudorazione.
Donare acqua significa donare emozione e vitalità.

Bacini



Con il nostro pensiero noi creiamo giorno per giorno il mondo che ci circonda
Marion Zimmer Bradley

Ogni momento governato dall’anima è sicuramente un “occasione speciale”
Clarissa Pinakola Estés

)Twilight(
00giovedì 9 agosto 2007 11:54

Le tre coppe mi fanno pensare alla completezza, alla perfezione assoluta a cui un Sovrano degno di questo appellativo deve arrivare, saggiando ogni aspetto spirituale e divino della vita (e del proprio essere) che ogni coppa rappresenta...
Il filo di sangue, come diretto contatto della persona alla Terra, mi fa pensare ad un cordone ombelicale, che è diretto e senza mediatori... o meglio, al riallacciamento di questo cordone fisico/spirituale con la Madre Terra, in modo da sottolineare il fatto che noi apparteniamo e siamo sempre appartenuti ad essa... e, nel caso del re Sacro, anche al fatto che questa unione possa fare di lui non solo un Sovrano, ma anche il suo Campione, il suo Difensore per la vita.
E' sicuramente un legame meraviglioso, intenso e sacro, che lega anima, spirito e corpo.
Artemisianelbosco
00giovedì 9 agosto 2007 23:22
Re:
stregaviolet )O(, 08/08/2007 03.09:



Secondo certe fonti ciò che sanciva il legame tra il Re sacro e la Terra era l'atto di versare il sangue sulla terra. [SM=g27822]





Stavo proprio pensando all atto in sè, all atto sessuale per unire la Terra e il potere 'materiale'. In effetti, seppur simbolicamente, l'atto più naturale per unire due creature è accoppiarle, unirle fisicamente. Ancora prima di ogni forma di contratto, patto etc. In effetti 'versare il sangue' a terra è un atto differente, ma non molto, se pensiamo a quanto il rapporto sessuale sia vitale, esplosivo, totale, intimo, fisico.
stregaviolet )O(
00venerdì 10 agosto 2007 01:48
...e per l'uomo è un atto intimamente legato al sangue, dato che senza lo scorrere accelerato del sangue esso non potrebbe avvenire. [SM=g27822]


Artemisianelbosco
00lunedì 27 agosto 2007 20:08
faccio un aggiunta all argomento, da 'Luna Rossa' di Miranda Grey.

''Le leggende di Re Artù non solo mostrano gli aspetti della Sovranità ma anche le interazioni di quest'ultima con le donne e gli uomini. Per le donne la ricerca del Graal, la coppa della Sovranità, sta nella propria ESPERIENZA e nella loro IDENTIFICAZIONE con ogni aspetto della Sovranità in loro stesse e nel proprio ciclo''.

Secondo me questo passo è interessante. L'interpretazione del concetto di Sovranità, legato normalmente al Consorte, donato dalla Donna, risiede nella Donna stessa quando ella prende coscienza del suo potere, dei suoi misteri, della sua essenza. Quindi ognuno di noi, rappresentazione consapevole della Dea, può donare la Sovranità al giusto 'Consorte', ma se e solo se riconosce la Sovranità dentro se stessa.
fairygoldmoon
00lunedì 3 settembre 2007 22:39
le tre coppe mi fanno pensare, in fondo, non solo ai tre volti della Dea o ai suoi aspetti ma anche al pecorso di vita del Re che egli deve accettare e assumere se vuole essere davvero un buon re per la sua terra: la giovinezza/fanciullezza, la maturità/pienezza e la vecchiaia/saggezza/morte, sono gli aspetti fondamentali della vita del sovrano e del rapporto che avrà con il suo popolo e la sua terra.
versare il sangue è qualcosa che mi ha colpito: il sangue lo vedo all'origine di tutto, della vita per cominciare con il ventre materno che nutre la nuova creatura attraverso il suo sangue, con il sangue della madre che scorre nel figlio, con il sangue versato per un ideale o per una promessa o un giuramento e trovo logico e necessario che il sangue versato percorra un'unica linea dalle nostre vene alla terra, così che il flusso della vita non subisca interruzioni.
[SM=g27823]

grazie a voi e a questo modo di apprendere insieme sto imparando moltissime cose, grazie.
Elke
00venerdì 30 maggio 2008 13:06
L'acqua riassume in sè tutte e tre le bevande, la Dama Ripugnante offrendo a Niall questo liquido gli offre forse, implicitamente, tutti e tre i calici; gli chiede "Vuoi avere la possibilità di accostare le labbra alle tre Coppe dell'iniziazione?"
E' un invito ad una vita più "viva", resa tale dal contenuto di ogni calice. Il Re deve affrontare la parte orribile, ed accettarla come parte del mondo e come parte della sua stessa Natura e non come una cosa sempre negativa.
Forse non ci sono rituali di questo tipo (che comprendono una ferita) per le Donne perchè noi versiamo il nostro sangue sulla Terra in maniera del tutto naturale.
La citazione della Zia è molto bella, Ragnell o la Dama Ripugnante sa di avere in sè entrambe le nature, sa di possedere la Sovranita e può per questo offrirla al giusto Re Sacro; coloro che riuscisserò a realizzare un eguale consapevolezza dentro di sè potrebberò anche oggi nobilitare il loro Consorte...

Il dolce latte nella prima ci fa crescere, il biondo idromele nella seconda ci fa evolvere secondo la sua lenta fermentazione, il nero veleno nella terza ci fa balzare nel luogo della Trasformazione ove ogni cosa è immobile.

Spero scuserete se ho detto qualche boiata qua e là ed il tono vagamente sconnesso ma sto scrivendo di getto, ciò che mi suscita questa discussione che avevo dimentica.

Thallein
00sabato 31 maggio 2008 18:43
Il sangue è principio di vita in ogni cultuta, il sangue che scorre nelle nostre vene è anche e soprattutto il nostro legame con il passato, i nostri avi...in noi c'è la traccia biologica di una discendenza che attraverso il sangue si perpetua nello scorrere del tempo, e non a caso ho spesso sentito usare l'espressione "sono sangue del mio sangue" quando si parla dei figli, della propria discendenza.
Un patto, un rituale di consacrazione attraverso il sangue sta, secondo me, a simboleggiare il più antico dei legami anzi il legame indissolubile per eccellenza; ed è sempre una donna ad officinare il rituale perchè esempio lampante del legame tra cielo e terra, tra investitura ragale-divina (come nell'antico egitto) e terrena, perchè attraverso la donna un anima si incarna e conosce la vita su questo piano terrestre...offrendo una coppa si offre la conoscenza della vita come voi avete già ben chiaramente spiegato, nella sua totalità e versare il sangue sulla terra e alla terra è l'atto simbolico della consapevolezza e della responsabilità di un cosi prezioso dono.
Gael85
00martedì 3 giugno 2008 20:21
Come dice Fairygoldmoon in effetti le tre coppe possono tranquillamente simboleggiare i tre aspetti fondamentali della Dea (Innocenza(Bontà)-Femminilità-Saggezza) che uniti insieme danno la sua massima espressione di Amore Assoluto. Il fatto che l'acqua sia proprio uno dei simboli della Dea potrebbe confermare questa ipotesi. [SM=g27822]
Il fatto del sangue è molto particolare. Il sangue è l'elemento più pericolo che si possa untilizzare in magia. Il sangue, versato anticamente medianti sacrifici animali, funge da esca per gli spiriti che nutrendosi della sua energia possono manifestarsi. Ma il sangue nutre anche le larve astrali, ed è pericolo usarlo senza un'adeguata protezione.
Come dice anche Thallein, il sangue è nostro legame con gli avi, con i nostri progenitori, con la nostra stirpe. Il sangue può viene usato per sigillare promesse e giuramenti, i così detti patti di sangue, ma anche per richimare ciò che è legato ad esso (sangue al sangue). In questo senso può essere utilizzato per i rituali atti al richiamo di persone legate a noi o per rinforzare un legame. Però questo non implica il "versamento" del sangue, poiché versare il sangue è un gesto d'offerta verso qualcosa che ha bisogna di nutrirsi.

Forse la mia spiegazione può sembrare macabra, ma è quello ho potuto studiare in campo esoterico [SM=g27821]
stregaviolet )O(
00martedì 3 giugno 2008 21:22

Il sangue, versato anticamente medianti sacrifici animali, funge da esca per gli spiriti che nutrendosi della sua energia possono manifestarsi. Ma il sangue nutre anche le larve astrali, ed è pericolo usarlo senza un'adeguata protezione.


Non saprei... forse secondo certe ideologie esoteriche, abbastanza moderne, il sangue potrebbe avere questi effetti, ma non so se le concezioni arcaiche coinciderebbero... mi spiego, non credo che degli spiriti naturali abbiano bisogno di sangue umano per manifestarsi, nè tanto meno che se ne nutrano... se sono spiriti naturali della Grande Madre non penso abbiano bisogno d'altro che di ciò che già sono e molti racconti tradizionali e leggende narrano appunto che certe Entità fatate potessero trasformarsi in animali oppure in Fanciulle o Fanciulli senza l'ausilio di nulla, semplicemente del loro proprio potere magico che aveva origine dall'Essenza stessa di cui erano fatti.
E si dice che le Donne e gli Uomini che hanno ritrovato questa Essenza dentro di loro posseggano simili poteri, che a molti potrebbero far sorridere perchè paiono assurdi... ma il più delle volte ciò che appare assurdo e fantastico è più vicino alla realtà di quanto si pensi.

Per quanto riguarda le larve credo che, al perfetto contrario, quelle non abbiano per forza bisogno del sangue ma che basti loro uno stato d'animo traballante per possedere gli uomini e portarli a stati d'essere negativi e distruttivi... Se poi, come in certe "religioni" estremamente oscure quali possono essere quelle ispirate al Caos, al Buio, ecc., ci si "offre" versando del sangue agli esponenti di queste oscure energie, allora penso che il legame che si crei sia un prezioso nutrimento ancora più intenso per quegli esseri negativi, che forse potrebbero portare alla Morte spirituale delle persone che compiono questi riti... ovvero a ciò che di più orribile possa accadere ad un essere umano.

Ciò che ho scritto comunque sono solo riflessioni mie e probabilmente non hanno nessun fondo di verità... comunque riguardo a questo argomento saprò dirvi di più tra qualche tempo, dato che sto leggendo "Ipotesi sulla Guarigione" di Davide Melzi (Ed. terra di Mezzo) in cui queste cose sono spiegate molto bene e c'è un intero capitolo dedicato a queste presenze oscure.

Per il resto mi scuso se ho detto cavolate! [SM=g27824] [SM=g27824]

Gael85
00mercoledì 4 giugno 2008 09:50
No Violet, hai perfettamente ragione [SM=g27821]

In effetti non intendevo spiriti elementari, ma più precisamente le forze astrali in via di manifestazione. Il sangue è l'agente simpatico della vita, è il motore dell'immaginazione, è il substrato animato della luce vitale materializzata. E' fatto a immagine e somiglianza dell'infinito. Quando ho parlato di larve astrali, intendevo proprio quelle entità non definite che vengono adoperata dalla goetia.

Forse solo una cosa potrei puntualizzarti [SM=g27821] Il significato del sangue non di origine moderna, bensì molto antica. La ritroviamo con Salomone, Eliphaz Lévi e tanti altri, senza contare del suo uso presso i popoli antichi (presso i romani vi era anche la così detta Taurobolia). [SM=g27822]
Elke
00mercoledì 4 giugno 2008 14:10
Penso che Violet si riferisca ad un tempo molto più remoto rispetto a quello dei romani o di Salomone.
Forse un tempo tali rituali non esistevano neanche, perchè si può unire solo ciò che è disgiunto e quando nei tempi Arcaici regnavano ed erano rispettate le Antiche Armonie, l'Uomo non era diverso dagli animali e dal resto del creato e non aveva per questo bisogno di rituali che simbolizzassero un legame scontato. Solo con il decadere umano sono nati i riti per ristabilire quell'antico e Sacro legame (almeno per come la penso io).

Per il resto inutile dire che sono d'accordo con Violetta...
Le parole di Thaellin riguardo la Donna, poi, sono molto belle e ricche di significato [SM=g27822]

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