L'argomento è delicato, concordo con te, anche perchè...le riflessioni che mi vengono, sono forse prettamente umane, ma sono anche stanca di tenermele per me..
Anche perchè se non le condividiamo, ce la cantiamo e ce la suoniamo, come si dice a Roma, con noi stessi, e credo che ciò sia molto pericoloso.
Il dilemma più grande, per me è questo.
Io, sono una persona imperfetta, con tutti i limiti che la condizione umana può pormi, limiti che riesco a superare, a volte, solo con l'aiuto divino.
E io, essere imperfetto, con una capacità limitata di amare dunque...amo tantissimo i miei figli.
Se vedo che loro sbagliano, li avverto...
Loro continuano a sbagliare, e li riavverto...
Ovviamente, non seguendo i consigli di una mamma, che li ama, e continuando a compiere il male, alla fine andranno alla rovina, ma non perchè ce li abbia portati io...bensì, perchè loro saranno andati verso una rovina preannunciata..
Ora, io, con tutto il mio amore limitato, (limitato ripeto dalla mia condizione umana), non potrei mai fare APPOSITAMENTE del male ai miei figli, ma...potrei far loro pagare le conseguenze dei loro sbagli, evitando di intervenire, proprio per far capire loro l'entità dello sbaglio.
Faccio un esempio.,
Prendiamo il caso di un uomo che abbia il vizio di bere.
Questa persona manca continuamente sul posto di lavoro.
La mamma, che lo ama, soffre per lui...e lo giustifica chiaramente..
Ad un certo punto, però, decide che sia meglio per il figlio, che paghi le conseguenze delle sue azioni, smettendo quindi di dire: mio figlio è malato non può venire...e dicendo la verità.
Facendo così, sicuramente provocherà il licenziamento del figlio...ma in realtà, la reponsabilità sarà completamente dell'alcoolista, non della mamma.
In questo caso, la mamma, pur continuando ad amarlo, ha messo il figlio di fronte al suo peccato.
Io, mi sono sentita di riportare questo esempio, perchè...credo di aver capito così, cla...e come hai giustamente detto tu, è un tema delicato.
Perlomeno, io la "sento" così la questione