altro che diversità generazionale
" Lui spesso si sente ruota diversa del carro,
quella voce che ... (omissis)*"
Francesca
*(omissis solo perchè il diavolo dell'ebook non permette
il copia ed incolla, almeno a me così pare ...)
Son cattivo ed anche orco a part time
Come il vento silvano che fa crescere l’ortica
In men che si dica saluto il cielo a muso duro
Ed oltre la staccionata vedo solo il muro contro muro
Son acido e illiberale raschio a fondo spesso il litorale
Nevrotico orso polare non riesco mai a conciliare:
Ah come son belli i vulcani i prati ed il mare
Ma io ciarlo solo di strade sassi e del solito sanguinare …
Sono astruso perso dietro ad un sogno chiuso (?)
- Non da me ma da chi certo sa campare da vero andaluso –
Ottusangolo monocolore fo salti da canguro
Figlio acefalo dell’ultimo politburo
Giuro che dico solo il dieci per cento di quel che sento:
Maremoti grandangolari e sorrisi postribolari
Caspita se mi pento: non dovevamo salvare le vostre milleecento!
Sono un angelo mannaro vomitato dal novecento
Sobillatore a traino perpendicolare: acciaccato e iperglicemico
Bastardo senza gloria né Maria e padre del padre eterno
Scalcinato ragioniere delle partite in rosso vivo
Ah ci fosse ancora una certosa di Parma il diavolo e Stendhal …
Galeotto ag/graziato dalla democrazia a scarto ridotto
Borbotto con la pancia piena e qui ti voglio:
Cioè ti becco e ti sbugiardo hai anche tu il portafoglio!
Vuoi dire un salario la tv i cd? Già è questo l’imbroglio:
Un cattivaccio bello e buono o è un albero spoglio
Secco inaridito che vivacchia al margine del foglio
O è solo un ipocrita quindi viva Badoglio!
Ma io sono oltretutto inviperito ed ormai senza partito
Sgradito segnato a dito solo l’ombra d’un bandito
Irrigidito come stoccafisso fuori mercato
E puzzo come il peggior peccato sempre al lato
Opposto scomposto maldisposto: che possa finire arrosto!
Sono uno da evitare e tosto spedire in quel posto …
Ma pezzo dopo pezzo io riscopro un vezzo antico
Un sentore di guerra alla guerra del mio nemico
Un cantico d’arpe e durlindane soffiate nel vento
Un gusto da poema d’arme e movimento
Che sa d’urlo e di tormento e cambiamento
Straccio d’assalto spettro fin dalla fine dell’ottocento
Come e quando le donzellette in su calar del sole …
...
Sono un passator affatto cortese anzi cattivo
E lieto di saper oltre il fatto connettivo
Che con me non prendereste manco un aperitivo!
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