INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER PREVEDERE LE METASTASI

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francocoladarci
00sabato 15 agosto 2009 08:49
All'Università di Chicago
Tratto da " Le Scienze"

Analizzando retrospettivamente le immagini ecografiche di tumore della mammella con linfonodi di aspetto normale, un modello computerizzato ha mostrato una soddisfacente capacità di previsione dei casi di successiva metastasi

La metastasi, com’è noto, influenza fortemente la prognosi di un tumore primario, ma la sua diagnosi non è così agevole. I radiologi spesso iniziano utilizzando una sonda per testare in modo non invasivo i linfonodi vicini, che rappresentano i tessuti in cui le cellule cancerose migrano una volta che metastatizzano.

Ma nei primi stadi del cancro, i linfonodi spesso appaiono del tutto normali anche se il tumore ha già dato origine a metastasi. Ora un gruppo di ricercatori dell’Università di Chicago ha progettato un programma per computer che usa l’intelligenza artificiale per analizzare le caratteristiche delle immagini a ultrasuoni al fine di consentire ai medici di prevedere in fase precoce se un tumore femminile sia in fase di metastasi.

Attualmente non esistono metodi automatizzati approvati dalla Food and Drug Administration statunitense per la diagnosi del cancro, ma le cose potrebbero cambiare proprio grazie alla presentazione dei risultati preliminari di questo studio pilota al convegno dell’American Association of Physicists in Medicine (AAPM) in corso ad Anaheim, in California, nel corso del quale sono state rianalizzate retrospettivamente le diagnosi ad ultrasuoni di 50 donne con sospetto tumore della mammella e con linfonodi di aspetto normale agli ultrasuoni, suggerendo una bassa probabilità di metastasi.

Tutte e 50 le donne hanno subito successivamente un intervento chirurgico di rimozione del tumore e dei linfonodi ascellari, e le biopsie dei tessuti hanno rivelato che 20 casi avevano sviluppato metastasi. La rianalisi al computer avrebbe invece previsto le metastasi con soddisfacente accuratezza, come ha spiegato Karen Drukker, ricercatore del dipartimento di radiologia dell’Università di Chicago, che ha partecipato allo studio.

"Abbiamo scoperto che un’analisi al computer dei dati potrebbe prevedere con buona precisione chi potrebbe sviluppare metastasi e chi no”, ha commentato Drukker. “Lo sviluppo della metodica potrebbe consentire in futuro di incrementare la capacità diagnostica dei radiologi.” (fc)
(28 luglio 2009)

Franco

Elyy.
00sabato 15 agosto 2009 23:18

Questa è una buona notizia ma.. di vittoria contro il tumore non se ne parla ancora eh?

Dopo tutti gli anni che lo stanno studiando e tutti i fondi che hanno ricevuto anche da Telethon, la cura non si vede ancora nemmeno col telescopio! Oppure la cura c'è ma non conviene divulgarla, sempre per i soliti interessi da parte delle case farmaceutiche che si fanno i miliardi con le chemioterapie.
Si arricchiscono sui cadaveri della gente!!


Ely


francocoladarci
00domenica 16 agosto 2009 18:20

Dopo tutti gli anni che lo stanno studiando e tutti i fondi che hanno ricevuto anche da Telethon, la cura non si vede ancora nemmeno col telescopio! Oppure la cura c'è ma non conviene divulgarla, sempre per i soliti interessi da parte delle case farmaceutiche che si fanno i miliardi con le chemioterapie.
Si arricchiscono sui cadaveri della gente!!


Ely



[SM=g1916241]

Cara Elyy hai messo il coltello nella piaga

Franco
Geronimo83
00martedì 18 agosto 2009 01:39
e cmq quando ci sono le metastasi, purtroppo non si puo fare niente.
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